lunedì 31 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: CASSE DI ESPANSIONE, PARTECIPAZIONE E GLORIE LOCALI


Stasera ci sarà il consiglio comunale con il seguente ordine del giorno:
Comunicazioni del Presidente.
Comunicazioni del Sindaco.
Lettura ed approvazione verbali sedute Consiglio Comunale del 29.11.2010 e del 20.12.2010.
150 Anni dell’Unità d’Italia - dichiarazione di “Gruppo di Interesse Comunale della Filarmonica Giuseppe Verdi”.
Riconoscimento del carattere di perpetuità della sepoltura del pittore Alfredo Fabbri.
Interrogazione presentata in data 17.12.2010 prot. 57868 dal Gruppo Consiliare PDL ed avente ad oggetto: “Fogna a cielo aperto in via Baccheretana”.
Interrogazione presentata in data 21.01.2011 prot. n. 2843 dai Gruppi Consiliari: Lista Civica CittàPerTe - PDL - UDC - F.L.I. ed avente ad oggetto: “Contiamo tutti”.
Interrogazione presentata in data 22.01.2011 prot. n. 2955 dai gruppi consiliari FLI - UDC - Lista Civica CittàPerTe ed avente ad oggetto: “Cassa di espansione Querciola”.
Ordine del giorno presentato in data 22.01.2011 prot. n. 2956 dai Gruppi Consiliari PDL - FLI - UDC - Lista Civica CittàPerTe ed avente ad oggetto: “Bilancio Partecipato”.
Mozione presentata in data 24.01.2011 prot. n. 3009 dal Gruppo Consiliare PD ed avente ad oggetto: “Mozione relativa ai percorsi di democrazia partecipata”.
Mozione presentata in data 24.01.2011 prot. n. 3021 dal Gruppo Consiliare Sinistra Ecologia e Libertà ed avente ad oggetto: “Bilancio partecipato”.
Mozione presentata dal Gruppo Consiliare PDL in data 29.01.2011 prot. n. 3990 ed avente ad oggetto: “Modalità operative Centro prelievi ASL di Quarrata”.

Tra le cose più importanti in discussione ci saranno le prese di posizione delle varie forze politiche sulla questione della partecipazione e dei tagli al bilancio 2011, ma anche il problema della cassa di espansione della Querciola, sulla quale Alessandro Cialdi – dai blog di Andrea Balli e di «Quarrata/news» – ha invitato la gente a partecipare alla seduta, in considerazione del fatto che questa opera pubblica, di cui si parla da anni, si presenta, oggi, in una condizione che potrebbe creare danni e pregiudizi alla gente del posto, soprattutto quella della Caserana.
Argomenti di altro rilievo, ma comunque destinati a valorizzare la realtà di Quarrata, sono la dichiarazione di “Gruppo di Interesse Comunale della Filarmonica Giuseppe Verdi” e il riconoscimento del carattere di perpetuità della sepoltura del pittore Alfredo Fabbri.
Ambedue questi punti tendono a dare giusto riconoscimento a chi – in gruppo o come singola persona – ha comunque fatto e arricchito la storia della città.
Tutti – è certo – voteranno compatti. Ed è perfettamente giusto.
Il rischio è – come sempre, del resto – che su questi temi l’augusto Sindaco si arroghi il diritto di paternità di queste iniziative, facendole passare come sue uniche brillanti intuizioni…

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La foto che ritrae la banda “Giuseppe Verdi” in via Trieste negli anni Quaranta, è tratta dal volume «Quarrata, voci dal passato», Gli Ori edit.

domenica 30 gennaio 2011

IL PUNTO (FASULLO)


05. CASELLI, ANCORA ‘BOMBE’! Domenica 30 gennaio 2011 Stamattina Tirreno e Nazione parlano della solita sceneggiata napoletana della Giunta Sergio Gori: la casa della salute. Già presentata in questo modo – casa della salute – l’espressione fa venire in mente le case del popolo di gloriosa memoria, presenti anche nella letteratura, a cominciare dalla famosissima casa rossa (o krasnyi dom) che compare nella Tregua di Primo Levi. Di questa casa, a Quarrata, se ne parla da anni. E da anni questa casa dovrebbe essere già stata realizzata a favore dei bisogni delle nostre popolazioni. Ma non ci siamo ancora: perché la Sabrina e i suoi giannizzeri tutt’altro hanno avuto da fare – e in tutt’altro tuttora si spendono – tranne che nelle necessità e nei bisogni della gente: della quale, badate bene, a loro interessa meno del due di briscola. Oltre due anni fa venne il dottor Torselli a dirci che era tutto pronto e che la casa sarebbe stata realizzata da lì a poco. Oggi siamo ancora al punto di partenza, ma la Sabrina – medico di base, innamorata di Quarrata, posto dove si vive bene e tutto è rose e fiori – viene a dirci che «domani l’altro inizieranno i lavori». Bene. Ma noi non ci crediamo, perché questa Giunta non ha nessuna credibilità. Questa è la Giunta delle bufale, delle toppe e delle bombe; dei raffazzonamenti all’ultimo istante; delle botte con la mazzetta, date una di qua e una là, tanto per far vedere che qualcosa viene fatto. Questa è la Giunta-Diogene del famoso aneddoto che narra di come il filosofo – mentre stava per arrivare Filippo di Macedonia a Corinto e mentre tutti si davano da fare per mettere in ordine la città – faceva rotolare, su e giù per le vie, la botte dentro la quale viveva. E a uno che gli chiedeva cosa stesse facendo, Diogene rispose: «Niente. Ma siccome tutti fanno qualcosa, fo anch’io qualcosa per fare vedere che fo. Così nessuno dice che sto con le mani in mano senza far nulla». Ecco, la Giunta Sergio Gori è questa: una Giunta del far vedere e dell’apparenza. È proprio e solo la Giunta napoletana del… fàcite ammuìna! Buona domenica della salute!

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sabato 29 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: DEMOCRAZIA E TRASPARENZA, MA SENZA RISERVE


Mentre sono stati pubblicati i risultati della consultazione popolare sui tagli al bilancio – una realtà che ha visto partecipare, secondo le ultime notizie, solo una sessantina cittadini di Quarrata –, continuano a svilupparsi le iniziative intorno alla partecipazione.
Idv chiede la trasmissione in diretta dei consigli comunali e anche la pubblicazione delle «determine» sul sito del Comune.
Cerchiamo di chiarire meglio il significato di «determina».
La «determina» è un atto emanato da un funzionario o da un dirigente del Comune, con cui vengono spesi i soldi dei cittadini e dei contribuenti.
Il fatto è che oggi gran parte delle decisioni vengono assunte attraverso questi atti, queste «determine»: ossia queste decisioni, incontrollate e incontrollabili, di certi pubblici dipendenti.
Perché incontrollate e incontrollabili? Perché da quando è stato abolito il controllo sugli atti della pubblica amministrazione – un’altra bella invenzione dei governi delle sinistre per “sveltire le procedure” – se prima c’era una pallida possibilità di seguire e regolamentare l’azione amministrativa, ora ciò è definitivamente sfumato e scomparso.
In questo modo, succeda quello che succeda, ci sono – se non andiamo errati – 30 miseri giorni per opporsi a una «determina», dopodiché, legittima o illegittima, tale «determina» diventa comunque esecutiva. Con tutte le conseguenze del caso.
E non è per essere malfidati – pur ricordando la famosa battuta di Andreotti –, ma sono di funzionari e i dirigenti stessi a scegliere le ditte a cui affidare determinati lavori e servizi: con garanzia, ci scusino tutti, «a chilometri zero».
Chi è in grado, infatti, di controllare i controllori? Nessunissima persona al mondo.
In passato anche noi abbiamo chiesto – e ripetutamente – che le «determine» fossero pubblicate sul sito del Comune, dove compaiono ma soltanto con il titolo che le caratterizza. È quindi impossibile capire di cosa si stia veramente parlando e quanti quattrini si stiano spendendo.
Con l’appoggio compiacente del segretario Aronica, l’amministrazione Sergio Gori ha sempre negato questa possibilità e si è sempre rifiutata di pubblicare quello che, in altri termini, è come il «conto della spesa del supermercato» per una famiglia.
Insomma: cosa ne direste, elettori, se quando andate alla Coop, alla Conad, alla Eurospin, arrivati al momento della strisciolina di carta con su scritti i prezzi dei prodotti e il costo totale della spesa, la cassiera vi dicesse: «Non possiamo darvi il conto per motivi di privacy»?
Queste sono sempre state le scuse della Signora Sabrina e del Signor Aronica: come se in una pubblica amministrazione il denaro pubblico dovesse essere trattato, scambiato e speso senza che nessuno ne sappia nulla.
Non esiste privacy nei soldi che ognuno di noi dà e che devono essere spesi per opere pubbliche e perfino per assistenza pubblica anche a persone. Tutto si deve sapere.
Tutto ciò che è Comune è «in comune» e non segretato.
Siamo dunque d’accordo con l’Idv e con tutti gli altri che chiedono la massima trasparenza e la pubblicazione diretta sul sito web del Comune di tutte le «determine» che escono giorno per giorno.
Potrebbe essere anche una ulteriore garanzia, per funzionari e dirigenti, a stare più attenti a come spendere quattrini che non appartengono a loro, e che non devono essere gettati dalla finestra con troppa facilità.

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venerdì 28 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CASSA DI ESPANSIONE DELLA QUERCIOLA, INTERROGAZIONE


Fli, Udc e CittàPerTe hanno presentato una interrogazione sui problemi legati alla chiacchierata e discussa cassa di espansione della Querciola. Ecco il testo:

Quarrata, 21 gennaio 2011
Alla cortese attenzione
Presidente del Consiglio Comunale
ep.c.
Sig. Sindaco Comune di Quarrata
Sig. Segretario Comunale

Oggetto: Interrogazione su Cassa di espansione Querciola.

Tenuto conto che a seguito dell’accordo di programma del 7 Agosto 2006 la Provincia di Pistoia è stata individuata quale ente attuatore per la programmazione e realizzazione dei lotti funzionali Al (acque alte) e Bl (acque basse) della cassa di espansione in località Querciola; considerato che ad oggi il solo lotto finanziato risulta essere quello Bl (acque basse) e che nel 2009 è stata sottoscritta una convenzione tra il Consorzio di Ombrone e il Genio Civile di Pistoia per l’aggiornamento della progettazione preliminare, la progettazione definitiva, esecutiva e direzione dei lavori per la realizzazione della cassa di espansione oggetto della presente interrogazione; appurato che nel Giugno e nel Dicembre 2009 la Regione Toscana ha erogato i fondi necessari per la progettazione preliminare oltre ad un acconto per la progettazione definitiva e che da atto datato 15/12/2010 del settore prevenzione del rischio idrico ed idrogeologico della Regione Toscana si parla di corrispondenza tra Regione Toscana e provincia di Pistoia che annuncia, da parte di quest’ultima, l’invio già dalle prossime settimane del progetto preliminare aggiornato presso gli uffici regionali competenti; tenute presenti l’utilità della realizzazione di tale opera utile alla messa in sicurezza delle frazioni della piana quarratina ma anche le preoccupazioni per la costruzione della stessa dei residenti della frazione di Caserana;
i sottoscritti consiglieri comunali
interrogano la Giunta per sapere:
  1. quale sia l’iter procedurale esatto per l’approvazione del progetto preliminare aggiornato;
  2. quali siano i tempi previsti per l’esecuzione delle varie fasi di lavoro (es. approvazione progetto definitivo, gara appalto lavori, affidamento lavori, inizio lavori, fine lavori);
  3. quale sia il progetto preliminare ufficiale affinché i consiglieri comunali ed i comitati dei cittadini possano visionarlo per valutare lo stato delle cose ma anche per avanzare eventuali oltreché legittime osservazioni e/o proposte.
Con osservanza.
Massimo Bianchi – Fli
Alessandro Cialdi – Udc
Roberto Cartei - CittàPerTe

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L'avatar Masi chiama Santoro. Obiettivo: censurare la realtà


Ormai l'ordine è provare a cancellare le notizie. A costo di perdere la faccia

Ormai è la disperazione. Dalle parti del Pdl, lì, in quel fortino di cartapesta, hanno un solo ordine: difendere l'indifendibile. A costo magari di perdere la faccia e buttare a mare una carriera politica di tutto rispetto, come è successo oggi al ministro degli Esteri Frattini. A costo di apparire ridicoli agli occhi di un intero paese.

E se non si può difendere l'indifendibile, si può inventare qualche scandalo alternativo, qualche dossier posticcio per distogliere l'attenzione dalle vicende del premier. E se non si riesce né a difendere l'indifendibile né a distrarre i cittadini, ecco l'arma dell'insulto, delle minacce, della chiamata alle armi.

Ma non c'è niente da fare. La verità è più forte. Non riescono a difendersi. Non riescono a distrarre gli italiani. Non riescono a “buttarla in caciara”. E allora non hanno altra strada che quella dell'occultamento. Del capovolgimento della realtà. Della censura dei fatti. Tappare gli occhi e le orecchie dei cittadini. Delegittimare e poi punire chi dà notizie, chi descrive i riti del Drago. Chi racconta chi è per davvero Silvio Berlusconi.

Così si spiega la telefonata indegna e cafona del presidente del Consiglio a Gad Lerner, in diretta televisiva, per insultare ospiti e conduttore, per invitare la “sua” deputata ad andarsene e per difendere l'onorabilità di una ex ballerina che intanto lo definiva al telefono “un vecchio pezzo di m...”.

E così si spiega la telefonata imbarazzante di uno dei tanti avatar del premier, il direttore generale della Rai Masi. Incapace di assumersi la sua responsabilità, con affanno, quasi pigolando, il direttore della televisione pubblica ha provato a minacciare Michele Santoro, “dissociandosi” dalla puntata di Annozero che stava per incominciare perché “potrebbe violare le regole”. Un episodio agghiacciante. Un'altra brutta pagina: per l'informazione, per la politica e per il paese. Una pagina brutta anche per un direttore generale che ha perso così - letteralmente “fatto a fettine” da Santoro nel confronto telefonico – ogni residua parvenza di indipendenza e di credibilità. Un altro tentativo disperato, e fallito, di impedire agli italiani di sapere e di capire la verità. Ma con buona probabilità sono le ultime e orribili pagine di questa lunga storia.

di Federico Brusadelli da: http://www.ffwebmagazine.it/

giovedì 27 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CONTIAMO TUTTI, INTERROGAZIONE DELLE OPPOSIZIONI


Compattate su tutta la linea dinanzi all’estemporanea uscita del Sindaco Sergio Gori sulla partecipazione, le forze di opposizione hanno presentato, nei giorni scorsi, una interrogazione con molte domande che chiedono chiarezza anche sull’intervento della Sociolab di Firenze.
Ecco il testo del documento.
* * *
Quarrata 21/01/2011
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Quarrata
e p.c.
al Sig. Sindaco del Comune di Quarrata
al Sig. Segretario comunale di Quarrata

OGGETTO: Interrogazione sull’iniziativa denominata “Contiamo tutti”.
I sottoscritti consiglieri comunali della Lista CittaPerTe, U.d.c., F.l.i. e P.d.l. presentano la seguente

INTERROGAZIONE

ai sensi dell’art. 95 del vigente regolamento del Consiglio comunale.
In merito all’attività posta in essere dall’amministrazione comunale inerente l’iniziativa denominata “contiamo tutti” si chiede al Sindaco:
  • La scelta di effettuare tale iniziativa è stata operata dalla Giunta comunale o da altri organi istituzionali?
  • Se tale attività viene inquadrata come percorso partecipativo, per quale ragione non è stata proposta e/o decisa dalla Commissione per la Partecipazione (considerato che quest’ultima è stata informata solo dopo che gli uffici comunali si erano già attivati per svolgere le operazioni necessarie per l’attuazione di tale iniziativa)?
  • Perche vi è la necessità di far intervenire un’impresa esterna per svolgere tale iniziativa?
  • Con quale criterio è stato scelto l’intervento della società Sociolab di Firenze ?
  • Quali sono le attività che ha svolto e/o dovrà svolgere la società Sociolab?
  • Quanto sarà il compenso di spettanza alla società Sociolab ?
  • Quali sono le altre spese da sostenere per realizzare tutta l’iniziativa denominata “Contiamo tutti”?
  • In quale capitolo di bilancio si ritrova detta uscita?
  • I consiglieri di maggioranza erano stati informati e/o coinvolti sulla questione oggetto della presente interrogazione?

Cordiali saluti
Roberto Cartei
Capogruppo CittaPerTe
Daniele Ferranti
Capogruppo Pdl
Maurizio Ciottoli
Capogruppo Fli
Alessandro Cialdi
Capogruppo Udc

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martedì 25 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: « CONTIAMO TUTTI », MA NON SOLO A PAROLE


I quattro partiti di opposizione – Pdl, Fli, Udc e CittàPerTe – hanno predisposto un ordine del giorno e lo hanno inviato all’amministrazione e al segretario comunale, oltre che al Presidente del Consiglio Comunale.
Vista la confusione che ha determinato l’estemporanea sortita del Sindaco con la sua personale e contestatissima partecipazione di questi ultimi giorni, i tre partiti chiedono l'emanazione di un regolamento che determini le modalità della partecipazione stessa, ad evitare inutili e velleitari exploit meramente propagandistici.
Ecco il testo:

Quarrata, gennaio 2011
Alla cortese attenzione
Presidente del Consiglio Comunale
e p.c.
Sindaco Comune
Segretario Comunale

Oggetto: bilancio partecipato.
Ordine del giorno

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI

CONSIDERATO CHE il bilancio partecipato rappresenta un processo di democrazia diretta attraverso il quale i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche del Comune nelle frazioni aree e nei settori nei quali il Comune ha competenza diretta;
TENUTO CONTO CHE Il Bilancio partecipato si propone quale strumento innovativo di stimolo e di partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio territorio, integrando la via della democrazia rappresentativa con quella della democrazia diretta;
TENUTO CONTO CHE il bilancio partecipato è un’occasione di apprendimento reciproco tra cittadinanza e pubblica amministrazione nella possibilità, da parte dei cittadini, di incidere sulle scelte istituzionali, da parte dell’amministrazione, di comunicare e realizzare in modo trasparente le scelte di governo;
VALUTATO CHE l’intero percorso porta a responsabilizzare i cittadini nell’espressione dei loro bisogni nonché a comprendere le esigenze dell’intera collettività condividendo metodi, finalità e obiettivi comuni;
VISTO CHE per attuare tale forma di democrazia diretta è necessaria la redazione di un Regolamento che disciplini l’intero processo di partecipazione;

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

  • A predisporre la redazione in sede di commissione Affari Istituzionali del testo del Regolamento che disciplini la messa in atto del bilancio partecipato;
  • Ad adottare tale Regolamento entro la fine dell’anno corrente in maniera tale da poter gettare le basi di una attuazione celere del bilancio partecipato.


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lunedì 24 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL SINDACO TAGLI LE CONSULENZE ESTERNE!


Ha ragione Renata Fabbri quando, su Quarrata/news si esprime con queste parole:

Senza entrare nel merito alle questioni sollevate, sulle quali concordo pienamente, si deve ammettere che a nessuno era mai riuscita un’impresa simile: accomunare in una riflessione politica la Lista Civica CittàperTe, l’Udc, Fli, il Pdl, la Lega Nord e pure l’Italia dei Valori che si sentirebbe di “maggioranza” nonostante non abbia consiglieri eletti. Ci potremmo fermare qui, ma sappiamo bene che c’è altro...
Qualcuno può anche continuare a ritenere di non dovere risposte a chicchessia e perseverare nell’immobilismo silente che accompagna da anni una maggioranza che ha fatto dell’autoreferenzialità il proprio stigma, ma il mondo gira a prescindere, che piaccia o meno.
È per ciò che credo che questa comune presa di posizione sia un segnale importante per dire che la misura è piena ma sortirà effetti positivi solo se chi l’ha sottoscritta si farà carico di promuovere e alimentare un sano confronto sulle questioni reali, capace di dare voce ai bisogni della gente. Allora potremo ridere con ancora maggiore gusto delle sortite partecipative estemporanee e sulle estrazioni che ci toccano in sorte.

La partecipazione è stata, per il Sindaco di Quarrata, l’ultimo tragico atto del suo regno in disfacimento.
E Renata Fabbri ha ragione anche quando dice che è ora di elaborare un sano confronto sulle questioni reali, un confronto capace di dare voce ai bisogni della gente.
È quello che noi cercheremo di fare al nostro interno e dialogando, fittamente e approfonditamente, con le altre forze politiche che operano sul territorio.
I cittadini di Quarrata meritano molto di più di quanti pensano che fare politica significhi solo spendere milionate di euro in Piuss che finiscono solo per aggravare le già precarie condizioni di salute della finanza locale.
Intanto l’amministrazione Sergio Gori smetta di spendere centinaia di migliaia di euro in consulenze esterne che servono solo a foraggiare fiancheggiatori di partito.
Si rimbocchi le maniche e tagli: ma non i servizi sociali, gli sprechi di quattrini. E inizi a far lavorare i dipendenti pubblici che si fregiano, in molti, di titoli accademici.

O i dipendenti sono capaci di fare quello che fanno i professionisti o altrimenti non sono che un pregiudizio economico per il Comune e per la collettività, costretti a pagarli e, in aggiunta, a pagare anche altri eserciti di liberi professionisti. E questo non è morale.

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sabato 22 gennaio 2011

CONTINUA LA RIVOLTA NEL PDL CONTRO LA MINETTI: RACCOLTE 1500 FIRME DI MILITANTI PER FARLA DIMETTERE


ACCUSE DELLA BASE SUI METODI DI SELEZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE DEL PARTITO: “CI VADA LEI AI GAZEBO, MAGARI SI PORTI LE ZOCCOLE DI LELE MORA”…”TANTA GENTE SI SENTE TRADITA NEL VEDERE COME SI FA CARRIERA, ALTRO CHE MERITOCRAZIA”

Rivolta nel Pdl: Nicole Minetti si deve dimettere dal consiglio regionale.

Lo chiede un folto gruppo di giovani militanti a Milano, la capitale del berlusconismo.Con una raccolta di firme che in soli due giorni ha raggiunto le 1.500 adesioni.

Il malessere è diffusissimo, i “frondisti” inveiscono contro i metodi di selezione della classe dirigente del partito.E annunciano lo sciopero della militanza, fino a quando il coordinamento regionale non avrà convinto l´intraprendente Nicole a fare un passo indietro: «Ci vada lei ai banchetti e ai gazebo, magari in compagnia delle zoccole procacciate da Lele Mora», ha tuonato una giovane consigliera di zona, lunedì scorso, a una riunione del Pdl convocata nella sede di viale Monza.

A capitanare la rivolta dei giovani pidiellini, la 25enne Sara Giudice, eletta in un parlamentino di circoscrizione.La ragazza si era fatta sentire pure la primavera scorsa, quando si seppe che l´igienista dentale di Berlusconi sarebbe stata inserita nel listino bloccato di Formigoni, e quindi automaticamente eletta in consiglio regionale.

E adesso rincara: «Il popolo del centrodestra ha la dignità delle persone semplici, che si mette in politica perché ha voglia di fare, nel Pdl c´è bisogno di ripensare totalmente al modo di selezione della classe dirigente; sono sempre di più quelli che come noi si sentono traditi, confusi e smarriti».Forse il problema è proprio Berlusconi, e Sara non lo nega: «Sono stufa di sentir dire che lui aiuta la gente, come ha fatto anche la Gelmini da Vespa, io e tanti miei coetanei non vogliamo essere aiutati con la carità o con qualcosa di peggio, ma con università migliori, un nuovo welfare, opportunità vere per tutti».

Aggiunge Benjamin Khafi, 35 anni, dirigente di una multinazionale: «Con l´elezione della Minetti, un caso non certo isolato, è stato sovvertito un principio fondamentale per le persone come me: quello del merito. Nel Pdl i giovani che vanno avanti non sono certo quelli con percorsi limpidi, le tecniche di reclutamento sono dei casting; una cosa è certa: io ai gazebo non ci vado più».

Poi Antonio Salinari, 26 anni, impiegato: «Da questi dirigenti non ci sentiamo più rappresentati, mi domando quale politica del fare sia possibile nel nostro partito».Un annuncio di addio a Berlusconi?«Vediamo che cosa succede dopo questa nostra richiesta di far dimettere la Minetti, prima i fatti poi si decide».

Ha già deciso Fabrizio Hennig, anche lui consigliere di Zona: «Con questo squallore che emerge, ora si scopre il motivo vero per cui la Minetti è stata inserita nel listino. Nel Pdl non c´è futuro, il presidente è andato fuori di melone e io lascio il partito».

Rodolfo Sala(da “La Repubblica“)


UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: L'AVVENTURA DI UNO CHE HA CERCATO DI CONTARE


Stamattina approfittiamo della comprensione e dell’amicizia di Andrea Balli e ribattiamo, su questo blog, quello che una partecipante al meeting della Màgia di ieri sera, ha scritto subito dopo la deludente esperienza della “estemporanea partecipazione” della Sabrina.
Se non c’èra dubbio sulle sostanze della performance teatrale ispirata ai più alti canoni della commedia napoletana e dell’arte, men che mai ce n’è, oggi, dopo le conferme che vengono da chi vi ha partecipato.

E con questo, tutto il Pd di Quarrata e l’intera amministrazione comunale si sono coperti di ridicolo.

Può essere una buona idea coinvolgere e informare i cittadini ma onestamente dopo una lettura del bilancio 2010 (con spiegazioni molto generalizzate)e dopo aver spiegato che a causa dei tagli a livello nazionale ovviamente anche i Comuni devono fare i conti con una minore disponibilità economica, siamo arrivati al punto della serata e quindi al perchè i cittadini sono stati chiamati a partecipare: esprimere le proprie idee e fare proposte sulle voci da poter ridurre.
Peccato – continua la riflessione della nostra lettrice – che i punti da prendere in esame fossero appunto quelli che secondo me, ma secondo anche tutti quelli che erano al tavolo con me, sono gli unici settori da non dover toccare: servizi alla persona, cultura, educazione, sport ecc.
Avremmo voluto un pò tutti – aggiunge amaraggiata – che ci fossero illustrate anche quelle spese di gestione dove forse, a giudicare dall’operato di questa amministrazione, ci sarebbe stato qualcosa da rivedere…
Al nostro tavolo – continua – eravamo tutti più o meno d’accordo sul fatto che ci sarebbe piaciuto avere una visione più completa sulle voci riguardanti gli investimenti e tutte le altre spese di gestione come ad esempio il settore dei lavori pubblici per discutere magari di eventuali tagli in quell’ambito. L’abbiamo fatto presente ma conta poco.
Bastava leggere il documento che ci hanno distribuito – conclude – per capire che i tagli li hanno già in mente e la discussione bene o male era già incanalata per arrivare dove volevano.

Elena Bonechi

Dal canto suo, Alessandro Cialdi – sempre sul blog di Andrea Balli – commenta:

I cittadini del comune di Quarrata sono molto meno stupidi di quanto pensi il sindaco Sabrina Gori. La partecipazione è tutt’altra cosa di questa manfrina messa in atto da questi amministratori in stato confusionale..... Quanto affermato dalla signora Elena, purtroppo, corrisponde a quello che abbiamo pensato TUTTI noi che ci occupiamo, più o meno bene, della cosa pubblica; partiti, comitati, associazioni, ecc...... TUTTI tranne loro.
È veramente sconfortante vedere amministratori così lontani dalla gente.......

Alessandro Cialdi
UDC Quarrata22 gennaio 2011 – 01:20

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venerdì 21 gennaio 2011

Se i berlusconiani chiedono a Silvio di fare un passo indietro


Caro lettore,
si consoli. Non è l’unico berlusconiano ad essere assalito in queste ore da dubbi e perplessità. Sono in tanti ed è comprensibile.Il blocco elettorale che ha sostenuto Silvio Berlusconi in questi anni è composto da milioni di persone che vivono in maniera sobria, che vivono del proprio lavoro, che hanno una famiglia normale e la sera escono per andarsi a mangiare una pizza.
Sono milioni di italiani che sperano in un futuro per i propri figli, che sognano un’Italia capace di dare opportunità ai ragazzi e alle ragazze di questo Paese. Ecco perché restano sgomenti, e noi con loro – noi che abbiamo sempre votato direttamente o indirettamente per Silvio Berlusconi – dinanzi al quadro desolante che emerge dalle intercettazioni.
Ci stiamo chiedendo se affideremmo il futuro delle nostre figlie nelle mani di Silvio Berlusconi e la risposta è un “no” che si solidifica ogni giorno di più. Ci stiamo chiedendo se è normale che chi guida il nostro Paese organizzi la sera festini con decine di ragazzine mentre noi siamo in pizzeria o al ristorante con la nostra famiglia e la risposta è un “no” sempre più forte.
Ci stiamo chiedendo se dopo sessant’anni di cattocomunismo era questa la destra che sognavamo e la risposta è un “no” forte e chiaro.
Siamo dispiaciuti. Abbiamo creduto nel sogno berlusconiano del ’94, ci abbiamo creduto fino a pochi mesi fa. Ma ci siamo dovuti ricredere. Dinanzi a questa corte dei miracoli francamente scandalosa. Dinanzi a tutti questi nani e ballerine che occupano l’agenda politica e la vita pubblica di questo Paese.
Mentre un giovane su tre è disoccupato e metà delle donne italiane non lavora. I telegiornali aprono con le interviste a Ruby, nemmeno fosse un Capo di Stato estero in missione in Italia, mentre il debito pubblico raggiunge ogni giorno un nuovo record, diventando un fardello insopportabile sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Potremmo andare avanti a lungo con esempi del genere, che dimostrano la lontananza abbissale tra Berlusconi e il Paese reale. E invece ci fermiamo. Dinanzi al viso stravolto e incazzato di Berlusconi di ieri sera. Dinanzi alle cronache di questi giorni che ci consegnano un Primo Ministro, il nostro Primo Ministro, travolto da scandali a luci rosse e da un degrado che rende impossibile la sua permanenza a Palazzo Chigi.
Berlusconi, se non spiegherà e convincerà i berlusconiani prima ancora di tutti gli italiani, deve fare un passo indietro e indicare Tremonti, Letta, Maroni, Brunetta o chi vuole lui.
Magari non la Minetti.
Insomma, Berlusconi faccia un passo indietro.
Per sé e per gli italiani.

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNITI CONTRO ‘IL SINDACO DELLA PARTECIPAZIONE’


COMUNICATO STAMPA

Presa di posizione
della Lista Civica Città per Te,
PDL, Lega Nord, UDC,
FLI, Italia dei Valori

Le parole dichiarate dal Sindaco Gori sul proprio blog (“Alla luce dei dati e della situazione che anche il Comune di Quarrata si sta trovando a dover affrontare, vale a dire un taglio complessivo sulla spesa pari a circa 580.000 euro rispetto all’ultimo anno, il coinvolgimento dei cittadini si concentrerà sull’individuazione delle priorità da parte dell’amministrazione pubblica.”) sono eloquenti di come il processo spacciato per partecipativo, sui tagli da apportare nel prossimo bilancio, sia solo un espediente per il primo cittadino e i componenti della Giunta Comunale per scaricare su ignari cittadini le proprie responsabilità politico amministrative. Ed è altrettanto emblematico che un processo di partecipazione, che in altri Comuni italiani viene usato per decidere le priorità dei cittadini per il futuro della città, solo a Quarrata venga utilizzato politicamente per decidere cosa tagliare.
La nostra totale avversità all’autonoma decisione del Sindaco deriva da alcuni esempi pratici che sottoponiamo all’attenzione dei quarratini stessi. I 580 mila euro di tagli potrebbero essere recuperati dalle consulenze professionali che nel bilancio 2010 hanno visto come voce di spesa 249 mila euro solo per prestazioni di servizi per l’urbanistica. Probabilmente secondo il Sindaco, non ci sono le competenze sufficientemente professionali interne al comune, e quindi dobbiamo necessariamente pagare, e pagare bene, consulenti esterni. E quanto costerà questo costo percorso di partecipazione, affidato ad una società di Firenze (Sociolab), al quale su 1250 cittadini chiamati hanno aderito solo in 80?
E' eticamente giusto, da un punto di vista politico, chiamare i cittadini a individuare le priorità, (per utilizzare le parole del Sindaco), quando gli stessi cittadini non sono stati chiamati a indicare le loro priorità per quanto riguarda gli investimenti? La partecipazione è una cosa seria e soprattutto le decisioni sul bilancio necessitano di tempi lunghi e di grande sforzo di comunicazione e sopratutto ai cittadini devono essere forniti tutti gli strumenti necessari per poter prendere qualunque tipo di decisione.
Dubitiamo che questo possa accadere nelle 4 ore di Villa La Magia, ma non è e non sarà colpa di quelle persone che hanno, con spirito costruttivo, aderito all'iniziativa.
Il nostro giudizio non può quindi che essere totalmente negativo, non sulla partecipazione, ma sul metodo e il modo in cui viene realizzato dal Sindaco. Questa situazione non deve servire a fare curriculum per il sindaco di turno, in modo da mettere un occhiello sul proprio mandato, sperando che questo la porti lontano.
E' inevitabile porsi una domanda molto ma molto semplice: visto che al Sindaco piace la partecipazione, chiediamo se ha fatto partecipi di questa sua idea i consiglieri comunali di maggioranza e le segreterie dei partiti che la sostengono. Sono convinti del percorso deciso dal Sindaco? Sappiamo bene che ci devono pensare, in quanto ne sono venuti al corrente a giochi ormai fatti.
L'importante è partecipare, ma con chi e come lo ha deciso il Sindaco da sola nella sua torre d'avorio. Fortunatamente manca solo un anno e mezzo alla fine di questa gestione amministrativa. Rispediamo quindi al mittente il finto moralismo sul tema della partecipazione invitandola al riguardo nel farsi un esame di coscienza; non possiamo accettare da Sabrina Sergio Gori al riguardo nessuna lezione e ci batteremo affinché a Quarrata i cittadini siano rimessi al centro delle scelte dell'azione amministrativa, qualunque ne sia il colore di appartenenza.

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mercoledì 19 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CHI SI CONTENTA GODE


Così stamattina, 19 gennaio, Marta Quilici scrive sul Tirreno parlando della cosiddetta partecipazione del Sindaco:

Saranno 92 i cittadini che venerdì si incontreranno a Villa Magia per discutere del bilancio quarratino. Il numero dei partecipanti è adesso definitivo, in quanto il termine di iscrizione era fissato per lunedì. Dei 1250 sorteggiati per partecipare al percorso di bilancio partecipativo “Contiamo Tutti” promosso dall’amministrazione comunale di Quarrata, hanno risposto 80 cittadini. A questi devono aggiungersi i 12 cittadini autocandidati ammessi (la percentuale della autocandidature non doveva superare la soglia del 15% del totale dei partecipanti). Saranno inoltre presenti, ma soltanto come uditori o accompagnatori, circa 15 persone. I 92 cittadini selezionati si incontreranno venerdì dalle 18 alle 22 per discutere della spesa corrente del bilancio quarratino, riuniti in piccoli gruppi e aiutati da moderatori esperti. Lo scopo dell’incontro è l’individuazione di “priorità” di servizi da preservare e di proposte “comunitarie” dopo i tagli ai trasferimenti statali. Il 4 febbraio, al Polo tecnologico, l’intera cittadinanza verrà poi chiamata ad esprimersi sulla lista di priorità individuate.

92 cittadini su 25mila sono esattamente lo 0,37 % della popolazione: non c’è che dire come campione rappresentativo.
A tagliare, dunque, saranno – almeno all’apparenza – 92 persone di Quarrata. E allora? Contiamo tutti o Contiamo per tutti…?
In realtà siamo convinti che i moderatori esperti della Sociolab saranno in grado di guidare bene i partecipanti, più o meno come accade con i giudici popolari nei processi, che, perlopiù, vengono presi per mano e portati alle tesi dei magistrati di carriera…
In Italia è questa la partecipazione: e Quarrata non sfugge a questa regola.
Saremo dunque castrati da neppure l’1 % dei cittadini. Ma la Sabrina potrà addossare a loro tutte le possibili scelte impopolari che farà con i suoi sette nanetti.
Poi, beffa delle beffe, al Polo tecnologico, il 4 febbraio l’intera cittadinanza (bella strombazzata!) sarà invitata a sentire le decisioni dei 92 per esprimersi in merito.
E lì ci sarà da divertirsi, perché subito dopo si passerà al plebiscito: tant’è che si sente dire che il Sindaco ha già ordinato una lapide di marmo di Carrara con su scritto che…

Il 4 febbraio 2011
l’intero Popolo di Quarrata
s’espresse per i tagli
alle spese
con la presenza
dell’intera Popolazione
che votò
a Suffragio Universale
& Plebiscitario
con una maggioranza del 99,9%
a favore
Contrari 5:
Udc, Pdl, CittàPerTe, Fli, Idv
Astenuti 1:
Sel

I Triumviri della Repubblica
Sabrina, Sergio, Gori
Il Direttorio

Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo,
Brontolo, Mammolo, Pisolo

Chi si contenta gode. Ma soprattutto: ogni popolo ha gli amministratori che si è votato…

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martedì 18 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UNA VILLA TUTTA VUOTA


Massimo Bianchi si chiede stamattina, su La Nazione, che cosa abbiamo comprato della Villa della Màgia.
Come si può vedere dalle foto, le stanze sono completamente vuote e del mobilio niente è rimasto, tanto che la padrona della Màgia – come ama definirsi la Signora Sabrina – dà l’idea, nella foto, di essere una specie di fantasma.
E bisognerà che qualcuno, alla fine, si decida a tirare fuori non solo il contratto di acquisto, ma anche un inventario dei beni che vi erano presenti al momento del passaggio delle chiavi. E se nessun inventario c’era, qualcuno dovrà pur spiegare perché esso non è mai stato fatto.
Questa incombenza spetterà al sindaco, perché chi è in onda ha il dovere di trasmettere: anche i documenti che mancano – o spiegare perché manchino.

A fronte di tutti gli investimenti che ci impegnano sul versante della Màgia, un po’ di trasparenza e di informazione è quanto di meno ci aspettiamo per tutti: cittadini in prima linea.

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CHE TRISTEZZA. ITALIA NOSTRA COME SEI FINITA


Nulla può. Milioni di immagini, discorsi, letture, tutta la macchina mediatica che per 16 anni ha lavorato al servizio di una sola persona, cortigiani, giornalisti, nani e ballerine, fiction, reality, tutto doveva creare quello che oggi si chiama Italia e che poteva e doveva essere governata facilmente da colui che ha sempre guidato le fila.

I vizi più sfrenati trasformati in virtù, il Dio denaro trasformato da mezzo ad obiettivo, tutto quello che condanna qualsiasi religione di massa trasformato a simbolo di vita e di cultura.

Noi che abbiamo sempre votato a destra siamo stati inconsapevoli strumenti di questo gioco malvagio e pianificato.

Ingenui, forse, ma per questo ancora più arrabbiati, perchè traditi nel profondo, nei nostri sogni, nelle nostre speranze, nella nostre azioni e parole quotidiane.

Quante discussioni, anche con i nostri amici, per difendere un uomo, per anni, dalla magistratura cattiva, dai comunisti cattivi, dai giornalisti cattivi, dagli avversari politici cattivi, fino a quando non ci siamo accorti che forse i cattivi eravamo proprio noi che lo sostenevamo, fino ad un anno fa, giorno più, giorno meno.

Nulla di quanto promesso è stato realizzato, la propaganda continua è l’obiettivo, non più uno strumento di governo.

Le città abbandonate a se stesse, i giovani senza alcuna speranza, l’economia sull’orlo del baratro, la sanità allo sbando e si assiste a discorsi surreali a sfilate e teatrini da fine impero.

Nonostante tutto si sente mormorare da testardi adoratori del nulla, ma chi meglio di lui? Come chi meglio di lui? 60 milioni di italiani meglio di lui, anche prendendone uno a caso.

Si siamo stufi vogliamo un piano strategico che porti fuori l’Italia da questa situazione che ha superato tutti i limiti della decenza, le forze migliori del paese si debbono unire e debbono ridare dignità alle istituzioni, alla nazione senza più girarsi dall’altra parte, senza più soprassedere.

Un’istituzione lo sta già facendo ed è la magistratura, aspettiamo le altre.

Alessandro Piergentili da:http://www.generazioneitalia.it

lunedì 17 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: BELLA MOSSA!


C’è un limite in tutte le cose, diceva il poeta latino Orazio. Ci sono dei confini al di là e al di qua dei quali non può esistere la giusta misura.
Il Sindaco ha passato tutti e due questi confini: è, come si dice, fuori delle righe del pentagramma, sia di sopra che di sotto.
Già in passato qualcuno dei nostri lettori e commentatori del blog aveva ipotizzato un assalto alla Bastiglia con zappe e forconi – dove la Bastiglia era il palazzo comunale.
Qualcuno – stando alle leggende metropolitane che circolano – ci tentò pure: tanto che la Sabrina dovette (si dice) barricarsi in ufficio per non prendere delle ombrellate.
Viene in mente un aneddoto che un segretario generale del Comune – il dottor Giuseppe Guggino – raccontava su quel marito siciliano che sul letto teneva appeso un randello con su scritto Santa Ragione. E con quella clava bastonava la moglie, in modo tale che, mentre lei strillava con le ossa rotte, e le vicine le chiedevano «Chi è che ti picchia e perché?» la povera donna rispondeva «È mio marito che mi picchia con Santa Ragione!».
Con le sue belle invenzioni anche il Sindaco è giunto al famoso punto di non-ritorno della Santa Ragione.
Ha disgustato le opposizioni.
Ha disgustato i suoi – anche se la Benigni la difende e il Romitino fa finta di nulla.

Se continua ancora un po’, la Sabrina non dovrà aspettare la fine-mandato per levarsi di torno: dovrà fare come il grande Ben Ali.

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domenica 16 gennaio 2011

IL PUNTO (MASSIMO DELL’INSUCCESSO)


02. PARTECIPAZIONE, UNA DÉBACLE
Domenica 16 gennaio 2011

Non poteva che essere così: una débacle, uno sfacelo, un pieno e conclamato insuccesso.
Dopo avere pianto, un mese fa, perché il suo amico Enrico Rossi le aveva tagliato i fondi per la partecipazione; dopo aver garantito, sul suo blog un po’ inutile e un po’ mistificatore, che non avrebbe potuto più fare partecipazione, èccola all’improvviso inventare la ‘coscrizione forzata’ dei 1.250 per dare una giustificazione al proprio in-operato in-efficace e scostante.
La gente di Quarrata – a iniziare dai suoi – non si fida di Lei. Le sta come il fumo negli occhi, anche se non riescono a dirlo e ad ammetterlo, perché si sentono responsabili di questo disastro politico e amministrativo.
E non è bastata la difesa – peraltro tradiva e, anch’essa, mistificata – della Benigni, o il silenzio del suo sudditamente fedele capogruppo Romitino, per poter parare un colpo che, stando ai risultati, è un ceffone in faccia come quello che Sciarra Colonna dette al Papa Bonifacio VIII ad Anagni il 7 settembre 1303, per sbeffeggiarlo.
Di 1.200 chiamati, solo 60 le hanno risposto. Gli altri 20 volontari c’è perfino da supporre che siano stati supersollecitati da Lei stessa che, secondo un suo ben preciso cliché comportamentale, ama chiamare a raccolta i suoi, imbonirli e… schierarli a battaglia perché, in quattro gatti, le diano ragione.
Insuccesso, dicevamo. Uno sfacelo che le permette di governare come Lei è abituata a governare: in minoranza e con la superbia di chi esercita il potere comunque a suo modo, ma con la scusa del rispetto della legalità in bocca, come un dentifricio che cola dalle labbra.
La città, però, ha detto no alle sue favole, alle sue fanfaluche, alle sue forzate invenzioni senza senso e senza sostanza.
La città sapeva bene che non era suo compito aderire alla richiesta di trasformarsi più che in chirurga dei tagli, in macellaia chiamata ad amputare con l’accetta per fornire un alibi a un’amministrazione impreparata e incapace, maldestra e poco rispettosa della gente, che non ascolta mai, che tiene alla larga, che sostanzialmente spregia e ignora.
La città – tranne una ridicola minoranza – si è ribellata alle sue richieste. E non poteva fare altrimenti.
La gente non ha risposto a dovere, ma già prima, dietro alle opposizioni, si erano mossi anche i suoi stessi alleati di Giunta (Sel, ex-rifondazione) e non di Giunta (Idv e Lega).
La Sabrina era sola e le è stato detto che era sola.

E la voce più eloquente a rivelarle questa realtà è stata, tragicamente, quella del sostegno stesso dei suoi, firmata da una Benigni che, come primo atto della sua direzione Pd, ha voluto rendersi sconvenientemente connivente con la peggio Sindaca di Quarrata.

Buona domenica partecipata!

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sabato 15 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: E IO PAGO!


È solo un peccato veniale quello di oggi. Ma è pur sempre indicativo di una certa mentalità della Giunta di Quarrata.
Nello scorso anno sono stati dati ad avvocati incarichi e consulenze per un totale di 12.920 €.
Non sono spese legali nel senso stretto della parola: la Giunta si è rivolta a luminari delle scienze giuridiche per sapere se, secondo quanto stava facendo, tutto veniva fatto bene o male, in regola o no.
È una prassi. Ma aggiungiamo: abusata.
Certe spese potrebbero anche essere evitate se, invece di rivolgersi all’esterno, pareri e consulenze venissero richieste a chi, di diritto, se ne deve intendere per i propri doveri d’ufficio: vale a dire il segretario comunale e il suo vice.
Il parere, in buona sostanza, lascia il tempo che trova; di solito è accomodato; può essere sempre impugnato e opposto.

Si vede, però, che il parere dell’avvocato vicino è – come l’erba – sempre più verde…

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venerdì 14 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: COLATE DI CEMENTO…


… e speculazione edilizia.
È questo l’andazzo dell’amministrazione Sergio Gori e del suo assessore il Signor Edilizia.
È ovvio che tutto questo avviene solo per fare cassa e perché il pessimo Governo Berlusconi ha messo tutti in ginocchio. Ma non basta una motivazione di questo genere per affogare Quarrata sotto una colata di cemento.
È stato già detto anche prima d’ora, ma lo ripetiamo: la zona interessata è un’area che non potrà sostenere, quanto a infrastrutture e urbanizzazione, un carico di 15 nuovi appartamenti con ciò che comportano. Strade strette, un fossone laterale che è il rio di Tacinaia e che diventerà – presumibilmente – il collettore dei liquami dell’intera zona, finiranno per scoppiare.
Nei giorni scorsi il depuratore di Folonica ha fatto paura con i suoi guai. Vogliamo aggiungere danno al danno? E allora vendiamo pure quella piscina morta, il sogno del Sindaco Caramelli: quello stesso che, con il suo Vicesindaco Bertocci, mise lo stop alla deturpazione scriteriata delle colline quando impedì che la Giunta Amadori facesse urbanizzare l’area di Silvione.
Oggi i discendenti della Giunta Caramelli si pongono sul versante opposto e spregiudicatamente vanno avanti ad ogni costo.
La piscina? Lo sapete bene: sarà fatta altrove e secondo identici princìpi di un’ottica speculativa, perché, oltre che costare più di 5 milioni di euro, essa andrà in mano a chi la sfrutterà per 25 anni per poi rendercela spolpata e cadente. E tutto questo solo perché a Vignole dovranno sorgere altri… 80 appartamenti.
Ebbene è uno sconcio politico e morale che una Giunta proceda in questi termini, dando di affaristi senza scrupoli agli altri e chiamando i suoi concittadini non a dire cosa pensino di queste politiche vergognose, ma solo a stilare elenchi di castrature da fare alla spesa corrente.

Ecco: la Giunta Sergio Gori sarà ricordata come l’amministrazione del cemento selvaggio.

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mercoledì 12 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MA QUANTE BELLE SPESE, MADAMA DORÈ


Si va verso un periodo di crisi – e l’amministrazione di Quarrata si lamenta ogni giorno – ma nel contempo si spende sempre di più.
È emblematico il comportamento della Giunta Sergio Gori con gli immobili di proprietà del Comune.
C’è un palazzo per il Sindaco, ce n’è uno per qualche ufficio come l’anagrafe, uno per gli uffici tecnici, uno per la polizia municipale, uno per il Suap, uno per l’ufficio relazioni con il pubblico, uno per non si sa bene cosa nel polo tecnologico: e chi più ne ha più ne metta.
Il centro di Quarrata è fatto di palazzi di proprietà del Comune – palazzi quasi mezzi vuoti.
E ora che la Civetta è andata a rotoli, ecco che il Sindaco salta su trovando una sistemazione condivisa fra le feste di compleanno e quelle di laurea: come se a Quarrata ogni giorno la gente si laureasse e altro non avesse da fare che starsene a sollazzarsi lì, in quel luogo che ormai non sembra avere più un senso compiuto.
Poi per i matrimoni c’è sempre la Màgia e per le scuole c’è sempre la Querciola…
Come vedete la poca intelligenza non finisce mai: basta spendere.
E questa è l’amministrazione che chiama i cittadini a esprimersi sui tagli, mentre il povero Vincenzo Mauro per risparmiare 20 euro di luce è costretto a fare i salti ribaltati e, dinanzi a uno spreco generale, finisce anche col prendere un premio.

Siamo in Italia. E questa è Quarrata dei Democratici e dei buoni amministratori stile Sabrina Sergio Gori.

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martedì 11 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PARTECIPAZIONE, I SUCCESSI DELLA SABRINA


Ecco tre commenti apparsi sul blog di Andrea Balli, al post «Un sindaco in attacco “contro tutti”. Clima politico avvilente attorno al tema della partecipazione. Nuova “reazione” di Daniele Manetti».
Riguardano il comportamento del Sindaco in relazione alla commissione Partecipazione-bis.

Massimo Bianchi ha detto... – Avvilente ritengo sia l’arroganza e la sfrontatezza con le quali il sindaco cerca ancora oggi di avere ragione.
Punto numero 1: esiste una commissione sulla partecipazione, eletta dal consiglio comunale e dalle associazioni; perché creare un soggetto ulteriore? Forse perché tale commissione sulla partecipazione inizia ad essere scomoda? Il primo cittadino cosa si aspettava che tale commissione fosse composta da tre “yes-man”? Ora perché contestata nelle sue decisioni cerca una via alternativa per coprire il suo sempre peggiore operato amministrativo.
Punto numero 2: come mai tutto è accaduto così alla zitta?
Punto numero 3: i cittadini dovrebbero essere coinvolti negli investimenti e non tanto sulla spesa corrente.
La manovra in atto è la seguente: il sindaco ha capito di avere impegnato per tre anni il bilancio comunale in modo assurdo e senza tenere di conto delle reali priorità, tanto da mettere a rischio la spesa corrente per il mantenimento dei servizi; il dato grave è che non ha il coraggio politico di assumersi la responsabilità delle proprie scelte ma anzi se ne lava le mani scaricando gli oneri finali dei suoi malfatti ai suoi concittadini, in modo che se domani mancassero i soldi per uno dei tanti servizi potrà dire loro “l’avete deciso voi! cosa c’entro io???”
Questo non significa fare il sindaco, questo significa non avere rispetto della città di Quarrata e tradire le aspettative della stessa. – Massimo Bianchi - Fli – 10 gennaio 2011 – 15:11.

Alessandro Cialdi ha detto... – Piano piano, anche dall’interno, sta uscendo fuori lo scontento..... sono felice di aver risentito Massimo Sauleo, vuol dire che sta meglio e la cosa mi fa oltremodo piacere, così come mi conforta quello che dice. La “carica dei 1200” servirà al sindaco per poter piangere miseria e incolpare Berlusca che non gli manda i quattrini..... ma si guarderà ben bene di omettere come sta spendendo quelli che ha.... in questo è maestra, “Ponzio Pilato” Sabrina Sergio Gori! – Alessandro Cialdi - Udc – 10 gennaio 2011 – 19:13.

Barbara Gori ha detto... – Partecipazione o non partecipazione.... contenti o non scontenti... iniziate ad avere la faccia di non alzare la mano in consiglio comunale.
Il Pd faccia vedere di essere almeno in apparenza un partito. – Barbara Gori – 10 gennaio 2011 – 22:43.

Anche il Pd – in maniera però assolutamente tardiva e fuori termine massimo – sembra non tollerare più le velleità estemporanee di un primo cittadino che, in otto anni di guida della città, non è stato a sentire nessuno e ha finito col danneggiare, in maniera irreversibile, gli interessi della intera collettività.

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domenica 9 gennaio 2011

IL PUNTO (MASSIMO DELL’INCAPACITÀ IN MALAFEDE)


01. SEMPRE PIÙ PATETICA
Domenica 9 gennaio 2011

Ormai siamo alla macchietta – e già sarebbe un risultato, perché avremmo un’opera d’arte.
Siamo, purtroppo, all’assurdo, al grottesco, al patetico.
Un sindaco che davvero non rappresenta altri che se stesso; un partito, che sta alle spalle del sindaco, che è solo come quei fondali da teatrino delle suore in cui alberi, prati e montagne sono solo dipinti (e male) sul fondo. Uno spettacolo di carta.
La situazione in cui si presenta Quarrata a questa svolta di non ritorno del mandato amministrativo è questa.
La Sabrina ha tutti contro tranne se stessa, la sua fida segretaria Vannelli – che ormai viene infilata a forza in ogni organismo del Pd, dal livello locale a quello provinciale – e i suoi uomini del Consiglio Comunale, il Romitino, il Magazzini e gli altri alzamano in fila.
Alle spalle dirette, la Sabrina ha una Giunta di deboli e di pavidi.
L’unico che osava dire di no, Burchietti, è stato fatto fuori e, quando ha dato le dimissioni, si sa che la Sabrina ha dato in escandescenze di gioia con esclamazioni del tipo finalmente s’è levato dai piedi!
I governi dell’America Latina degli scrittori ispano-americani sono oro a confronto con la Giunta quarratina: eppure anch’essi sono caricature di se stessi.
Un giorno la Sabrina si strappa i capelli perché il suo amico Enrico Rossi le ha tolto i finanziamenti per la partecipazione degli elettori alla vita politica e due mesi dopo trova, come per magìa, decine di migliaia di euro per pagare, una seconda volta, la Sociolab per servizi del menga: riunire un solo giorno 1.200 sparuti cittadini e far credere loro che contano, ma in realtà convincerli che devono seguire un tracciato particolare e giungere a dare risposte congrue con i desideri nemmeno dell’amministrazione, ma solo della Sabrina, signora e padrona di tutto. Grande partecipazione!
E in Giunta, al di là delle debolissime quote rosa che sono in mano alla Sabrina come dei poveri ostaggi (Nannini, Milaneschi, Giovannetti, arrivata per ultima, ma sempre pronta a scodinzolare per una malcelata ambizione a mettere le mani in pasta in vista di chissà quale suo futuro politico…) un Mauro appeso a un filo, sempre pronto ad accusarci di gettare bloggate di fango sull’amministrazione, teorico della politica del sostenibile, aggettivo per il quale, forse, Vincenzo intende non la possibilità di vivere in un habitat migliore, ma solo la capacità di ingollare (sostenere nel senso di sopportare) ogni più velleitaria e sconcia acrobazia della Sabrina. Anche in questo caso, fra lui e Musumeci, pur animati di eroici furori filopopolari, nient’altro fanno che tacere e mandare giù qualsiasi boccone, anche a dispetto dei santi e del buonsenso – che evidentemente non hanno. E di un minimo di dignità.
Solo Sauleo, Presidente del Consiglio Comunale, nel suo buonsenso e nella sua umanità, ha il coraggio civile e politico di dire che Lei sta sbagliando su tutta la linea.
Questa è Quarrata a più di metà del mandato. Questo il frutto di 169 voti strappati da un Marini che si è fatto – e lui lo sa bene – complice di un disastro.
Oggi più che mai il sindaco spadroneggia e gioca a tutto campo senza che nessuno le faccia capire che governare non è questo; che far politica secondo i canoni del rispetto cristiano (a cui lei sempre si appella) non è questo; che non può fare come vuole e come crede quando vuole e quando crede. Che insomma la deve piantare.

Perché, come in tutte le cose, il suo tempo sta per scadere. Che le piaccia o no.

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sabato 8 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FARSA DEI SORDI-MUTI


È straordinario vedere che dall’inizio di novembre ad oggi, cioè in due mesi di vita, il nuovo comitato comunale del Pd di Quarrata non si è ancora fatto vivo. Eppure la materia per dover intervenire non è mancata: sono stati 60 giorni di polemiche in tutte le direzioni, fra la neve, l’acqua e la partecipazione-bis – tutti temi su cui tutti si sono espressi tranne il nuovo comitato, forse soggiogato dal Sindaco.
Se Vito Barbarani era stato muto per due quasi due anni, questa nuova espressione dei vertici del partito, dopo aver preso le mosse sotto il segno del rinnovamento, sembra essersi subito arenata nei bassi fondali non solo della mutezza ma anche della sordità.
Si ha l’impressione, insomma, di essere dinanzi ad un comitato di sordi&muti: e allora ci chiediamo a cosa servano certi organismi, se la loro funzione è quella di tacere e, quindi, di assecondare l’andazzo delle istituzioni e del loro velleitarismo.
Nella vecchia Unione Sovietica non era forse così? Non servivano, gli organismi, solo per fare da cassa di risonanza delle cariche istituzionali?
«Nell’esecutivo del Pd entra invece come nuovo membro – e questa è l’unica novità di rilievo – la “fedelissima” Barbara Vannelli (segretaria del sindaco) sostenuta in particolare dal gruppo dei Giovani Democratici» scriveva Andrea Balli sul suo blog. Ma questo sembra aver portato solo una presenza in più di un freno dell’organismo a favore di un Sindaco che ogni giorno è al di sopra (o, meglio, al di sotto) delle righe per quanto deraglia.
Da qualsiasi parte si voglia prendere la cosa, resta un dubbio fondato e fondante nella domanda: ma il comitato del Pd è un organo indipendente o la semplice emanazione delle volontà di un Sindaco che non rappresenta che se stesso e i propri interessi?
E soprattutto che credibilità può avere un partito che, in tutti i pasticci, che il Sindaco inventa ogni giorno, non sa dire né un di approvazione né un no di riprovazione?

Arianna Benigni sa parlare o sta ancora prendendo lezioni?

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venerdì 7 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FARSA DELLA PARTECIPAZIONE BIS


Che altro aggiungere al comunicato ufficiale dell’Udc di Quarrata riguardante la partecipazione-bis da poco inventata dal Sindaco della città dei bambini?
La Sabrina non ha ancora imparato ad ascoltare la gente. Anzi. Col tempo, è andata progressivamente peggiorando col trovare soluzioni assurde o inammissibili.
Tanto che viene da pensare che né a Lei né ai suoi servitori interessino la democrazia vera e la partecipazione, quanto piuttosto le partecipate.
Sensibili agli affari, questi amministratori progressisti, che governano in nome di una politica ispirata al cristianesimo, hanno assolutamente dimenticato la loro vera funzione.
E vivono offendendo quell’assemblea istituzionale che, davvero, sarebbe il luogo del dibattito e della scelta: il Consiglio Comunale. Una vergogna.
Ed ecco il testo del comunicato dell’Udc.

In un tempo di indifferenza è sempre cosa buona e auspicabile vedere i cittadini coinvolti nelle vicende politiche e amministrative del loro territorio, appassionati alla vita politica, esercitare il diritto di cittadinanza facendo sentire la loro voce con una presenza vigile sulle scelte operate dall’amministrazione.
Coinvolgere 1.250 cittadini, estratti a sorte dagli elenchi dell'anagrafe, invitati a partecipare personalmente con una lettera inviata al loro indirizzo, con l’intento di condividere “le scelte per definire quali voci di spesa devono essere considerate prioritarie e irrinunciabili nel prossimo bilancio”, non è cosa da poco e mettere in piedi con serietà un tale processo richiede tempo, impostazione, preparazione, organizzazione, disponibilità dei partecipanti, risorse…
Un grosso impegno per l’Amministrazione, con una finalità importante, dinanzi alla quale occorre domandarsi, prima di tutto, se la logica dell’estrarre a sorte delle persone a cui affidare tale incombenza, sia adeguata a dare risposte di valore e competenza capaci di rappresentare gli interessi della generalità dei cittadini.
Anche i sondaggi (ma la Politica è un’altra cosa), per essere attendibili, devono riferirsi a “campioni” rappresentativi e le esperienze pregresse maturate su questa forma di selezione dei partecipanti, in virtù della complessità di quanto viene loro richiesto, insegnano che il “caso” non è forma di garanzia per correttezza, competenza e trasparenza perché richiederebbe che tutti fossero in condizione di poter proporre opzioni politiche, di argomentarle, di sceglierle a ragion veduta e senza condizionamenti di sorta.
Allora questi sorteggiati, cosa di più e di meglio possono esprimere rispetto a chi è stato eletto, democraticamente dai cittadini in Consiglio Comunale, con il compito di proporre e approvare indirizzi (e il bilancio in tutti i suoi aspetti è l’atto fondante di tutta l’attività politica e amministrativa del Comune), sollecitare, riscontrare e controllare l’effettiva realizzazione nell’interesse di tutti come previsto dall’ordinamento istituzionale?
Non giova ad un corretto rapporto questa contrapposizione che ha il sapore di eludere modalità e responsabilità da carenze di dialogo fra attori istituzionali; difficoltà che non trovano risposte adeguate e consone, e di cui soffre da anni la vita politica di Quarrata.
Altra cosa è l’informazione, corretta, precisa, puntuale e doverosa: alla base di ogni corretto processo prima comunicativo e di conseguenza di partecipazione. Anche nei confronti del Consiglio Comunale.
Cominciamo a rafforzarla, sarebbe già un buon passo avanti sulla strada di una consapevole e reale partecipazione dei cittadini e all’interno delle istituzioni.

UDC Quarrata

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giovedì 6 gennaio 2011

Niente donne di sinistra per Silvio Berlusconi


Al Capo piace a destra


Ecco, adesso la nostra Epifania sarà molto più tranquilla. Sì, perché Silvio Berlusconi, in uno dei suoi diluvi verbali ospite a Kalispera di Alfonso Signorini (un uomo Mondadori) su Canale 5 (una rete Mediaset) ha voluto farci sapere che lui no, non è mai andato con una donna di sinistra (“Posso giurarlo!”). La tentazione di interpellare il grande capo Estiqaatsi sulla questione è fortissima, e invece tentiamo di farci qualche domanda sul pedigree politico delle tresche del Cav.
Primo: come fa a esserne così sicuro? Sottopone le malcapitate a un test? Secondo: se sì, in cosa consiste questo test infallibile? Forse il presidente del Consiglio fa cantare Bandiera Rossa all'accompagnatrice di turno per essere sicuro che non la conosca a memoria? Oppure, durante la luculliana cena pre-tresca, offre alle sue ospiti un bambino arrosto? Terzo: è mai stato con una donna finiana? In tal caso, visto che Gianfranco Fini è un traditore, un utile idiota della sinistra, un “compagno”, la tresca è catalogabile come di destra o di sinistra? Quarto: davvero Silvio Berlusconi si preoccupa dell'orientamento politico delle donne che frequenta? E chi si occupa della scrematura all'ingresso? Forse Lele Mora o Emilio Fede? O il dotto professor Quagliariello le interroga sulla storia delle dottrine politiche?
Quinto: non è che, magari, il Cav. non è mai stato con una donna di sinistra semplicemente perché le donne di sinistra con lui non ci andrebbero mai? Sesto: Signorini ha posto una questione non marginale. Veronica Lario, che a sinistra piace e molto, è di destra o di sinistra? Nel secondo caso, i figli del Cav. sarebbero dei mezzosangue comunisti?
Tutti dubbi amletici che andrebbero sciolti, perché fondamentali per l'Italia. In fondo, il nostro paese non sta affrontando una crisi sociale ed economica senza precedenti. In fondo, i giovani italiani non soffrono la disoccupazione e gli anziani non prendono pensioni da fame. In fondo, gli studenti non protestano, i giudici nemmeno, gli insegnanti figurarci. In fondo, viviamo nel miglior paese possibile, tutti allegri e spensierati, e pensiamo solo a scoprire le inclinazioni politiche delle signorine che affollano le sontuose stanze di Villa Certosa, Villa san Martino o Palazzo Grazioli. La prossima volta, con lo stile che gli è proprio, il premier ci parlerà anche delle caratteristiche fisiche o delle preferenze tra le lenzuola. E noi italiani lì, a ghignare e sorridere ascoltando le vicende mirabolanti di un vecchietto che in fondo è un giovanissimo e infallibile amatore. Altro che Kalispera. Kalinicta, Italia.