giovedì 29 settembre 2011

POCHE ORE FA IL DEPUTATO HA CONSEGNATO LE DIMISSIONI: PASSA AL GRUPPO MISTO…”SONO ABITUATO A LAVORARE, NEL PDL NON HANNO BISOGNO DI UNO CHE LAVORA”


«Stamattina ho lasciato il Pdl, è il mio regalo per Berlusconi»: con queste parole oggi Santo Versace ha annunciato al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”, le sue dimissioni dal Pdl e l’ingresso nel Gruppo Misto.
«È una decisione che è arrivata oggi ma che maturavo da tempo», spiega. «A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D’altra parte io ho cominciato a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro …».
«L’ultimo regalo che ho fatto al Pdl ieri è non andare, perchè non volevo votare la fiducia», aggiunge Versace che, parlando di Saverio Romano sostiene: «Non voglio accusare nessuno e spero venga assolto. Però i miei amici siciliani mi hanno detto: fai quello che faremmo noi, vota la sfiducia».
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Ai microfoni del programma di Radio2, “Un giorno da pecora”, Versace ha precisato che «se alle parole seguissero i fatti ci sarebbero almeno quindici persone che verrebbero con me nel Gruppo Misto lasciando il Pdl».

http://www.destradipopolo.net/

martedì 27 settembre 2011

DELLE SEGRETERIE PROVINCIALI NON NE POSSIAMO PIÙ


Il blog di Andrea Balli, che nei giorni scorsi ha ribattuto e commentato il nostro intervento di domenica riguardo al Terzo Polo e ai suoi disinteressati interessi per Quarrata, fa registrare, fra i commenti, in primissima linea, questa nota ufficiale da parte della presidente provinciale dell’Udc:

Come Presidente dell’Udc provinciale, non ritengo che il titolo né il contenuto dell’articolo sia esatto e trovo prematura la conclusione a cui si arriva. Mi sembra difficile parlare di decisioni prese senza tener conto delle segreterie

Alessandra Frosini

Notate che alla Frosini non va bene niente: né titolo né contenuto. Balli ha sbagliato tutto….

Cos’è? La Frosini ha paura di non dover contare quanto personalmente ritiene opportuno e doveroso contare, oppure è terrorizzata da una ipotetica impennata del buon Lapenna circa il dominio del e sul territorio?

Non sarà che Alberto – proprio quello che, grazie alle sue impennate e alle sue ultime scelte, perse Montecatini alle ultime amministrative – minaccia di saltar su con qualche semiricattino politico del tipo se a Quarrata fate così, vi fo saltare le altre giunte in cui siamo insieme?

La Frosini sbaglia. Perché, anche se Alberto parlasse in questi termini, non farebbe saltare mai nulla: anche perché ogni salto di bottone sarebbe un punto in meno in cui lui, ossessionato dal dirigismo, potrebbe comandare in lungo e in largo, di diritto e di rovescio. Insomma, Frosini, se l’ipotesi è questa, hai poca lucidità se ci credi.

È invece bene che l’intesa quarratina – e di questo siamo perfettamente convinti – vada a diritto per la propria strada: è un accordo ampio, di persone finalmente al di sopra delle logiche dei partiti e dei poteri, che si sono stufate di tutti i giochetti delle segreterie provinciali e che mirano solo al bene di Quarrata. Perché i Quarratini non ne possono più della sinistra.

E Quarrata, di bene, ne ha davvero bisogno, visto come le segreterie provinciali dei partiti la hanno ridotta a forza di logiche di potere e di affari, costruite a tavolino.

Le segreterie provinciali, insomma, facciano il loro dovere: si preoccupino, cioè, di non fare perdere opportunità di rinascita a chi ha bisogno di ossigeno e non di bracci di ferro e di discussioni su chi dovrà svolgere gli appalti e su come dovranno essere svolti.

In altri termini, la signora Frosini e gli altri in fila, Alberto compreso, se ne stiano buoni al loro posticino.

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domenica 25 settembre 2011

IL PUNTO (SUL TERZO POLO)


35. Per Quarrata ci vuole discontinuità
Domenica 25 settembre 2011

Quarrata o riesce a darsi una svolta con un salto di discontinuità oppure muore.

Le forze che la hanno guidata finora, i cosiddetti progressisti, altro non sono che una rivoluzione fallita che si è trasformata in conservatorismo asfittico e nocivo.

Hanno dominato da sempre in Regione, hanno dominato da sempre nel Comune Capoluogo e in Provincia, hanno preso le redini di Quarrata in mano e, dal 1975, tranne una breve parentesi capitanata dal Sindaco Testai, hanno oppresso e compresso la città, le sue attività, le sue possibilità di sviluppo.

Questo lo abbiamo tutti ben chiaro dinanzi agli occhi con il Sindaco-flop che dovrà andarsene, finalmente, nel 2012.

È stata Sindaco di tutto, la Signora Sabrina, tranne che dei Quarratini.

È stata il Sindaco dell’arte, delle spese inutili alla Màgia, dei Piuss senza senso segnati anche dalle inutilissime piste ciclabili; è stata Sindaco della Legalità che della legalità non lascerà traccia se non i nomi delle vie: perché con lei il Comune è sempre stato più duro e impenetrabile del solito, più ostile per il cittadino; perché non è stato il Comune dei Quarratini – quasi mai ricevuti e ascoltati –, ma di tutto e d’altro.

Solo dei fideisti come i Pd, o degli arrivisti come i catto-margherito-Pd, potranno pensare ancora di poter rimettere una croce su quel simbolo per garantire altra continuità a questa devastazione conservatrice e iperborghese: e se lo faranno, lo faranno solo perché… non sanno fare diversamente; non ci riescono, non capiscono la gravità della situazione creata dai loro compagni progressisti.

Dall’altra parte restano i resti di un Berlusconismo disorientato che non sono certo in grado di garantire niente di nuovo a Quarrata.

La loro politica nazionale, legata solo agli interessi stretti di area, si è riflettuta anche su Quarrata con le scelte dei vertici provinciali: domina, anche in area Pdl locale, il silenzio conservatore sotto l’egida ferrea e cieca della Valdinievole. Peggio di così, che vogliamo?

Il Terzo Polo, che sta nascendo a Quarrata, può farcela.

E può farcela perché è fatto, tutto, di uomini di buona volontà; di gente che ancora ci crede. E che, soprattutto, vuole cambiare e far cambiare volto alla città. Gente che è stanca della solita, inutile zuppa di parole.

Non si presenterà coi soliti discorsi di retorica e di propaganda basati sul look di via Montalbano, sull’arte, sulla legalità, sul centro di Quarrata e sui Piuss del menga.

Il Terzo Polo parlerà – è sicuro – della gente e dei problemi della gente, alla gente e ai problemi della gente. Dirà che il Sindaco deve fare il Sindaco dei Quarratini e non delle opere d’arte. Saprà far capire che, prima di tutto, vengono strade, ponti, fogne, acquedotti, gasdotti e servizi al cittadino: e non settimane di legalità e di spese di rappresentanza e meeting e tavoli e incontri che non portano da nessuna parte e che sono solo un esercizio di retorica e fumo negli occhi. Solo occasioni di preanzi e cene.

Come dicevano una volta i compagni le terre ai contadini. Il Terzo Polo dirà Quarrata ai Quarratini.

Sarà questa la cifra della discontinuità e a questi patti la gente capirà e si libererà, finalmente, di una marea di inutili che hanno affossato la città: gli zar targati Pd.

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mercoledì 21 settembre 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SANNO SOLO PARLARE A VUOTO


Leggete quello che scrive stamattina Il Tirreno riguardo alle case approntate dal Comune di Quarrata per l’emergenza abitativa e per le famiglie in stato di bisogno.

E poi fatevi una vostra opinione personale su come si comporta questa Giunta di disamministratori che si vanta di essere la punta avanzata (forse perché non la voleva nessuno…?) d’Europa.

Con la fame di case che c’è, fino dalla scorsa primavera le case erano pronte per l’uso, ma, tra tutti, Giunta e Publiacqua, in sei mesi non sono stati capaci di fare un allacciamento all’acquedotto.

In compenso, se ricordate, questi vecchi tromboni sfiatati sono stati capaci di inaugurare il ponte sull’Ombrone ben due anni prima che i lavori della tangenziale finiscano. E con lo champagne!

E sono stati anche capaci di reclamizzare le piste ciclabili del Piuss che non serviranno che a una cinquantina (a dir tanto) di gatti spelacchiati ammalati di salutismo: mentre si legge che l’inceneritore di Montale è arrivato a 31 sforamenti nei fumi e nelle emissioni pericolose – e con il compiaciuto silenzio della Sabrina, medico di base e curatore della salute della gente.

Triamoci su le puppe, dicono a Pistoia. E ringraziamo Dio – il suo nome va molto di moda in area cattocomunista – di avere una Giunta di bravi.

Disamministratori, però.


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venerdì 16 settembre 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LACRIME DEI COCCODRILLI


Eccoli qua, tutti schierati in prima fila: a cominciare dalla Sabrina e dalla polimorfica Giovannetti.

Lì a distribuire le carte della demagogia, delle parole vuote.

Finora non hanno fatto altro che spendere e spandere senza criterio. Ora, come i coccodrilli belli sazi della tradizione popolare, stanno a piangere le loro lacrime di acido muriatico.

Ossessionati dal potere, hanno potuto spendere – anche in questi tempi di magra – 20 milioni di euro in Piuss inutili, che ghigliottinano il futuro della città.

Una giunta di bravi. Disamministratori, però.


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martedì 13 settembre 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: BEN VENGANO GLI ACCORDI!


È così che si deve lavorare per Quarrata. Ed è così che salutiamo la notizia comparsa oggi sul Tirreno.

Era ora che si giungesse ad una chiarificazioni di intenti e che si potesse parlare – senza velleità – del bene di una città e di una collettività penalizzata da 25 anni di marca Pd: dei quali dieci di governo del peggior Sindaco in assoluto.

Fli, Udc, CittàPerTe hanno capito l’importanza del momento e la via da seguire con tutta la concretezza con cui si può parlare del vero bene di Quarrata.

Tutto il resto sono solo chiacchiere, perdita di tempo, dispersione di voti.

L’essenziale è liberare Quarrata da questo assurdo imbavagliamento impostole dalla Sabrina!


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domenica 11 settembre 2011

IL PUNTO (SUL MANGIA E BEVI)


34. A FORZA DI dom pèrignon
Domenica 11 settembre 2011
Ci si meraviglia che la gente non sta più a guardare niente e nessuno, che è disaffezionata alla politica, che se ne frega di come vanno le cose: e nel frattempo si spendono milionate di euro per cose inutili, come quei baracconi da carnevale dei Piuss, che sprecano molto e non risolvono neppure uno solo dei problemi della gente.
Ci si meraviglia del fatto che il cittadino è sempre più chiuso in sé e non se la sente di partecipare a niente: ma basta guardare la confusione che hanno in testa i nostri politici, per esempio, sul problema delle Province sì e province no ed è subito tutto chiaro.
Poi ci si meraviglia che la gente mandi tutto e tutti a quel paese e che, proprio per questo, anche il Paese intero vada in malora.
Ma se guardiamo quello che succede, tutto questo sgangheramento è solo la logica conseguenza della stupidaggine dei politici. E di ogni fede.
È emblematica la storia del ponte sull’Ombrone, di cui si parla da più di 10 anni e che, a ritmi alterni, è lì che si risveglia e vive – e guarda caso proprio quando si avvicinano le elezioni.
Johnny Stecchino – tanto caro alle sinistre – dice, al maresciallo delle banane di Palermo: «È tutto un mangia mangia».
Qui è il caso di dire che «è tutto un mangia e bevi». Ogni occasione – anche la più insulsa come può essere quella della posa di un ponte che è lì solo per un miracolo di Dio – è buona per fare bisboccia, per festeggiare con dolci e champagne.
Ma questo è il Paese del Dom Pérignon. Fin da quando gli italiani lo scoprirono in un film di Sean Connery. E i politici – leggete i giornali – ne approfittano tutti: di destra e di sinistra.
Qui si brinda a ogni stadio dei lavori. Ma ve lo immaginate se la BMW facesse festa ogni volta che salda una carrozzeria?

Pratesi, Pistoiesi e Quarratini si sono stretti la mano come se avessero aperto il Ponte di Brooklyn. Ma siamo solo allo scheletro. E chissà quanto passerà prima che la prima auto possa transitare di lì. Facciamola finita, allora! Non prendiamoci in giro.

E buona domenica settembrina!

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