sabato 30 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA RETORICA DEL «NON VOGLIO VEDERE»


Stamattina Buoncristiani del Pinguino offre la propria disponibilità al Comune per un lavoro di sorveglianza del e sul territorio.
Dice: «Dove sono presenti associazioni come la nostra la collaborazione esiste e funziona. Sarò diventato noioso nel ripetermi, ma dall’alto si può effettuare un controllo totale del territorio, avvistamenti incendi, alterazioni del suolo, discariche abusive, abbattimento non autorizzato di alberi, abusivismo edilizio, inquinamento dei corsi d’acqua, e poi rilevamenti fotografici, riprese video. Insomma disponiamo di un grande potenziale, che purtroppo serve soltanto per coltivare la passione del volo ed il divertimento».
Buoncristiani offre supporto e aiuto al Sindaco di Quarrata e alla sua amministrazione, ma non si rende conto che la Sabrina è interessata solo a una cosa – come del resto anche l’ex-assessore Franco Burchietti ha più volte dichiarato agli incontri dell’associazione Agorà –, al fatto che la popolazione meno sa e più è contenta.
Alla Sabrina per essere felice occorrono due o tre cose, in fondo:

  1. soldi da spendere per architetture improbabili
  2. manifesti di Forza Nuova su cui esercitare la propria retorica
  3. l’inventiva del Romitino che le offra spunti per comparire sul giornale.

Del resto Lei e la sua amministrazione se ne fregano altamente!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 29 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA RETORICA DEL «TANTO PUZZO PER NULLA»


Gli striscioni di ‘Forza nuova’

Di un fignolo sul culo di una vacca
è stato fatto un caso nazionale:
sono tutti a parlar, con magistrale
arte, d’una question ch’è solo cacca.

La pubblica opinione ecco si spacca
e l’una parte l’altra parte assale.
Il buonsenso non c’è, neppure vale
l’intelligenza, ch’è del tutto fiacca.

Sol per uno striscion che fa un commento
che sa di poco, ma non reca offese,
si corre a barricate come il vento:

si scomodano papi, preti e chiese,
tra poco per infino il Parlamento,
sindacati, congreghe ed altre imprese.

Popolo di sorprese
è questo che trattare questi temi
sa – ma non sa affrontar veri problemi!

Pasquino da Tizzana
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 27 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA RETORICA DELL’EFFICIENZA DELLE GIUNTE


Si ha voglia a dire che questa Giunta è efficiente e attenta ai problemi della città.
Si ha voglia a dire – come fa Gaggioli – che questa amministrazione è la migliore al mondo, tanto che finisce anche su Il sole 24 ore per le sue brillanti trovate in fatto di edilizia con i piani differiti.
Alla fine basta guardare per terra… ed è qui che casca l’asino.
Le foto che vi proponiamo stamattina riguardano il risicatissimo camminamento del ponte di Valenzatico, quello che da anni versa in uno stato di indecente abbandono.
Guardate bene come si presentano i 40 centimetri su cui deve camminare il pedone; e domandatevi come può fare una mamma con un passeggino o una carrozzina ad attraversare la Stella. O un anziano con bicicletta a mano.
Per farlo, deve spostarsi sulla carreggiata e pregare tutti i santi del paradiso che, mentre cammina, non arrivi una macchina o non salgano due veicoli sul ponte da opposte direzioni allo stesso tempo.
In oltre 20 anni di amministrazioni di sinistra, nessuno ha saputo fare un ponte a modo più in là. Per liberare la gente da un incubo e da un pericolo concreto.

Evviva l’efficienza di queste Giunte attente ai bisogni della popolazione!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 26 aprile 2011

BERLUSCONI CONCEDE TUTTO A SARKOZY E SUL NUCLEARE AMMETTE IL BLUFF



IL PREMIER ITALIANO AMMETTE: “SUI MIGRANTI LO SFORZO DI PARIGI E’ 5 VOLTE SUPERIORE AL NOSTRO”…ACCORDO TOTALE SUI BOMBARDAMENTI IN LIBIA…VIA LIBERA ALL’OPA DI LACTALIS SU PARMALAT… E SUL NUCLEARE: “L’ATOMO E’ IL FUTURO, LA VITTORIA DEL SI’ LO AVREBBE AFFOSSATO”






“Un incontro molto positivo”.Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha definito il vertice intergovernativo a Villa Madama con il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, appena concluso.La convergenza dei due leader sui tanti temi affrontati sarebbe stata totale, secondo quanto dichiarato dal premier italiano nella conferenza stampa a margine.

Durante il suo intervento, il premier italiano ha anche accennato alla recente decisione del governo di frenare sull’energia nucleare, nonostante “siamo assolutamente convinti che sia il futuro per tutto il mondo”, ha detto. Berlusconi ha così spiegato il motivo della moratoria governativa: il timore dell’opinione pubblica dopo il disastro di Fukushima avrebbe reso il nucleare “impossibile per anni”.

Meglio aspettare “uno o due anni perché si tranquillizzino”, ha concluso.“Tra Italia e Francia ci sono delle tensioni, – ha dichiarato Sarkozy sul merito dell’incontro – non ha importanza sapere di chi è la colpa, ma non hanno motivo di esistere”

.Nemmeno sulla gestione dell’immigrazione e sulla questione libica, quindi. Proprio su quest’ultimo punto, il presidente francese ha sottolineato di aver accolto positivamente la decisione italiana di un maggiore coinvolgimento militare.

Non si tratterà di bombardamenti, ha chiarito ancora una volta Berlusconi, ma di “inteventi con razzi di estrema precisione su singoli obiettivi militari, dove si possa escludere con certezza la possibilità di danni alla popolazione civile”.Insomma sempre di bombardamenti si tratta.Un passaggio dell’incontro è stato dedicato anche alla Siria, nuovo fronte caldo di proteste anti-regime.“Siamo molto preoccupati per gli sviluppi e le numerose vittime. – ha dichiarato Berlusconi – Facciamo un appello forte alle autorità di Damasco affinché diano un seguito concreto e immediato alle riforme annunciate”.

Durante il vertice, Berlusconi e Sarkozy hanno discusso al telefono con il leader del Comitato nazionale transitorio di Bengasi, Mustafa Jalil, per fare il punto della situazione.Jalil ha ringraziato l’Italia per la decisione di utilizzare i propri veivoli in azioni militari in Libia.Scelta del tutto condivisa anche dal presidente francese che, sin dai primi momenti delle operazioni, aveva richiesto un maggiore coinvolgimento.

Una decisione difficile, ha dichiarato Berlusconi, “per il passato coloniale e per i trattati di amicizia siglati con il popolo libico, ma riteniamo che del nostro intervento ci sia bisogno”.Anche perché, ha specificato il premier italiano, era stato richiesto dalla Nato e dagli Stati Uniti.Nessun problema con i vertici della Lega, secondo Berlusconi, nonostante il Carroccio si sia opposto con fermezza.“Ci siamo già sentiti – ha spiegato il premier – e li richiamerò anche tra poco per spiegare la questione”.Ma il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, insiste: “La Lega Nord è contraria alla guerra. Questa è la posizione che porteremo con Umberto Bossi al prossimo Consiglio dei Ministri”.I due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta su Libia e Nord Africa, con la richiesta alla Ue di una maggiore cooperazione – anche sul piano degli investimenti – con i paesi della sponda sud del Mediterraneo.

Durante il vertice, inoltre, è stata decisa la nomina di due stretti collaboratori di Berlusconi e Sarkozy, che si occuperanno di “affrontare il tema immigrazione, sviluppando i trattati già esistenti”, ha spiegato il premier italiano.Che ha voluto anche porre fine alle polemiche di questi giorni con la Francia a proposito dei permessi temporanei ai migranti tunisini.“Non hanno diritto all’asilo, è un’immigrazione economica, non dovuta a nessuna guerra”, specificava l’Eliseo.

Oggi, Berlusconi ha dato pubblicamente ragione al collega francese, riconoscendo lo sforzo della Francia “superiore cinque volte a quello italiano”. “Nessuna accusa quindi”, ha chiarito.Insieme alla dichiarazione congiunta, i due leader hanno firmato una lettera, indirizzata al presidente dell’Unione europea, Herman Van Rompuy, e al presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, con alcune proposte di modifica provvisoria del trattato di Schengen, in situazioni eccezionali, e la richiesta di potenziamento dell’agenzia Frontex, il sistema di pattugliamento europeo delle frontiere esterne.

“E’ necessaria la solidarietà di tutti i Paesi della Ue”, ha concluso Berlusconi.“Crediamo nel futuro dei gruppi europei, l’abbiamo sempre detto”, ha spiegato il presidente francese riguardo al capitolo economico dell’incontro.Che, proprio stamattina, ha visto scendere in campo il gruppo d’oltralpe Lactalis con l’opa lanciata per l’acquisto del gruppo italiano Parmalat.Una proposta “non ostile”, ha spiegato Berlusconi, che pure ha ammesso quanto sia singolare che l’iniziativa sia arrivata proprio questa mattina, data dell’appuntamento tra i due Paesi.La strada che Italia e Francia intendono percorrere, nel caso Lactalis-Parmalat e più in generale, è quella di una co-partecipazione.Per raggiungerla, secondo Sarkozy, è naturale “un periodo di tensione, per mettersi d’accordo”.“Voi avete le piccole e medie imprese, noi i grandi gruppi. – ha continuato il presidente – Non c’è bisogno di farci la guerra”.Massima disponibilità da parte della Francia, invece, ad appoggiare la candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea.Il presidente Sarkozy si è detto “molto felice” di sostenere la figura di Draghi, “perché è una persona di grande qualità, e in più é italiano”.


http://www.destradipopolo.net/


sabato 23 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLO SQUALLORE


Auguri, cari Quarratini!
Auguri per una Pasqua senza rumore e in santa pace. Una Pasqua da passare in serenità fra le mura domestiche.
Ve li facciamo con una immagine del vostro palazzo comunale: non quello buono dove sta di casa il Sindaco e dove c’è solo lustro per la rappresentanza e la facciata, ma quello dove voi, gente comune, andate a fare i vostri documenti; il palazzo che non sta a cuore a chi a cuore ha solo l’apparenza e non la sostanza.
Questo – al contrario dell’altro – è il palazzo della discarica cronica.
Sono mesi e mesi che i materiali di risulta e di scarto dei lavori interni vengono lasciati qui, dinanzi all’ingresso laterale del comune, che è sempre stato il centro della città da dopo che negli anni 70, per volontà di Amadori e forse non felice disegno dell’ingegner Gori, così il palazzo civico fu ristrutturato.
Ma i tempi vanno e le persone cambiano. Come le amministrazioni.
Oggi quello che conta non è qui, ma altrove: a Zela e alla Querciola, alla Màgia – peraltro sempre chiusa e non godibile e senza un vero e proprio progetto di utilizzazione futura, e ora solo un pozzo di spesa senza fondo, con le sue astrusità artistiche, ultima delle quali la fontana di Buren che, se non protetta da una muraglia cinese, coi suoi marmi bianchi finirà per diventare un bel muro per le bombolette di acrilico…
Buona Pasqua a tutti, Quarratini.

Questo è ciò che sa darvi la vostra democraticamente attenta e aperta amministrazione Sergio Gori!

POST SCRIPTUM

La Signora Sabrina ci fa gli auguri dal suo blog con questa poesia di Rodari:

Dall’uovo di Pasqua

Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.

Gianni Rodari


È il caso di risponderle per le rime…

Dall’uovo di Giunta

Dall’uovo di Giunta,
o della Sabrina,
or ecco che spunta
la grande ideina
che annuncia: «Quarrata,
su fatti coraggio,
ché dopo l’aprile
arriva anche maggio!».
Così volteggiando
a destra ed a manca
l’idea si fa avanti,
avanza ed arranca:
compar sui giornali,
compare sui muri,
è proprio il Mazzanti
che arringa i più duri
e dice che trova
quattrini e quattrini
per fare i lavori
ai suoi Quarratini.
Rimbomba l’idea
per tutto il Comune:
poi invece si ferma
perché, a queste lune,
non c’è più una lira
e un euro non c’è:
son solo parole,
Sabrina, altroché!

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 21 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA RETORICA DEL DIFENSORE CIVICO


Siamo al giro di boa annuale e al resoconto del Difensore Civico sulla attività svolta nel corso di un intero anno amministrativo.
Viene stilata la relazione finale e, guarda caso, ecco che il dottor Soreca si rende conto, quasi per miracolo, che se i risultati sono stati piuttosto modesti (solo una ventina di casi in 12 mesi) questo è da leggere come un risultato positivo sui valori che l’amministrazione e le strutture burocratiche hanno saputo offrire e trasmettere al cittadino.
Scrive, addirittura, il dottor Soreca, che l’ufficio del Difensore Civico «è risultato, invece, un luogo di accoglienza ed ascolto del cittadino teso ad aiutarlo ad affrontare con maggior cognizione e coscienza i piccoli ed i grandi problemi di ogni giorno».
Buon per lui che ci crede!
Noi siamo – ce lo consenta – di tutt’altro avviso in ogni senso.
Crediamo, e non senza motivo, che la gente non si rivolge al Difensore Civico perché sa che comunque questa figura non è indipendente e slegata (e perciò garante di imparzialità) rispetto all’amministrazione che la foraggia e la stipendia ogni mese.
Volenti o nolenti, le amministrazioni democratiche del nostro Paese – di destra, di centro e di sinistra – si sono inventate una figura che non sta affatto dalla parte del cittadino, ma dà solo ad intendere di starci, facendo vedere un interessamento che, alla fine, non porta da nessuna parte.
Ce lo consenta, Soreca, come nostra opinione e, aggiungiamo, non immotivata.
Che poi in un anno di lavoro le pratiche non siano neppure due al mese e che incidano su un costo di 5-6mila euro, questa considerazione ci rende ancora più scettici, se si pensa che, a volte, per cifre molto minori, l’amministrazione quarratina ha arricciato il naso come dinanzi a spese inutili.
Siamo purtroppo convinti che non sarebbero stati i Difensori Civici a mutare la storia d’Italia.
E più ancora siamo convinti che la gente non si fida né delle strutture burocratiche dei Comuni, né dei Difensori Civici d’Italia.

Nessun male, dunque, la loro soppressione.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 20 aprile 2011

I “RESPONSABILI” MINACCIANO BERLUSCONI: “POSTI ENTRO PASQUA O SCIOGLIAMO IL GRUPPO"




VOGLIONO TROVARE LE CARICHE PROMESSE DENTRO L’UOVO PASQUALE: NON SI SONO VENDUTI PER NULLA… HANNO APPROVATO IL PROCESSO BREVE, MA I PATTI NON SONO STATI RISPETTATI DAL PREMIER…MOFFA FA UN PATETICO APPELLO AI COLLEGHI: RINUNCIATE AI POSTI: TANTO LUI LO HA GIA’




Il gruppo di Moffa presenta il conto al premier: se entro domani non avranno parte dei posti promessi prima dell’approvazione del processo breve, non sosterranno più la maggioranza.“Più che Responsabili sembrano affamati”. Il finiano Carmelo Briguglio sintetizza così il pressing che gli uomini di Silvano Moffa stanno attuando sul premier.




Chiuse le votazioni alla Camera sul processo breve, infatti, il gruppo di Scilipoti, torna a battere cassa chiedendo il pacchetto di nomine per gli incarichi di governo dettando un ultimatum: entro le festività pasquali.Quindi entro giovedì.




Altrimenti, questo il messaggio recapitato a Silvio Berlusconi, sciogliamo il gruppo e liberi tutti.Eventualità che il presidente del Consiglio non può permettersi di prendere neanche in considerazione, visti i numeri della maggioranza alla Camera.




L’obiettivo dei Responsabili, spiegano alcuni esponenti del gruppo, è di chiudere entro la settimana anche perché l’accordo con il Cavaliere era chiaro e prevedeva, una volta approvato il ddl sul processo breve, la promozione di altri Responsabili nella squadra dell’Esecutivo.




La scorsa settimana l’unico a fare il suo ingresso ufficiale nella squadra di governo con l’incarico di sottosegretario al Lavoro è stato Nello Musumeci, esponente della Destra di Storace.




L’obiettivo dei Responsabili, anche per mettere a tacere le polemiche interne tra le varie anime, è dunque quello di portare a casa le nomine entro la settimana.Oltre alla pattuglia dei Responsabili, un posto da sottosegretario potrebbe andare anche a Daniela Melchiorre esponente dei Libdem che insieme a Italo Tanoni la scorsa settimana ha ufficializzato l’addio al Terzo Polo.




La Melchiorre sarebbe in pole per un posto da sottosegretario allo Sviluppo Economico.“Siamo al mercato delle vacche”, dice Felice Belisario, capogruppo dell’Idv. “In ogni mercato c’è chi vende e chi compra e chi vende vuole incassare il suo costo il prima possibile. E’ quello che stanno facendo i Responsabili che hanno venduto la loro moralità, approvando una legge vergogna come il processo breve, solo ed esclusivamente per una poltrona in cambio. Oggi puntano i piedi e ricattano il premier: vogliono riscuotere prima di Pasqua il loro premio.




Cosa credeva Berlusconi? Che gli sarebbe stato abbonato il suo debito?”.Moffa ha tentato di placare le polemiche, invitando i suoi a rinunciare alle rivendicazioni. “Reputo assolutamente necessario che si ponga fine a questo continui stillicidio di richieste e di promesse, e che si abbia il coraggio di rinunciare a qualunque incarico di governo impegnandosi invece in una azione di rilancio del centrodestra non solo per la sua riarticolazione, ma anche per fare le riforme che non possono essere più rinviate”, ha detto.Invito ovviamente finito nel vuoto e che è tornato come un boomerang a Moffa rilanciato da Nino Lo Presti di Futuro e Libertà.“Troppo comodo per Moffa, che siede tranquillamente sulla poltrona di presidente della commissione Lavoro della Camera, conquistata di certo per i suoi grandi meriti di giurista, pontificare sulle rinunce che dovrebbero fare adesso i suoi colleghi Responsabili-Disponibili in merito ai posti di governo promessi dal premier per pagare il prezzo della loro sottomissione”.E aggiunge: “Moffa dia l’esempio, rinunci lui alla carica che ricopre, alla guida di un importante organismo parlamentare, e giustifichi così la sua nobile scelta ideale. O, piuttosto, si vergogni”.Ma le intenzioni sembrano ben diverse.Il capogruppo dei Responsabili, Luciano Sardelli, ha incontrato il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, esprimendogli la preoccupazione per la tenuta del gruppo.L’allarme l’avevano lanciato gli esponenti di Noi Sud, chiedendo a Sardelli di ottenere un incontro con Berlusconi e minacciando: “Altre 24 ore di tempo e poi sfasciamo il gruppo, le promesse vanno mantenute subito”.Intanto i Responsabili annunciano una conferenza stampa per oggi alle 10 presso la Camera dei Deputati.Ufficialmente l’incontro con i giornalisti è stato convocato per presentare il documento politico programmatico del gruppo, ma potrebbe diventare anche l’occasione per alzare la posta.

lunedì 18 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DEL «LAVORARE DA CRISTIANI»


L’eterna contrapposizione fra civile e religioso
16 aprile 2011 di sabrinasergiogori


Spesso accade che civile e religioso siano posti in contrasto fra loro. Quest’anno più che mai le festività religiose e le celebrazioni civili si intrecciano: il prossimo fine settimana infatti celebreremo la Pasqua e, il giorno immediatamente successivo, l’anniversario della liberazione nazionale. Per questo nasce spontanea una riflessione su questo tema.
Come cittadina cattolica sono sempre stata convinta che le due cose non solo non debbano essere poste in conflitto, ma che possano concorrere insieme al percorso di vita di ognuno. Come sindaco di tutti poi, credo che si debbano tenere presenti le sensibilità e le esigenze di tutti.
Purtroppo viviamo una realtà in cui lo scontro, più che il confronto, è sempre più acceso e in cui si cerca di ridurre sempre il dibattito a chi è “per” o “contro” qualcosa o qualcuno. Credo invece che la ricchezza di una comunità e del suo tessuto, si misurino anche dalla capacità di essere uniti e reciprocamente disponibili ad accogliere le varie proposte e sollecitazioni alla riflessione. Duole invece constatare che spesso, da più parti, si innescano meccanismi per cui l’una cosa debba prevalere sull’altra, quasi fosse una competizione.
Personalmente sogno un paese in cui non ci si debba sempre “schierare”, dividendosi fra cattolici e anticattolici, berlusconiani e antiberlusconiani e mille altre divisioni. Sogno un paese in cui non si debba essere sempre etichettati in categorie così rigide, ma dove ognuno possa portare il proprio contributo personale, fatto di un’esperienza di vita che spesso va al di là delle divisioni.
Sogno un mondo dove si possa lavorare da cristiani, cercando il bene comune; ma non vorrei mai vivere in una società in cui non ci sono tolleranza e dialogo, perché sarebbe una società piena di paure e di chiusure. Essere aperti e disponibili, anche verso chi è diverso da noi, pur mantenendo la convinzione delle proprie idee, credo infatti sia un elemento di forza, per chi è cristiano come per chi non lo è.

Quello che vi abbiamo proposto qua sopra, è quanto ha scritto nell’ultimo post del suo blog il Sindaco di Quarrata.
Non aggiungiamo battuta.
Vi preghiamo solo di leggere attentamente quanto scrive e sottoscrive.

E di riflettere se, in tutta questa massa di buoni propositi, ci ritrovate un solo grammo di coerenza con la sua conduzione della nostra comunità.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 17 aprile 2011

IL PUNTO (DEGLI ANNUNCI A VUOTO)


15. UN VICESINDACO E IL SUO BLA BLA BLA
Domenica 17 aprile 2011

Durante il corso dell’ultima settimana la stampa locale non ha fatto altro che annunciare e annunciare e annunciare grandi eventi da parte del Comune di Quarrata, auspice il vicesindaco Mazzanti – che fra l’altro si sta sbracciando a più non posso in vista anche di una sua auspicata candidatura a Sindaco per la prossima tornata elettorale.
Da uomo delle toppe e delle buche qual è ormai diventato – inutile parlare di veri lavori, perché a questa frutta, ormai, siamo arrivati – stamattina sul Tirreno Marco compare in bella mostra accanto alla scuola della Catena, per la quale si parla di un parcheggio come se l’opera, richiesta e desiderata da decenni, fosse quasi già in costruzione.
E invece, se leggiamo il pezzo, è tutto il contrario: si dice semplicemente che c’è bisogno di un parcheggio. Ma non vi pare che sia fin troppo spreco, sprecare tanta carta stampata solo per dire una cosa che è più ovvia dell’ovvio e più nota del noto? La Catena non ha questo parcheggio e, anche se è previsto, non si farà.
Se i riflette bene, alla fine non possiamo che arrivare alla necessaria conclusione che, nei prossimi decenni, Quarrata dovrà spendere tutte le sue risorse solo e soltanto per le opere del Piuss che, sì, renderanno forse più bella la città (ma poi sarà vero?), ma che toglieranno ossigeno necessario a servizi e infrastrutture che, accantonate e non realizzate negli ultimi due mandati della Sabrina, non potranno trovare realizzazione che fra venti anni – e se va bene – quando la collettività, impoverita e precaria, avrà finito di pagare le manie di grandezza della peggio Sindaca di Quarrata.
È inutile che Marco si scalmani più di tanto. La giunta, di cui lui fa parte, è stata – e ci pensino bene gli elettori – quella che, in tempi di crisi come i nostri, ha tolto a tutti gli investimenti necessari solo per il piacere di gettare, sperperare e sprecare in investimenti di pura fantasia – Màgia, opere d’arte, musei inconsistenti… – a tutto danno dell’economia, dello sviluppo e dei servizi.

Bel servizio ai cittadini! E buona domenica a tutti!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 15 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLE TOPPE E DELLE BUCHE


Non passa giorno che il Vicesindaco Mazzanti non compaia sul Tirreno.
Non passa giorno che non ci raggiunga con qualche suo interessante proclama.
Non passa giorno che, alla fine delle sue esternazioni, non concluda con la solita frase non c’è soldi, oppure speriamo di trovare i finanziamenti nel corso di questo anno. O simili…
Siamo ormai alla filosofia delle toppe e delle buche. E a questo proposito, stamattina, ecco che si parla di nuovi importanti impegni per la popolazione amministrata.
Dopo avere speso 25mila euro per le toppe e le buche causate dalle piogge di novembre (bella cifra davvero, non vi pare? Non basta nemmeno a comprare una utilitaria!), il Comune ora ha stanziato 160mila euro con cui intervenire. Sai quante cose potremo fare!
Ora noi non possiamo riportare il pezzo della Quilici sul Tirreno, ma se avete pazienza di andarvelo a leggere, almeno al bar, vi renderete conto che gli interventi di Mazzanti consistono in: toppe e buche, buche e toppe. E stop. Non si va oltre.
O forse, al di là delle toppe e buche, c’è una novità stavolta: si risistemano le spallette del ponte di Valenzatico; e questa non è né una toppa né una buca, ma una vera e propria bufala, visto che quel ponte non ha bisogno di una raddrizzata alla spalletta – come accadrà grazie all’intervento – ma di una totale ricostruzione del ponte stesso, cosa che si sta dicendo, inutilmente e sempre mentendo, da più di vent’anni.
Ma sentite come conclude Mazzanti: «con le attuali risorse possiamo solo mitigare i danneggiamenti». Cosa che equivale a dire: non faremo nessun lavoro importante.

E allora c’è da chiedersi: ma questa amministrazione prende per veri coglioni i suoi 25mila cittadini amministrati?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 14 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO…LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLO "SPENDIAMO DI PIU"


Nei giorni scorsi sulle cronache pistoiesi è stata diffusa la notizia che il Comune capoluogo spende l’ira di Dio in affitti e che, se ci fosse la possibilità di raggruppare tutto in un unico edificio, i pistoiesi avrebbero un risparmio considerevolissimo. Questo discorso non vale solo per Berti e per la sua amministrazione. Vale anche per Quarrata dove abbiamo:

1. il vecchio Comune, oggi sede del Sindaco e del Segretario

2. il Comune di piazza Vittoria

3. la sede della Civetta

4. la sede dei Vigili Urbani

5. la sede dell’Ufficio tecnico nell’ex casa-Lenzi

6. la sede della biblioteca

7. la sede del Polo tecnologico

8. La Màgia

9. La Querciola


salvo che non ce ne sia sfuggita qualche altra.


Perché il Comune di Quarrata – in cui l’assessore Mauro si gloria di risparmiare poche centinaia di euro di corrente elettrica – non fa, sempre che ne sia capace, un bel censimento delle spese, e prova a vedere quante risorse se ne vanno in direzioni dalle quali potrebbero essere recuperate? Sarebbe un’opera meritoria e, forse, il Mazzanti non sarebbe costretto a ripetere sempre la solita frase: non ci sono soldi.


E così, forse, la Ferruccia potrebbe avere anche la sua piazza…

mercoledì 13 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLE PROMESSE (MANCATE)


Sulla Piazza della Ferruccia, ecco cosa ci ha scritto Renata Fabbri:

Il motto dello zio Ben nell’Uomo Ragno dice cosi: “A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità”.
La prima implicazione è di far coincidere le parole con i fatti. Almeno quelli del giorno dopo, o della settimana successiva, insomma del tempo breve nel quale bisognerebbe , a maggior ragione, misurare le parole.
Tempo che si può quantificare in un mandato amministrativo? In due o tre già si annebbia la memoria. Perché la prova della verità è non chissà quando, ma subito.
E il caso della Piazza di Ferruccia – tornato sulla cronaca di questi giorni con un articolo apparso sul Tirreno – calza, come suol dirsi, a pennello.
All’atto della discussione del bilancio 2002 – Sindaco Stefano Marini – già si parlava della sistemazione della Piazza e si spendevano impegni a parole. La parrocchia da tempo sollecitava che l’area, di proprietà della stessa, avesse una destinazione consona e non venisse sfruttata solo a parcheggio pubblico. Nel mandato amministrativo successivo (Sindaco S. Sergio Gori) si è continuato a parlare della sistemazione; addirittura fu dato incarico all’arch. Nicola Giuntoli di predisporre un progetto che, nell’intento, andava a ridisegnare il centro del paese con l’ambizione di “ricucire” pure su Agliana. Nel frattempo i promessi interventi intorno alla piazza, previsti in bilancio, per esempio l’illuminazione, venivano “congelati” e poi dirottati altrove in attesa di una definizione dell’assetto complessivo dell’area.. E siamo al 2007
Ora si dichiara da parte dell’assessore Mazzanti, nonché vice-sindaco, che “Ancora non è possibile quantificare con precisione il costo dell’intervento perché il progetto, una volta approvato in consiglio comunale, dovrà essere suddiviso in tre stralci: ridisegnare la viabilità, intervenire sulla piazza, definire i parcheggi. Ancora, quindi, non c’è un progetto definitivo: ne sarà redatto uno per ogni singolo stralcio. Per quanto riguarda le risorse, per il momento, in effetti, non ne abbiamo previste: spero si possano trovare già nell’arco dell’anno”.
A parte che ridisegnare la viabilità è nel progetto elaborato dall’Ufficio LL.PP. a suo tempo, e che l’intervento sulla piazza sarebbe a cura della parrocchia; quanto a definire i parcheggi… è il minimo che avrebbe dovuto fare da tempo il Comune, visto che il cimitero è comunale e intorno alla piazza insistono attività di pubblica rilevanza quali una frequentata scuola dell’infanzia, un circolo ricreativo, il centro socio – educativo del Comune Panta Rei ed altro. E dall’approvazione del regolamento urbanistico vi è previsto un progetto di centralità.
La realtà è che se non si prevede l’intervento – e non è previsto - nel piano delle opere e dei finanziamenti, i soldi - che non ci sono - non ci saranno neppure domani. E chi dovrebbe, come potrebbe attivarsi per reperire le risorse necessarie?
Siamo seri: l’effetto annuncio, alla lunga utilizzato per riempire le pagine dei quotidiani, vorrebbe far credere che le parole possano sostituire i fatti. Purtroppo non è così, con discapito della credibilità delle istituzioni e disincanto dei cittadini che non sanno più a chi e a cosa credere.
Non si può che prendere atto, amaramente, che questo modo di amministrare ha sostituito il potere del fare con la dichiaràzia inconcludente e straparlante di chi non riesce neppure ad assumersi nelle scelte – o non scelte – fatte le proprie responsabilità.

Renata Fabbri
Agorà – Circolo di Cultura Politica

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 12 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO…LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DEL "DICO MA NON LO FO"


Di questa bufala elettorale, cari Quarratini, la maggioranza democratica della Sabrina ne sta parlando da anni.

Basterà che leggiate il testo di Marta Quilici (Il Tirreno di domenica scorsa, 10 aprile) e ve ne renderete conto a colpo d’occhio.

La giornalista infatti scrive: «nel 2001 Cittadinanza attiva lanciò l’idea di una riqualificazione della piazza, nel 2003 fu elaborata una proposta preliminare, nel 2008 il comitato presentò una petizione in Comune. Il piano fu poi inserito nel regolamento urbanistico insieme ai progetti di centralità di altre frazioni quarratine. Nel bilancio di previsione 2009 il Comune aveva previsto 110 mila euro per la piazza di Ferruccia a fronte di un progetto complessivo stimato allora per 350 mila euro circa.

Il progetto però non è mai decollato» e subito dopo fa dire a Mazzanti: «Ancora non è possibile quantificare con precisione il costo dell’intervento – spiega Marco Mazzanti, assessore ai lavori pubblici – perché il progetto, una volta approvato in consiglio comunale, dovrà essere suddiviso in tre stralci: ridisegnare la viabilità, intervenire sulla piazza, definire i parcheggi.

Ancora, quindi, non c’è un progetto definitivo: ne sarà redatto uno per ogni singolo stralcio. Per quanto riguarda le risorse, per il momento, in effetti, non ne abbiamo previste: spero si possano trovare già nell’arco dell’anno».

È mai possibile considerare seria una proposta di questo genere, specie per una amministrazione che, recentemente, si è perfino convertita, con un vero miracolo, alla democrazia partecipativa? Se non c’è mezza lira per niente di utile e se tutte le risorse vengono stornate sull’inutile e velleitario Piuss del cilometroqadro del centro o sulle piste ciclabili, chi penserà mai di rimettere a posto la piazza della Ferruccia per onorare – come si legge sul giornale – anche la figura di don Orazio Ceccarelli? È la filosofia del dire solo per fare scena.

Al fare – come dice Mazzanti – ci penseremo dopo: i quattrini si spera che si possano trovare già nell’arco dell’anno.

Eppure si sa che chi vive di speranza muor…

Ma non la smettono mai di prendere in giro chi lavora e suda davvero?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 11 aprile 2011

FINI ALL’ATTACCO A BARI: “C’E’ CHI TORNA BELANTE NEL GREGGE DEL PDL ? NOI ANDIAMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA"

ALLA CONFERENZA NAZIONALE DI GENERAZIONE FUTURO, A BARI, FINI IRONIZZA: “SE FOSSIMO COSI’ POCHI COME DICE IL PREMIER, PERCHE’ NON FA PASSARE GIORNO SENZA ATTACCARCI?”….”PERCHE’ BERLUSCONI NON HA SPESO UNA PAROLA PER I GIOVANI PRECARI E PARLA SOLO DEI SUOI PROCESSI? INFISCHIAMOCENE DI CHI CI COLLOCA A SINISTRA”…”SI TORNI ALLA POLITICA COME MISSIONE CIVILE”

“Qualcuno è tornato per paura nel gregge del Pdl, altri hanno un perenne mal di pancia: un dato di realtà che non deve in alcun modo preoccuparci”.
Così Gianfranco Fini chiude la prima conferenza nazionale di Generazione Futuro a Bari.
E per dimostrare che la politica non è soltanto “presunzione di essere rieletti, ma voglia di costruire a spese proprie un futuro migliore”.
E in questo appello non può che rivolgersi a chi a proprie spese ha raggiunto la Puglia.
I volontari, li chiama, che sono consapevoli dell’importanza di una nuova politica che parla dal basso.
In linea con la strada tracciata a Milano: difficile, impervia ma profondamente giusta.
“Se siamo così pochi- dice Fini- come mai Berlusconi è ossessionato da noi? Ma è possibile che se non contiamo nulla non perda spunto, tra le tante barzellette tristi che racconta, di dire che tutto quello che accade è colpa nostra?” E si chiede: “Come fanno alcuni vecchi amici a difendere ciò che ormai è l’indifendibile?”.
Soprattutto invita chi governa a gettare un occhio fuori dal palazzo, per rendersi conto delle emergenze in cui versa il Paese.
Perché in questo Fli ha un’idea diversa dell’Italia, della politica con la P maiuscola.
A nulla serve restare con le braccia conserte, o perseguire “il garantismo peloso” che propone il premier.
Il garantismo vero, invece è quello per cui “mai più un innocente deve andare in galera, e non quello per cui mai più un colpevole deve essere condannato”. I diritti, rileva, si garantiscono quando si fanno le riforme.
Eccolo l’altro tema spinoso. Berlusconi negli ultimi dieci anni, ricorda Fini, è stato a Palazzo Chigi per otto.
Quindi non serve respingere responsabilità, quando poi, ad esempio, sotto il profilo delle tutele, la cassa integrazione occupa militarmente la società dove la “flessibilità ha fatto irruzione come un masso”.
E rivolto al premier gli imputa il fatto di non aver detto nemmeno una parola sui precari.
E sulle polemiche interne aggiunge: “La nostra è una traversata difficile. Alcuni sono tornati belanti dal Cavaliere”. E poi: “Infischiamocene di chi ci colloca a sinistra”.
Ma il perno del ragionamento di Fini è sulla dignità.
Senza la quale il paese non può offrire un’immagine gradevole si sé, sia al suo interno che fuori dai confini nazionali.
Una dignità che prescinde da una contrapposizione geografica fondata sul geolocalismo della Lega, perché “in Italia c’è un nord e un sud, non c’è la Padania”.
E allora la politica sia una “missione civile”, una spinta per controbattere anche le più formidabili forze di potere.
Che premono, che spingono.
Ma che nulla possono contro un sogno chiamato politica.
L’unico che fa muovere i popoli.

http://www.destradipopolo.net/

domenica 10 aprile 2011

IL PUNTO (LEGALITARIO)


15. UN SINDACO CHE… NON VUOLE FARE POLEMICHE
Domenica 10 aprile 2011

Ieri Il Tirreno ha dato la notizia che per evitare polemiche il Comune dice addio all’autovelox sulla Panda.
Era l’ora, diciamo noi. C’è da meravigliarsi che ci abbia messo così tanto per prendere questa decisione, per così dire, dovuta.
D’altra parte sappiamo – per continua ammissione della stessa Sabrina – che Quarrata è il Comune della legalità, oltreché, ovviamente, delle cicogne, delle piste ciclabili per meno di 150 cittadini, delle reti di distribuzione acqua-gas che non si sa dove corrano, delle spese per il turismo che non c’è (vedi Màgia e Querciola), dell’informazione soppressa (vedi Quarrata Informa), dell’edilizia che finisce su Il sole 24 ore (ma non si sa bene se a gratis o a pago) e di molte altre cose che non è il caso qui di ricordare.
Bene. Parlavamo della Panda bianca che serviva a beccare quelli che vanno forte per strada.
E bene fa il comandante Billi a mazziarli e il Sindaco a volerli mazziati. Ma sempre nel rispetto delle norme e delle regole e non con l’inganno.
E ora, se qualcuno ha sollevato il problema e, in qualche modo, questo qualcuno è stato ascoltato nelle sue lamentele e doglianze, ciò significa che forse un po’ di inganno, qualche piccolo segno di muffa riguardo, alla Panda bianca, di cui si serviva il Comune, forse c’era.
E allora è inutile fare il solito discorsino buonista del per evitar polemiche.

Per com’è la sindaca di Quarrata – che di polemiche ne ha innescate più di mille in questi suoi interminabili anni di dittatura – non resta che credere che, se la Panda è stata messa a riposo, era molto meno legale di quanto si potesse pensare per il Comune della legalità.

Buona domenica a tutti!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 8 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DEL «FAI DA TE»


Torniamo, anche stamattina, sul problema degli allacciamenti alla rete idrica e del gas a Quarrata.
Torniamo, insomma, sulle dichiarazioni di Mazzanti, che ha parlato, nei giorni scorsi, di impegni della sua amministrazione nella direzione dell’estendere le reti – ovviamente con una manciata di euro e non con interventi qualificanti e sostanziali.
E perché il lettore possa orientarsi bene in questa materia, riportiamo in cartello l’articolo della Nazione di stamattina, e uno stralcio del post che Andrea Balli ha realizzato sul suo blog.
Qual è la situazione reale?
È presto detto. In più di vent’anni di governo della città, la sinistra non è stata capace di realizzare un’indagine e una mappatura delle reti di distribuzione acqua-gas-fognature.
In pratica Quarrata – che sta finendo sui giornali nazionali grazie alle brillanti soluzioni per l’edilizia, architettate dall’assessore Gaggioli – sarebbe all’avanguardia nelle costruzioni e, non in retroguardia, ma in assoluta coda, nel sapere dove corrono i tubi di qualsiasi genere.
In oltre 10 anni di richieste formulate da comitati, da forze politiche e da singoli consiglieri, la sinistra non è stata capace di saper dare una risposta precisa su chi ha e chi non ha acqua/gas/fogne. E su quanti siano.
E il vicesindaco Mazzanti parla di dare la precedenza a chi ha avanzato per primo la domanda di allacciamento?
Basta la risposta del dirigente Battaglieri a Manetti, per capire che non è che ci sia qualcosa che non va, ma che addirittura non va nulla in questo Comune e in questi uffici.
Secondo la dirigente, infatti, Manetti (o chiunque altro) dovrebbe lavorare almeno 6 mesi – con mappe e carte – per capire qualcosa, eseguendo esami e rilievi su documenti che non sono certo il massimo della chiarezza, e nei quali neppure gli uffici sono stati in grado di lavorare per mettere tutto a pulito.

Vi sembra, questo, il Comune della trasparenza e della legalità? O non creerà tutti questi problemi perché si arrivi apposta a non capirci un bel nulla?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

I PENDAGLI DA FORCA CHE ESULTANO PER LA MORTE IN MARE DEGLI IMMIGRATI


QUESTI I COMMENTI DI NUMEROSI LETTORI DE “IL GIORNALE”: “PECCATO IN TROPPI SONO RIMASTI VIVI”… “48 SUPERSTITI? TROPPI. LA PROSSIMA VOLTA BISOGNA FARE MEGLIO”… “SPERIAMO NON SE NE TROVINO ALTRI IN VITA”… NEL REGNO DELLO STERCO VINCE L’IDEOLOGIA DEL CULO FLACCIDO


I lettori del Giornale si augurano più morti.

Un contenitore di no, di “crepassero”, di “non ne possiamo più”.“Speriamo non se ne trovino altri in vita”, si leggeva nei commenti sul sito del Giornale di famiglia.

Senza contare che è andata in scena una vera e propria tragedia del mare e di vite che adesso non ci sono più, tra dispersi e morti certificati, inghiottiti dal mare.

Ma quel pubblico di quel quotidiano invoca altra tragedia, altro sangue, altre morti.“Peccato, troppi sono vivi”, oppure, “si è ribaltato un barcone……e chi se ne frega!!! Dovrebbero ribaltarsi tutti i barconi che vengono sulle nostre coste, così avremmo finito di fare patti con i paesi nord africani che poi non rispettano, senza bisogno di sborsare un’Euro”.“Se facessimo come Malta , e puntassimo contro i loro barconi i cannoni , vuoi vedere che andrebbe la Boccassini a riprenderli !!” .Passando per il “non me ne frega nulla, se fossero restati al paesello, sarebbero vivi.”

Ma non è finita: “Voglio dare un’applauso al mare e al vento che sono i veri italiani. Però 48 superstiti. Troppi. Bisogna fare meglio la prossima volta se tentano ancora”.“Sono veramente demoralizzato per il numero così alto di superstiti. Speriamo non se ne trovino altri in vita”.

Un elenco di frasi, pardon, di non pensieri.Che, verrebbe da pensare con malignità, avrebbero potuto trovare ospitalità solo lì.La direzione, alla fine, li ha cancellati.

Il berlusconismo e il leghismo, ormai è chiaro, non hanno nulla da spartire con la destra, il conservatorismo, per non parlare del liberismo, rappresentano solo un tumore maligno.

In questi soggetti sono saltati tutti i freni inibitori, siamo già dalle parti della patologia mentale conclamata.Una patologia di gruppo, una malattia di popolo che sempre prospera e dilaga come una pandemia sotto determinate condizioni politiche.

Perché infatti, ogni volta che un popolo si sente libero di esternare i peggiori sentimenti rettiliani di odio, razzismo ed insensibilità che sfociano inevitabilmente della sociopatia da mancanza di empatia, senza provarne vergogna, è perché c’è una classe dirigente che gli permette di farlo.Che gli concede il brivido blu di essere carogna e delinquente come lei.

Quando il razzismo viene istituzionalizzato esso non è più un valore negativo ma positivo ed anche chi non era razzista lo diventa.Nel regno dello sterco dove solo il denaro e la fascinazione per il crimine sono valori, vige l’ideologia del Mio Culo .

Al Mio Culo, quindi anche al tuo che mi hai votato, tutto è permesso, anche ciò che fino a ieri era vietato perché non esiste più legge, non esiste più etica, né Stato, né giustizia.

Il grande Culo Flaccido ti permette finalmente di essere carogna come hai sempre sognato.Di venire fuori in tutta la tua cattiveria.Niente da meravigliarsi quindi che questo popolo malato che non sappia più immedesimarsi in un disgraziato che muore affogato e ammiri tanto il vecchio trombaminorenni.

Forse avrà qualcosa da ridire sul fatto che le minorenni in oggetto siano straniere e magari clandestine, ma per il resto è tutto ok.

Anche la pedofilia è sdoganata, “tutto è lecito a casa propria”.

Tutto è ammesso: anche che, mentre dei poveri bambini muoiano annegati per rincorrere il sogno di una vita decente, dei pendagli da forca continuino a vivere la loro esistenza di luridi vermi.

Senza offesa per i vermi.

giovedì 7 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO…LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELL'"UNTO DALLA SIGNORA"


Stamattina sul Tirreno Marta Quilici fa parlare il vicesindaco Mazzanti – a cui s’è sciolta la lingua, in questi ultimi tempi, come ai discepoli dopo l’intervento della discesa dello Spirito Santo dopo l’ultima cena.

E ultima cena, effettivamente, potrebbe anche essere, questa ultima annata di giunta rosa, dopo la quale potrebbe esserci il diluvio e per Quarrata – indebitata a dovere da Piuss e stupidaggini d’ogni sorta – non cambierebbe nulla.

Mazzanti spara alla Pancho Villa: in tutte le direzioni. Salvo finire dicendo che i quattrini sono pochi e non si può fare nulla. Però stavolta dice che anche quest’anno il Comune ha stanziato 135mila euro per nuovi allacciamenti di acqua e gas.

Veramente ci dovrebbe pensare Publiacqua, a queste cose. Ma oltretutto con 135mila euro quanti allacciamenti farà il buon Marco? 10? 12 o giù di lì? E via delle Lucciole? Resterà com’era prima: al buio e illuminata solo dagli animaletti lampeggianti durante le belle notti di maggio e giugno.

Quante parole inutili! Questa è però la filosofia dell’unto dalla Signora.

La Sabrina sembra averlo investito della primogenitura in successione; e pare proprio che Marco possa essere presentato come candidato sindaco – a meno che, poi, alla fine, la Giovannetti non lo freghi e compri la sua primogenitura, biblicamente, con un piatto di lenticchie.

Per intanto Marco si ricopre un po’ di ridicolo quando dice che il Comune ha sempre messo cifre di questa portata a disposizione dell’estensione della rete idrica-gas, e che lo farà sempre anche negli anni futuri. Come se tutto quel suo mondo, così vacillante e insicuro grazie alla peggio Sindaca di Quarrata, potesse durare in eterno!

P.S. – Mazzanti dice che via delle Lucciole sarà messa in coda perché altri hanno fatto domanda di allacciamenti prima della gente di là. Non dice però né chi, né come, né quanti. Sempre col solito silenzio di questa amministrazione, che fa le cose senza consultare assolutamente nessuno e senza dare alcuna spiegazione.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 6 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLA PSEUDO-LEGALITÀ


Vi invitiamo a leggere l’articolo di Giancarlo Zampini apparso stamattina su La Nazione e a meditare attentamente sui princìpi di moralissima legalità che il Sindaco professa ogni giorno, a tutte le ore, da tutte le parti, in ogni circostanza.

Autovelox , multe contestate
«I vigili accettino le sentenze»
Ciottoli chiede che il Comune
non sprechi più i soldi in cause


Autovelox ancora alla ribalta, sono riprese con una certa frequenza le segnalazioni alla nostra redazione di automobilisti che non condividono i modi con cui la Polizia Municipale svolge questo tipo di servizio. Lo scorso 22 aprile pubblicammo in cronaca la foto della Fiat Panda usata per i controlli, in sosta lungo l’ex strada Statale 66 poco distante il Centro Commerciale Superolmi.
Auto che si dimostrò non idonea per tanti motivi, fu causa dell’annullamento del verbale ad una automobilista che aveva fatto ricorso al giudice di pace con giudizio del 18 giugno 2008.
L’amministrazione comunale presentò appello, risultato altra sentenza sfavorevole pronunciata e motivata dal tribunale di Pistoia il 6 dicembre 2010. La foto odierna si riferisce alla postazione di sabato mattina, sempre lungo l’ex strada statale 66, fra le frazioni di Olmi e Casini, l’auto non è più la Fiat Panda ma una Punto in dotazione alla Polizia Municipale. Ebbene, anche in questa occasione – la foto lo conferma – l’auto è poco visibile, non è presente l’addetto in uniforme, non porta sul tetto la scritta Autovelox.
Nella sentenza del tribunale, che noi de La Nazione pubblicammo quasi integralmente si legge: “L’articolo 142, 6 bis prevede che le postazioni di controllo sulle sedi stradali per il rilevamento della velocità siano ben segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o dispositivi di segnalazione luminosa. La norma prevede non solo la preventiva segnalazione, ma anche la buona visibilità della macchina di controllo e della postazione, fattori che devono servire da deterrente e non come intervento punitivo”.
La gente prende le multe, fa bene a fare ricorso, dice il consigliere comunale Maurizio Ciottoli, capogruppo di Futuro e libertà, e continua: “La Polizia Municipale si comporti come la legge dice, crede di essere nel giusto ma perde la causa, l’amministrazione si appella, tanto paga il cittadino, quando invece dovrebbero essere loro a tirare fuori i soldi. Inutile insistere, adeguiamoci una volta per tutte. Intanto nella seduta del bilancio preventivo sono state inseriti 80 mila euro in più di multe per infrazioni al codice della strada, che riguardano quelle derivate dall’autovelox, molte ricadono su chi si reca al lavoro non colpiscono chi corre veramente veloce, in particolare dalle 21 alle 7 del mattino quando i controlli della Polizia Municipale sono inesistenti”.

Anche noi, nei prossimi giorni, potremmo documentare questa situazione del tutto anomala. Qui intendiamo solo sottolineare che non si fa prevenzione con sistemi che vengono smentiti dai tribunali e dai giudici.
Ma soprattutto che il Sindaco della legalità dovrebbe chiedere conto delle inutili spese di appello – e ne ha tutti gli strumenti – ai suoi subalterni. Se non lo fa è perché non vuole.

La vera legalità è questa?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 5 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DEL BILANCIO DI PREVISIONE AMBIENTALE 2011


Fa impressione rileggere alcune delle considerazioni che Alessandro Cialdi (Udc) ha tracciato in relazione al cosiddetto bilancio di previsione ambientale. Dunque impressioniamoci ancora un po’ e facciamo nostre queste osservazioni allarmanti. Pag. 32: un dato interessante: percentuale di cittadini quarratini che si spostano in bicicletta: 1,77% pari a 123 persone. Incidenza delle programmate piste ciclabili, con il Piuss, di € 29.268 a persona! In altre parole una spese di milioni di euro perché i Quarratini devono necessariamente andare salutisticamente in bicicletta. Ma siamo sicuri che lo faranno? O non era meglio spendere meglio tutti questi milioni che la Giunta si appresta a sprecare? Pag. 43: Estensione rete idrica acquedotto, estensione rete fognaria; dove, quando? Forse è uno scherzo, oppure un refuso. Ma quando mai queste cose di cui parla l’amministrazione è stata realizzata? Sul nostro territorio siamo al disastro ambientale. Discussione del progetto preliminare per la cassa d’espansione della Querciola. Altro scherzo, se ne parla dal 2002 e solo con la presentazione del progetto a dicembre scorso, vi siete accorti della presenza di un mandracchio e di una casa. Voi, e solo voi, perché i cittadini di Caserana ve lo dicevano da alcuni anni! È stato semplicemente comico vedere quanto è stato il lavoro svolto per nulla. E l’assessore Dalì dove abitava, a New York? Pag. 44 e 45: Eccezionali i dati in queste pagine; praticamente l’ammissione che non sappiamo neanche chi ha l’acqua e chi no, chi è servito dalle fogna e chi no; mi chiedo, con questi dati, come fate a programmare gli interventi? In compenso, aumentano le autorizzazioni allo scarico fuori fognatura, indicativo del fatto che sono moltissime le abitazioni ancora non servite dalla fognatura pubblica. E lo si segnala anche con il segno positivo! A ripensarci, si vergognerebbero anche i sassi. Solo loro – Sabrina in testa – non ha faccia. L’area di competenza 5 – Rifiuti, merita un capitolo a parte. La giunta ha approvato, il 18 marzo scorso, la maggiorazione della tariffa dell’8% seguendo pedissequamente il piano finanziario presentato dal Cis il 18 marzo scorso. Non è un errore, lo stesso giorno della presentazione del piano. Bisogna dire che al CIS sono proprio bravi, qualunque cosa ci fosse stata scritta, andava bene; mi dicono fosse una paginetta secca secca. Negli ultimi sei/sette anni la tariffa è aumentata del 70% circa, punto più punto meno, ci siamo indebitati fino al collo con l’ampliamento dell’inceneritore e solo ora vi accorgete che forse vale la pena di cambiare sistema, passando al porta a porta. Al di là del cinico disinteresse del Sindaco per la salute dei suoi concittadini, restano solo aumenti su aumenti e peggioramenti delle condizioni di vita e di servizi. Non parliamo, poi, della questione dell’inceneritore che dovrebbe essere chiuso… Come possono fare i Quarratini a fidarsi di questa Giunta dei disastri? E il Sindaco è orgoglioso di questa sua eccezionale bravura? Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 3 aprile 2011

IL PUNTO (MELENSO)


14. UN SINDACO DA ‘LIBRO CUORE’
Domenica 3 aprile 2011

Basta sbirciare un po’ sul blog del Sindaco, per vedere quali sono gli interessi del nostro primo cittadino. Gli interessi che vengono prima di tutti i problemi – e piuttosto gravi – che turbano e impoveriscono la nostra città.
Uno dietro l’altro, non ci sono che richiami ad argomenti lievi, gentili, elegiaci, lirici… Insomma: da batticuore, da lacrimuccia che scende, da fronticina puerile aggrottata per la tristezza che possono suscitare.
Manca solo la storiellina dell’uccellino che muore di freddo durante un rigido inverno – un po’, insomma, quel Pascoli secondario e insopportabile di Valentino vestito di nuovo come le brocche del biancospino, oppure della Cavallina storna – e… lo spessore del primo cittadino di una città assediata dalla crisi e dalla fame, dalle alluvioni costanti e dalle buche nelle strade, che sembrano crateri di mortaio nella striscia di Gaza, si rivela tutto come per incanto; e pare davvero – come Lei ama dire – che Quarrata sia un posto dove si vive bene.
Lei, forse, ci vive bene. Non certo i cittadini comuni.
Negli ultimi tempi la Signora chi l’ha vista ha fatto qualche breve apparizione solo per sostenere la lotta del suo adorato Romitino per la posta del Santonuovo (una performance che, come sappiamo bene, ha ottenuto i risultati che ha ottenuto, nonostante l’arrivo della consigliera regionale di Pistoia, che si è fatta in quattro per depositare il problema-Santonuovo sul tavolo del Presidente Rossi) e, ora, per la sepoltura del Canonico Marini, sempre a carico di Romiti a sua volta primo sindaco di Santonuovo…
Insomma: per tutto quello che non costa una palanca, si muovono mari e monti: anche Lei. Per quello che veramente conta, il nostro caro angelo – tanto per usare un’espressione da canzone di Battisti – non muove un dito e non ha una lira.
Non ha mosso un dito per mandare, rispettosamente e come si conviene, ai suoi colleghi di consiglio (ma di opposizione), il bilancio in tempi utili per un esame e delle osservazioni a modo (e ha fatto muovere, invece, la sua Giovannetti perché dimostrasse, con un bel sillogismo aritmetico, che 15 giorni bastavano per capire tutto); si è scomodata sulla Nazione per ribadire il concetto che le opposizioni non hanno capito nulla né del bilancio né di come ci si comporta. E intanto, in casa sua, sul suo blog, piagnucola e aggrotta le ciglia come una bambina prodigio che sa come portare il cappello…

Che Sindaco da Libro cuore! Buona domenica a tutti!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 2 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLA SANTITÀ


Stamattina S(ua)abrina S(antità)ergio Gori ci insegna su La Nazione che il bilancio è lo specchio delle scelte politiche di una amministrazione.
Grazie, o straordinaria maestrina della Cgil, per averci così ben illuminato su ciò che non sapevamo o non sapevamo bene! E grazie di farlo, quando e come ti pare, e, soprattutto, se ti torna comodo e solo allora.
Preghiamo, fratelli! Ecco la parola del Vangelo Sergiogoriano:

Il sindaco risponde su bilancio e Piuss
«Polemiche senza conoscere i fatti»


«Il bilancio è lo specchio delle scelte politiche che un’amministrazione fa». A spiegarlo è il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori. Che aggiunge: «Nel merito di queste scelte ci sarebbero questioni su cui discutere e dividerci. Per farlo sarebbe necessario leggere il bilancio e approfondire le questioni». Il gruppo consiliare del Fli ha sottolineato i 250mila euro di incarichi e consulenze, che la nota illustra più dettagliatamente: «Il censimento dei numeri civici, costato 25mila euro è stato chiesto e pagato dall’Istat. Un dettaglio su questo punto: il comune di Quarrata ha fatto un bando per l’individuazione dei 7 rilevatori riservato ai soggetti che si trovano in condizioni di disoccupazione o di cassa integrazione, ma questo non si dice. Gli autisti del Comune: sono 4 di cui tre fanno il turno di mattina e uno di pomeriggio, ragione per cui si integra con personale esterno. Lo spreco sarebbe che l’autista del pomeriggio potrebbe venire anche la mattina. La nostra domanda: ma dovrebbe venire gratis, fare il doppio turno o come?». «Veniamo al Piuss — conclude il sindaco —: nel 2011 abbiamo 3 milioni di investimenti di cui 2 per tutte opere che non hanno niente a che vedere col Piuss. Dei 951mila euro destinati a progetti Piuss, 905 mila euro, pari al 95% sono di finanziamenti, 46mila euro, il 5%, di fondi comunali. E poi, si mette in dubbio che i revisori dei conti siano neutrali, quando ognuno di noi sa che sono organi di controllo e di garanzia eletti da tutti. E si mettono in dubbio le sentenze del Tar, solo quando danno ragione al Comune».

Parola della Sabrina.
Solo che la peggio Sindaca di Quarrata si scorda (o perché mai?) di dirci che davvero non possiamo leggere bene 700 pagine di bilancio quando siamo costretti a farlo discutendone un’ora appena (che può andar bene per due innamorati che si lasciano: Un’ora sola ti vorrei…) ma non per della gente che voglia, seriamente, impegnarsi nel tutelare i diritti dei cittadini.
Lo dica anche alla sua dama di compagnia Giovannetti, quella che adopera bene il pallottoliere per fare i conti dei tempi (degli altri, però).
E solo che la peggio Sindaca di Quarrata si scorda di dire a tutti che i finanziamenti e le opere finanziate non nascono come impollinazioni naturali, ma vengono dai prelievi delle tasche dei cittadini della Toscana, dalle quali questi quattrini sono stati sfilati, oltre che con l’Irpef, anche con le addizionali regionali e comunali che tutti – malgrado tutto – sono costretti a rilasciare a spreconi e sperperoni come Lei e la Sua Giunta, per il prelievo forzoso e forzato che c’è sulle buste paga.
La smetta, dunque, di smeleggiare con la suo pesudo-piagnisteo da piccola perseguitata dai nazisti. Non la dà a bere a nessuno.

La Sabrina non è Anna Frank. È solo una kapo.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 1 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLA NON-DEMOCRAZIA


La prima valutazione che voglio affrontare stasera riguarda la procedura, l’iter della presentazione del bilancio ai consiglieri comunali.
Ritengo che così come viene effettuata oggi sia una presa in giro, e mi spiego.
Documenti inviati per email l’11 marzo 2011 – 500 pagine tutte da stampare – con l’invito a formulare emendamenti agli schemi di bilancio entro 7 giorni, quindi entro il 21 marzo.
Quindi, convocazione per il giorno 16 marzo ore 18 per la relativa Commissione, poi giustamente rinviata al 18 marzo, viste le celebrazioni già programmate per l’Unità d’Italia.
Oggi, 28 marzo, discussione in Consiglio per l’approvazione.
16 giorni, feste comprese, con solo una commissione, per valutare il lavori di decine di uffici, funzionari, politici ecc.
Sfido qualunque persona di media cultura riuscire a entrare in tutti i meccanismi di bilancio, continuando la propria attività naturalmente, pensare di proporre emendamenti, consigli o suggerimenti come il mandato degli elettori vorrebbe.
Quindi, ci prendiamo in giro.
Ha esordito così Alessandro Cialdi (Udc) sul bilancio discusso nei giorni scorsi. Ma non diciamo niente di nuovo se anche noi sosteniamo, da sempre, la stessa cosa.
Questa maggioranza così democratica, è la maggioranza della democrazia del Romitino: una mobilitazione di popolo per le poste di Santonuovo o per il salvataggio della tomba del canonico Marini (aspetti per in quali non occorre essere dei democratici di sinistra per essere d’accordo), ma il più smaccato spregio delle più elementari regole della vera democrazia e partecipazione con le opposizioni. E continuiamo a dire opposizioni, anche se a Di Vincenzo e al Sel la destra non piace e – forse – proprio per questo la Sabrina, la peggio Sindaca di Quarrata, discute i suoi bilanci con tutti gli altri fuorché con la maggioranza dei Quarratini, rappresentati – purtroppo per Lei e i suoi – anche e soprattutto da Fli e Pdl, oltre che dal resto delle forze politiche.
Seconda questione – ha detto Cialdi –: Contiamo tutti.
Eppure, nonostante certe richieste di chi ha cercato di partecipare, i costi dei servizi, per i cittadini, sono stati aumentati per il 2011. E altre risorse – come quelle derivanti dalla alienazione di edifici comunali, che dovevano essere spese laddove venivano realizzate (pensiamo alla scuola di Montemagno e alla riasfaltatura della strada della frazione), hanno preso altre vie e i cittadini sono rimasti a denti asciutti.
Si pensi poi alla Màgia, solo costi e nessun ricavo – e solo per cerimonie e foto-ricordo! E lo stesso vale per la Querciola, che non dà reddito alcuno, ma solo una caterva infinita di spese. In utili per giunta.
Dinanzi a fatti – e diciamo fatti – di questo genere, e a decine di altre considerazioni che faremo nei prossimi giorni, resta difficile poter essere positivamente disponibili a gestire la cosa pubblica con suggerimenti propositivi (l’accusa che ci è sempre fatta è che… non collaboriamo abbastanza!) con una amministrazione che è, come il suo Sindaco, l’immagine spaccata della superbia, dell’autoritarismo e della mancanza di intelligenza nel proporre qualsiasi progetto a favore della città.
A meno che non si tratti di progetti inutili e inefficaci. Come ad esempio il tavolo tecnico per i problemi del mobile – che non sta facendo altro che sperperare denaro in niente –; o le velleità di buttar via risorse infinite nel chilometro-quadrato del centro cittadino senza invece pensare alle infrastrutture davvero necessarie e vitali per la città.

Pensàteci, Quarratini!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.