domenica 27 gennaio 2008

Prodi va indagato: ha comprato il voto del Senatore Cusumano


Se Berlusconi è stato rinviato a giudizio per aver raccomandato 4 sgallettate (che nemmeno sono state assunte); non si capisce come mai non risulti ancora indagato Prodi, che ha assunto - in cambio del voto del senatore Udeur Cusumano -, il collaboratore di quest’ultimo.
Riepilogo brevemente
i fatti, per chi dovesse esserseli persi.
Dunque, il 23 gennaio, il prodiano Paolo De Castro (ministro dell’Agricoltura) ha assunto l’assistente di Cusumano: Filippo Bellanca.
E l’assunzione, guarda caso,
è avvenuta ad opera dell’Agecontrol: vale a dire da parte di un’agenzia, che dipende dal Ministero presieduto da De Castro.
All’indomani di tale assunzione, poi, Cusumano - che in precedenza aveva dichiarato che avrebbe votato contro Prodi -, vota invece a favore del Mortadella. Guarda caso!
Non solo.
Che l’assunzione di Bellanca sia avvenuta al di fuori delle procedure regolari,
lo ha dichiarato anche il Presidente dell’Agecontrol, Cesare San Mauro:
“Non ero stato avvertito dalla direzione generale. Anche il consiglio di amministrazione non sapeva niente. Certo, il direttore generale può assumere, ma solo nell’ambito di un piano varato dal cda. E, in effetti, questa decisione mi è sembrata un po’ distonica”.
Detto questo, appare evidente che ci sia stata una compravendita: si è assunto il collaboratore del senatore dell’Udeur, per garantirsi l’appoggio di quest’ultimo.
E allora arriviamo al dunque.
Com’è possibile che nessuna Procura della Repubblica abbia ancora iscritto Prodi (e magari De Castro) nel registro degli indagati?
Qui si attendono risposte.
Anche perché nel nostro Paese, l’azione penale è obbligatoria.
E di fronte ad una fattispecie penalmente rilevante, la magistratura ha il dovere - non il diritto, il dovere! - di indagare.
Due pesi e due misure?

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