domenica 31 maggio 2009

CON AMORE E RISPETTO PER LA NOSTRA GENTE



Da qualche giorno questo blog ha cambiato nome e veste: negli ultimi mesi esso è cresciuto e ha avuto un successo imprevisto e davvero straordinario per un sito politico.
Il segreto di questo successo è, crediamo, il fatto che alle spalle del blog ci sono persone vere, come voi, e non politici trafficanti e fattucchieri; c’è gente che lavora e si guadagna da vivere con impegno e fatica; menti libere, critiche e schierate, ma mai cloroformizzate dal vento che tira, di volta in volta, nel loro schieramento – come invece spesso sembra accadere altrove, in altre aree che amano definirsi progressiste.
In fondo scriviamo quello che pensiamo e quello che molti di voi pensano: siamo spiriti liberi che cercano di analizzare le cose senza paraocchi. Saremo anche particolarmente vivaci, forse; o un po’ garibaldini: ma siamo sempre onesti e documentati e sfidiamo chiunque a dimostrare che ciò che scriviamo non è oggettivamente vero e difficilmente confutabile.
Come voi che leggete e condividete questo blog, noi crediamo, in prima persona, che la politica non debba essere calata dall’alto, ma debba rappresentare realmente e tutelare in concreto i cittadini, specialmente quelli più svantaggiati, come quelli cui si negano 80 euro proprio mentre se ne sprecano 8.000 come 800 mila in stupidaggini.
Abbiamo un grosso difetto e lo riconosciamo subito: non guardiamo in faccia nessuno, non abbiamo il culto dell’autorità, non abbiamo pietà dei disonesti. E il cambio della testata è un segnale che rivolgiamo in primo luogo, con lo stesso spirito critico con cui bacchettiamo la sinistra, anche verso il centrodestra, perché siamo assolutamente convinti, per estrema onestà intellettuale, che anche questa parte abbia bisogno di belle frustate e forti richiami.
Per questi motivi, crediamo, stiamo riscuotendo la stima di tanti lettori, compresa quella di chi non la pensa come noi, ma che, da uomo libero, non intende portare il suo cervello all’ammasso del centrosinistra.
Noi vorremmo che anche a sinistra ci fosse una voce fuori dagli schemi e dagli steccati, così come lo siamo noi; una voce che, con altrettanta onestà intellettuale e libertà di pensiero, riconoscesse le colpe e gli errori di casa propria, sferzasse i suoi rappresentanti, li mettesse a nudo: perché con una voce così noi saremmo subito disposti a discutere per trovare soluzioni, impossibili, al momento attuale, dinanzi al silenzio pervicace, supponente e inossidabile del monopolistico Sindaco di Quarrata, intruppato come un moderno Peppone – ma senza certe doti umane del personaggio di Guareschi – nelle blindate schiere celesti di una sinistra che ha già lasciato la sua pelle – e tutta intera – sotto i sassi del muro di Berlino, pur se la maggior parte dei suoi militanti non ne è ancora convinta, e lo mostra senza ombra di dubbio nei comportamenti dirigistici di cui è sostenitrice e al tempo stesso vittima e schiava.
Non si cresce senza libertà, non si rende un servizio alle idee in cui si crede senza anticonformismo. Ringraziamo, perciò, quanti ci seguono su questo percorso. Li ringraziamo di pensarla come noi, di sostenerci con le loro visite, di veicolare – al di fuori del mondo virtuale, in quello reale di ogni giorno e della gente che vive e lavora – le idee e i commenti capaci di far riflettere e sviluppare il vero senso civico e civile: perché la vita ha un senso se riusciamo a lasciare una traccia di noi nelle coscienze, nelle menti, nei cuori di chi cammina al nostro fianco e di chi potrà seguitare la marcia quando noi dovremo metterci seduti.
Scriveva Angelo Panebianco sul Corriere della sera qualche giorno fa: «La buona politica è, e sempre deve essere, una ben dosata combinazione di convinzione e di conve­nienza. Una politica senza convinzione e tutta conve­nienza è una politica op­portunistica: è l’acqua in cui sguazzano i piccoli po­litici, i trasformisti di pro­fessione. Ma nemmeno una politica fatta solo di convinzione è una buona politica. Essa facilmente si riduce a testimonianza morale, a predica inutile. Il buon politico deve esse­re un uomo di convinzio­ni, comunque maturate, ma anche dotato di quel forte istinto del potere che gli permetta di costruirsi una strategia in grado di mobilitare consensi, ap­poggi, voti».A questo noi vorremmo tendere, con tutti i nostri sforzi, pur se con qualche debolezza. In queste idee noi crediamo e non per sedere su una sella da cui non schiodarci, ma per cavalcare un cavallo che apra la strada, anche a Quarrata, verso un modo nuovo di concepire la politica come servizio della gente e non contro la gente stessa come sembra fare l’attuale Giunta al governo.
Stiamo nel centrodestra e lo facciamo con orgoglio: ma senza dimenticare l’amore e il rispetto umano per la nostra gente, tutta, a prescindere dalle sue scelte politiche.
Siamo nel centrodestra e siamo anche convinti che, se ce ne sarà data l’opportunità, potremo certo fare di più e meglio per la nostra città, ma in primo luogo per i nostri concittadini. Siamo in questo blog per testimoniare e ribadire, con le nostre idee e i nostri scritti, il valore assoluto della libertà.

sabato 30 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: PAGINE BIANCHE


Tanto pour parler – l’amministrazione si fa anche parlando… –, guardate questa pagina del Quarrata Informa (?), numero 4 di marzo 2009. È una pagina bianca. È bianca perché, se un articolo non giunge in redazione entro la data prefissata, lo spazio del gruppo resta a disposizione del… vuoto. Per quello di Marco Grassini si legge: l’articolo non è pervenuto in redazione (manco fosse quella del New York Times!).
L’amministrazione si giustifica dicendo che la redazione che si occupa del periodico non ce la fa a seguire i lavori editoriali: bozze, prove di stampa e altro.
La realtà è un po’ diversa: se una redazione non è in grado di lavorare su un pezzo di 2000 battute in 28 secondi e 8 decimi, è davvero una redazione di impiegati pubblici e di funzionari di partito.
Se si vuole, si fa tutto. Si riesce anche ad avere un testo di 25 righe – una stupidaggine – dal consigliere Marco Grassini o da chiunque altro. È una questione di rispetto e di serietà.
Ma la logica è diversa: meno si parla e meglio è. Già concedere 2000 battute a una forza politica è come dire ti castro preventivamente. Immaginate poi chiudere questa pseudo-strada con sbarramenti anticarro come date e vincoli irriducibili d’ogni genere. Se una pagina di giornale si facesse con questi ritmi, di Nazione ne uscirebbe una ogni 9 mesi, non vi pare? Ma il Comune di Quarrata sembra la segreteria di stato della Casa Bianca o peggio del Vaticano.
O non sarà che la signora Barbara Vannelli deve studiare ogni testo, parola per parola, sillaba per sillaba, virgola per virgola, lettera per lettera per indicare al suo kapo il pensiero presunto e sotteso di tutti i carbonari che attentano alla vita del re…? Voto: tre e mezzo; un punto a testa per le redattrici e un mezzo punto per la tipografia. Tutti a settembre con il debito!
Cliccare sulla foto per ingrandire.

venerdì 29 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: CARO IL MI' OMBRONE !


Le giunte progressiste son veloci:
rattoppan tutto quello ch’è spezzato.
Perfin l’Ombrone sarà rattoppato,
stando a sentir quel che dicon le voci.

Per evitare altri problemi atroci,
la Provincia un bel mutuo ha già fissato:
entro l’estate esso sarà erogato
e saràn cancellate mille croci.

Ai Ferrucciani tornerà il sorriso
con le notizie, che aspettavan, buone:
si sentiranno come in Paradiso.

Accatta, la Provincia, un bel milione
e vi sistema… Perché triste è il viso?
Pensate forse: caro il mi’ Ombrone?

È gran bel gruzzolone
per cento metri d’argine nei guai:

piedi all’acqua non più ne avrete mai…


Pasquino da Tizzana


L’Amministrazione provinciale di Pistoia con una variazione di bilancio di fine legislatura, ha deciso di predisporre l’acquisizione di un mutuo di un milione di euro per dare avvio ai lavori di ripristino dell’argine dell’Ombrone franato nella frazione di Ferruccia nel Comune di Quarrata, in seguito agli eventi alluvionali del dicembre scorso. La provincia ha classificato l’intervento come prioritario facendosi quindi carico dell’intero importo dei lavori anche per la parte di competenza del Consorzio di bonifica dell’Ombrone (300.000 euro) e del comune di Quarrata (100.000 euro). Questa decisione presa dalla Provincia servirà ad abbreviare i tempi d’intervento andando incontro alle richieste dei cittadini del comitato della Ferruccia che chiedono da tempo il ripristino della zona dopo alcuni mesi di disagi… Dalla provincia informano inoltre che il consorzio di bonifica dell’Ombrone pistoiese predisporrà il progetto di ripristino con l’intento di garantire i lavori entro la stagione estiva.

[dal Blog di Andrea Balli, 22 maggio 2009]

mercoledì 27 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: REFRIGERATORI ALLA MAGIA.


A volte anche un error può dire tanto.
Guardate questo esempio sul giornale
che sembra fatto apposta, tale e quale:
se ci ripenso, mi sganascio e schianto.

Per onorar la Giunta ed il suo ammanto
e, allorquando l’estate è micidiale,
tenerla al fresco perché il caldo assale,
ecco qua progettato un bell’impianto.

Euro settantamila, però, gente!
Non noccioline – e per du’ volte l’anno:
caro il mi’ fresco pur col sol… caliente!

Per star bene poch’ore, fanno un danno
che cade sulle spalle della gente
che suda per pagar – lor bene stanno.

Dinanzi a questo inganno
dice il giornale refrigerazione
– cioè congelarli senza esitazione

e dargli una lezione
facendoli restar come i vitelli
appesi a quarti, lì, dai beccatelli.

Che splendidi cervelli!
C’è crisi, soldi pochi e scarso il desco:

ma il culo, lor, lo voglion bello fresco.


Pasquino da Tizzana
fare clic sull'articolo del Tirreno per ingrandire

martedì 26 maggio 2009

VESTIVAMO ALLA MARINARA


O… gli uomini che hanno fatto la storia? Ecco qui un pezzo del nostro vicesindaco “giornalista in erba”. Amava il calcio e sapeva tutto. Era in prima media. La data la trovate sulla foto. Il buon Marco aveva i pantaloni corti, anche se non vestiva alla marinara come da copione.
Allo stesso tempo la signora Sabrina frequentava la seconda o la terza media (questo ce lo dica lei) e andava in giro con i calzini. Chi l’avrebbe mai detto che questi due personaggi in futuro sarebbero stati i protagonisti della nostra storia? Una sindaco e uno vice; uno assessore ai lavori pubblici e l’altra una vera e propria desaparecida, da far pensare a molti di doversi rivolgere a Chi l’ha visto? per sapere se esiste davvero.
Era la media del preside Poluzzi e, ancora, delle contestazioni dei professori della CGIL: ci spiace per i PCI, oggi convertiti al più sfrenato conservatorismo borghese e propulsori della borsa e del libero mercato a oltranza, di quella globalizzazione di cui erano stati i più feroci oppositori lungo tutti gli anni della guerra fredda.
Quando il Mazzanti scriveva e la Sabrina filava, le sinistre urlavano che i presidi dovevano essere aboliti e cancellati dalla faccia della terra: qualche decennio dopo, invece, venne Luigi Berlinguer, ministro della pubblica istruzione, e i presidi furono trasformati in Dirigenti Scolastici, così il loro stipendio raddoppiò e molti ex 68ini trovarono una solida poltrona cui restare saldamente appiccicati.
Marco Mazzanti non ricorda com’era… Noi gliene diamo una prova. E probabilmente non lo ricorda neppure la signora Sabrina che oggi propone e dispone la rivoluzione quarratina parlando solo per editti-comunicatistampa e arando il centro dopo avere abbattuto la Baracchina per costruirci un orto botanico e col proposito di acquistare il Moderno per realizzarci le Terme di Caracalla, dove tutte le balene verranno a galla.
Viene in mente la cinica battuta sui ragazzi della barzelletta: che andrebbero soppressi da piccoli perché crescendo diventano distruttivi…Meditate, gente!

Fare clic sulla foto per leggere l'articolo di Marco Mazzanti

lunedì 25 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: ALBERI DI GIUDA





Un tempo questa spianata ospitava la discarica comunale del Mollungo. Era il tempo in cui i sindaci e gli assessori attuali giravano sul triciclo e si divertivano a far passare stelle, cerchi e cubi dai fori appositi nei giochi della Chicco, o a costruire con il Lego e i mattoncini colorati a incastro, o a giocare con le bamboline.
Qui lo spettacolo non era piacevole: masse di sporcizia e fuochi spesso accesi; cattivo odore, materiali di qualsiasi genere, anche pericolosi. Sotto questi alberi furono sepolti anche cinquecento maiali colpiti dalla peste suina – cose che nessuno sa, neppure tra i funzionari emeriti degli uffici tecnici, perché sono arrivati a cose fatte e non hanno memoria storica di Quarrata, venendo, come vengono, per lo più da fuori, piovuti qua chissà come.
Del consiglio comunale quanti ce ne saranno che hanno memoria di questo? Il territorio del nostro comune è, per i più, un esperimento di volo strumentale, alla cieca: tutti vogliono parlare di Quarrata, occuparsene, abbellirla, ringiovanirla, ma la conoscono in tre o quattro appena.
Questa zona fu bonificata durante il sindacato di Stefano Marini, che qualcosa sapeva, ma era pur sempre un po’ troppo giovane per sapere tutto. Marini promise di fare, di quest’area bonificata, un parco-bosco, piantando un albero per ogni nuovo nato di Quarrata.
Ecco: giudicate voi che guardate le foto. È vero che in Italia c’è il picco demografico negativo; ma è mai possibile che siano nati così pochi bambini a Quarrata negli ultimi 20 anni?
Più che altro quest’area è piantata ad alberi di Giuda, il siliquastro o Cercis siliquastrum, proveniente dal Medioriente, una leguminacea che produce fiori lillà-violetti e frutti dalla forma di baccelli.


E le promesse di cura da parte della Giunta, dove sono finite?

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: OBELISCHI D'EGITTO




Per spostar l’obelisco e poi piazzarlo
in mezzo della piazza del Comune,
trascinandolo lì con una fune,
diecimila teston dovrem pagarlo.

A me però mi rode un poco il tarlo,
mi prendono – si dice – anche le lune:
dilapidar così tante fortune…
Sarebbe meglio, lì dov’è, lasciarlo

e, con venti milion di vecchie lire,
aiutare la gente che ha bisogno.
Sentiamo Mauro cosa ci ha da dire:

«O saggio, non è osceno questo sogno?
A veder le persone lì a soffrire
nell’indigenza, io per te mi vergogno…

E in più, ti dico, agogno
di rimandare a scuola (e non mentisco)
chi sbaglia una colonna e un obelisco».

Ma infine io lo capisco
che dietro a quest’idea Sabrin-targata
si respira più… Egitto che Quarrata.

E pure se l’ha sbagliata,
perdono l’architetto: gli obelischi


non fan per lui… che sbaglia fiaschi e fischi




Pasquino da Tizzana




Nel progetto di massima per la riqualificazione del centro di Quarrata, laddove si parla di spostare la colonna dell’impero fascista da dove ora si trova fino al centro di piazza della Vittoria, proprio dinanzi alla porta del palazzo, con una mirabile svista che sa molto di lapsus freudiano, l’architetto Osonagli definisce tale colonna con il più nobile appellativo di obelisco. Sembra che il tecnico voglia suggerirci l’idea che il sindaco ha scelto di autoincoronarsi Faraone – e anche a vedere i costi delle opere, si va pressappoco su una cifra da piramide di Cheope, ma sussidi per i bisognosi non ce ne sono…
Cliccare sulle foto per ingrandire

venerdì 22 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN MAR DI GUAI



Trasformiamo quel centro in un bel… mare:
mettiamo poi sul bordo una balena
a bocca aperta, con la bocca piena
di cessi, una gran cosa da mostrare.

Accanto una civetta stia a guardare
e, dietro, un gatto, una figura amena:
o gente, non vi piglia un po’ di pena
a veder l’accozzaglia? Come fare?

Ma ancor non è finita: la trovata
– non te lo aspetteresti certo mai –,
qual fosse il Colosseo, qua, di Quarrata,

molto ha di più; sarà coperto (sai?)
con un’onda del mar ben increspata:
ah, sì… d’un mar – ma un mar certo di guai!

Pasquino da Tizzana


Ecco un’immagine (commentata) del progetto-balena: quello per cui l’illuminato Sindaco di Quarrata ci dava, qualche giorno fa, di visionari e fantastici dalle colonne della Nazione
Noi siamo fermamente convinti dell’assoluta sconvenienza dell’opera. Comunque tutti i gusti son gusti, diceva quello che ciucciava un sasso…
Ai lettori l’ardua sentenza. Che ne dicono? Ci starebbe bene, al posto del Cinema Moderno, una balena accartocciata e raggrinzita così?
Poi magari, invece che Quarrata città del mobile sui cartelli autostradali ci si mette Quarrata città della balena e si stampa anche sulla carta del Comune – o s’adopera come logo locale alla stregua dell’arena per Verona, delle due torri per Bologna, del castello sforzesco per Milano…
Per continuar la battuta – alla maniera nostra, che non piace alle sinistre – questa balena non fa una grinza!

giovedì 21 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: FIGLI ILLEGITTIMI !



In questi giorni una signora non più giovanissima, con seri problemi di salute tanto da non poter svolgere attività lavorativa, è venuta da noi con un foglietto in mano. Voleva chiedere alcuni chiarimenti su questioni particolari, ma abbiamo capito che doveva esserci qualcosa d’altro: quel foglietto fra le mani non poteva essere casuale.
All’improvviso la signora si è messa a piangere ed ha, come si dice, sputato il rospo: Mi hanno staccato la fornitura dell’energia elettrica… Dovete aiutarmi, dovete pagarmela o altrimenti sono in serie difficoltà. E questo mentre le lacrime le scendevano senza freno sul viso.
Non è una invenzione strappalacrime: è la verità. A Quarrata – come nel resto del mondo – esistono anche casi come questi. Allora le abbiamo chiesto se avesse pensato di rivolgersi al Comune, all’assessorato alle Politiche sociali, della casa e del lavoro, insomma a Vincenzo Mauro. Sempre piangendo, la signora ci ha risposto di averlo già fatto; e quando le abbiamo chiesto qual era stata la risposta, ha concluso: Mi hanno detto che per via della crisi non ci sono soldi…
Siamo rimasti senza parole e senza fiato e abbiamo pagato la bolletta insoluta; ottanta euro. Ma quella frase, per via della crisi non ci sono soldi, ci frullava nella testa, anche pensando da dove è uscita.
Questa Giunta non ha soldi per interventi minimi ma urgenti, ma pensa di spendere 70mila euro per l’impianto di condizionamento alla limonaia della Màgia; questa Giunta non ha soldi, ma vuole costruire piste ciclabili da centinaia di migliaia di euro; questa Giunta non ha soldi, ma continua a mantenere teatri da 60mila euro all’anno di deficit o prevede di realizzare case di artisti e fabbriche di talenti: cattolici, ex-comunisti, rifondaroli e quant’altro tutti unanimi. Eppure non ci sono fondi di intervento straordinario, nell’ordine di qualche migliaio di euro per le urgenze a favore dei bisognosi. Ed è una Giunta ispirata ai serafici miracoli di Rosy Bindi e di un Franceschini che va in giro sui mercati a tagliar fette di salame, a sbucciar banane e a parlare con le casalinghe, definite vere matrone salva-Italia perché sanno fare la spesa (ma i parassiti, uso Massimo D’Alema, che vivevano in case superlusso dell’Inps, pagando affitti da assistenza sociale e sacrificando i lavoratori, questi non si ricordano più e non rientrano in nessuna questione morale…). È una Giunta che fa la cresta al 24-25% di consumo Enel, ma che non ha 80 euro per un suo figlio in povertà in miseria. È una Giunta che assomiglia alla Chiesa medievale, morta di grasso e di lusso ma incapace di accogliere e assistere un povero (per chi non lo sapesse, esistono ancora).
E allora parliamoci chiaro: se Vincenzo Mauro fa lo sdegnato perché si è sentito preso in giro su questo blog, perché si è sentito offeso dal diploma dello Zugo o da un malizioso commento, siamo convinti che sia ancora troppo poco (checché ne pensi il buon Alessandro Fortini, difensore civico della Giunta dei Difensori Civici Addomesticati), e ha ancora bisogno di un’ulteriore dose di educazione alla vita pubblica, viste le risposte che il suo assessorato dà al cittadino, visto come un figlio illegittimo di un’amministrazione che getta i soldi in velleità e non risponde alle necessità reali di chi, nello stendere la mano, piange facendo vedere una disperazione umiliata a cui, chi ha la pancia piena e non conosce digiuno, non sa dare e non vuole dare neppure una risposta da 80 euro.Non basta, caro Vincenzo, essere filosofi e insegnare filosofia per sentirsi puri e fare gli offesi!

mercoledì 20 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL "SONNO DELLA RAGIONE"


Qualche giorno fa, in un commento anonimo, ma chiaramente targato filo-Sabrina, un/a fan del sindaco scriveva che noi siamo ammalati di una tremenda malattia, il sonno della ragione, come dire che siamo dementi e non abbiamo alcun argomento che poggia su solide basi razionali per poter fare opposizione.
Grazie, anonimo/a sostenitore/trice del soviet! Mentre ci cospargiamo il capo di cenere – e perciò dovresti essere contento/a – ti invitiamo, con tutta la vigile razionalità che risiede stabilmente nella tua cassa cranica e che caratterizza i progressisti (Berlinguer parlava di ottimismo della ragione, non sapendo che altro di meglio trovare rispetto all’ottimismo della volontà di Craxi), a leggere e ad analizzare queste brillanti affermazioni dei tuoi leader, Mazzanti e SSG.
Dice Mazzanti (Il Tirreno, 17 maggio 2009): Di fronte all’opportunità di partecipare a questo bando, di cui si sapranno i risultati tra qualche settimana, il Comune non poteva trovarsi impreparato. Il vicesindaco-assessorre ai lavori pubblici sta parlando del Piuss e della Regione: e il Comune di Quarrata, dinanzi a tanta ghiotta torta (fiumi di quattrini buttati via) ha pensato bene di non farsi trovare impreparato: ha ideato una bella balena con la bocca aperta e una gola-cloaca che inghiotte bottino. Un senso della logica ineccepibile, crediamo. O no?
Ma non è finita, o anonimo/a sostenitore/trice della troika sergio-goriana. Ecco le dichiarazioni della tua Sabrina, poggianti sul plinto di solide basi razionali: L’idea dei bagni vuole migliorare l’estetica della zona. L’immagine della balena è stata pensata in relazione alle altre due strutture, la Civetta e il Gatto, poco distanti. In questo modo si completerebbe la triade degli elementi: dopo l’aria, con la civetta, e la terra, con il gatto, ci sarebbe l’acqua, con la balena»: l’estetica, infatti, si migliora costruendo cessi nella zona; in quella zona in cui, quando il sindaco aveva la gonnellina, la cuffietta in testa e il ciuccio in bocca, erano ospitati nell’attuale Civetta; cessi che divennero l’emblema del degrado già fino dagli anni 60 e che, in séguito, dovettero essere smantellati per cancellare una vera e propria schifezza sotto ogni profilo.
Ma seguendo il filo logico del pensiero del sindaco, degno davvero di un ragionamento da Einstein, per completare la presenza del gatto e della civetta, una balena ci stava bene, così c’era rappresentata la triade aria-terra-acqua: in séguito Vincenzo Mauro potrà insegnare al sindaco che manca il quarto elemento filosofico del mondo, il fuoco – che fu protagonista dell’incendio della Lenzi. Ci vorrà, quindi, anche un bel drago, per esempio Fumé con il simpatico figlio Grisù, senz’altro presente nell’educazione sentimentale del sindaco quand’era all’asilo: ma un drago che dia fuoco al centro stesso per cancellare le anomalie architettonico-orroristiche di sovietica-progressista memoria.
Al posto del cinema Moderno – si legge ancora sul Tirreno verrà edificata (finanziamenti permettendo) una struttura coperta, ma leggera, simile a un porticato, per ospitare manifestazioni culturali e cose varie: ma, caro/a sostenitore/trice del soviet, il polo di via Europan e che è sempre vuoto, sudicio e polveroso e che viene utilizzato una volta, massino due all’anno? A cosa serve? Tutto questo tu lo chiameresti razionale? Le sinistre sono davvero delle scienziate, sotto questo punto di vista!
È più facile credere – credimi – che non sia il caso di costruire cessi in centro. Non servono; davvero: bastano, e sono anche troppe di per sé, tutte quelle idee bislacche che hanno fatto di Quarrata una chimera, vale a dire una di quelle bestie mitologiche assemblate dal peggio del peggio di tutte le altre bestie feroci – in altri termini un mostro di accozzaglie di stili e di forme. Evviva la modernità progressista!

martedì 19 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO ! FONTANE IN PIAZZA !




La riqualificazione del centro cittadino, fortemente voluta dalla Giunta SSG che governa con 150 voti, ha previsto, alla modica spesa di qualche milione di euro, oltre una balena azzurra al posto del Cinema Moderno, il trasporto della fontana di piazza Vittoria (la colonna dell’impero fascista, per intenderci) proprio dinanzi all’ingresso del Comune. (solo per spostarla e' prevista una spesa di 10.000 euro!!!) Gente, la Giunta di Quarrata non ha un programma: è tutta un programma – ma di distruzione e di snaturamento della città.






GODI E PIANGI, QUARRATA…






Guarda bene, Quarrata, anima mia:
ecco, ogni altra città cura il suo aspetto,
mostrando al proprio centro gran rispetto,
non rovesciando tutto e così sia.

Piangi e strilla, Quarrata, alla pazzia
della tua Giunta di cervello stretto,
che dinanzi al Comune un giardinetto
metterà, e la colonna – e così sia.

Perché se non lo sai, triste Quarrata,
quel simbolo imperiale sarà messo
nel centro della piazza: e snaturata

sarà per il pensiero aspro e sconnesso
d’aver questa bellezza sistemata
lì dinanzi al Comun, proprio lì appresso.

Chiediti un po’ più spesso
chi son, Quarrata, gli amministratori
che riservano a te sì grandi onori.

Se non li butti fuori,
entro sei mesi tu sarai pervasa:
di amenità siffatte sarai casa.

Meglio tu fossi rasa
al suol da uno tsunami prepotente
che dare spazio a chi un capisce niente

e nemmeno si pente
di buttar via quattrini a tutto spiano
seminando cazzate a larga mano.

Dalla collina al piano,
di sì grandi bellezze ognor trapunta,
sarai degna, o Quarrata, di tal Giunta!








Pasquino da Tizzana

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO : MALCONTENTI


Ci scrive un cittadino, che preferisce restare anonimo, e pubblichiamo:


Questa Giunta delle balene e degli storni dei fondi – parlo degli Olmi e delle fognature non realizzate –, questa Giunta delle grandi realizzazioni e dei progetti fantascientifici, questa Giunta che finirà col fare di Quarrata un’opera astratta (ma realmente orrenda), questa Giunta a cui la gente si rivolge per i propri bisogni vitali ma che non risponde mai ai cittadini, questa Giunta che tutela i diritti dei contribuenti assumendo come difensore civico un suo ex dipendente: guardate anche questa.
È la foto di un parcheggio realizzato a Lucciano, zona-Circolo, dopo avere espropriato terra dei conti Spalletti: vedete? Il parcheggio è vuoto. Questa Giunta, altrove, nega a chi ne ha vitale bisogno, il riconoscimento di uno stato di fatto documentato ultracentenario e non risponde neppure: perché questa Giunta è, a mio avviso, la Giunta che interpreta le leggi per gli amici e per i nemici le applica. Grazie per l’ospitalità
.

lunedì 18 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: GIUNTA DI PINOCCHI !


Dopo il Gatto e la Civetta potrebbe arrivare anche la Balena. Un tocco estetico molto discusso per una struttura che andrebbe a ospitare i bagni pubblici in piazza della Costituzione. Il progetto, ancora in fase preliminare, è stato presentato dal Comune al bando promosso dalla Regione Toscana per la riqualificazione urbana. «È una piccola parte – spiega il vicesindaco Marco Mazzanti – di un piano di riqualificazione complessivo più ampio. Abbiamo presentato progetti preliminari per 23 milioni di euro. Qualora vincessimo il bando, la Regione ne finanzierebbe una parte». Il piano prevede numerose opere, tra cui alcuni interventi in un asilo nido, il progetto “Abitare l’arte” a La Màgia e la realizzazione di piste ciclabili. «Di fronte all’opportunità di partecipare a questo bando, di cui si sapranno i risultati tra qualche settimana, il Comune non poteva trovarsi impreparato». Per piazza della Costituzione, ultima parte in degrado dell’area, l’intervento prevede la sua totale riqualificazione con l’abbattimento del cinema Moderno. Dopo la demolizione, la piazza sarà ampliata, creando così più parcheggi, e in parte verrà anche messa a verde. «L’idea dei bagni vuole migliorare l’estetica della zona. L’immagine della balena è stata pensata in relazione alle altre due strutture, la Civetta e il Gatto, poco distanti. In questo modo si completerebbe la triade degli elementi: dopo l’aria, con la civetta, e la terra, con il gatto, ci sarebbe l’acqua, con la balena». Al posto del cinema Moderno verrà edificata (finanziamenti permettendo) una struttura coperta, ma leggera, simile a un porticato. «Servirà – spiega il sindaco Sabrina Sergio Gori – a promuovere e accogliere le manifestazioni pubbliche. La questione dei bagni pubblici non è che un piccolo intervento a confronto delle importanti opere previste dal progetto, prima tra tutte la realizzazione della ‘casa degli artisti’ a Villa La Màgia”. Così scriveva Il Tirreno ieri mattina, domenica 17 maggio, con il titolo che segue: Vogliamo migliorare l’estetica della zona. Nel piano prevista anche la demolizione del cinema Moderno.

Torniamo sopra a questa storia perché non è mai sufficiente additare alla gente di Quarrata la sfacciataggine con cui questo sindaco e questa giunta si rivolgono a chi non fa parte del loro schieramento-gregge. Appena tre giorni fa, il 14 maggio, la signora Sabrina si rivolgeva a noi, dalle pagine della Nazione, con queste testuali parole: Non mi soffermo poi sulle dichiarazioni del consigliere Niccolai rispetto al recupero della zona dell’ex cinema Moderno, perché il capogruppo di opposizione sembra saperne addirittura più di noi o forse aver fantasticato un po’ troppo su quello che è lo stato dei fatti. Allevata alla scuola del più puro gesuitismo, ecco la prima cittadina che, in appena 4 giorni, prima ci accusa di farneticare e poi, con il suo stesso braccio destro dei lavori pubblici, il buon Marco Mazzanti, ammette e spiega, nega il negato, fa marcia indietro, parla di lifting al centro e conclude che: La questione dei bagni pubblici non è che un piccolo intervento a confronto delle importanti opere previste dal progetto, prima tra tutte la realizzazione della ‘casa degli artisti’ a Villa La Màgia: come se piazzare dei cessi in mezzo a Quarrata fosse una caccola rispetto ai megaproblemi del mondo quali realizzare la casa degli artisti alla Màgia. Questa amministrazione (perché la giunta-Marini era dello stesso colore e mamma di questa) ha sputato sul partenariato con l’università più grande del Mondo, la UCLA di Los Angeles, e ora vede in questo farneticante progetto della casa degli artisti (ma casa di riposo forse?) la rinascita di Quarrata come la Fenice dalle sue ceneri: immaginate solo per un istante cosa significhi, dinanzi a questo strumento che salverà l’umanità, la presenza, a 30 km, di Firenze, dov’è nato l’Umanesimo e il Rinascimento, anche se giunte come questa e Regioni come questa alla fine ne hanno fatto una discarica a cielo aperto – e basterà vedere quanti gabbiani ci sono a Peretola sulla montagna dei rifiuti lasciatici lì, sudici e puzzolenti, dalla presidenza regionale di Vannino Chiti, e in che condizione sia la Firenze dei Medici in centro grazie al sindaco Domenici. Ma il colore è lo stesso, stessa è l’ispirazione – e stessa è, soprattutto, l’arrogante superbia.

Ma c’è di più, che non è stato messo in risalto dal cronista: se la balena e l’intero progetto fossero realizzati – cosa che ormai crediamo impossibile, e solo grazie a noi, visto l’evidente fastidio provato dagli stessi elettori di sinistra – non è assolutamente vero quello che dice Mazzanti, che aumenterebbero i parcheggi, no: ci sarebbero 43 posti auto in meno; e insistiamo nel ripetere che carta canta. I posti auto diminuiranno complessivamente, e ciò avverrà perché questa illuminatissima Giunta, fatta tutta di Re Soli e di Marie non Saiwa ma Antoniette (vale a dire con idee e discorsi illogici e strampalati), per chi non lo sapesse ancora, chiuderà la piazza del Comune, pedonalizzandola, e ci pianterà in mezzo la fontana a colonna di fascista memoria ora posta sotto il cedro, spostandola da dove si trova e piazzandola a mo’ di colonna infame in mezzo alla piazza: e sarà lì che i posti di parcheggio verranno tolti, tutti quelli davanti e di lato al palazzo comunale, anche se la circolazione di macchine e autoveicoli ne risentirà più di un po’.

Gente, il problema è un altro: questa purtroppo è… una giunta di Pinocchi!

domenica 17 maggio 2009

sabato 16 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO : EFFETTO SERRA



Quando il blog spiccò il volo e sù da terra
in alto si levò, cara Sabrina,
credesti che durasse una mattina,
o al massimo due o tre: ma è effetto serra.

Pensasti: «L’offensiva che si sferra
non durerà; ‘sta gente pellegrina
finirà presto: il tempo la rovina
gli porterà, ché ogni cosa sotterra…»

Credevi. Ma le cose vanno avanti
e ogni giorno ti trovi bacchettata
dinanzi agli occhi, ahité, di tutti quanti.

Allora sei ricorsa a birbonata:
muta hai pure ammutito i tuoi aiutanti;
anche al Fortini hai la bocca… murata!

Tu sei una cannonata:
ché, pur di non risponder, fai l’astuta
fingendo d’esser nata sorda e muta.

Ma nessun l’ha bevuta.
Confessa, sù, non farci più soffrire:
«Tante idee non ce l’ho… niente ho da dire».


Pasquino da Tizzana

venerdì 15 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: VIA LE BALENE... IN UN BALENO !


"Non mi soffermo poi sulle dichiarazioni del consigliere Niccolai rispetto al recupero della zona dell’ex cinema Moderno, perché il capogruppo di opposizione sembra saperne addirittura più di noi o forse aver fantasticato un po’ troppo su quello che è lo stato dei fatti. Al momento esiste solo un progetto preliminare e l’impegno da parte della Società Operaia a cedere la struttura al Comune: elementi essenziali per la richiesta di finanziamento che abbiamo fatto alla Regione Toscana partecipando con il nostro Piuss, ovvero un progetto complessivo di riqualificazione urbana. Il progetto definitivo ed eventualmente esecutivo, e di conseguenza il dettaglio dei costi dell’opera, è una fase successiva, come i tecnici ben sanno. "

Così ieri mattina, 14 maggio, su La Nazione, il sindaco di Quarrata, a cui non posso fare a meno di rispondere, se non altro per contestarle che – a Dio piacendo – le parole volano, ma gli scritti e i progetti, sia pure di massima, rimangono e non possono essere cancellati – neppure per editto di parte e per decisione del soviet.
Sarà sufficiente, credo, che il sindaco si degni di rispondere con un semplice o no a queste domande:
1. Esiste un progetto di massima per costruire una balena al posto del Moderno?
2. Esiste una richiesta alla Regione Toscana per ottenere finanziamenti e per realizzare questo “capolavoro nei secoli”?
3. È prevista, nel progetto di massima, la costruzione di cessi e bagni nella bocca della balena?
4. È prevista anche la realizzazione di un locale per la vendita di prodotti per l’igiene a buon mercato per chi non ha troppo denaro da spendere in altri negozi più alla moda?
5. Il progetto di massima prevede o no la riduzione dei posti di parcheggio nell’adiacente piazza della Costituzione?
6. È serio chiedere finanziamenti alla Regione per opere che poi non si ha intenzione di realizzare?
La signora Sabrina deve rispondere solo a queste domande e può realizzare il 5+1 del SuperEnalotto: ma non faccia discorsi, si limiti a dire sì o no. La gente capirà da sé.
Personalmente avrò pure fantasticato, come dice il sindaco: ma finché non mi si dimostra che il progetto di massima non esiste e che non si sono chiesti fondi alla Regione; che tale progetto non è stato firmato dall’architetto Osonagli; che esso non porta il timbro e i loghi del Comune di Quarrata; il sindaco si astenga da ogni commento inopportuno e sciocco che finisce per accreditare solo una triste realtà, cioè il fatto che la Giunta quarratina, d’accordo su tutto – come mi è stato riferito negli uffici competenti – tranne che sulla riduzione dei parcheggi, prende in giro, con queste richieste di finanziamenti, in primo luogo la Regione e in secondo i cittadini di Quarrata.
Quanto al fantasticare e all’essere fantasiosi, non ricorda, il sindaco, la propaganda 68ina che sosteneva lo slogan la fantasia al potere? Mi ringrazi, dunque, di essere così creativo.
Ho, purtroppo, un’altra impressione: che cioè gli stessi elettori del regno progressista, al momento di sentir parlare di una balena blu in centro, di cessi in centro, di altre amenità in centro, abbiamo fatto, come si dice, una alzata di scudi per l’indignazione che deve aver fatto loro crescere la pressione di scatto; e che, dietro a questo, e a una minacciata sollevazione di popolo (legittima, data la follia baleniera), il sindaco si sia trovato, tra uscio e muro, a dover fare due passi indietro per non correre il rischio di essere lapidato, o, restando in metafora, di non essere arpionato. E meno male che c’è stata questa minaccia… subacquea a tamponare il problema.
Ecco: se io mi dovessi vergognare della mia fantasia, il sindaco non dovrebbe farlo della sua spudoratezza nel sostenere che chiede i soldi per mossa e puro divertimento? È logica, questa, per una persona che oltretutto ha fondato la sua vita sulla scienza?

Complimenti agli amministratori progressisti che chiedono per non ottenere e che fanno progetti di massima per… rinvolgere, nelle carte stesse dei progetti, aringhe e baccalà del mare del nord, cibo prediletto delle balene – che in questo caso, però, altro non sono che delle belle e inutili bufale fatte scrivere per… divertirsi a vedere l’effetto!

giovedì 14 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: NOTTE BIANCA ? COSTA TROPPO !


Fa impressione vedere, sul blog di Andrea Balli (clicca sulla immagine per ingrandire), il comunicato-stampa dell’amminsitrazione comunale (leggi: del Sindaco, perché in lei si identifica tutta la Giunta; le facce dei vari assessori sono solo mascherine come quelle che i ragazzi cambiano ai telefonini Nokia), comunicato con cui il Palazzo si difende e giustifica la sua scelta di non procedere alla sponsorizzazione di una notte bianca. La motivazione sarebbe eccellente e ineccepibile, una vittoria per il Burchietti, uomo forte di Vannino e grande accademico della finanza: 15mila euro per sostenere l’iniziativa sono troppi, perché c’è la crisi.
Ci vuole coraggio a dire una bestialità di questo genere. E solo un pennivendolo di addetto-stampa di palazzo può scrivere di queste stronzate senza che gli tremi la mano nel pestare i tasti sul computer; e ora diciamo perché.
Il Cinema Teatro Nazionale – che Fantozzi definirebbe una cagata galattica come i film del megadirettore – ci costa 60mila euro di deficit all’anno; a certe iniziative promozionali (a cui, magari, potremo dare anche nome e cognome) che interessano appena 2-300 persone (se va bene), si danno contributi anche per 20mila euro, ma a quella della notte bianca che davvero, portando migliaia di persone a Quarrata, dà una boccata di ossigeno a tutti – perché la ricaduta è per tutti – si risponde che 15mila euro (il costo di un’auto di media cilindrata) sono troppi, perché sono finite le vacche grasse!
Nel frattempo si preventiva di spendere centinaia di migliaia di euro per una pista ciclabile sulla Fermulla da Folonica alla Scuola di via San Lorenzo; un teatrino alla Màgia; una balena in centro; un giardino botanico dei profumi, dei colori e, perché no?, magari anche dei sapori (forse anche degli alberi dei salami e delle mortadelle farebbero comodo, vista la crisi); delle installazioni (che solo 20 persone andranno a vedere, ma fanno trend) alla Magia, di grandi artisti contemporanei che portano il loro contributo all’arte prolungando l’erba del prato fin dentro la soglia della limonaia e sui davanzali delle finestre (una soluzione da Leonardo da Vinci, guarda e… tìrati su le puppe); servizi di bus-navetta da piazza del Comune alla Màgia per scarrozzare gente per 500 metri: e tutti zitti come pecore in gruppo o agnelli da Silenzio degli innocenti.
Questi sono la Giunta e il sindaco che risponde, in consiglio comunale, che non prenderà mai lezione di moralità da nessuno (e c’è da crederlo: perché la posizione sulla notte bianca, come molte altre delle sue, è assolutamente immorale), ma che, a fine mandato, fa stampare il libro dei suoi sogni in carta finissima spendendo l’ira di Dio; e che non lo ha fatto in pergamena solo perché non c’erano 300 pecore da scotennare per realizzare la sua Bibbia carolingia, tante ce ne volevano a Carlo Magno per fare una copia delle sacre scritture.Senti, Sabrina, maaa… parliamoci chiaro: alla prossima cosa dirai? Che non puoi spendere il 25% di energia elettrica per gli uffici perché bisogna risparmiare per la crisi e poi farai il progetto per far arrivare un tronco della TAV a Quarrata con un ETR500 che farà 800 km all’ora da Agliana fino dinanzi al Comune dove vuoi sistemare la colonna della fontana dell’Impero fascista, sotto la quale farai innalzare il tuo trono come un re persiano, mentre tutti verranno al bacio della tua pantofola? S’intende essere cattolici, ma così è troppo anche per te! Dàtti una regolata. Ma la carica di sindaco ti ha dato alla testa?

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: ADDIO BARACCHINA !



Ora che, per voler della Sabrina
e dei suoi fidi amici della Giunta,
t’hanno abbattuta, prendi una compunta
preghiera a requiem, cara Baracchina!

Nobile tu non eri, o piccolina,
ma una fama perenne t’eri assunta;
ed ora che purtroppo sei defunta,
a un triste fato il tempo ti destina.

Al posto tuo l’illustre dottoressa,
che cura i mali d’uomini e città,
una gran meraviglia ci ha promessa:

un orto dentro cui seminerà
e colori ed aromi, una scommessa
che darà a tutti la felicità.

Sta’ certa che sarà
l’emblema di una Giunta a tutti nota
perché ha scelto di aver la zucca vuota.



Pasquino da Tizzana

mercoledì 13 maggio 2009

ZUGO A PIUOLO A... VINCENZO MAURO


… ora m’hanno qui posto, come un zugo, a piuolo, dice messer Nicia il notaio nella Mandragola di Machiavelli (atto III, scena VII).
Cos’era lo zugo? Un dolce particolare, una specie di cannolo, ma fritto in padella. La sua forma era piuttosto ambigua, specie se messa a piuolo, cioè lì, in piedi, come il palo del pagliaio, quello che si chiama stollo, intorno a cui si ammassa la paglia: un affare inerte, lungo e un po’… bischero, tanto per rimanere in tema.
Ebbene, come Striscia la notizia ha il suo Tapiro doro, andato in dono anche al grande vicepresidente del Senato, l’ottimo e inossidabile Vannino Chiti, quel povero bimbo che, quando era al Liceo Forteguerri, rinunciava alle merendine della ricreazione e con quei soldini si comprava i librini da leggere: il Capitale e il Manifesto del partito comunista, ma mai i Pensieri di Mao Ze Dong…, tropo estremisti rispetto alle moderate ideologie e idee degli amati compagni Lenin e Stalin; e come Feltri ha il suo bamba (a Milano è il ‘coglione di turno’), noi abbiamo deciso di istituire un premio senza medaglia e senza diplomi, fatto solo di post in blog: lo zugo a piuolo.
E, per inaugurare la serie in maniera degna, ci sia consentito farne doveroso omaggio sùbito all’ottimo assessore Vincenzo Mauro che, bronzato, come abbiamo letto di recente, per aver fatto realizzare al Comune «una consistente diminuzione dei consumi dell'energia elettrica (-24,8%)» (la fonte è il blog di Andrea Balli), e orgoglioso di aver salvato la città da spese inutili, ora s’appresta a votare lavori di riqualificazione in centro per un milione e mezzo di euro che serviranno a costruire una bella balena blu nella cui bocca si pensa di sistemare cessi e latrine nel posto più appropriato: il centro cittadino così caro alla sua Giunta e così orribilmente osceno rispetto alla lineare idea costruttiva toscana.
Lo zugo gli spetta assolutamente per l’alto impegno nel risparmio energetico e soprattutto per l’estrema coerenza tra le sue idee e quelle dei suoi amabili colleghi di cordata.

Prosit!

lunedì 11 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA GIUNTA DELLE LAMENTELE


«UNA RESIDENTE di via di Lucciano, la strada che porta alla bella frazione collinare, ha chiamato la nostra redazione per denunciare una situazione di degrado ambientale: “Presso il cassonetto dei rifiuti – dice la signora – distante pochi metri dalla mia abitazione, qualcuno ha lasciato per terra una canna fumaria in eternit lunga un paio di metri: è dal novembre scorso, oltre sei mesi. Ma quello che è peggio mi sono rivolta a chi di dovere senza ottenere niente, mi riferisco al Cis ed al Comune: l’eternit è sempre al solito posto”. Ma c’è dell’altro, le lamentele riguardano la raccolta rifiuti in generale che a detta anche di altri residenti lascia a desiderare. “La zona è densamente abitata, un cassonetto è veramente poca cosa: servirebbero anche altri contenitori per la raccolta differenziata, uno per carta e cartone, anche una campana per il vetro”». Così su La Nazione di domenica scorsa.
Non c’è da meravigliarsi di queste lamentele. Stavolta è il caso di qualcuno di via di Lucciano, che si è rivolto al quotidiano pistoiese. Altre volte la gente ci ferma direttamente per strada e lamenta l’assoluta mancanza di riguardo nei confronti dei cittadini, che non vengono neppure ascoltati. Avete mai visto il Sindaco che risponde a qualcuno? Anzi: lo avete mai visto parlare con i suoi amministrati? Tre segretarie al suo servizio presidiano la sua porta e per parlarci si deve prendere appuntamento: peggio di un ministero.
Ma ci dobbiamo meravigliare? Questa è la giunta che assolda i propri teorici accusatori (vedi il caso Soreca-difensorecivico) e non batte ciglio nonostante tutte le polemiche che ne sono seguite. Questa è la giunta che non prende in considerazione nessuna osservazione le venga rivolta perché è sempre nel giusto. Questa è la giunta che si appropria delle tragedie di stato (caso Moro e insultanti polemiche in consiglio) per legittimarsi quale messia di Quarrata. Questa è la giunta che impone ai quarratini 60mila euro l’anno di debito per la gestione del Cinema Teatro Nazionale perché un locale così fa trend e look. Questa è la giunta che vuole costruire un teatrino milionario alla Màgia per garantire il divertimento a 200 spettatori. Questa è la giunta che tace sull’inceneritore e la raccolta non-differenziata (perché la differenziata non si fa, con buona pace della signora di via di Lucciano…). Questa è la giunta che si vanta di riqualificare Quarrata costruendo cessi e bagni pubblici in centro a forma di balena. Questa è la giunta che, mentre si vanta di aver risparmiato il 24-25% di energia elettrica a palazzo comunale, pensa di comprare il Cinema Moderno per 500mila euro e per farci i cessi a balena: e non si venga a dire che sono soldi della Regione, perché sono di tutti e soprattutto dei quarratini.È questa la giunta di Quarrata: una giunta che parla sempre e solo per comunicati-stampa ben filtrati dalle segreterie di parte (dire partito sarebbe troppo: Di Pietro li ha eliminati tutti, anche quello che gli era particolarmente caro). Tanto che alla fine viene da chiedersi: ma il sindaco – che non parla, che non si vede, che, come Osama Bin Laden su Al Jazeera, compare solo su TVL – esisterà davvero o sarà solo una fantasmina, un’invenzione taumaturgica, una piuma dell’Arcagnolo Gabriello per tener buona la gente?

domenica 10 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA STORIA LA FACCIAMO NOI.


Non è un errore: volevamo scrivere proprio così la storia la facciamo noi, riferendo la frase al pensiero del sindaco Sabrina e del suo senato consiliare, in primo luogo Simone Niccolai.
Anche nella commemorazione di Moro del 9 maggio scorso, la linea è stata la stessa: il sindaco ha insistito più sugli aspetti del nerismo che su quelli del rossismo, dimenticando che la storia è fatta anche di oggettività e che, nel caso Moro, primeggiarono le BR, a cui certe forze dettero – e provino a negarlo – logistica e sostegno, nell’ottica del distruggiamo lo Stato: tanto peggio tanto meglio. Oggi tutta questa brava gente è in sella: dirigenti dello Stato, politici, amministratori e… ottimi borghesi in tutti i sensi.
Fu il tempo della teologia della liberazione, a Pistoia era il tempo del Cineforum di Bardelli (oggi TVL), della chiesa delle Casermette e della rivoluzione sociale cattolica garginiana e bagnana, con lo sfociare di Mauro Bagni, parroco delle Casermette, nella sospensione a divinis, nel suo allontanamento dalla parrocchia perché tornato allo stato laicale, nel suo trovare sbocco nel lavoro al Fabbricone di Prato e nel suo confluire nelle file dell’allora PCI, fino a diventare vicesindaco di Agliana, e assessore al personale, carica da lui svolta con molto pragmatico piglio di stampo marxo-leninista.
Ed erano le ultrasinistre – quelle che scrivevano ciò che si legge qui nella foto in via della Repubblica-angolo con via Montalbano – a covare e far crescere le soluzioni oltranziste culminate nell’assassinio di Moro per mano delle BR, sigla che significa rosse non d’altro colore, come paiono credere certi giovinetti che della storia non hanno altro sentore che quelle quattro menate rifritte a scuola da maestrine della CGIL e solerti prof. di berlingueriana memoria (stiamo parlando, a scanso di equivoci, del ministro della Pubblica Istruzione, Luigi, non dell’altro che piaceva a Benigni, Enrico il serio).

Fatto è che troppi di quelli che ora sono in cattedra allora avevano solo i pantaloni corti o tenevano ancora in mano il lecca-lecca: perciò il sindaco si prenda una cannata sulle mani dopo averle messe sul banco!
Fare clic sulla foto per ingrandire

sabato 9 maggio 2009

IN BOCCA AL LUPO...


Dopo una stagione ricca di soddisfazioni e di risultati, il San Giovanni in Marignano (Rimini) si e' aggiudicato il secondo posto conquistando l'accesso ai play off per la promozione in B2 del campionato di pallavolo femminile.

Perche' parliamo di una squadra di Rimini?

Perche' da due anni una delle giocatrici di punta della squadra e' una nostra concittadina: RACHELE NICCOLAI, centrale, già giocatrice della Pistoiese volley e del Donoratico in B1 e per due anni anche del Blu volley di Quarrata.

A lei e a tutte le compagne della squadra il nostro piu' caloroso in bocca al lupo!!!
nella foto Rachele durante una partita della stagione 2008\2009

UNA FOTO AL GIORNO...LEVA IL MEDICO DI TORNO: MEGLIO TARDI CHE MAI...


Sabato 9 maggio l’amministrazione comunale di Quarrata porrà una targa in piazza Aldo Moro, area in cui ogni sabato si svolge il mercato settimanale. in ricordo dello statista ucciso dalle brigate rosse e delle vittime del terrorismo Era ora che ciò avvenisse. È il caso di dirlo e di sottolinearlo con forza, dato che finora la giunta Sergio Gori non ha mai provveduto in tal senso, e che, probabilmente, lo ha fatto solo perché lo scorso anno – come abbiamo scritto anche sul blog recentemente – dopo una interrogazione del centrodestra e una della lista civica, la maggioranza PD, per bocca del consigliere Simone Niccolai, ebbe il coraggio di rivendicare, come propria e a sé pienamente spettante, la figura e l’opera dello statista ucciso dalle BR il 9 maggio del 1978.
Durante il consiglio comunale ci sentimmo vittime dell’arroganza dello schieramento che domina Quarrata: ed è il caso di usare questo verbo proprio per sottolineare l’atteggiamento di chi, dal soglio del potere, si appropria di quanto ha a portata di mano e a dispetto di tutto e di tutti, anche di quelle forze che con le tragedie di stato niente ebbero a che spartire né in termini di sostegno né in termini di giustificazionismo dell’operato di schieramenti extraparlamentari che produssero solo disorientamenti e assassini e lacrime e sangue.
Se l’amministrazione Sergio Gori ha deciso di porre solo oggi una targa intitolata a Moro su quella piazza che da anni porta il suo nome, non possiamo che dire – echeggiando Franceschini che ha elogiato il premier in occasione del festeggiamento del 25 aprile – «meglio tardi che mai…». E al tempo stesso ci sentiamo orgogliosi, al di là degli insulti di cui fummo ampiamente gratificati dalla sinistra, di essere stati la molla che ha portato al pentimento, sia pure tardivo, di un sindaco e di una giunta che sembrano occuparsi solo di aspetti ‘estetici’ e marginali (gatti, civette, future balene, lampioncini, giardini dei colori e dei profumi…) senza badare, il più delle volte, a mostrare una concreta adesione ai fatti della nostra storia o, ancor peggio, ai reali bisogni delle popolazioni amministrate, alle quali sindaco e giunta, scaldati dalla fiamma della democrazia, non si degnano neppure di rivolgere la parola.

nella foto: Moro a Quarrata nella meta' degli anni '60 con il sindaco Amadori e Polo Melani allora segretario comunale della Democrazia Cristiana

venerdì 8 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: PIAZZA DELLA COSTITUZIONE


Eccola. La vedete? Questa sarebbe – nell’ottica dell’amministrazione comunale – la Piazza della Costituzione. Guardatela bene. Per un verso assomiglia a una strada di Tirana – una città devastata da una guerra civile e da un sacco di problemi. Per un altro ben rappresenta l’alta considerazione che la signora Sabrina e la sua giunta hanno riservato alla nostra gloriosa (quanto inutile) Costituzione: gloriosa perché tutti se ne sono riempita la bocca; inutile perché tutti hanno fatto a gara a chi la rispettava meno; specie i signori della seconda grande repubblica nata dalle ceneri dell’Italia rifondata da Di Pietro.
Ebbene: la giunta ha intenzione di spendere 1 milione e mezzo di euro per bonificare questa piazza, togliere i posti auto – almeno una parte di quelli che ci sono – e mettere, al posto del vecchio Cinema Moderno, una bella balena blu, una Moby Dik con la bocca aperta, dentro la quale saranno inseriti bagni pubblici, cessi e mercatino delle saponette. Ci starebbe bene anche un mercato del pesce in bocca alla balena; magari salacche e aringhe. Ripetiamo: 1 milione e mezzo di euro, tre miliardi delle vecchie lire.
È una riqualificazione che darà davvero un tocco magico a Quarrata, città dell’entroterra abituata solo alle rane della Fermulla. Una balena spiccherà accanto alla Civetta e al Gatto. Mettiamoci anche il Bianconiglio di Alice, Napo Orso Capo dell’omonimo cartoon e magari anche l’orso Yogyy. Dopo mancheranno solo la famiglia Disney e – perché no? – i Teletubbies colorati. Queste brutture ci costeranno miliardi mentre c’è gente di Quarrata che non ha gas, acqua, fognature e un metroquadro di parcheggio dove lasciare uno straccio di macchina.
Certo che le sinistre a Quarrata ce ne faranno vedere di tutti i colori con il mutismo del sindaco, l’intelligenza filosofica e le piste ciclabili dell’assessore allo sviluppo sostenibile, la profonda cultura dell’assessore all’istruzione, le strade strozzate dell’assessore ai lavori pubblici, i giardini botanici dei colori e dei sapori (magari con qualche bell’esemplare di Cannabis…) da mettersi accanto al comune zona-Baracchina e così via. E se qualcuno ha da dire qualcosa, si rivolga al Soreca, ché lui si farà intendere di sicuro da chi gli procura lo stipendio.Ci vuole la faccia (?) dei catto-kom per non arrossire, vero gente?
cliccare sulla foto per ingrandire

giovedì 7 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: NOTTI BIANCHE

Abbiamo letto in questi giorni sui giornali, che Baffino, organizzatore delle precedenti
edizioni della Notte Bianca a Quarrata, getta la spugna, rinuncia a organizzare la ma-
nifestazione in quanto l'amministrazione, ancora una volta, non contribuisce, cosi come
fà per altri eventi molto meno partecipati, con supporto logistico e finanziario.
A lui con affetto dedichiamo queste ottave...





Povero mio Baffino sconsolato:
è inutile che pensi a notti bianche.
Allo sgomento tu sei destinato:
le menti della giunta sono manche.
Non sei benvisto, tu non sei pregiato,
ti mettono i bastoni tra le cianche:
se parteggiavi tu per quei signori,
allora sì i quattrìn venivan fuori!

Ma tu non sudi per tenerli a galla:
lavori sol per fare divertire
la gente – e questa cosa non va a palla.
Non va bene alla giunta sentir dire
che non sei tu de’ lor, non gli fai spalla:
sol dei gregari lor sanno gioire.
Se le notti vuoi far, caro Baffino,
ti devi accontentare di pochino.

La Sabrina promette tutto quello
che non costa a nessun manco una lira.
Ti dà una piazza, un mobile, un cartello:
è tutto quel che può – ben se la tira.
Tu devi arrabattarti nel cervello
e risparmiar, data l’aria che spira.
Lavora, corri e suda per la dea,
che non ti dà una lira e se ne bèa!

«Soldi non ce ne stan – dice Sabrina –,
c’è la crisi più nera e maledetta…».
Ma per piazzare in centro una latrina
fatta a balena, borsa non è stretta:
un bel milione e mezzo; e una mattina
ecco che un altro orrore spunta. Aspetta!
O cittadino vile di Quarrata,
questa balena qua chi l’ha c…portata?

Tra gatti, tra civette e tra Pinocchi,
fontane della fica e giardinetti,
latrine in centro che ti sfondan gli occhi,
Mastri Ciliegia e ancor nuovi Geppetti,
quattrini spesi in nastri, targhe e fiocchi:
leva di mezzo, o popol, questi inetti!
A questa gente che ama la Lubianka*
fàgli passar tutta la vitabianca!

Da La Quarratalemme rovinata
di Torquato Tass(at)o

*La Lubianka era il palazzo del KGB di Sovietica memoria…

mercoledì 6 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: DIFENSORI







Se aver tre firme
di comunali
porta ad escludere
persone tali
quali il Carlesi,
quali mai pesi
può avere il fatto
che proprio a un tratto
per la difesa
del cittadino
torni Nicola
da San Severino?


Di firme, orsùe,
ben più di due
n’ebbe costui:
purtroppo bui
sono, ahimè, questi
giorni inonesti,
non democratici,
neppur socratici,
in cui i politici
– peggio di un mulo –
d’idee son stìtici,
faccia hanno a culo:
gli ci rimbalzano
fino i mattoni,
trattano gli altri,
oh, da coglioni!


E ci vuol faccia,
senti Quarrata,
ahimè per credere
e per concedere
che ogni minaccia
sia scongiurata,
da chi ha diviso
(pensa, e ti basta!)
con la Sabrina,
le mani in pasta
nella cucina,
dove si cuociono
e pasta e cicci
– e dove Soreca
fe’ i suoi pasticci:
come ogni cuoco,
pur se fa poco,
anche d’agosto
fe’ qualche arrosto.


Or ci ritorna
da Torquemada
e impugna spada:
facciàm le corna,
ché bene vada!
Viva Di Pietro,
Viva l’Italia
maligna balia!
Occhio al didietro,
che brutta strada!



Pasquino da Tizzana



lunedì 4 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNA VIA DI MEZZO




Non un compromesso, perché di compromessi ce ne sono fin troppi: una via di Mezzo che possa iniziare con un ponte più largo e in grado di far girare agevolmente i veicoli senza essere la causa dell’abbattimento della Madonnina che sta sull’angolo e che è già stata "incidentata" diverse volte.
Una via di Mezzo che lasci passare più agevolmente anche i residenti della zona e quanti devono transitare per l’area del Mollungo, dove una volta c’era la discarica comunale che in séguito fu bonificata. Anche per essa, prima o poi, dovremo scrivere qualche nota a margine.Certo bisogna dire che, se invece di aspettare una vita, i lavori necessari venissero fatti subito, alla fine si spenderebbe anche meno e i cittadini risparmierebbero. Basta che non si voglia sostenere, seguendo l’assessore ai Lavori Pubblici Mazzanti, che è meglio che le strade siano strette, così si corre meno (in velocità, ma non in rischi).

venerdì 1 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: CIVETTE, GATTI & C.


Quarrata. Non città del mobile come si legge sui cartelli autostradali, ma città di… Pinocchi. Già – e forse in senso lato, a cominciare da certi amministratori progessist-populisti; ormai le sigle, con la confusione che c’è, si possono tranquillamente mischiare e non è più peccato.
Qualche giorno fa abbiamo parlato del Gatto che sta dietro il Comune e la Civetta – la palazzina che ospita alcuni servizi tra cui anche quello dell’accesso agli atti: per esso il comune beneficerà di un assegno ad personam all’ex segretario Nicola Soreca.
Anche la Civetta è una delle straordinarie brutture di Quarrata. Si capirebbe se fossimo ad Atene, che aveva scelto questo animale come emblema cittadino da stampare anche sulle monete, ma a Quarrata questa astrusità cosa rappresenta?
In aggiunta si sente anche dire che la giunta SSG ha intenzione di costruire la Balena di Pinocchio – facciamo però un monumento anche a Figaro, il gattino ganzo, bianco e nero, chiuso nella pancia della balena con Geppetto: un gattino più bello di quello ammalato sotto l’argine della Fermulla!
Quarrata paese di Pinocchi… Chi sarà la volpe? E la fata dai capelli turchini? Alla fine speriamo che non saltino fuori anche i 4 conigli che portano la bara – ve li ricordate? Per completare la metafora mancano ancora: Mangiafuoco, Lucignolo, il Paese dei balocchi, Mastro Ciliegia e altro.L’Osteria del Gambero Rosso, no: quella c’è già...