giovedì 29 novembre 2007

Contrordine

Contrordine: Forza Italia non si scoglierà più per fondersi nel PdL.

Silvio Berlusconi ha riunito ieri molto presto parlamentari e vertici del partito ed ha annunciato - secondo quanto riferito da numerosi presenti - che il nuovo soggetto politico si strutturera' su un ''modello confederale''. In sostanza, ha aggiunto il Cavaliere, il PdL sara' ''un partito rete'' come il Partito Popolare Europeo a cui potranno aderire non solo formazioni politiche, ma anche associazioni e singoli cittadini.
"Io non avevo detto che avremmo sciolto Forza Italia. Me lo avevano chiesto e io avevo risposto: forse, potrebbe anche essere". Così Berlusconi, passeggiando per il centro di Roma, risponde ai cronisti che gli chiedono se il suo sia un 'passo indietro' rispetto al progetto iniziale del Pdl. "Non è detto che in futuro - ha aggiunto il Cavaliere - tutti quanti decidano di confluire nel nuovo partito. Ma per il momento - ha spiegato -, dato anche che ci sono partiti che hanno un'urgenza perché hanno dei crediti e dei debiti e sono in attesa di finanziamenti pubblici, non è assolutamente possibile scioglierli".

mercoledì 28 novembre 2007

Giocando con la moda

Francesca Bardelli ha allietato con la propria presenza la manifestazione organizzata da Confartigianato Pistoia "Giocando con la moda".

Nessuno ce ne voglia, ma l'Amica Francesca è stata la nostra preferita!!

Appuntamenti

Venerdì 30 novembre ore 21.00
Museo Marini, Palazzo del Tau Pistoia
Conversazione sui temi del lavoro nel terzo millennio
Salvatore Pirrone
Dirigente presso la presidenza del consiglio dei ministri ed autore del libro:
"Disoccupati in Italia.
Tra Stato, Regioni e cacciatori di teste", Edizioni "Il Mulino", 2006



Sabato 1 dicembre ore 17.00
Sala delle Acque - Terme Excelsior Montecatini Terme

Famiglia a scanso di equivoci

Sen. Quagliarello
Sen. Binetti
Prof. Palazzini

martedì 27 novembre 2007

Dobbiamo dire NO all'inceneritore di Montale

Da "L'Espresso" del 29 novembre:

EMERGENZA DIOSSINA, IN ITALIA ABBIAMO IL RECORD NEGATIVO DI EMISSIONI. LA SOSTANZA TOSSICA SI ANNIDA ANCHE NEGLI ALIMENTI. E GLI ESPERTI (A PARTE VERONESI) LANCIANO L'ALLARME: META' DEGLI ITALIANI NE ASSUME PIU' DEL LIMITE CONSENTITO

Tra l'altro nell'articolo si legge:

"Le diossine si depositano sulle piante, il terreno e le acque, fissandosi poi nei tessuti grassi degli animali e nel latte".
L'Italia è il paese in Europa che ne produce di più. Spulciando l'unico rapporto della Commissione Ue sul rilascio di diossine e furani al suolo (del 1999), si scopre che il nostro Paese ne emette il 38% in più della Spagna, il 33% della Gran Bretagna, il 29% in più della Germania e ben il il 75% in più di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia messe insieme".
....."Le Arpa Italiane lavorano malissimo, le analisi si contano con il contagocce. Il motivo ? Sono carrozzoni politici, senza alcuna indipendenza scientifica. Pubblicare dati negativi turberebbe il consenso politico, e il direttore di turno perderebbe la poltrona".
"Se nelle "piccole Seveso" d'Italia (non dimentichiamo le furiose polemiche a Coriano, Forlì e a Montale in Toscana) la psicosi è alle stelle, nessuno può dirsi del tutto immune."

DOBBIAMO DIRE BASTA E SUBITO, AGLI INCENERITORI

2 DICEMBRE VOTA DUE VOLTE NO! AL REFERENDUM SULL'INCENERITORE DI CASE PASSERINI - CAMPI BISENZIO - FIRENZE -
LA PIANA FI - PO - PT E' MALATA.
ANCHE LA DEMOCRAZIA LO E'

domenica 25 novembre 2007

Incubi

I telegiornali di oggi, domenica, ci hanno mostrato il presidente Prodi e il ministro Emma Bonino, che all’aeroporto di Abu Dhabi, abbracciavano i nostri soldati feriti al rientro dall’Afghanistan.



… E pensare che loro credevano di essersi lasciati il peggio alle spalle…

sabato 24 novembre 2007

Vespa: "Le intercettazioni? Sono una schifezza, vi auguro di capitarci"

Kabul: muore militare italiano

Da tutta la Squadra sentite condoglianze alla Famiglia di Daniele Paladini e a tutti i militari italiani impegnati nelle missioni di pace all'estero.

venerdì 23 novembre 2007

Non divorziate vi prego…

Silvio e Gianfranco, ripensateci. Fatelo per i figli. Impedite che si menino. Hanno gli stessi ideali, gli stessi avversari, hanno il medesimo pensiero sulla sicurezza, sulla liberta’, sulla tradizione. Leggono Libero tutti quanti. Eppure sabato AN della Lombardia pare intenzionata a fronteggiare in piazza S.Babila con appositi gazebo, i gazebo della ex Forza Italia.
AN proporrà firme contro gli errori di Silvio, dall’indulto a qualche suo chiodo fisso, li vicino si continuerà a siglare la richiesta di far cadere Prodi, come inizio del nuovo Partito della Libertà. Il rischio è che ci siano scintille. Sarebbe assurdo.
Piuttosto signori Grandi Capi, mettete in testa la corona di penne e di piume come i cacicchi e sfidatevi tra voi all’arma bianca, o visto l’andazzo dei vostri rapporti personali, alla mutanda bianca.
Se volete bene al vostro popolo, evitate di protrarre più a lungo questa ferita. Che a voi forse fa un baffo, tanto mal che vada finirete benone…

Renato Farina da “Libero”

mercoledì 21 novembre 2007

The Ceppaloni University

No, stavolta il titolo è tutt’altro che ironico, è tutto vero! In barba al minimo sindacale del senso del ridicolo, Mastella sta progettando la creazione di un ateneo nella nativa Ceppaloni.
The Ceppaloni University. Naturalmente non si tratta di un corso di laurea casuale, infatti il Clem Clem vuole trasferire nella sua amata cittadina natale la Scuola Superiore di Magistratura che ora ha come sede Catanzaro.
Catanzaro? Magistrati? Trasferimenti?
Toh, che strane coincidenze!!!
Spero, in cuor mio, che non passi dalla nostra parte…

Romolo e Remolo

Il console Rutello e’ geloso del triunviro Weltronius, che appare ogni giorno fra il tripudio di folle ad inaugurare strutture per l’accoglienza ed il benessere dei cittadini. Come fare dunque per dimostrare al popolo che, in un anno e mezzo ai Beni Culturali, anch’egli ha fatto qualcosa e lasciare il segno del suo passaggio? Idea grandiosa (degna di finire nei palinsesti di Voyager e Stargate): ha scoperto la mitica grotta della lupa romana che allattò i gemellini Remo e Romolo. Incurante del fatto che nell’antica Roma non ci fossero lupi selvatici, ma che le “lupae” e i lupanari indicassero prostitute e bordelli dell’epoca, sprezzante dei significati metaforici e dei valori mitologici, Rutello, vuole accreditarsi come il vero ed unico “figlio della lupa”. (altro che il Bontempone Starace…).
Ave Rutello!!!

Divieti

Apprendo dai giornali di questi giorni che l’assessore all’ambiente del comune di Napoli ha emesso un’ordinanza in cui si fa divieto di fumare nei parchi pubblici dove si sia in presenza di minori o di donne incinte…
Il provvedimento si commenta da solo, ma non posso sottrarmi ad una considerazione. Napoli come la regione Campania e la maggior parte degli enti locali di quella regione, sono governati da anni da amministrazioni di sinistra; i risultati sono sotto gli occhi di tutti, una per tutte la questione dei rifiuti che ha portato la città all’attenzione di tutto il mondo. Per non parlare dei morti ammazzati e della camorra dilagante. In una città dove non si e’ capaci di far rispettare nemmeno il codice della strada, il sindaco Iervolino e il suo assessore pensano solo a reprimere l’accensione di una sigaretta sotto un albero.
Complimenti, la fantasia non manca…

Cesare Ragazzi

Berlusconi contro i “parrucconi”.
Meglio un bel trapianto.


Beppe Severgnini Corriere della Sera del 20.11.2007

martedì 20 novembre 2007

Aborto - Desideriamo sapere chi protegge la pillola Ru486

Questa volta è vero: la Exelgyn, l’a­zienda che produce la pillola a­bortiva Ru486, ne ha chiesto la regi­strazione all’Aifa, l’ente italiano di con­trollo dei farmaci. Negli ultimi due an­ni lo stesso annuncio è stato fatto al­meno una decina di volte; poi, rego­larmente, il grande evento non si veri­ficava.
La Exelgyn diffida dei Paesi in cui esiste un’opinione pubblica vigile, capace di intentare cause legali o di a­prire il dibattito su questioni imbaraz­zanti. È per questo che la ditta france­se non ha mai voluto commercializ­zare la Ru486 in America, nonostante il presidente Clinton l’abbia pregata insistentemente di farlo. Queste pres­sioni sono ormai pubbliche, grazie all’apertura degli Archivi Clinton, e al­trettanto pubbliche sono le lettere di ri­sposta inviate al presidente americano dalla Exelgyn, in cui si afferma chiara­mente che l’azienda sarebbe entrata nel mercato Usa solo se l’amministra­zione Clinton le avesse garantito una sorta di immunità giudiziaria. Alla fi­ne, piuttosto che cedere, la ditta ha pre­ferito regalare il brevetto a un’organiz­zazione antinatalista americana, sot­traendosi così a ogni responsabilità legale.
La Exelgyn aveva visto giusto: è negli Stati Uniti che lo scandalo delle don­ne morte –15, a tutt’oggi – e degli e­venti avversi provocati dal farmaco è fi­nalmente approdato sui mass media, con un giornale 'liberal' come il New York Times a fare da battistrada. Tutt’altra storia in Europa, dove le mor­ti non hanno mai avuto l’onore di un titolo di cronaca, nemmeno quando la vittima era figlia del presidente del Comitato nazionale di bioetica fran­cese. L’Italia, però, è un Paese anoma­lo. Ci sono i cattolici, c’è una parte di laici che si rifiuta di aderire alle bana­lizzazioni del dogmatismo scientista, c’è stata una vittoria significativa al re­ferendum sulla legge 40.
Così la Exelgyn ha preso tempo. Non avendo fiducia nella sicurezza del proprio pro­dotto, ha cercato, come sempre, l’ap­poggio dei politici, e alcuni hanno ri­sposto.
Inizia quindi la campagna a favore del­la pillola, che prosegue nonostante il fallimento della sperimentazione a­perta nel settembre 2005 all’ospedale torinese Sant’Anna. Qualche assesso­re regionale alla Sanità, come Enrico Rossi in Toscana, decide di promuo­vere l’importazione diretta del farma­co. Ma l’azienda esita ancora, vuole im­pegni più circostanziati, o forse a livel­lo più alto.
Le garanzie evidentemen­te arrivano, se la Exelgyn dichiara og­gi ad 'Avvenire' che la richiesta di re­gistrare il farmaco proviene da «auto­rità italiane».Quando e da chi arriva la richiesta, e perché la politica è così interessata a un metodo abortivo? Quando, non lo sap­piamo. Sappiamo però che l’azienda ha mutato atteggiamento dopo il con­vegno romano della Fiapac, la Federa­zione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione, tenuto un an­no fa e sponsorizzato proprio dalla Exelgyn.
In quell’occasione il ministro Emma Bonino e Maura Cossutta, con­sulente del ministro della Salute, por­tarono ai convegnisti il proprio ben­venuto. Il perché, invece, lo sappiamo benissimo: la Ru486, sinonimo di a­borto a domicilio, serve a scardinare l’attuale legge sull’aborto senza pas­sare dal Parlamento, dove non c’è una maggioranza per modificarla.
Il ministro Livia Turco ha garantito che, nel caso la pillola fosse autorizzata dal­­l’Aifa, si adopererà «affinché l’impiego del farmaco avvenga nel totale rispet­to delle esigenze di tutela della salute della donna, garantite dalla legge 194». Noi le crediamo, ma che «autorità ita­liane » abbiano sollecitato la Exelgyn desta serissime preoccupazioni. In­trodurre la pillola abortiva è una scel­ta etica e politica grave. E noi non sta­remo a guardare.

Eugenia Roccella – l’Avvenire

lunedì 19 novembre 2007

Gruppo Consiliare UDC - UN'ALTRA QUARRATA

Il Gruppo Consiliare UDC - UN'ALTRA QUARRATA presenta una interrogazione.
Per visualizzarla clicca qui

domenica 18 novembre 2007

Silenzi

Correva con la sua moto sulla via Barberinese, Gianluca, in un tranquillo sabato di novembre.
Ha perso la vita in uno scontro con una Renault Megane. Gianluca Andreone, 27 anni, era uno dei nostri, aveva vissuto per anni a Quarrata dove aveva ancora amici e parenti.
Alla famiglia, al figlio, a tutti gli amici, ad Andrea del Duca, la partecipazione di tutta la squadra del blog.

Virtuale…

Se si scherza, si scherza. Se si ragiona, si ragiona.Facciamo modestamente presente ai furbetti del governino, che la data del 14 era virtuale. Facciamo modestamente notare che tanto era virtuale, la data del 14, da capitare non a caso il 15. Facciamo di seguito orgogliosamente osservare, ma questo non c’è chi lo neghi, che virtualmente Lambertow sta con noi.
E se Lambertow , virtualmente, sta con noi, ciò significa che, altrettanto virtualmente, non sta più con voi.
Bello scacco.
Allora non c’è più un governo.
Virtualmente. Perciò, virtualmente fin che vi pare, se un governo non c’è, ce ne vuole un altro. Se un altro ce ne vuole, solo di due tipi può essere: effettivo, oppure potenziale. Virtuale, cioè, o reale. Se è virtuale, vabbè. Se è reale, esso non può concretamente prescindere da Veltroni. Il quale, come segretario reale, da molto potrebbe prescindere, ma se invece è virtuale, da niente. Diciamoci la verità.
Ho fatto il Sessantotto e rimpiango l’orgia. Mai avrei previsto, pero’, che prenderlo in quel posto da Lamberto Dini, potesse renderci felici in due...

Da “Il Foglio” del 17.11.07

sabato 17 novembre 2007

Gruppo consiliare Alleanza Nazionale

Il Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale ha presentato una interpellanza e una mozione.
Per visualizzarle clicca qui

giovedì 15 novembre 2007

Prodi cade domani? Inshallah...

I termini della questione al momento sono i seguenti: Prodi è caduto – pare - perché i tre senatori di Lamberto Dini sono - sarebbero - determinati a non votare la Finanziaria.
Però…
Però la discussione è ancora aperta sul dopo. Dini pretenderebbe subito un ruolo determinante in un governo istituzionale che porti il paese alle urne nel 2009 dopo una riforma elettorale e qualche urgente riforma istituzionale condivisa.
Berlusconi, invece, ha proposto al Quirinale - e a Dini - uno schema innovativo: si va al voto nel 2008 e poi, una volta vinte le elezioni, lo stesso Berlusconi si farebbe da parte per un anno e mezzo e - da vincitore - appoggerebbe un governo istituzionale di inizio legislatura che faccia rapide modifiche costituzionali (e la legge elettorale) per poi passargli la mano per un esecutivo politico per il resto della legislatura.
Napolitano, in questo modo, avrebbe la garanzia di un effettivo cambiamento del quadro istituzionale perché avrebbe sin da ora la garanzia che Berlusconi non pretenderebbe da subito l'investitura a capo del governo, ma non protesterebbe - anzi, collaborerebbe con lui - per la definizione di un governo di larghe intese con un secco mandato istituzionale.
La stessa incredibile, scialbissima relazione di Giuliano Amato stamane alla Camera sul tifoso ucciso (una scena incredibile) sarebbe dovuta alla preoccupazione del dottor Sottile di non rompere né con il Pd, né con il centrodestra, per potere giocare in prima persona la partita istituzionale.
Buono, buonissimo, lo schema berlusconiano (o meglio, di Gianni letta), da spariglio, legato però sempre a Dini.
Si apre una notte di tregenda, di intrighi. trattative, coups de théatre.
Inshallah...

Telecamere

In occasione dell’intitolazione dello stadio all’agente Raciti, alcuni “compagni” imbrattarono la facciata del comune con scritte contro il sindaco.
Dopo alcuni mesi, a più riprese, un anonimo, (a mio avviso intenditore di arte…) ha infranto le pareti della fontana chiamata “le parole scaldano”.
Alcuni giorni fa, abbiamo appreso dai giornali che un cittadino e’ andato in banca, quella in piazza Risorgimento e non ha ritrovato il motore che aveva lasciato un attimo davanti alla banca.
Tre fatti resi noti dalla stampa, tutti e tre avvenuti sotto le telecamere, ma senza che nessuno sia stato in grado di individuare i protagonisti dei fatti. Ma quanto ci costa questo grande fratello gestito dal Consiag, che non riesce a vedere nulla?
Quando si dice i carrozzoni…

lunedì 12 novembre 2007

Aborto - C'è una pillola killer che non viene spiegata

Sono in maggioranza italiane, e più istruite delle media, le donne che scelgono la Ru486. Lo sottolinea con soddisfazione l’assessorato alla Sanità dell’Emilia Romagna, presentando la relazione annuale sull’aborto. Come a dire: chi sceglie la pillola abortiva non è una poveretta qualsiasi, magari straniera, magari munita di una semplice licenza elementare, ma una persona informata, che vuole per sé il meglio che c’è sul mercato.
Bisognerebbe però aggiungere che questa convinzione è frutto di una intensa e spregiudicata campagna propagandistica a favore dell’aborto chimico. Sul «Corriere» e su «Repubblica» nessuno ha mai raccontato di Holly Patterson, la diciottenne californiana uccisa dalla 'kill pill' (è da allora che negli Usa la pillola viene definita così), né della straordinaria e tenace battaglia condotta del padre, che ha permesso la scoperta di altre morti, e ha squarciato il velo di silenzio sull’orrore dell’aborto con la Ru486.
Nessuna trasmissione televisiva ha spiegato che l’aborto chimico è una procedura che richiede almeno 15 giorni, il cui esito è incerto fino alla fine, che avviene in solitudine, tra nausee e crampi dolorosi (è, in sostanza, un piccolo parto), che costringe la donna a controllare continuamente il flusso emorragico e quindi a vedere, nella maggioranza dei casi, l’embrione abortito.
Chi crede che la Ru486 sia un metodo sicuro e indolore dovrebbe leggere la stampa straniera: scoprirebbe così che il «New York Times» ha ampiamente informato sulle morti e gli eventi avversi provocati dal farmaco, mentre l’inglese «Times», solo 15 giorni fa, ha pubblicato un articolo dal titolo significativo: «La brutale verità sull’aborto chimico», in cui ha definito la Ru486 «horror-pill».
Il motivo di tante censure e bugie, qui da noi, è chiarissimo: l’obiettivo non è offrire alle donne una scelta in più, come molti sostengono. Se così fosse, dovremmo vedere schiere di assessori, governatori regionali, parlamentari che si battono strenuamente per il parto naturale e la difesa della maternità, con lo stesso accanimento e le stesse dichiarazioni infuocate spese per promuovere la pillola abortiva. Introdurre in Italia la Ru486 – l’abbiamo detto e ripetuto – serve in realtà a taluni come strumento per smontare la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, seguendo il percorso che è già stato sperimentato con successo in Francia. Abolire le garanzie offerte dall’assistenza sanitaria pubblica, riportare l’aborto tra le mura domestiche, in una forma legale di clandestinità, lavarsene finalmente le mani, evitando qualunque intervento di prevenzione: è questo che davvero si vuole.
Una volta diffusa l’abitudine all’aborto fai-da-te si potrà modificare la legge, come hanno fatto i francesi, e come forse faranno gli inglesi. Del resto, perché il sistema sanitario pubblico dovrebbe occuparsi delle donne che abortiscono? Perché lo Stato dovrebbe impegnare risorse per aiutare le donne che il figlio vorrebbero tenerlo, ma hanno bisogno di un minimo di sostegno economico e morale?La Exelgyn, che produce la Ru486, ha comunicato che a novembre chiederà la registrazione del prodotto in Italia.
Ci auguriamo che il compito dell’Aifa, l’ente di controllo dei farmaci, non si limiti a un burocratico passaggio di carte, ma a un vero esame della documentazione scientifica e dei dati offerti dall’azienda. Ma soprattutto ci auguriamo che il ministro della Salute Livia Turco voglia applicare integralmente, come ha sempre affermato, la 194 e le garanzie che essa pure contiene, evitando ulteriori distorsioni e peggioramenti. La Ru486 annichilisce infatti ogni forma di prevenzione. Dopo tante accuse ai cattolici, adesso si vedrà con chiarezza chi davvero attacca la 194, infischiandosene della salute delle donne.

Eugenia Roccella - Avvenire

sabato 10 novembre 2007

Nassiriya

Domenica alle ore undici si svolgerà davanti al monumento dedicato ai caduti in via Vittorio Veneto, la cerimonia in ricordo dei caduti di Nassiriya. E’ prevista la partecipazione del Sindaco e del Prefetto di Pistoia. L’anno scorso alla stessa cerimonia eravamo in pochi ad aver sentito il dovere di rendere omaggio a questi eroi moderni. Quest’anno, su richiesta degli amici di Alleanza Nazionale, partecipano anche le autorità sopra menzionate. Partecipare mi pare un dovere morale per chi crede nei valori della pace.

E i morti di Nassiriya erano operatori di pace.

Protagonisti

La Fiorentina a oggi è imbattuta nel campionato di serie A e in Europa, i tifosi sono gasati al massimo e coltivano speranze di ulteriori progressi, ma la stampa nazionale non parla di questi risultati o li minimizza.
Noi continuiamo a crederci sempre di più…

Forza Viola!!!

giovedì 8 novembre 2007

Giri di vite

“Giro di vite” titolano i giornali di questi giorni a proposito del problema sicurezza.
“Scatta il giro di vite” titolavano le settimane scorse;
“ambulanti abusivi, scatta il giro di vite”;
“giro di vite contro i bulli”;
“prostituzione, scatta il giro di vite”;
“giro di vite contro lavavetri e posteggiatori”;
“immigrati, scatta il giro di vite”;
“giro di vite contro gli ubriachi al volante”.
Ma stanno sempre ad avvitarla questa vite, non sarà mica spanata?

Biagi addio

Oggi si sono svolti a Pianaccio, in provincia di Bologna, i funerali di Enzo Biagi, maestro di giornalismo, grande inviato.
In questi giorni è stato detto e scritto tutto su di lui, tutto il bene possibile, come si usa quando muore qualcuno, cose che comunque condivido in pieno. Ho sempre seguito Biagi nei suoi articoli sul Corriere, peccato che da alcuni anni, sia negli scritti, che nelle trasmissioni televisive come “ Il Fatto” su Rai Uno, avesse accentuato la sua partigianeria e la sua faziosità.
Talvolta ho avuto la sensazione che “Il Fatto” fosse lui…

mercoledì 7 novembre 2007

Campioni di informazione

"Ecco le immagini dei campionati asiatici di ciclismo acrobatico indoor", annuncia il TG1. Dopo settimane, se non sbaglio, di silenzio, asiatici per asiatici francamente avrei preferito le immagini dei campionati di repressione cruenta outdoor, che come è noto attualmente si tengono in Birmania.

lunedì 5 novembre 2007

Vuoi fare lo scrutatore alle prossime elezioni? Lettera del Presidente Berlusconi


Il presidente Berlusconi ha mandato questa lettera (clicca sopra di essa per ingrandirla e leggerla) a me e agli eletti nei vari consigli, per attivarmi in vista delle prossime scadenze elettorali. La pubblico per evidenziare come sia importante la presenza dei rappresentanti dei partiti del centrodestra e di Forza Italia in particolare nei seggi al momento del voto.
Entro il mese di novembre puoi andare in comune all’ufficio elettorale in orario di ufficio e iscriverti nelle liste per essere nominato scrutatore alle elezioni. Come vedi dalla lettera del presidente Berlusconi, lo scrutatore ha un compito molto importante, talvolta anche decisivo per battere la sinistra, iscriversi non costa nulla, ma si può rendere un servizio fondamentale alle prossime scadenze elettorali, per impedire i consueti brogli delle sinistre.

La direttiva UE sull’immigrazione comunitaria.

La direttiva UE sull’immigrazione, tanto richiamata in questi giorni e’ la seguente: direttiva/2004/58/CE gli articoli 22 e 23 di questo trattato, definiscono la possibilità di restrizione alla libera circolazione per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza, o di sanità pubblica. Misure da adottare con principio di proporzionalità, recita la direttiva. L’UE si è già pronunciata in modo contrario alle espulsioni di gruppo, prevedendo la possibilità di effettuare solo quelle individuali (ai sensi della direttiva precedente). Nel frattempo il premier rumeno chiede giustamente a Prodi di fermare una possibile onda xenofoba in Italia. La soluzione del problema va concertata tra i due paesi. Il premier rumeno non dice pero’ di aver fatto il furbetto, (gli altri paesi europei si sono subito adeguati all’ingresso della Romania, mentre l’Italia ha dormito, subendo cosi un’invasione incontrollata) Egli ha dichiarato che “molti dei loro galeotti, appena usciti dalle galere, si sono presentati alla frontiera per "espatriare" aggiungendo che non potevano fare nulla. Invece no, poiché gli stati possiedono dei dispositivi per impedire l’allontanamento dal proprio territorio di persone socialmente pericolose. Non si puo’ spostare i propri problemi agli altri stati UE, non e’ un bel modo per entrare in Europa… (la Romania e questa e’ una mia opinione,come altri stati new entry non era assolutamente pronta per entrare in Europa).
La Romania deve tenere dentro al proprio territorio i suoi criminali e non, come ha fatto, esportarli all’estero, sperando che l’ingresso nell’Unione risolva loro anche questo problema. L’Unione Europea favorisce l’integrazione, ma e’ necessaria la correttezza reciproca, altrimenti salta tutto.

domenica 4 novembre 2007

4 novembre



Viandante che passi, soffermati e ricorda che la libertà di cui godi è fiorita dal sangue di questi giovani eroi.

Scritta sul sacrario di Re di Puglia.

sabato 3 novembre 2007

Magdi Allam il 22 novembre a Prato

GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE alle ore 21.00
al PalaFarsetti (zona Museo Pecci)

in viale della Repubblica a Prato

sarà presente il Vicedirettore del Corriere della Sera

MAGDI ALLAM
che presenterà il suo ultimo libro
“VIVA ISRAELE”.

L’incontro è aperto a tutti.

Una persona per bene

Una persona per bene, come tante di noi, rientra a casa la sera, stanca della giornata, desiderosa di varcare la soglia della propria abitazione, ma non ci riesce perché, in una strada dove ha sempre transitato, un aggressore la riduce in fin di vita. Come facciamo, di fronte a fatti di cronaca come questo, a non desiderare che i troppi extracomunitari che vivono nelle nostre città se ne tornino tutti a casa propria!
A mente fredda riflettiamo e capiamo che non sono tutti uguali, c’è il “marcio” ovunque, anche fra i nostri connazionali. Ma come è possibile che nessuno senta il peso della responsabilità di questa invasione di stranieri e di questo aumento della criminalità ad essa correlato?
Chissà se i signori della sinistra, così aperti all’accoglienza (perché loro sono “democratici” e noi “razzisti”, oppure perché loro sono ingordi dei voti degli immigrati), sentono un peso sulla coscienza ogni qualvolta un extracomunitario ubriaco al volante fa strage su una strada, oppure una banda di criminali massacra una famiglia in un tentativo di rapina, oppure quando un bambino o una donna muoiono succubi delle sevizie del commercio sessuale.Ma loro sono “democratici”, bisogna essere buoni con tutti! Bisogna accogliere tutti! Perché siamo tutti uguali. Ma perché non se li portano a casa loro tutti questi extracomunitari ammassati nelle baracche delle nostre città?