lunedì 30 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TE DEUM LAUDAMUS…


È proprio il caso, come si diceva un tempo, di cantare un Te deum di ringraziamento per grazia ricevuta dall’Altissimo. E non siamo affatto blasfemi.
Cosa è successo? È presto detto: dopo solo tre denunce sul nostro blog, il Comune si è deciso a mettere a norma l’interruttore della famosa scritta filosofica Something happened di Nannucci. Ecco cos’è successo. In altre parole, anche in Comune sono intelligenti perché dopo appena tre volte riescono a capire e a dimostrare che l’uomo (ma anche la donna) può essere forse fatto a immagine e somiglianza di Dio.
Oppure possiamo trovare un’altra spiegazione, laica e razionalistica, a tutto questo. Quale? La scritta Something happened è una profezia provata nei fatti: è stata scritta per dimostrare che non c’è mai da perdersi d’animo, che c’è sempre qualche speranza, che qualcosa può succedere da un momento all’altro.
Il Comune ha messo un quadro non a norma e ci ha così spinto a tre denunce pubbliche da questa colonna, solo per «mettere in sicurezza l’impianto» in un secondo (molto secondo, però) momento e far scattare la profezia del terzo millennio, il quinto segreto di Fatima: Something happened, qualcosa è successo davvero, il Comune ha saputo mettere in sicurezza quello che doveva essere in sicurezza sin dal primo momento. Meglio tardi che mai.
Peccato che tra meno di venti giorni tutto l’ambaradàn debba essere smantellato e che resteranno solo le opere d’arte di Nannucci sistemate alla Màgia (ma quali sono? I 6 cerchietti al neon colorati?). E peccato che, magari, se a far qualcosa di fuori regola è un cittadino – da un parcheggio vietato a un cartello sbagliato – la scure dell’amministrazione si abbatta subito senza pietà sul malfattore-contravventore (ma forse no, se ha qualche santo in paradiso o conoscenza negli uffici…).
Una volta un grande segretario comunale – che nessuno vuole più ricordare, ma che non ci spiace rammentare come persona competente, franca, incapace di fare del male con materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso –, un segretario comunale che sapeva incazzarsi, ma che capiva profondamente anche gli uomini, ci disse che, «entrare in Comune era come entrare in caserma: non c’erano le sentinelle in garitta, al portone, che servono a far stare il cervello fuori della caserma stessa, ma occorreva lasciare la ragione fuori dell’edificio» perché solo così si sarebbe potuti sopravvivere.
Quel segretario era il Dottor Giuseppe Guggino, con pregi e difetti, sì; ma che avrebbe risolto certi problemi, disguidi e irregolarità senza perdere tempo. La sua scrivania era un mucchio di filze e fascicoli, un ammasso di documenti. Forse non aveva la lucidità della estrema razionalità: ma permetteteci di dire che operai, impiegati e capiufficio stavano molto più attenti a quello che dovevano (diciamo dovevano come dovere di ufficio) fare e come farlo – e cioè subito, non dopo tre denunce su un blog e una sul Tirreno a firma di Marta Quilici!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 29 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CARO IL MIO «SOMETHING HAPPENED»!


Dice un antico proverbio che
la notte porta consiglio. Non sempre è vero, però: a volte porta insonnia e, nell’insonnia, un rimuginar di cose e di fatti.
A noi è successo questo, sull’onda delle riflessioni che Daniele Ferranti e Maurizio Ciottoli ci hanno suscitato stando rigorosamente dietro alle spese della Signora Sabrina.
E mentre loro focalizzano l’attenzione su una massa enorme di dati, noi ci fermiamo, per un momento, a spulciare le due determine con cui, per Nannucci e con Nannucci, prima si sono impegnati ben 15mila euro per servizi di iniziative editoriali (la determina 611 è del 3 luglio 2009), poi altri 2mila euro, perché, si legge, i primi 15mila non erano risultati sufficienti alla bisogna (la determina 874 è del 16 ottobre 2009).
Di queste prestazioni di servizi per iniziative editoriali noi, come consiglieri di opposizione (e non già di minoranza) vorremmo avere una dettagliata descrizione, una specie di pezza d’appoggio – come usava un tempo – con dettaglio a piè di lista: per far vedere ai nostri concittadini come e dove sono finiti 33 milioni delle vecchie lire.
Il problema è – come scrive uno dei nostri lettori commentando sul blog – che a Quarrata non esiste trasparenza, se non a parole e solo durante i meeting della legalità.
Cittadini di Quarrata, a noi consiglieri comunali arrivano regolarmente solo le delibere dell’Amministrazione. Ma le determine, queste orribili invenzioni che danno, a dei funzionari che sono dei semplici capufficio, il potere di fare e disfare, impegnare e spendere, liquidare e pagare cifre anche da capogiro (si pensi al costo dell’operazione Nannucci, trattato in punta di dita dal capufficio cultura; ma non è il solo: se si guarda ai Lavori Pubblici, le cifre che scorrono per le mani dell’architetto Bellomo sono un Superenalotto!), viene per forza da rimpiangere quella Prima modesta Repubblica e quella Legge comunale e provinciale ante-riforma, in virtù della quale ogni centesimo da spendere doveva essere “ragionato” da Giunta e Consiglio, per poi passare sotto il vaglio, a volte strozzante, di un comitato provinciale di controllo che spellava le pulci. Erano soldi pubblici e come tali venivano spesi, pur in epoca di tangentopoli.
Oggi conosciamo solo Grandi Amministrazioni, Grandi Sindaci, Grandi Giunte: come quella di Quarrata che, per i tubi al neon di Nannucci, ha perfino anticipato più di 100mila euro alla Fondazione Caripit, mentre il popolo, per le sue più urgenti necessità quotidiane, era costretto ad aspettare, e Mazzanti e Gaggioli frincavano (verbo popolaresco per piagnucolare) o Mauro se ne stava muto come un pesce in un angolo a boccheggiare senza un soldo.
Oggi Grandi Tutti, oggi. Anche Grandi Casini!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 28 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TANTI QUATTRINI A TRASPARENZA ZERO


Fa bene ai Quarratini leggere cosa ha scritto oggi, 28 novembre, La Nazione, sulla falsariga – piuttosto approssimata, però – dei rilievi di Ciottoli e Ferranti, consiglieri PDL:

«TANTE spese potevano essere evitate». Maurizio Ciottoli, consigliere di Alleanza Nazionale, e Daniele Ferranti di Forza Italia verso il Pdl, posano gli occhi sulla «borsa» del Comune. E documentano alcune uscite di cassa avvenute negli ultimi mesi. Il risultato? Secondo quanto sostenuto dall’opposizione quarratina, alcune voci di spesa decise dalla giunta potevano essere limitate, altre addirittura non fatte, mentre già in passate occasioni non è mancato chi ha parlato di «sprechi». Argomento, questo, su cui non sono mancate (e noi le abbiamo pubblicate) le risposte del sindaco Sabrina Sergio Gori. Ma oggi torna al centro dell’attenzione, ancora una volta, l’opera d’arte di Maurizio Nannucci intitolata «Something Happened», ossia la grande scritta luminosa che di notte si vede da villa La Magia, posizionata in occasione dell’appuntamento annuale con l’arte contemporanea. Insieme a quella scritta, tornano nel mirino anche gli appuntamenti estivi, sempre alla Magia. E poi le iniziative del «Settembre Quarratino», in particolare il concerto tenuto in piazza Risorgimento da Edoardo Bennato. I dati raccolti da Maurizio Ciottoli e Daniele Ferranti, riguardo la Magia, fanno parte di un documento in cui compare un lungo elenco di cifre. Eccole: «Spese per prestazioni artistiche professionali, manifestazioni gratuite 61mila euro; realizzazione opera d’arte 24mila euro; prestazioni di servizio per iniziative editoriali 15mila euro; acquisto di beni per manifestazioni e attività culturali gratuite, mille euro. Sempre relativamente all’opera Something Happened – per la quale si è espresso nei giorni scorsi anche il presidente della Fondazione Caripit, Ivano Paci, non abbiamo ancora nessun riscontro sul contributo dato». MAURIZIO Ciottoli e Daniele Ferranti portano all’attenzione pure il concerto di Edoardo Bennato del 3 settembre scorso in piazza Risorgimento, che non ha soddisfatto alcuni commercianti del centro, i quali si sono sentiti penalizzati perché blindati dall’evento. Si legge ancora nel documento dell’opposizione: «Compensi per prestazioni artistiche, professionali manifestazioni culturali gratuite, 18mila euro. In realtà è quanto l’amministrazione ha dato all’associazione Eventi Music Pool di Firenze che ha organizzato il concerto di Bennato – sostengono ancora Ciottoli e Ferranti – perché è l’associazione che ha curato i rapporti con l’artista, il servizio biglietteria, i rapporti con la Siae, il servizio di sicurezza e l’assicurazione in caso di pioggia. Ma ad oggi non sappiamo quanto è stato incassato – 10 euro era il prezzo del biglietto – e chi fosse il destinatario di quella cifra. La stessa associazione? Il comune? Oppure l’incasso andava diviso in percentuale? Tre interrogativi che dovranno essere chiariti per onore di trasparenza, un tema al quale il sindaco Sabrina Sergio Gori sembra tenere molto».

Leggere fa bene ai Quarratini perché così la gente possa riflettere meglio su quanta poca chiarezza ci sia nei conti comunali, tanto sbandierati come sani-sodi-chiari dall’Assessore Burchietti e dalla Signora Sabrina. Ma è bene anche essere un po’ più chiari. Ecco certe cifre e gli atti con cui sono state impegnate:
  • - con la determina 611 del 30.07.2009 il comune ha impegnato 101mila euro per Nannucci e la scritta Something happened; di cui 61mila per prestazioni artistiche professionali e manifestazioni gratuite (quali???); 24mila per la realizzazione di opera d’arte (quale di preciso???); 1000 per acquisto beni per manifestazioni e attività culturali gratuite (quali???); e ben 15mila per prestazioni di servizio per iniziative editoriali (quali costi editoriali in libri o altro???);
  • - con la determina 711 del 13.08.2009 i compensi per prestazioni artistiche, professionali e organizzative manifestazioni e attività culturali gratuite (sempre in relazione alla questione Nannucci e scritte al neon) furono integrati di altri 8mila euro: ma come sono stati effettivamente spesi questi soldi non lo sappiamo;
  • - con la determina 733 del 25.08.2009 ecco un impegno di 18mila euro per il concerto di Edoardo Bennato previsto per il 3 settembre alle 21.30 in piazza Risorgimento; e qui inizia il buio sulla fine degli incassi e i rapporti con la Eventi Musi Pool di Firenze;
  • - con la determina 874 del 16.10.2009 ecco comparire una integrazione di 2mila euro per prestazioni di servizio per iniziative editoriali legate all’evento di Nannucci alla Magia.
Facciamo una sola osservazione sulle iniziative editoriali legate a Nannucci? Sarebbero costate 17mila euro, vale a dire quasi 33milioni di lire; e a questo proposito il Sindaco e la Giunta dovrebbero esibire ai cittadini le opere editoriali realizzate (libri e quant’altro) e la contabilità specifica e ragionata della spesa, mentre invece queste cose non vengono mostrate neppure ai consiglieri comunali. E nei prossimi giorni potremmo vederne altre e delle belle…
Cari lettori, qui qualcosa non va. Questi fiumi di soldi sono usciti dalle casse e la gente non sa a chi e come sono stati destinati, liquidati e pagati. È davvero troppo per un Comune che spende fiumi di soldi per la legalità.
Non sarebbe il caso che il Sindaco pubblicasse sul sito del Comune, per trasparenza, perfino le fatture delle caramelle che ha offerto in giro con nomi cognomi e indirizzi?
La Giunta SSG non conosce né trasparenza né buona amministrazione!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 27 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: E GLI ARBITRII DEL PASSATO DOVE LI METTIAMO?


Leggiamo sul Tirreno di oggi – 27 novembre – a firma di Marta Quilici, le dichiarazioni del Sindaco di Quarrata circa le ‘novità’ in corso d’opera per il nuovo regolamento edilizio e le sue possibili interpretazioni, in caso di ambiguità. Dice il Sindaco che, grazie al principio dell’interpretazione autentica (per così dire) delle norme regolamentari, interpretazione fornita dagli stessi tecnici che hanno prodotto il regolamento – un principio, dunque, vecchio come il Tempo con la T maiuscola – abbiamo trovato il metodo che fa sparire il seppur minimo sospetto o dubbio che l’ufficio possa applicare un’interpretazione arbitraria. E tutto questo a costo zero, come sottolinea la Signora Sabrina:

QUARRATA. Trasparenza ed equità nell’interpretazione delle norme: i chiarimenti interpretativi delle norme urbanistiche saranno resi pubblici e faranno da riferimento in tutti i casi analoghi che si dovessero presentare successivamente. L’amministrazione di Quarrata compie un altro passo verso la trasparenza, l’equità e la certezza delle pratiche amministrative. Infatti, la giunta comunale ha approvato la prima delibera con la quale si forniscono chiarimenti interpretavi su alcune norme del regolamento urbanistico. Quando, cioè, un privato cittadino avanza un’istanza per la quale è necessario applicare il regolamento urbanistico e sorge un dubbio interpretativo su una norma tecnica, l’amministrazione chiede ai professionisti che hanno redatto il regolamento l’interpretazione tecnica, che verrà formalizzata in una delibera e resa di pubblico dominio. «In tal modo – afferma il sindaco Sabrina Sergio Gori (nella foto) – ogni cittadino avrà la certezza che, a parità di condizioni, quell’interpretazione si applicherà anche a lui quando avanzerà un’istanza dello stesso tipo e in tutti i casi assimilabili. Sarà così garantita la trasparenza e l’equità di trattamento. È un metodo che fa sparire il seppur minimo sospetto o dubbio che l’ufficio possa applicare un’interpretazione arbitraria. E tutto a costo zero».

A costo zero si fa per dire, perché, per ogni richiesta di interpretazione da parte dei tecnici, siamo convinti che scatteranno le parcelle dei medesimi: e le parcelle, fino a prova contraria, non saranno certo “a gratis” e neanche anodìne – aggettivo, caro a Andreotti, che significa indolori. Qualcuno dovrà pagarle queste parcelle, in un modo o nell’altro e – come al solito – toccherà in collettivo al popolo lavoratore, il più amato dalla Giunta SSG. Quindi: smettiamo di fare discorsi demagogici.
Quanto a eliminare i sospetti di arbitrarie interpretazioni di ufficio, siamo convinti che la Giunta dovrebbe farsi garante, anche e soprattutto, delle situazioni pregresse e particolarmente ambigue e documentate, di cui ci riserviamo di parlare in futuro: e non tanto ricorrendo al difensore civico, che – ci segnalano alcuni cittadini – non funziona affatto (e non poteva essere diversamente, date le premesse di cui ci siamo occupati più e più volte senza riscontri né risposte ossequiose dei princìpi della legalità e della trasparenza), ma semplicemente vagliando le istanze anche in sede politica di Giunta, senza lasciarle sempre, comunque e solo ai tecnici che – abituati a fare e disfare spesso senza controllo – finiscono per creare solo pasticci che un semplice esame di merito e di opportunità potrebbe portare a soluzione senza infliggere più problemi, di quelli che già hanno, ai cittadini che, se chiedono un qualcosa rivolgendosi al Sindaco (organo politico, quindi) hanno diritto a ricevere una risposta non da un tecnico (spesso asfittico burocrate che ragiona per norme, per prassi e per… accidia neghittosa), ma da chi è alla guida del bastimento per averne un brevetto di capitano di lungo corso.
Sarebbe intollerabile, infatti, mentre si è su una nave in crociera, chiedere di essere sposati dal comandante e sentirsi rispondere che non è possibile da un macchinista.
Pensi anche a questo, la Signora Sabrina. E invece di essere una latitante, perennemente in fuga come l’onda, scenda dal palco su cui si esibisce e recita, e guardi di risolvere i bisogni reali dei cittadini: non a parole come, ancora una volta, in questo caso.
Quarrata è piena di anomalie create dalle interpretazioni degli uffici tecnici: vogliamo vedere di affrontare anche il passato per non dividere i Quarratini in cittadini di serie A e figli di madre ignota?
Questa sarebbe vera trasparenza e soprattutto equità di trattamento.
È forse troppo?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 26 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: VIA NUOVA, RACCOLTA DI FIRME


Nessun commento lungo o verboso. Che via Nuova faccia pena è risaputo. Che per camminarci sicuri occorrerebbero 5mila occhi di gatto, è certo.
Il PDL lo aveva detto ed ora lo fa: ecco una tabella per la raccolta delle firme. Basta stamparla, riempirla e riconsegnarla a Daniele Ferranti e/o agli altri consiglieri comunali del PDL.
Grazie, cittadini: fate sentire la vostra voce alla Giunta dei sordi e dei muti di Quarrata, dove la democrazia si arresta alle settimane della legalità, agli annunci sui giornali, alle promesse degli amministratori quando vanno a prendere il caffè al Parco Verde degli Olmi…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 25 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: ASSESSORE ‘MASI’, BONACCHI RINGRAZIA!


Leggiamo stamattina – 5 novembre – su La Nazione, che sbaglia (e come si può? L’assessore sarà furibondo, dato il suo focoso carattere…) il nome di Mauro Mari ribattezzandolo Masi:

«I LAVORI sulla cassa di espansione della Querciola inizieranno nel giro di tre-quattro mesi, sia per quanto riguarda le cosiddette acque alte – ossia il torrente Ombrone – sia per le cosiddette acque basse al servizio del fosso Quadrelli». Ad annunciarlo è l’assessore provinciale Mauro Masi, in risposta ad un’interrogazione inoltrata nel corso dell’ultimo consiglio provinciale dal consigliere Pdl Guglielmo Bonacchi, il quale a sua volta aveva fatto proprie alcune sollecitazioni avanzate da Daniele Manetti, coordinatore del Comitato di cittadini di Olmi. Insieme alla risposta sulla cassa di espansione della Querciola, Masi illustra altri due progetti, sempre in risposta alle interrogazioni di Bonacchi. «Per quanto riguarda l’attraversamento pedonale del fosso Quadrelli in via IV Novembre – dice lo stesso Bonacchi, illustrando la risposta dell’assessore – questo è stato inserito nella più ampia sistemazione di tutta la viabilità compresa fra l’incrocio degli Olmi e la località ‘Casini’, per un investimento di 46 milioni di euro, che vedrà l’avvio nel 2010. Pur con tutti i dubbi e le cautele del caso, resterò in vigile attesa per verificare che a questo impegno seguano fatti concreti. Per quanto riguarda, infine, l’istallazione della centralina di monitoraggio dell’inquinamento ambientale all’incrocio di Olmi, invece, aspetto ancora risposta dall’assessore all’Ambiente Rino Fragai». Giancarlo Zampini

La Querciola avrà dunque la sua cassa di espansione e accendiamo un cero alla Madonna di Valdibrana. Più importante, crediamo, sarebbe controllare da vicino anche il fosso Quadrelli e quanto si dice, che sia ciè il più inquinato della zona: in effetti ne abbiamo anche noi qualche ragionevole dubbio, ma crediamo che andrebbe controllato – meglio – nel tratto finale, cioè dalla zona del cosiddetto parco naturale della Querciola in giù.
Quello che vorremmo far notare ai lettori è che a farsi promotore della questione – e non solo di questa – è stato il consigliere PDL Guglielmo (Gughi o Gughy?) Bonacchi che, contrariamente a quanto di solito fanno il Sindaco e la Giunta di Quarrata, si è preso a cuore la faccenda portata avanti da Daniele Manetti, del comitato ambientalista di Olmi. Se a proporre qualcosa fossero stati degli elettori di dichiarata destra, siamo convinti che la nomenklatura quarratina ci avrebbe sputato sopra, magari dando di beceri a tutti (è un aggettivo molto di moda in mezzo al popolo delle sinistre).
Fra l’altro va detto anche che Bonacchi s’è fatto pure promotore della situazione senza ossigeno dell’incrocio degli Olmi, altra patacca su cui la Giunta e la Sabrina si erano sbracciate, ma che, alla fine hanno lasciato, come pare, al consigliere PDL: ma per questa situazione Bonacchi sta ancora aspettando – scrive La Nazione – la risposta dall’assessore all’Ambiente Rino Fragai.
Masi (??) ha invece assicurato che nel 2010 ci saranno soldi a sufficienza anche per l’attraversamento pedonale del fosso Quadrelli in via IV Novembre, sull’asse fra incrocio-Olmi e Cassa di Credito Cooperativo di Vignole.
E la Giunta di Quarrata? Si è fatta superare dal PDL? Forse. Ma non disperate. Fra qualche mese, se c’è bisogno, andrà a prendere il caffè al Parco Verde e dirà, con la massima disinvoltura, a Manetti e agli abitanti di Olmi, che se tutto è andato a buon fine, è stato grazie a loro!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 24 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PIOMBO E SFORAMENTI (E LEI SORRIDE)


Non occorrono tante parole. Leggete semplicemente questo articolo apparso sulla Nazione a firma di Giacomo Bini. E fatevi un’idea di chi ci amministra con cura solerte e parla ella nostra salute e della nostra longevità… all’aria pura.
Ecco il testo:

NON C’È la necessità immediata di un’ordinanza del sindaco per fermare l’inceneritore, ma nella gestione dell’impianto ci siano violazioni delle normative e dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) che meritano di essere sanzionate. Questo il chiarimento inviato al Comune ieri mattina da parte del Dipartimento Prevenzione dell’Asl con una nota firmata dal dottor Michelangelo Bolognini. Il chiarimento era stato chiesto dalla giunta di Montale dopo aver ricevuto dall’Asl due comunicazioni apparentemente contrastanti, la prima che non rilevava problemi per la salute, la seconda, del 13 Novembre, che esprimeva invece serie preoccupazioni, a firma del dottor Michelangelo Bolognini, delegato dell’Asl nel tavolo tecnico provinciale sull’inceneritore. La nota pervenuta ieri dello stesso dottor Bolognini, pur affermando che non ci sono gli estremi per un’ordinanza del sindaco, ribadisce «le problematiche gestionali legate all’impianto». IL PRIMO PUNTO critico è il superamento dei limiti di attenzione nelle emissioni di diossine previsti dall’Aia in occasione dell’incidente del 9 Giugno scorso. Il secondo punto critico è la notevole difformità nei dati sulle emissioni di Pcb tra il controllo ufficiale dell’Arpat del 17 giugno, quando l’impianto bruciava solo rifiuti solidi urbani, e i dati rilevati col sistema di campionamento in continuo Amesa che sono molto superiori. QUESTA DIFFORMITÀ secondo il dottor Bolognini «rende ipotizzabile una causa legata alla combustione di rifiuti speciali pericolosi». Da qui, secondo il funzionario Asl, «la necessità di sanzioni più stringenti per le ulteriori violazioni delle normative e dell’Aia da parte del gestore». Ma le sanzioni devono partire da un riconoscimento delle violazioni da parte della Provincia. E proprio la Provincia è chiamata in causa da un’interrogazione del consigliere provinciale del Pdl Patrizio La Pietra, che chiede quali misure intenda prendere l’amministrazione provinciale citando in premessa la nota di Bolognini del 13 Novembre dove lo scrivente dice che «riterrebbe opportuno revocare l’autorizzazione integrata ambientale ». Giacomo Bini

E ora guardate la Presidente della Provincia che, come si legge all’interno dell’articolo di Bini, è l’ente che dovrebbe prendere una decisione in merito alla salubrità dell’aria e alla sicurezza della gente, provvedendo anche a sanzionare le responsabilità di chi opera all’inceneritore.
Se siete d’accordo con quello che sta accadendo, bene: state calmi e mangiate tranquillamente le verdure. Se non lo siete, dìtelo.
Tuttavia una cosa ci impressiona: rileggiamo attentamente queste parole punto critico è la notevole difformità nei dati sulle emissioni di Pcb tra il controllo ufficiale dell’Arpat del 17 giugno, quando l’impianto bruciava solo rifiuti solidi urbani, e i dati rilevati col sistema di campionamento in continuo Amesa che sono molto superiori e domandiamoci come e perché nessuno si accorga di queste macroscopiche incongruenze, a cominciare dalla magistratura.
Come spiegare certe situazioni?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 23 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MOLTIPLICHEREMO I PARCHEGGI


Il Manzoni, nei Promessi sposi, fa raccontare a fra Galdino il miracolo della moltiplicazione delle noci per opera di padre Macario, una meraviglia che si accoda alla scia della famosa moltiplicazione dei pani e dei pesci di evangelica memoria.
Anche a Quarrata possiamo contare – con la Giunta attuale – su fenomeni di questa portata e importanza. E tutto è possibile grazie alla francescana religiosità dell’assessore all’urbanistica, il buon Gaggioli, che, dopo quel che accadrà a Valenzatico, sarà rinominato, forse, San Gaggiòlo da Lumini: riuscirà, infatti, a moltiplicare una cosa di cui c’è estremo bisogno, i parcheggi.
Un mese fa, infatti, Andrea Balli pubblicava sulla Nazione:

È STATO approvato dalla giunta municipale in linea tecnica un progetto unitario – presentato nel dicembre scorso dalla Società Monticelli Progetti srl – che prevede nella frazione di Valenzatico (all’incrocio tra via Corbellicce e via Vecchia Fiorentina I Tronco) anche la realizzazione di un’area a parcheggio pubblico con relativa area a verde pubblico nonché la realizzazione di cinque nuove abitazioni distribuite su due piani fuori terra. IL PROGETTO – redatto dal geometra Fabio Frosini e dall’ingegnere Maurizio Lucchesi – risponde a pieno alle procedure previste dal Regolamento Urbanistico e dal Piano Strutturale in vigore. IL COMUNE procederà a scomputare dell’80 per cento gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria in quanto i proponenti si accolleranno interamente le spese (pari a 123.510,30 Euro) per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (parcheggio) previste in progetto, opere che una volta concluse saranno cedute gratuitamente al Comune. LAGIUNTA ha autorizzato il responsabile del servizio edilizia privata del Comune a sottoscrivere una convenzione.

Questo il testo: e ora il resto. Il parcheggio – che sarà ceduto al Comune e reso pubblico – terrà, si dice, 12 auto. Ma, conti alla mano, se gli appartamenti sono 5 e, come si sa, per ogni appartamento ci sono in media 2 auto, i posti offerti al pubblico (ammesso che qualcuno non abbia 3 veicoli in famiglia) saranno solo 2.
E allora come si spiega la grande importanza data a questo parcheggio che non risolverà alcun problema della zona e che, anzi, non sarà forse nemmeno sufficiente al bisogno dei 5 nuovi appartamenti? Quale vantaggio trarrà il pubblico, la gente, il popolo comune da tutto questo?
Non si può che pensare a un miracolo dovuto alla moltiplicazione ad opera di San Gaggiòlo, che è persona e pia e paziente (basta vedere come sbuffa e borbotta, dando segni di insofferenza, quando in consiglio parlano le opposizioni: eppure è sempre stato sempre un mistico, fin da quando insegnava religione).
Scommettiamo, comunque, che il parcheggio basterà a tutto Valenzatico? Volete sapere come? Il mistico si alleerà con l’ingegner Mazzanti e, con 4 o 5 strade ristrette all’improvviso come via Nuova di Casini, magari con qualche migliaio di occhi di gatto per segnalare il pericolo, nessuno si sognerà più di andare in giro in macchina, per cui, se la gente sarà costretta ad andare a piedi, un parcheggio da 12 auto, con due aiuole e tre panchine, sembrerà l’aeroporto di Francoforte sul Meno.
Parlare del Meno serve, ovviamente, a richiamare, in chi legge, l’idea delle aMene Menate di questi santi patroni.
Ma quando fede e ragione si sposano… non nascono sempre miracoli?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 22 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CHIARE FRESCHE E DOLCI ACQUE (DI PUBLIACQUA)…


Quarrata, 21 Novembre 2009
Al Presidente del Consiglio Comunale
Massimo Sauleo
Al Segretario Generale
Dott. Giuseppe Aronica

Mozione: Utilizzo acqua potabile dell'acquedotto nelle sedute della Giunta, Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari.

I gruppi consiliari di CittàPerTE e UDC,
premesso che
  • l'utilizzo di bottiglie di acqua minerale ha un notevole impatto ecologico sia per quanto riguarda l'acqua che per lo smaltimento del contenitore;
  • crediamo importante che gli amministratori del Comune e i consiglieri comunali diano un segnale importante nella direzione di maggiore responsabilità ecologica
impegnano
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale a:
  • - adottare durante lo svolgimento della Giunta, delle Commissioni Consiliari e del Consiglio Comunale l'utilizzo di acqua potabile dell'acquedotto al posto dell'acqua minerale in bottiglia.
Alessandro Cialdi
UDC Quarrata
Gabriele Pratesi Lista Civica CittàPerTe
Andrea Mazzoni
UDC Quarrata

***

Molte polemiche sulla bontà dell’acqua. L’amministrazione di Quarrata ritiene che migliore di quella dell’acquedotto e di Publiacqua non ce ne sia. Ma però…. (anche se non si dice)…
Ma però adopera solo bottiglie di acqua minerale. Così UDC e Cittàperte passano al contrattacco in maniera provocatoriamente ironica. A buon diritto.
D’ora in poi – chiedono – mettiamo delle belle caraffe di acqua presa dal rubinetto. Magari (aggiungiamo noi), per evitare qualche trucco possibile, le caraffe riempiàmole dalla fontana dell’impero, che sta dinanzi al Comune stesso; e facciamolo sotto gli occhi di tutti, prima dell’inizio delle sedute consiliari o delle Giunte & Commissioni, in ossequio al principio di quella trasparenza che a Quarrata sembra proprio non esistere…
Qualche anno fa un comico, oggi più o meno dimenticato a causa del consumismo televisivo, ebbe fortuna con una famosa frase che campeggia sulla copertina di un libro pubblicato da Mondadori a firma di Balbontin Enrique.
È facile fare tutto, quando si fa con quello degli altri: principio che sembra la Bibbia stessa di questa SSGiunta.

Dia l’esempio per prima l’amministrazione comunale, si spenda bene e la smetta di prendere in giro gli elettori. Se l’acqua di Quarrata è perfetta, smetta di spendere inutilmente in acqua minerale!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 21 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: OCCHI DI GATTO PER STRADE DA CANI

L’Italia è l’Italia e anche Quarrata è in Italia. E poiché per prendere decisioni ci vogliono dei sani incidenti, anche a Quarrata per spingere la Giunta a decidere sui lavori in via Nuova ce n’è voluto almeno uno – che fortunatamente non è stato poi tanto grave; poteva andare peggio.
Ahiahi, però! Al Mazzanti non è piaciuta la decisione del PDL di preannunziare una raccolta di firme: non si possono e non si devono sfruttare i problemi (che capitano ai cittadini per colpa del poco cervello dell’amministrazione) per sparare addosso a un assessorato: questo è inammissibile e politically incorrect.
Povero Mazzanti. Ce l’abbiamo con lui. È questo il suo pensiero e il suo retrogusto. Lui così democratico e noi così di destra; lui che non trova qualche decina di migliaia di euro per – come gli garba dire spesso e volentieri – “mettere in sicurezza” strade, ponti e vie, ma che si permette di dire ai giornali (che purtroppo lo ascoltano senza battere ciglio e senza una sonora risata sul grugno, come farebbero i loro giornali-colleghi anglo-americani) si permette di dire ai giornali, dicevamo, che in fondo 285mila euro per la Querciola sono poco più di una caccola e che la colpa è di noi di destra (gli piace molto ripeterlo sempre, e non capisce che siamo più a sinistra di lui quanto a amministrazione dei bisogni della gente) che non capiamo niente; noi che da mesi ripetiamo che questa Giunta è la condanna di Quarrata per un modo di spendere che privilegia il trucco del viso di una città che dietro la facciata è già cadavere per gli interventi della sinistra – anche se il Dalì si pone tutto nelle mani della divina juve(denza).
Guardate bene come si difende anche il Mazzanti – come il Sindaco e la Milaneschi – dando tranquillamente la colpa agli altri di ciò che fa o non fa lui, e facendo scudo alle sudatissime soluzioni della Giunta: le più belle e le più funzionali del mondo:
  • la soluzione di via Nuova? Aspettare il prolungamento di via Firenze: più o meno, coi ritmi correnti, altri 12 anni;
  • la soluzione del restringimento di via Nuova? Lasciare le cose così, perché con una strada che si dimezza all’improvviso, la gente è costretta ad andare assolutamente piano; al massimo si possono piazzare degli occhi di gatto.
Mazzanti è cresciuto mangiando pane e volpe; ha studiato ingegneria con Archimede a Siracusa; ha appreso il calcolo infinitesimale da Leibniz e in teoria della relatività s’è addottorato direttamente con Albert Einstein, che lo aiutava a fare i compiti di algebra quando lui, da ragazzo, era alle medie del Poluzzi, nel chiuso di Nencino.
Il futuro il Mazzanti ce l’ha tutto in testa. Ecco il progetto: piano piano disegnerà per Quarrata delle strade che si restringono non a secco come via Nuova, ma progressivamente come due rette che si incontrano e che costringeranno tutti ad andare sempre più piano e in massima sicurezza, fino a lasciare i veicoli fermi nei campi.
Alla fine di queste strade – sperimentali per 15-20 anni – non ci sarà più bisogno né di occhi di gatto né d’altro: la gente andrà con il caval di San Francesco, cioè a piedi. Fine dei problemi di varia natura, dalla salute all’inquinamento.
Si otterrà un triplo vantaggio:
  • nessuno si ammazzerà più (magari sbattendo contro il cartello di strettoia di via Nuova);
  • i Quarratini, costretti a viaggiare alla velocità di 3 km all’ora, potranno socializzare di più, come auspica sempre la Signora Sabrina;
  • l’inquinamento sarà ridotto a zero.
Proponiamolo, questo nostro Mazzanti, come ministro per le soluzioni del traffico dell’Unione Europea.
È certo la persona più adatta: nessuno lo tromberà come D’Alema!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 20 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUEL GRAN PASTICCIO DI MONTALE


Rieccoci, come si vede dall’articolo apparso su La Nazione, al solito irrisolvibile problema dell’inceneritore di Montale: un campo di battaglia in cui si scontrano due falangi opposte e irriducibili, da una parte gli inceritoristi Cis-Comuni-Provincia, e dall’altra i comitati che continuano a sostenere la pericolosità dell’impianto stesso, spesso e volentieri in sforamento.
E mentre l’assessore all’ambiente di Montale, Lisa Taiti, ripunta il dito contro l’ambiguità dell’Usl, ecco anche un intervento della dottoressa Gentilini, oncologa e, quindi, voce autorevole in materia.
Siamo al logoramento senza soluzione: nel nostro Paese – e quindi anche in questa tormentata Piana – non c’è mai cosa che giunga a una soluzione definitiva e, per un motivo o un altro (ma spesso solo per puri interessi economici), le situazioni si protraggono nel tempo come in una infinta partita di tennis, ma con conseguenze che possono lasciarsi dietro scie di morti.
Ci chiediamo se non fosse meglio, visto il nòcciolo della questione in sé e per sé, che gli enti che fanno capo al Cis, una buona volta, con un po’ di coraggio e una minima dose di serietà, prendessero la sana decisione di sentire le popolazioni con un referendum e, rispettosi delle indicazioni del popolo che tanto dicono di amare, si comportassero rigorosamente di conseguenza, smettendo di parlare da politici e limitandosi a fare gli amministratori locali.
Le cose lunghe diventano serpenti. E, in certi casi, molto pericolosi.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 19 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: POVERA GIUNTA SENZA LUMINARE!

Ci scrive uno dei nostri lettori e ci dice – in sostanza – che non ha ancora capito come funzionano il Sindaco e la sua segreteria.
«Leggendo infatti il blog del Balli – dice il lettore che preferisce restare anonimo – vedo che il comunicato proviene dalla segreteria del sindaco, mentre se guardo il blog del sindaco, vedo che il pezzo è firmato dallo stesso primo cittadino».
Così il lettore resta confuso: è l’apparato che prepara i comunicati stampa o è il Sindaco che se li scrive da sé? Obiettivamente crediamo che forse occorrerebbe più chiarezza, perché gli elettori – anche se sono di parte avversa – forse hanno diritto di sapere se il pensiero ufficiale è un DOC (cioè un Documento di Origine Controllata dal Sindaco stesso) o se, invece, è un doc (documento di origine controllata, ma dalla segreteria politica); nel qual caso quale sarebbe il potere che l’apparato esercita su SSG?
Ora forse l’assessore Dalì se la rifarà di nuovo con noi, chiamandoci denigratori. In realtà noi saremmo per la chiarezza e la trasparenza che, comunque, a Quarrata non sembrano esistere proprio – a partire da queste piccole ambiguità e sino a giungere a quelle grandi, sotto gli occhi di tutti, ma che la Giunta si guarda ben bene dall’affrontare e portare alla pubblica attenzione e discussione.
E dopo questa sparata denigratoria, veniamo ai fatti di cui parla la nota, nella quale si smentisce il proverbio prendere due piccioni con una fava. Qui, infatti, si mettono in giro tante fave per acchiappare tanti piccioni tutti insieme; si uniscono infatti:
  • - il motivo doloroso della crisi
  • - il motivo virtuoso del risparmio
  • - il motivo elogiativo del guardate che bravi siamo nel risparmio e nel dare segnali di oculatezza
  • - il motivo del far bella questa splendida città, posto dove si vive bene
e forse anche altri che ora non vogliamo stare a spidocchiare come dei veri pezzenti. Però si tace
  • - quanto si è speso realmente, di tasca dei Quarratini, per il capolavoro imperituro di Nannucci Something happened, una sorta di nuova piramide di Cheope, con la zollatura costante perché dinanzi ai tubi non crescesse l’erba
  • - come sono stati utilizzati analiticamente i 70mila euro per la festa dell’uva
  • - quanta sporcizia c’è in centro proprio accanto alla bellissima piazza che sarà illuminata a spese di tutti.
Queste prediche edificatorie, somministrate dalla Sabrina o dal suo Politburo, sono stantie come certe acque minerali che, sciabordate nella bottiglia, quando si bevono fanno quasi rivoltare lo stomaco. O no?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 18 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: POVERA GIUNTA SEMPRE DENIGRATA!

«La Giunta del Comune di Quarrata non deve venire al Parco Verde solo per prendere un caffè e dire di no a tutte le nostre proposte»: è la frase di Daniele Manetti che chiude il pezzo di Giancarlo Zampini sulla Nazione di oggi 18 novembre. È il suggello a una situazione di disagio che va avanti da molti anni. E l’assessore Dalì parla, nei suoi deliri juventini, di denigrazione della Giunta di Quarrata!
Leggiamo i tre pezzi che sono comparsi in questi ultimi due giorni sulla cronaca: da una parte troviamo il degrado in pieno centro cittadino, con pisciatoi e cessi sotto l’arco stesso di quello che noi definiamo l’ingresso al suk, alla casba di Quarrata, il passaggio tra piazza Risorgimento e piazza Agenore Fabbri; da un’altra ecco l’intervento di Manetti, che ripropone dopo nove anni, le stesse lamentele di sempre, inascoltate dalla Signora Sabrina e affiliati; infine, leggiamo con attenzione la ribattuta del Sindaco e della Signora Milaneschi alla Preside dell’Istituto d’Arte, Elisabetta Pastacaldi.
A questo proposito è interessante notare un passaggio fondamentale. Eccolo: «Per questo, pur ritenendo doverosa una risposta alle ulteriori sollecitazioni della Pastacaldi, ora che il problema è stato risolto, gradiremmo casomai poter avere un chiarimento di persona con la dirigente»; Sindaco e Assessore all’istruzione ritengono doverosa una risposta alle ulteriori sollecitazioni della Pastacaldi. Se non avete còlto la finezza, cittadini di Quarrata, le Signore raffinate che non abbiamo definito Thelma & Louise, si rivolgono a un dirigente dello Stato con la disinvoltura gergale delle lavandaie di gora, di quelle che lavavano i panni alla famiglia di Celio Gosti Gori lungo l’Ombrone e i fossi annessi e connessi: una Preside è diventata la Pastacaldi.
Che questa Giunta fosse priva di qualsiasi stile, era chiaro; che vi domini la rozzezza espressiva e il linguaggio da osteria, anche (basta vedere gli interventi di Dalì e ne avanza); che ora le Signore si rivolgano ad altre rappresentanti di istituzioni pubbliche con questo tono, è davvero troppo, perché sembra di ascoltare non un dialogo istituzionale, impostato sulla correttezza anche formale (ma anche la forma è sostanza), bensì una scena da teatro vernacolare da Grillo Canterino, Wanda Pasquini e Giovanni Nannini (tutti personaggi ignoti, scommettiamo, sia al Sindaco che alla Milaneschi, un’intrusa piovuta a caso qua, sulla poltrona di Assessore all’istruzione).
È vero quello che dice Giancarlo Zampini: merda in centro, merda all’ingresso di Quarrata. Lo stesso anche nel salotto buono, dove, invece di prendere il tè, si bevono gotti di vino come all’epoca del gloriosissimo Caiani, all’inizio di via Pistoia ai primi del 900.
Ma c’era più giustificazione allora. Chi si sedeva a quei tavoli non aveva né lauree in medicina, né velleità di far politica senza saper scrivere una O con un bicchiere, né la presunzione di insegnare la raffinatezza agli altri con capolavori nei secoli come le scritte di Nannucci, ma solo quella di prendersi una sbornia per dimenticare una vita da cane.
Quarrata, caro Dalì, non è affatto un posto dove si vive bene. Lo è per chi, come te, è seduto su una sella e pretende di dare a intendere che sta facendo il meglio, mentre la gente ha bisogno di tutto e non ha niente, se non una serie infinita di spese inutili e sperperone che deve rimettere sul proprio già provato groppone di contribuente.
Leggi i giornali, se sai, Dalì. Ascóltala la gente, ma sul serio. Non andare anche tu al Parco verde degli Olmi (forse meglio Parco rosso) solo per prendere il caffè o la gente per il culo. Sempre, ovviamente, che tu sappia leggere e non sbagli i disagi di un intero popolo per denigrazione del tuo polveroso paradiso artificiale sovietico.
Qui non si sta parlando di Juve, ma di gente che lavora e che voi, con la vostra SSG, mettete in crisi in ogni modo, ogni giorno.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 17 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: DENIGRATORI? NO: ANCOR PIÙ REALISTI!

VIA NOVA, VECCHI PROBLEMI
IRRISOLTI DALLA SINISTRA
LA GIUNTA INTERVENGA E RIPRISTINI LA SICUREZZA

I consiglieri del PDL annunciano
una raccolta firme tra i cittadini di Casini e Caserana

“L’incidente avvenuto nella giornata di ieri ripresenta in Via Nova vecchi problemi irrisolti da parte della Giunta nonostante in ripetute occasioni, con atti istituzionali e verbalmente, il nostro gruppo abbia denunciato la mancanza di sicurezza per gli automobilisti, ciclomotori e pedoni.” Con questa affermazione Niccolai, Ciottoli, Ferranti, Bianchi e Mantellassi denunciano i mancati interventi dell’Amministrazione in Via Nova che collega le frazioni di Casini e Caserana.
“In particolare – commenta Daniele Ferranti – sul tratto stradale nel quale è avvenuto l’incidente è stato ultimamente realizzato un rialzamento del terreno e una vasetteria che sta provocando disagi e un notevole rischio per chi vi transita. Infatti, a seguito dei lavori, il fosso è stato parzialmente coperto e il ciglio della strada ridotto notevolmente. Ma non solo. Provenendo dalla Caserana il riflesso dell’insegna luminosa presente sui teloni neri provoca negli automobilisti un errato giudizio nell’impostazione della curva. È indispensabile che l’amministrazione, quindi, ponga rimedio eliminando la doppia curva o installando un guard rail a protezione di chi vi transita.
I problemi – continuano i consiglieri del PDL quarratino – però non sono rappresentati solo dal tratto appena citato. Incidenti si stanno verificando anche all’altezza del ponte. Mesi fa a fronte di una parziale chiusura del fossato non è stato realizzato il conseguente allargamento del ponte stesso. Di fatto gli automobilisti, provenendo dalla Caserana, si allargano per alcuni metri per poi trovarsi improvvisamente in un restringimento pericoloso. Se è vero che per l’assessore Mazzanti quest’ultimo “rappresenta un dissuasore di velocità naturale” è altresì vero che questa è solamente una futile giustificazione. Chiediamo che la giunta ponga rimedio ad un proprio errore installando immediatamente dei segnali luminosi.
Infine la Giunta, nonostante le denunce non ha mai provveduto, alla chiusura e al divieto del tratto stradale in questione ai mezzi pesanti disinteressandosi del fatto che puntualmente la sera e durante le ore del giorno più critiche si formano code in entrata sulla Statale dove è presente un ulteriore restringimento. Di fatto i cittadini che vi abitano sono costretti a respirare all’altezza delle proprie finestre gli scarichi dei veicoli causando loro dei gravi rischi sanitari. “Da parte nostra – conclude Ferranti a nome dei colleghi del PDL quarratino – di fronte all’immobilismo della sinistra quarratina proporremo una petizione popolare affinché siano risolti i problemi per ripristinare la sicurezza dei cittadini e visto il regolamento sulla partecipazione una assemblea con i cittadini delle frazioni stesse.”

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 16 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: DENIGRATORI? NO, REALISTI!

Ha scritto Giovanni Dalì, sul blog di Andrea Balli, in un suo commento:. «… la mia non è una polemica verso ignoti…, ma semplicemente a chi ogni giorno distrugge e denigra il lavoro altrui. forza magica JUVE!!! ciao. Giovanni Dalì». Ed è chiaro che la frecciata è rivolta a noi.
Ma noi, più che prendercela – in fondo, anche qui lo mostra chiaramente, l’Assessore ha un pensiero piuttosto monocorde diretto continuamente alla sua magica JUVE – ci sentiamo onorati di avere l’attenzione di almeno un membro della Giunta (ma forse anche più di uno…) che, se parla di ogni giorno, vuole dirci che tutti i giorni ci segue e legge quello che scriviamo – nonostante l’ordine contrario del Sindaco e dei commissari politici quarratini.
Un fatto ci preoccupa, però: che nonostante i nostri rilievi, appunti e denunce, né la Giunta, né il capo del personale, il dottor Aronica, vadano mai oltre il pianto per la denigrazione (ma di che? quello che diciamo è tutto ampiamente e inconfutabilmente provato!) e la generica minaccia: per il resto può crollare il mondo e nessuno vede nulla. E questo, permetteteci, è grave in una città di democratici DOC come Quarrata, che ha strade, ponti, vie, edifici, piazze, stadi dedicati ai tutori della legge: ma al tempo stesso ha una strascicata di cose fuori posto che sembra la scia di una delle supernavi della Costa-crociere… Allora che pensare? O sono duri o sono in malafede – scegliete voi.
Ma qui volevamo – a onor del Dalì – dire altre due cosette su un problema non secondario segnalatoci dalla gente che porta i figli all’asilo della Catena.
Guardate le foto che fanno vedere l’uscita dell’asilo su via di Seano. E guardate bene le strisce bianche di limite della carreggiata: ci sono 20 centimetri per far camminare bambini e genitori e non in fila indiana, perché i piccoli devono essere tenuti per mano.
Eppure su questa strada passano, sempre più di frequente, a quanto ci dicono, anche grandi veicoli e TIR. Aspetteremo una vittima per piangere e trovare una soluzione più adatta al bisogno? Eppure, come dice il Sindaco, in questo paese si fa tutto per i bimbi e si invitano le coppie a crescere e a moltiplicarsi catto-comunisticamente in attesa delle cicogne. E poi…?
Dalì, perché, invece che pensare alla magica JUVE, non vai a vedere di persona cosa succede alla Catena? Tu non sei l’assessore ai lavori pubblici, ma forse, vista la tua fede protezionista del Santo Graal, se la Sabrina non crede a noi potrà sicuramente credere a te. O è troppa fatica?
È denigrazione anche questa, assessore?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 15 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TONI EDUCATI, MA PESCI IN FACCIA


Il tono è quello di una signora che sa come ci si deve esprimere, che conosce perfettamente il registro e l’uso delle parole; il contenuto è quello che Sindaco e Assessore all’istruzione – Sabrina & Paola – meritano per aver cercato di nascondersi dietro un portatore di handicap con il semplice scopo di rispondere alla chiamata da parte della Preside dell’Istituto d’Arte, Elisabetta Pastacaldi.
È orribile vedere che il primo cittadino di Quarrata, quello stesso che prepara il nidino alle cicogne in arrivo perché portino tanti bimbi in un posto dove si vive bene (in questi ultimi anni le sinistre sono diventate più dolci del miele e antesignane della superficialità), è orribile vedere che il primo cittadino di Quarrata, senza dignità, se non altro per immagine, si imbriga per difendersi ad ogni costo: Thelma & Louise, stavolta, l’hanno fatta più grossa del solito e si sono prese un bel pesce in faccia. Prima o poi doveva capitare.
Forse sarà facile per il Sindaco tenere a bada i suoi sette nanetti; forse la Signora Sabrina non dovrà durare fatica a far giocare con un sonaglino della Chicco i suoi spasimanti-elettori. Non ci riuscirà certo con chi non si lascia ammaliare da un sorrisetto scialbo e non si contenta di fare gli elogi a chi comanda, magari scrivendogli aberranti commentini da Hello Kitty sul suo blogghino cosparso di zucchero a velo.
Alla Signora Pastacaldi, così chiara e decisa, precisa e logica nelle sue argomentazioni e deduzioni, facciamo gli elogi per aver detto – come del resto stiamo facendo noi da mesi – ciò che si merita a chi se lo merita.
Un Sindaco che dà di sé un esempio di questa fatta, non può sedere sulla poltrona che deve sorreggere chi lì sta per soddisfare i bisogni veri dei cittadini, non già le proprie mire ambiziose di riempire una città di stupidaggini alla stregua delle scritte al neon di Nannucci, mentre alla gente manca perfino un’aula decente dove far lezione e dove non correre alcun rischio che metta in difficoltà una vita ancor più di quanto non lo sia di per sé.
Applaudiamo ancora alla signora Elisabetta Pastacaldi. Lo merita proprio.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 14 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SCUOLE A PEZZI, SCUSE MESCHINE

La polemica sullo stato di degrado delle aule dell’Istituto d’Arte di Quarrata, accesa nei giorni scorsi dalla dirigente scolastica Elisabetta Pastacaldi, sembra essere stata presa, dal Sindaco Sergio Gori e dall’Assessore Milaneschi, come un personale affronto da parte della direzione dell’istituto superiore. Come già aveva pubblicato sul suo blog Andrea Balli, stamattina (14 novembre) la risposta ufficiale del tandem Sabrina-Paola era anche su La Nazione. Inutile soffermarsi a riproporre il testo integrale del documento prodotto dalla segreteria del Sindaco. Interessante però affrontare alcuni spunti di riflessione, che illuminano – se mai ce ne fosse bisogno – il tenore dello stile di questo Sindaco e di quanti ruotano attorno alla sua figura e ne sono, per così dire, satelliti e guardie del corpo.
L’etica e l’ottica del primo cittadino di Quarrata è di una semplicità disarmante, e si articola, con un perfetto sillogismo, sui seguenti tre passaggi:
  • 1. io sono il sindaco buono, giusto e infallibile;
  • 2. chi è buono giusto e infallibile è sempre preso di mira dai malevoli;
  • 3. io sono presa di mira dai malevoli.
E vediamo le conseguenze nella realtà effettuale:
  • 1. la signora Pastacaldi se la prende con me, ma io non sono responsabile della scuola d’arte: si rivolga alla Provincia;
  • 2. «L’unica cosa di cui personalmente mi dispiaccio è che tutta questa polemica sia stata in qualche modo legata al fatto che quest’estate abbiamo fatto pressioni sulla dirigente e sul provveditore affinché venisse accolto un alunno disabile di Quarrata, in un primo momento rifiutato dalla dirigente Pastacaldi. Riteniamo che sia dovere primario di un’amministrazione comunale fare tutto quello che è possibile per far valere le pari opportunità, soprattutto in ambito scolastico, soprattutto quando si parla di ragazzi con handicap. Non avremmo ritenuto opportuno rendere pubblica questa situazione, ma siamo stati chiamati in causa e in qualche modo dobbiamo rispondere» (vedi La Nazione);
  • 3. chi è più casto e puro di me, perseguitata da tutto e da tutti solo perché difendo gli umili e gli oppressi?
Ma Sergio Gori e Milaneschi, in questo caso – come giustamente commenta Zampini nel suo servizio –, non fanno però riferimento ad un’altra presunta mancanza, sollevata da Elisabetta Pastacaldi, ossia la mancata formalizzazione di un accordo, per le aule in questione, fra Comune e Provincia.
Cosa pensereste, dunque, sotto questo preciso profilo? Che una mancanza, da parte del Sindaco, c’è comunque in tutta la vicenda: ha fornito le aule, non ha mai firmato alcun accordo con la Provincia per gli aspetti inerenti la manutenzione, quindi è in difetto.
Noi – più cattivi del solito – vogliamo dire di più. Di mancanze, oltre quella segnalata dalla signora Pastacaldi, ce ne sono altre. Vediamole:
  • 1. nessun funzionario del Comune si è minimamente preoccupato di esaminare, anno per anno, lo stato degli immobili di proprietà, anche al puro fine della cura patrimoniale dei beni che costano soldi ai Quarratini – e questo è il primo rilievo;
  • 2. il vicesindaco Mazzanti, al momento della rimozione della discarica di materiali inerti situati dietro l’edificio della scuola, dinanzi alle telecamere di TVL riconobbe pubblicamente che l’edificio era non un esempio di degrado, ma un intero manuale di degrado; e parlò di una cifra di svariate decine di migliaia di euro per la manutenzione relativa alle facciate, promettendo che sarebbe intervenuto – e questo è il secondo appunto.
Il terzo rilievo è di natura etico-morale e ci pare particolarmente grave: la Sabrina deve sapere che non è bello che si difenda adombrando l’idea che la preside Pastacaldi ce l’ha con lei perché, già in estate, ci sono stati contrasti per l’iscrizione di un portatore di handicap.
È giusto che il Sindaco sappia che facendo così – come direbbe Giampaolo Pansa – si sta comportando da vera trinariciuta comunista: getta discredito sull’avversario, lo denigra perché altro argomento non ha per difendersi delle proprie mancanze.
E allora:
  • 1. intanto il primo cittadino non sposti l’attenzione del pubblico dal problema e investa sùbito la Provincia e il suo socio e alleato politico Mauro Mari, quarratino di adozione e assessore deputato ai lavori pubblici e quindi alle scuole superiori;
  • 2. in secondo luogo chiarisca i rapporti del Comune di Quarrata con la Provincia stessa con un bel protocollo di intesa (ma la stessa Milaneschi, assessore all’istruzione, non è dipendente della Provincia?);
  • 3. infine eviti, con dignitoso distacco e altezza di stile, di raccontare al pubblico, amplificandola sugli organi di stampa, la vicenda molto privata di un portatore di handicap che, se circoscritta solo agli interessati, sarebbe rimasta nell’àmbito della riservatezza, mentre detta così al giornale e rimbalzata in un ambiente da strapaese quel è quello di un piccolo centro (perché Quarrata, nonostante le opere di Nannucci non è New York), è stata fatta diventare, molto sconvenientemente, di sgradevole pubblico dominio.
Su questo fatto Fortebraccio avrebbe scritto un corsivo in prima pagina sull’unità, invitando il Sindaco a vergognarsi per come ha risposto, proprio come fece negli anni 80 con il provveditore Giovanni Pedrini per molto, molto meno…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 13 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: GLI ULTIMI BOTTI DI MEZZANOTTE E LA GIUNTA DELLE SCUOLE CHE CADONO A PEZZI


Regolamento edilizio

Ci torniamo ancora sopra, perché i lettori vedano bene e si rendano perfettamente conto di cosa significhi Giunta Sergio Gori, per la quale l’assessore Dalì scende ancora in campo – unico fra tutti i suoi colleghi – a sostenerne la correttezza dell’operato nella sequenza di approvazione del Regolamento Edilizio. Stavolta le testimonianze sono tratte dal blog di Andrea Balli e da questo stesso blog, sul quale Alessandro Cialdi ha lasciato una sua considerevole e significativa testimonianza della mentalità della maggioranza rossa. Ecco i testi tratti dal blog di Andrea Balli:
  • Anonimo ha detto... Da Giovanni Dalì ci è pervenuto e pubblichiamo: “Caro Daniele e’ stato furbescamente tentato (non chiesto) di mettere in dubbio l’onesta’ dell’ amministrazione, che da tempo a servizio dei poteri forti (.dichiarazioni del capogruppo di AN). ma la politica ha senso se chi la esercita sceglie, decide e governa!, nel rispetto delle regole e dalla forza conferitoli dai cittadini. ciao”. – 12 novembre 2009 19.58
  • Anonimo ha detto... Caro Giovanni, mi stupisci! chi vi ha dato di disonesti? abbiamo solo cercato di farvi capire che rimandare di qualche giorno l’approvazione del RE era buona cosa per tutti per una lunga serie di motivi 1) a garanzia degli uffici, che si trovano ad operare con un RE non votato da tutti e “chiacchierato”; 2) perch... Visualizza altro è così aveva garantito l’Ass. Gaggioli in Commissione (ho letto il documento in Consiglio); 3) perchè 8 giorni sono pochi per capire qualsiasi regolamento (per farlo sono occorsi 15 mesi, 450 giorni); 4) perchè approvare un regolamento che entrerà in vigore dopo trenta giorni è peggio che farlo conoscere a tutti per trenta giorni, approvarlo e farlo entrare in vigore subito! Avete perso una occasione! Alessandro Cialdi – 12 novembre 2009 22.15
Ecco il testo tratto dal nostro blog:
  • Anonimo ha detto... Giuro che è l’ultima volta che intervengo sul Regolamento edilizio, perchè è venuto a noia anche a me! Ma come fare a non rispondere alla nostra signora Sindaco; queste sono le sue (e del suo assessore Gaggioli) affermazioni in Consiglio lunedi scorso: 1) “da quando Bartoloni ha ricevuto gli avvisi di garanzia, non gli abbiamo affidato nessun incarico”. FALSO: Bartoloni ha risposto per scritto su carta intestata della Quadra 4 volte tra fine 2008 e inizio 2009 su richieste dell’Amministrazione per interpretazioni autentiche di norme di Regolamento Urbanistico. 2) “Il Regolamento edilizio è stato concordato con gli ordini professionali” FALSO: ho letto in Consiglio il documento degli Ingegneri che, testuale: SIAMO ASSOLUTAMENTE CONTRARI ALL’APPROVAZIONE DI QUESTO REGOLAMENTO...., mentre i Geometri e i Periti non hanno quasi mai partecipato agli incontri e degli Architetti non ho notizie. Gli unici che hanno conosciuto bene i contenuti (gli Ingegneri) sono ASSOLUTAMENTE CONTRARI! ALLA FACCIA DELLA CONDIVISONE. 3) “alcuni consiglieri comunali di minoranza, che sono anche consiglieri comunali (io solo, Ndr) hanno dichiarato di aver ricevuto il testo molto prima....” FALSO : io, come qualcun altro, ho ricevuto un testo, nel mese di luglio, che era privo di tutta la parte degli incentivi (l’unica parte innovativa del regolamento) privo degli articoli sulle commissioni, e senza le modifiche richieste dagli ordini (quelli che partecipavano); praticamente era il vecchio regolamento...... di cosa me ne facevo? il testo REALE, con gli incentivi e le tabelle (112 pagine) l’ho ricevuto il 28 ottobre, come tutti, per email dall’assessore Gaggioli, che invitata a non inviare INDISCRIMINATAMENTE il testo a altri (quasi fosse segreto!). 4) “il progetto della piscina è stato affidato da Uisp a un architetto di cui non ricordo il nome, non a Bartoloni” FALSO: Bastava leggere i giornali della scorsa settimana: il progetto della piscina l’Uisp l’ha affidato a QUADRA, che lo fa firmare ad un altro socio; cambia qualcosa? Cosa dire poi dei consiglieri di maggioranza? NESSUNO DI LORO HA LETTO UN SOLO ARTICOLO DEL REGOLAMENTO EDILIZIO, però, come diceva il Romiti, questo Regolamento è molto importante....... . Che tristezza! – Alessandro CIALDI – 12 novembre 2009 21.58
Scuole da terzo (e anche quarto) mondo

In più ecco la giunta di Quarrata alle prese con un problema che riguarda l’edilizia scolastica. Mentre il Sindaco assicurava la nascita di nuove scuole in linea con le prospettive del forte aumento demografico nel paese della cicogna, un posto dove si vive bene (vedi e ricorda: la Repubblica e TG5.com), l’Istituto d’Arte cade a pezzi. Sì proprio quell’istituto superiore che si trova in una delle zone più degradate di Quarrata, anche grazie alla scarsa cura dell’architetto Nadia Bellomo, responsabile dei lavori pubblici ma, con solare evidenza, caro all’amministrazione e al dottor Aronica, capo del personale del Comune, che ancora non ci ha detto quali provvedimenti intende prendere nei confronti della funzionaria per le sue ripetute e costanti manchevolezze di attenzione e di cura al settore che le è affidato.
L’assessore Dalì scrive testualmente (vedi sopra) la politica ha senso se chi la esercita sceglie, decide e governa!, nel rispetto delle regole e dalla forza conferitoli dai cittadini: noi commentiamo che è vero, ma purtroppo questa Giunta – anche nel caso della scuola d’arte – non decide e non governa perché non ha fatto e non sta facendo nulla; e soprattutto non rispetta le regole e non fa onore alla forza conferitoli dai cittadini, perché non crediamo che i cittadini di Quarrata, che hanno eletto questo Sindaco, volessero minimamente che gli studenti del superiore quarratino vivessero situazioni di disagio mortificante e di assoluta mancanza di rispetto da parte del Comune – che spende e spande qualunquisticamente per le feste del Settembre e non ha quattro palanche per rassettare decentemente le aule dell’Istituto Petrocchi.
Come mai l’architetto Bellomo non si era resa conto di come stava la situazione? E se non lo ha fatto, perché i cittadini di Quarrata devono pagarle lo stipendio? Crediamo che a questo dovrebbe rispondere – con la mente lucida e bene organizzata di cui si vanta nelle sue colorite risposte – il dottor Aronica, anch’egli, in questi ultimi tempi, ammutolìtosi come il Sindaco.
La trasparenza dov’è, Giovanni Dalì?
Solo negli incarichi conferiti a Breschi e a Bartoloni?


Cliccare sull’immagine per ingrandirla.