venerdì 25 aprile 2008

Una scelta inopportuna


La scelta di affidare la gestione della Civetta alla cooperativa sociale Il seminatore di Pistoia di cui è responsabile il vicepresidente del consiglio comunale nonché consigliere delPd Alessandra Migliorini, proprio perchè suscettibile di un possibile conflitto di interessi è stata una inopportunità politica». Lo ha sostenuto il capogruppo di «CittàPerTe» Andrea Bagattini intervenendo nel dibattito su un’interpellanza presentata da Daniele Ferranti (Forza Italia verso il Popolo della libertà-An) apertosi dopo la sospensione della seduta chiesta dal presidente dell'assemblea Massimo Sauleo. E' stata valutata anche l'opportunità di affrontare il dibattito a porte chiuse. L'esponente azzurro chiedeva di conoscere in particolare le motivazioni che hanno portato a scegliere il progetto della coop pistoiese, risultata vincitrice della gara con solo due punti di distanza rispetto al consorzio «Astir» di Montemurlo. «Pur muovendosi ai confini dei quadri legislativi e non risultando incompatibile il duplice incarico amministrativo e lavorativo del presidente del Seminatore—ha affermato Ferranti — tale scelta contrasta nettamente con il codice etico imposto da Veltroni al proprio partito. A Quarrata il controllato è anche controllore». «Il problema di fondo non è quello del parere della commissione di valutazione—ha sostenuto il capogruppo d'opposizione Mario Niccolai —quanto piuttosto come questa coop si sia aggiudicata l'appalto. Mi domando che ne pensano i consiglieri di maggioranza o nelle Case del popolo. Non meravigliatevi poi se perdete le elezioni!. Mi pare che nessuno della maggioranza abbia tenuto conto del codice etico del Pd. E' un atteggiamento che dimostra come questo governo della città sia lontano dalla gente». Il sindaco Sabrina Sergio Gori ha risposto alle domande tecniche sottolineando sopratutto l'aspetto della «disponibilità offerta di personale proveniente da categorie svantaggiate, propria della natura della cooperativa vincitrice, di tipo B. E' stato fatto tutto nella piena legalità».
Si è intanto saputo che Andrea Bagattini, capogruppo della lista civica «CittàPerTe», non siederà
più in consiglio comunale. L’annuncio delle dimissioni era da tempo nell’aria e non sono pertanto
giunte inaspettate. E’ un atto coerente al programma elettorale presentato agli elettori nel maggio scorso finalizzato a creare un’alternanza ispirata ai principi della «democrazia partecipativa». Al suo posto entrerà Marco Grassini, il candidato di «CittàPerTe» che dopo Bagattini ha ottenuto il maggior numero di voti di lista. Grassini, già dipendente comunale di Quarrata e impegnato nell’associazionismo, attualmente lavora al Comune di Larciano.


Dalla cronaca locale de “La Nazione” del 24/04/2008

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"suscettibile di un possibile conflitto di interessi è stata una inopportunità politica"
meritereste di esser messi al muro.
proprio voi, leccac**o di berlusconi, avete il coraggio di dire certe cose... ma come si fa???
(e questi sono andati al governo... che paese di m***a)

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, il vero fascista in questo blog sei tu! Gridi tanto allo scandalo, paventi il rischio del ritorno al fascismo e poi ti rendi autore della frase "meriterste di essere messi al muro" da vero fascista....ma chi ti credi di essere? Le tue altro non sono che delle esternazioni da delinquente...
La frase che contesti tanto poi è del consigliere Andrea Bagattini, una persona non certamente di centro - destra...prima di offendere collega il cervello!
La sua è una valutazione politica e non offensiva...;poi caro anonimo noi del centro-destra di Quarrata possiamo parlare a testa alta in quanto sulla condotta politica e/o personale di nessuno di noi incombono ombre .
Rilassati.
Massimo Bianchi - An Quarrata

Anonimo ha detto...

Carissimi amici, l'ormai noto anonimo del blog non ha più argomenti come la sinistra quarratina. Se solo noi avessimo dei minimi conflitti di interesse saremme davvero stati messi alla berlina. Loro no non possono accettare lezioni di integralità morale, sono ancora rimasti alle lezioni sessantottine barricati nelle aule delle facoltà toscane e italiane. Per noi invece parte una grande scommessa: quella di fornire risposte serie al popolo che ci ha dato fiducia. Senza se e senza ma. Sul caso La Civetta, caro anonimo, non posso che dirti che quando una maggioranza si vorrebbe trincirare dietro il silenzio è segno di scarsità di argomenti e di pressapocchismo. Nulla da eccepire per la correttezza legislativa ma se fossi stato io dalla vergogna mi sarei dimesso. neanche questo buongusto hanno avuto l'Assessore Nannini e la Consigliera Migliorini. Grazie delle tue offese, continua sempre di più e vedrai che anche quarrata sarà una nuova Roma per voi.

Daniele Ferranti