sabato 31 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUARRATA PAESE DEL ‘BENGÒDI’


Litanie della Sabrina

Leggete, lettori,
quaggiù al Parco Verde,
chi più si diverte
che cosa ci perde;

chi vuol riposare
la notte di luglio
e resta poi sveglio
in mezzo al subbuglio;

chi pianta le mele
e gli scarican tutto
per colpa di qualche
stronzon farabutto;

chi vuol stare in pace
le notte d’estate
e invece la musica
gliele ha frantumate.

Leggete, lettori,
a Castel dei Biagini
che grandi conforti
ai suoi cittadini

sa dare la Giunta
di Sergio Sabrina:
la ‘cricca’ (diremmo)
ahinoi, quarratina…

«Venite, bambini!»
sospira la santa
estatica, e tutta
di miele s’ammanta.

«Venite a Quarrata,
nascete da noi:
vedrete che roba
beata per voi!

«È un posto bellissimo,
si vive qua bene:
veniteci a vivere
ché certo conviene.

«C’è fogne, acquedotti,
servizi e, per Dio,
mie cari leprotti,
comando sol io.

«E quando ho deciso
di darvi i servizi,
con dolce sorriso
vi levo gli sfizi:

«la pista ciclabile
a 4 milioni
vi fo, e una balena
ch’è sol pei coglioni.

«E poi vi do asili
e piazze in cui andare
a farvi spinelli
e pur vomitare.

«Uffici, vi dono,
che son sordomuti
e ai vostri rimproveri
rispondon con sputi!

«È questa Quarrata
che ben vi so dare:
venite, venite,
venite a ballare!

«Tra sguardi serafici
e bran di Vangelo,
venite a Quarrata
e vi levo anche il pelo!»

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 30 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: POLO TECNOLOGICO, PIENO DEGRADO


Basta un temporale – per quanto violento – e certi uffici comunali, che si trovano nel cosiddetto polo tecnologico (ovviamente si fa per dire), vanno all’acqua.
Una volta si diceva basta che pisci una botta, che per i pivelli di oggi è una rana di piccola taglia o, come dicevano i vecchi ancor più andati, un lacciacampo.
Marta Quilici riporta questa notiziola alluvionale sul Tirreno di oggi. Sembra innocua. Non lo è.
Già lo scorso anno avevamo denunciato l’abbandono e il degrado delle finestre della biblioteca comunale: ma il Mazzanti, più o meno indignato, con la sua aria da ARCI-prete di Tizzana ci bacchettò le dita, dandoci dei bugiardi.
Per lui questo accusare gli altri (usanza della vetero-Russia) è il suo abito della domenica: lo fece – ricordate? – anche durante il Consiglio dell’acqua, quando disse che eravamo dei mentitori: avevamo solo detto che Quarrata non aveva mai partecipato alle riunioni di Publiacqua. Infatti Quarrata era stata presente solo 3 colte su una ventina di consigli.
Ma noi eravamo bugiardi…
Eccovi ora il polo tecnologico come lo abbiamo fotografato proprio domenica 25 luglio 2010.
Osservate bene le finestre, le aree sporche, una parte del tetto con barattoli e sporcizia gettata dai giovinastri che di notte salgono lì a spinellarsi, a bere e a vomitare da ogni parte.
Ma questo non è degrado, vero Mazzanti? È solo fantasia bugiarda e malevola – o, come direbbe il filosofo Mauro, sono solo bloggate di fango.
Ed è vero. Perché il nostro blog raccoglie e documenta, giorno per giorno, tutto il fango che, di giorno in giorno, questa illuminata amministrazione quarratina produce per il suo diletto popolo.
Al quale, peraltro, regala 20 milioni di euro di spese inutili, mentre l’ex-area Lenzi, che ha poco più di 10-15 anni, casca a pezzi; e mentre Manetti, con sforzi sovrumani, cerca – purtroppo inutilmente – di far ragionare la Giunta sui veri bisogni di questa città. Una Giunta che non ha cervello.

Che democrazia! E che godimento vedere ogni mattina la sagra della stupidità amministrativa!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 29 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SS(G), LA POLITICA DELLA SUPERBIA


Come abbiamo già detto più volte, la Sabrina, governatrice di Quarrata, prende a spunto, per la sua democrazia, la visione politica di Pericle così come ci è riferita dallo storico attico Tucidide.
E fa bene a prendere spunto proprio da quel personaggio politico ateniese del V secolo avanti Cristo: Pericle, infatti, incarna perfettamente la visione democratica di SS(G), perché lui rubò il tesoro della Lega Delio-attica per fare le opere di facciata di Atene (l’Acropoli è l’esempio) e portò la sua città alla disfatta, lanciandola contro Sparta nella guerra del Peloponneso; mentre lei, in perfetto parallelismo, adopera i quattrini della Regione (che sono di tutti i Toscani, Quarratini compresi), per abbellire – questo lo dice lei! – il centro di Quarrata e basta.
Solo che del centro di Quarrata, tra 2500 anni, non resterà pietra su pietra: e su questo non c’è dubbio. Come del resto non resterà neppure la pista ciclabile del Mauro, destinata a raggiungere Tavola di Prato alla modica cifra di 7 miliardi e 200 milioni delle vecchie lire.
Al mondo occidentale – e quindi anche all’Italia – hanno fatto male tre cose:
  • la Romanistica
  • il Cristianesimo
  • il Comunismo
La Romanistica è il concetto, tutto romano e ciceroniano, che lo Stato e il potere pubblico debbano essere necessariamente i sorveglianti dei costumi, dei comportamenti e dei gusti del popolo che lavora.
Il Cristianesimo, dopo aver raccolto il principio della Romanistica alla caduta dell’impero di occidente, si è messo in testa di guidare il popolo per strada, in casa e sotto le lenzuola – ovviamente dimenticando volentieri il Vangelo e il sacrosanto principio di lasciare a Cesare quello che è di Cesare.
Il Comunismo, epigono della Romanistica e del Cristianesimo, ha preteso di fare la stessa cosa da un punto di vista laico, sostituendo alla canonica la Casa del Popolo, guidata da ARCI-preti come Mazzanti o Barbarans o altri ancora.
Così oggi noi, a Quarrata, ci ritroviamo la peggio Sindaca che, per metà catto-margherita e per metà P(otere) D(ominante), si arroga l’arroganza di fare politica come potere pubblico, cioè come se investita da Dio onnipotente e da mamma Rosyna, in modo da decidere cosa è meglio e cosa è peggio per i suoi amati concittadini.
E fa politica, la Sabry, non ascoltando la gente e prendendo coscienza dei suoi bisogni, ma decidendo che cosa la gente deve e non deve fare: fa politica al chiuso della sua stanza, da cui non sa nulla e non misura la febbre a nessuno.
Se fa anche il medico così, cioè senza ascoltare e senza guardare i suoi pazienti, cosa dobbiamo pensare noi, gente stupida – secondo lei –, ma certo di buon senso?
E se non ci credete, leggete Nazione e Tirreno di oggi 29 luglio, e ve ne renderete conto.
Tocca a Daniele Manetti, una sorta di volontario della disperazione, dare lezioni a questa Libera Docente di P(olitica) D(emenza).
Manetti porta la gente in piazza, i cittadini veri, quelli dei bisogni reali (acquedotti, gas, fogne, aria e acqua pulita, illuminazione pubblica), quelli che la Sabry non conosce e non sta a sentire: e li fa parlare del concreto e non dei sogni di una megalomane scostante, arrogante, impreparata e indegna di guidare una comunità che chiede (inutilmente) di essere ascoltata e servita.
E così Manetti, nella sua semplicità evidente e inoppugnabile, indica a tutti i cittadini, di destra e di sinistra, che questa peggio Sindaca di Quarrata merita proprio una patente da coglione.

Bravo davvero, Daniele!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 28 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: OGNI GIORNO È UNA LOTTA (MA LA GENTE S’È ROTTA)


Alla notizia – battuta oggi, 28 luglio, dal Tirreno – della gente di via del Pollaiolo con acqua in casa, e al raffronto con i gazebi del Piuss e la piscina di Vignole, ecco come ha reagito Pasquino da Tizzana…

Piscina: chi l’ha fuori
e chi l’ha in casa

Èccoli qua gli strenui difensori
d’ambiente, di cultura e territorio.
Èccoli qua i mirabili Signori,
che di Quarrata faranno un mortorio.

Debiti lasceranno e in più dolori
con quel Più(ss) da pensione e dormitorio,
ch’è una serie sovrana sol d’errori:
di gente come lor poco mi glorio.

Colei, Sergio Sabrina l’ineffabile,
mente ha briaca e pensa solo a spendere:
l’altro accòlito suo, l’inimitabile

Marco, non ha quattrini e pensa a svendere.
Il terzo, Luca, è davvero encomiabile,
ché progetti e parcheggi sa sol stendere.

Non fanno altro che pèndere
i corbelli alla gente di Quarrata,
che da loro da un pezzo è buggerata.

La piscina sognata?
Una presa di cul con preferenze
che la Giunta riserva all’Uisp-Firenze,

Che sono delle lenze
pronte a ciucciarci tutti a più non posso,
e debiti ci lascian fino all’osso.

E chi in casa ci ha il fosso,
come quelli di via del Pollaiolo,
di cul si levi il dito: ma da solo!

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 27 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: OGNI GIORNO È UNA LOTTA


chi sta sopra e chi sotta (ma la notte no!).
Così faceva una famosissima canzone di Renzo Arbore, che alla fine divenne un vero e proprio tormentone.
Anche noi, ultimamente, di tormentoni ne abbiamo uno: quello dell’onnipresente Mazzanti, dell’ubiquo Mazzanti, del Mazzanti che s’affanna a fare le prove per essere… Dio.
Con tutta la buona volontà che può metterci… ma ci faccia il piacere!
Non ci sono soldi – ha ripetuto per due anni e mezzo. E ora che si va verso la china di fine-mandato, come il prestigiatore dal suo cilindro, èccolo far saltare fuori innumerevoli coniglietti bianchi per stupire la platea.
Certo non sarà bravo come la Sabrina, che gioca coi milioni di euro come se fossero lecca-lecca; e neppure come il Mauro, con le sue piste ciclabili da 3 milioni e 700mila: ma i suoi sforzini li fa.
Eppure – lui che fa le prove per essere Dio dovrebbe saperlo bene – in questo mondo non c’è cosa che duri: e dovrà pure abituarsi all’idea di dover lasciare tutto.
Sì, perché siamo convinti che sia chiaro a tutti che il Mazzanti sarà molto difficile che sia mai portato dal PD come proposta di successore alla peggio Sindaca di Quarrata – come del resto il Mauro, si vèntila, sarà scaricato, alle prossime: lui e il suo Musumeci, 150 voti che al PD non servono per fare massa, anche se a Quarrata il PD è abituato a giocare anche su soli 169, facendosene vanto e fregio come se durassero eterni e potessero dare solidità a una Giunta: ma loro sono abituati alle piccole cifre di scarto, come lo era il Grande Prodi al tempo di Padoa Schioppa…
Mazzanti, Non ti fidar di un bacio a mezzanotte se c’è la luna non ti fidar… E la luna, Mazzanti, con la Sabry e il Vito Barbarans, l’omo stramuto, c’è sempre. Smetti di correre, da’ retta. E guarda se, prima di lasciare il seggiolone, troverai il modo di mantenere le promesse fatte alla Catena: un parcheggio per le scuole.
E poi, guarda, Marco… Se proprio non ce la fai a cacar parcheggi come la Befana, chiedi consiglio al tuo collega Gaggioli.
A lui i parcheggi gli vengono benissimo. Come dire? Gli nascono sulla punta delle dita – e a costo zero.
Si fa per dire, eh?

Lo diceva Neruda
che di giorno si suda
(ma la notte no!)
rispondeva Picasso
io di giorno mi scasso
(ma la notte no!)
e per questa rottura
non si trova la cura
(ma la notte no!)
il morale s’affloscia
la pressione s’ammoscia
(ma la notte no!)…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 26 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: FACCE, FACCIATE E FACCE TOSTE


Se l’Assessore Gaggioli non vuol fare un tour sugli argini dei fiumi insieme a Massimo Bianchi, perché ha paura di dover denunciare troppi dei suoi compagni per abusi; almeno voi, Quarratini doc, fate una passeggiata nel suk: vale a dire al di là della facciata di piazza Risorgimento, dalla piazza della biblioteca comunale in su, verso la chiesa, dietro la quale – come vedete – si intravede un bellissimo Montalbano.
La collina è davvero splendida. Ed è un peccato che a rovinare questi luoghi, sia proprio la sua amministrazione comunale, Sabrina in testa, che ora ha messo gazebi e una cabina da mare in piazza, coi buchi per stimolare la passione guardonica dei cittadini, spiegando loro il PiuSS(G). Al di là dei buchi si possono infatti vedere le promesse di… debiti per Quarrata. E dato che c’era, la Sabrina poteva anche far fare i fori a forma di buco della serratura: sarebbe stato più in tono con il voyeurismo…
Fate – si diceva – una passeggiata nell’oltre. Ma non fermatevi a livello di pianterreno. Salite per le scale delle “impalcature di ferro dei moli del porto di Napoli”. Andate a vedere gli ingressi agli uffici del Comune e fermatevi a leggere la letteratura che si spreca lassù: sui muri e per terra.
La differenza non è molta: sudicio sui muri (anche buchi scavati negli intonaci) e chiazze di vomito di spinellomani (se non peggio) insieme a trofei di plastica, di alluminio e di vetro. E accanto un bel portacenere per chi deve fumare.
Uno spettacolo unico davvero, da vera Quarrata dei bambini e posto dove si vive bene della Sabrina.
E pensate a chi vi governa.

Al di là della facciata
quant’è bella ’sta Quarrata

Ecco qua la città dei Quarratini,
amministrata da Sergio Sabrina:
«apre le braccia – dice lei – ai bambini,
li accoglie come fosse una mammina».

E per le mamme c’ènno i parcheggini
rosa, cosa davvero sopraffina.
È un posto dove ben si vive! Nini,
di che vai in cerca, tu, ogni mattina?

Poi, negli uffici al Polo Tecnologico,
hai patacche di vomito e ciccacce
sparse: un vero giardino zoologico.

Insulti, vetri rotti e parolacce
lungo un bel corridoio che è un antologico
mondo da giovinastri e ragazzacce.

Per non far tante ciacce:
Sabrina, è questo il mondo che conviene
a te che dici «qui si vive bene»?

Ne abbiam le tasche piene:
ce l’hai pienate te con la tua matta
voglia di aprir a vuoto la ciabatta!

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 25 luglio 2010

IL PUNTO


29. RABBIN GAGGIOLO E IL BANDO EDILIZIO
Domenica 25 luglio 2010

Domani esce il chiacchieratissimo bando per l’edilizia, di cui circolano voci che qualcuno abbia avuto ampi saggi in anteprima e si sia già preparato a condensar progetti e proposte ‘care’ al Rabbin Gaggiolo.
E – com’era da prevedere – Pasquino, maligno, dà la sua interpretazione in chiave poetica di punto anomalissimo.

Il Gaggiolino Notturno
(parodia pascoliana)

E vengono i bandi edilizi
di Gàggiolo, dopo due anni:
saranno mai pieni di vizi?
Faranno un sacco di danni?

Ci giungono urlati fra i gridi;
ma c’è chi però già bisbiglia:
«Ragazzi, nessuno si fidi…
Qualcuno sapeva… e or li piglia…»

Un’ombra sugli occhi ci cala:
le idee di Gaggiòlo son rosse.
L’ha detto, là, nella sala:
ha fatto perfino le mosse.

Eppure la gente sussurra
e pensa vederne di belle.
Speriam che qualcuno succurra
chi mira a non fare frittelle.

A fine dicembre finisce
il bando: Gaggiolo è contento.
Lui gode, qualche altro patisce.
Ma tutto sarà acceso e spento.

Quarrata coi bandi rinasce
rifatta nel look: si rinnova.
La cicogna ha portato le fasce,
a molti gli ha rotto anche l’ova.

Il Gàggiol rabbino è felice:
ha dato a Quarrata il suo impegno:
«parcheggi, aree verdi» lui dice.
Ma bravo! Che testa di… legno!

Pasquino da Tizzana

Buona domenica di Sant’Jacopo!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 24 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: COMPAGNI, PRIMA L’INUTILE E POI IL NECESSARIO!


Per la piscina di Vignole Mazzanti, ARCI-prete di Tizzana, trova all’improvviso 83mila euro.
Per la strada di Montemagno non era stato in grado di trovarne 60mila, anche se la riasfaltatura era stata promessa da anni.
Ed ecco cosa ne pensa Pasquino.

Questioni di peli e di tiro

Non conta la strada in collina,
il bel paesaggio, o quel cielo
sul poggio: ma sol la piscina
– stendiamoci un velo…

La gente di Montemagno
si tenga la strada malmessa:
è più importante un bel bagno
(e… la gente far fessa).

Le banche e l’Uisp di Firenze
han certo la via più spianata:
dà certo lor più preferenze
la Giunta a Quarrata.

Così non ci sono quattrini
per fare più nuova una via:
ma si aprono fosse e tombini
a Vignol. Così sia!

A onore del Dio Bartoloni,
la Quadra e pur l’edilizia,
si trovano tosto i milioni
– che bella giustizia…

Il fatto è che solo il denaro
va in tasca a chi molti ha quattrini:
e ciccia (Mazzanti, che baro!)
a noi Quarratini!

Stendiamoci sopra un bel velo.
Dei poveri Montemagnesi
di certo tira più un pelo
di banche ed Uispesi.

È il tristo adagio già detto
dai nostri anziani bisnonni:
«Voi giù… che poi ve lo metto,
o popol di tonni!»

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 23 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: GAGGIOLO APPARE A SE STESSO



«“La crisi economica e la qualità del costruito: incompatibilità oppure opportunità” . È questo il titolo dell’iniziativa che si terrà venerdì 23 luglio, a Villa La Magia, a partire dalle ore 16, organizzata dal Servizio Urbanistica ed Edilizia, per affrontare problemi e conoscere le nuove prospettive sul territorio quarratino.«L’Amministrazione Comunale, attraverso gli strumenti urbanistici e edilizi, sta lavorando per rilanciare l’economia e promuovere una nuova fase di dinamismo culturale ed economico, dando sostegno a tutte le iniziative private che guardano al futuro e credono nella qualità dei progetti come opportunità per ridare energia al territorio.Si parlerà, in particolare, del bando per le Aree a Panificazione Differita e della Certificazione di Qualità delle Costruzioni. «“Con questo incontro – sottolinea l’Assessore all’Urbanistica e Edilizia Luca Gaggioli – vogliamo condividere un’analisi delle situazione attuale e raccogliere idee e proposte per trasformarle poi in progetti concreti sulla base di obiettivi condivisi. Questo perché crediamo che soltanto così si possa fronteggiare una crisi economica che è anche una crisi culturale”. «Durante l’incontro saranno presentati anche alcuni progetti importanti, come l’ampliamento dell’asilo di Via Lippi, riconosciuto e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito dei PIUSS, i Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile. «L’iniziativa si rivolge soprattutto ai professionisti che operano sul territorio, alle imprese e a tutti gli operatori del settore». (Comunicato-stampa Comune di Quarrata).

Ed ecco cosa pensa dell’Assessore Gaggioli Pasquino da Tizzana.

L’ISPIRATO ASSESSOR
LUCA GAGGIOLI

Mistico, un poco diavolo e un po’ prete,
veloce a mandà in domo tutti quanti,
ecco qua l’Assessore – uno dei santi –
pronto a fissare improponibil mète.

«Anche a Quarrata un’edilizia avrete
– dice – buona davver per tutti quanti:
costruirete di mén con più contanti,
perciò poveri e lieti poi sarete».

E con le soluzioni che s’inventa
– davvero singolari come aggeggi –
alla fin tutti quanti ci spaventa.

Popolo quarratino, ma lo reggi
un che di stramberie mai si contenta
e sa far costruir solo parcheggi?

Perché non lo correggi
e lo mandi tu dritto a quel paese,
invece che subirne solo offese?

È proprio un bell’arnese,
che pretende far bene alla città,
ma un bel giro sugli argini non fa.

E mentre a certi dà,
ad altri, che non son di sua parrocchia,
gli toglie pure il fuso e la conocchia.

Troppo pieno di spocchia,
dice di star per la democrazia,
ma molto se ne impìpa e così sia!

Sa un po’ di sacrestia:
pur l’odore di solfo a volte spira
e tosto è messo mal chi lo respira…

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 22 luglio 2010

ALLARME PER IL FALCHERETO


Dobbiamo stare davvero tranquilli per la nostra salute?
Leggete questa notizia di oggi 22 luglio su La Nazione e pensate alle rassicuranti parole delle istituzioni...


Cliccare sull'immagine per ingrandirla.

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: BALENA, BORSA VUOTA SE ERA PIENA


A BOCCA APERTA...

Guardala bene,

guardala tutta
questa balena
quanto l’è brutta.

Guardala tutta,
guardala bene:
l’è tanto brutta
che uno ci sviene.

È una balena
affaticata,
a bocca aperta
per la pisciata.

Tre peli in testa,
e senza denti:
nella tempesta
si fa contenti.

Vieni qui in centro,
in mezzo a Quarrata:
venirci è facile,
è una pisciata.

Qui tutto è limpido
e senza ràgia:
se non ti piace,
vai alla Màgia.

Là vivi l’arte,
vivi gli eventi:
volan quattrini
ai quattro venti.

Poi la Querciola,
l’asino, il mulo:
lì vola libero
l’uccèl padulo.

Ecco che cosa
sarà Quarrata:
la spesa esosa,
esagerata,

Di una Sabrina,
si sette nani,
che vi tartassano
come dei cani.

Ecco, teneteli
tutti al timone:
vi spremeranno
come un limone.

E rideranno
con la balena
a bocca aperta
di piscio piena.

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 21 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: AMBIENTE SEMPRE PEGGIO, MA IL GAGGIOLI CI DÀ IL PARCHEGGIO


Che i salvatori dell’umanità non siano quelli che davvero vogliono redimerla, lo ha dimostrato un personaggio illustre che si chiamava Cristo. Nonostante tutti i suoi sforzi, fece la fine che tutti sappiamo.
È stupefacente, lasciatecelo dire, la vicenda dei glifosani intorno al bacino del Falchereto.
Si sveglia il WWF e dà l’allarme. La Signora Sabrina interviene. Poi interviene il Mazzanti – guardia ecologia provetta dell’ambiente. Poi è la volta dell’Andreini da Pistoia. Infine l’Arpat.
E tutti ci tranquillizzano: il WWF non ha capito un tubo. Non ci sono problemi: è stato solo un falso allarme. Non per nulla Quarrata è il paese delle cicogne e dei bambini, un posto dove si vive bene. Basta con questi allarmismi, insomma!

Scusateci tanto, se vogliamo fare la parte degli avvocati del diavolo… Ma la Sindaca non era quella stessa che diceva che l’inceneritore di Montale era tutto a posto e che nel 2007 non aveva sforato per niente in relazione alla diossine?
E non è sempre quella stessa Sindaca – peraltro anche medico e medico di base – che dovrà pagare danni a chi si è costituito parte civile nel procedimento aperto contro i responsabili del CIS e dell’inceneritore, se le cose andranno male per Tibo & C.?
E il Signor Mazzanti, da poco definito ARCI-prete di Tizzana, non è lo stesso che, spudoratamente mentendo in Consiglio Comunale, ebbe il coraggio di dire che l’amministrazione era sempre stata presente alle sedute di Publiacqua, mentre fu dimostrato documentalmente che la sua era una bugia plateale e che, su decine di sedute, Sabry&Mazz erano stati presenti solo 3 volte, se la memoria non ci inganna?
E la Sindaca, non è sempre quella che ebbe il coraggio di accusare pubblicamente Maurizio Ciottoli di fare affari privati con il Comune, mentre fu acclarato che non era vero niente, ma nonostante tutto, al di là del suo fideismo cattolico, se ne guardò bene, la Sabry, dal chiedere scusa al fratello come Vangelo comanda…?

E noi, allora, dovremmo credere a dei fasulli bugiardi tromboni sfrontati di questo genere?
Meno male – come direbbe Renzo nei Promessi sposi – che la c’è la Provvidenza!
Ci resta sempre Gaggioli che, con la sua illuminata edilizia, ci riempie di mega-parcheggi da ben 300 metriquadri alla Ferruccia, frazione (si legge) importante, ma che – dalla sua amministrazione di sinistra – non avrà mai la piazza pluripromessa, dal momento i quattrini di tutti vanno in piste ciclabili e balene di cacca!
Già! La balena coi cessi in bocca del Cinema Moderno è proprio la dimensione e l’emblema di questa amministrazione da manuale.

Se ci pensiamo ben bene non vi pare che la Giunta SS(G) produca davvero…. effetti lassativi?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 20 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: STELLA AL COLLASSO, GAGGIOLI BELLO GRASSO


È un vero e proprio paradosso che, mentre Quarrata rischia di morire di disastri idrogeologici, la Giunta della Sabrina progetti di spendere 20 milioni di euro e più in opere della vanità assolutamente inutili se non dannose sotto il profilo dell’indebitamento pubblico.
Leggete cosa dicono, oggi 20 luglio, i due giornali di cronaca, e tracciate un rapido ragionamento mentale.
I cittadini stessi si offrono di vigilare sugli argini dei corsi d’acqua perché… perché le istituzioni si sono rifiutate di farlo.
La storia è nota a tutti, ma vale la pena ripeterla per l’ennesima volta.
Gaggioli in un primo momento si dichiarò favorevole a fare il giro degli argini insieme a Bianchi di An-Pdl, ma poi tornò – che coerenza, gente! – sui suoi passi, quando si rese conto che anche dei suoi compagni sarebbero stati colpiti da provvedimenti di abbattimenti di manufatti realizzati a ridosso degli argini – compagni o gente comunque legata al tiro dell’amministrazione per diversi, disparati motivi.
I fatti sono lì: tutti sotto gli occhi di tutti. Non prendiamoci in giro.
E allora: che vergogna questa Giunta.
E che vergogna questi Assessori che professano la religione del bene della collettività.

Hai qualcosa da aggiungere, Gaggioli, o per te è più facile tacere standotene lì con le mani in tasca?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 19 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MAZZANTI L’ARCI(prete)


Anonimo ha detto, in un commento al nostro http://marioniccolai.blogspot.com/2010/07/una-foto-al-giorno-leva-il-medico-di_17.html:

Approposito del vice-sindaco... l’ARCI-prete Mazzanti che ultimamente pratica un gruppo di fedelissimi che hanno la propria “parrocchia” il una casa privata a Tizzana, detta anche da alcune persone del paese circolo ARCI per gli avventori che la bazzicano... farebbe meglio ad impegnarsi imparzialmente per tutti i cittadini, alcuni dei quali l’anno disgraziatamente votato!! invece di affannarsi solamente per un manipolo di ARCI-fedeli andando a declamare, pontificare, santificare... e cenare, senza alcun ritegno ad ogni pisciata d’uccello. Si dovrebbe vergognare!!!. Mi piacerebbe sapere quale amicizia particolare lega l’ARCI-prete Mazzanti all’ARCI-parrocchia/circolo a Tizzana. Tutti questi “santini” che distribuisce a Tizzana vedi posticci pseudo-medievali e illuminazioni personalizzate..., al solo scopo di mantenersi questi 3 voti??? Questo fa capire che tipo di personaggio è... slurp si direbbe in un fumetto!riflettete gente! Maria Luisa B. (18 luglio 2010 – 15.58).

Così commenta il sommo vate Pasquino da Tizzana:

ALL’ARCI-prete Vicesindaco
Marco Mazzanti
detto anche «non-c’è-soldi»

Che tu fossi ARCI-prete, o buon Mazzanti,
nascosto avevi; e che a Tizzana, poi,
tu andassi spesso a cena e, ‘in tasca a noi’,
solo gli amici tuoi portassi avanti,

l’abbiam saputo sol da pochi istanti.
Prènditi dunque, allor, quello che vuoi:
pernacchie a non finire, così puoi
gratificarne i tuoi… simpatizzanti.

Che la Sabrina fosse partigiana
dei suoi leccastivàl, lo sapevamo:
non Sindaca di tutti, cortigiana.

Ora insieme a quell’Eva, fai tu Adamo
e in casa di un privato di Tizzana
ceni, predichi e aspetti un… t’adoriamo?

Per te desideriamo
che a forza di mangiare, il pan t’aggózzi,
sì che la voce in gola ti si strozzi,

Tanto che tu l’abbozzi
di venirci a ridir «Non c’è quattrini»
a danno dei restanti Quarratini.

Se infatti i tuoi lecchini
tu favorisci sol, prode Mazzanti:
andate a quel paese tutti quanti!

Pasquino da Tizzana

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 18 luglio 2010

IL PUNTO


28. FACCIAMO COME I GATTI
Domenica 18 luglio 2010

Non possiamo dar torto a chi non ci ama alla follia, perché, per la verità, noi siamo irritanti. Molto irritanti.
E anche oggi lo siamo, dopo le notizie che Marta Quilici ci fa giungere da palazzo.
Quarrata è senza soldi. Ce lo ripetono ogni giorno Sindaco, Giunta, Mazzanti.
Ed ecco che anche la Giovannetti – quell’Assessora tecnica e non politica, come ama dire costei, che è cresciuta sul sangue versato dal Burchietti (non è una rozzezza, compagni: è semplicemente un’allusione a una bellissima e famosissima chiesa di San Pietroburgo, la vostra carissima Leningrado…) – anche lei, si diceva, ci viene a dire che, se l’andazzo sarà questo, tra poco non avremo più una lira da spendere, accidenti al Cavaliere e a chi ce l’ha messo tra i piedi, insieme a quell’omino di Tremonti con la eVVe moscia!
Ebbràva Antonella! Ci volevi proprio tu a dirci che, a forza di buttar via i soldi, Regioni, Province e Comuni ci hanno lasciato – come si dice – con il culo scoperto.
Ma pensa solo a questo: che la Regione Toscana – guidata saggiamente da amici tuoi (almeno ora) – aveva delegazioni, come ambasciate, all’estero. E che il tuo guru Rossi ha deciso – ma è forse un po’ troppo tardi – di chiuderle per moderare gli sprechi.
È sempre così: si chiude la stalla quando i cornuti sono già scappati tutti.
Ma per tornare a noi – e cioè al titolo del punto – rendiamoci del tutto irritanti come ci meritiamo.
Facciamo come i gatti? E perché…?

Perché, come afferma un modo di dire anche quarratino, i gatti trombano e piangono.
Non ce ne vogliano i compagni. Anche in questo caso non siamo rozzi: se loro guardano Grillo, se guardano Luttazzi, se guardano Crozza e anche molti dei loro amati comici di sinistra, ne sentono anche di peggio; quindi niente dita al naso per chiuderselo per favore! Se tollerano Di Pietro poi….
Lo stesso dei gatti lo fanno, appunto, le nostre quote rosa della politica rosa di una città rosa con parcheggi rosa che ha un futuro non-rosa: spendono 20 milioni di euro in Più(ss) – ma saranno senz’altro di più – e, al tempo stesso, si raccolgono in meditazione e preghiera al muro del pianto per versare calde lacrime. Poi vedremo quanti quattrini in meno il Sindaco farà dare, a settembre, a Il Cipresso.
«È proprio vero – come disse il Brizzi, Sindaco di Sambuca negli anni 70, quando strusciò la 124 nuova contro una fioriera di cemento – che Cristo non c’è!»

Buona domenica di oltre metà luglio!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 17 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MAZZANTI, MA CI FACCIA IL PIACERE!


Vi avevamo detto che stamattina avremmo parlato dell’acqua e dell’inquinamento del Falchereto. Ma non possiamo mantenere la promessa, perché siamo costretti a sparare su un’altra delle bufale ecologiste della nostra civilissima amministrazione.
Mazzanti si fa fotografare accanto alla discarica della cava di Lucciano. E poi moraleggia che questi comportamenti maleducati da parte dei cittadini oltretutto fanno male alle casse del Comune.
E noi gli dobbiamo per forza una bella pernacchia per questo suo modo di parlare scandalizzato che è un’emerita, intollerabile falsità.
A Mazzanti – che con questo si prepara alla prossima campagna elettorale, tanto da invitare all’evento tutti e due i giornali locali contemporaneamente, e da farsi ritrarre come un divo tra copertoni e calcinacci, emblema appropriatissimo per questa sua Giunta della demolizione e dello sfascio – dobbiamo ricordare cosa lui stesso disse quando, da TVL, iniziò a tubare come un piccione la volta in cui, dietro all’Istituto Petrocchi, fece sgombrare una montagna di rifiuti lasciata lì dai suoi uffici e con il silenzio e l’assenso dello stesso funzionario dell’ambiente.
Mazzanti promise che avrebbe fatto pulizia di tutto. Ma si limitò a quel mucchio, senza niente fare per quest’altra discarica – di cui abbiamo pubblicato ben 4 o 5 volte la foto – nell’area dell’ex macello comunale: una discarica, anch’essa, generata dallo stesso ufficio lavori e ambiente e lì mantenuta per più di un anno, con buona pace di tutti, Vicesindaco compreso.
E allora no: non può, Mazzanti, gridare al danneggiamento delle casse comunali. Né tantomeno può mantenere un atteggiamento omissivo e omertoso, senza far pagare a chi, fra i suoi funzionari, non compiendo il proprio dovere, ha danneggiato e danneggia le casse pubbliche, le tasche dei Quarratini. La moralità è questa, se non lo sa.
La deve piantare, dunque, di prendere in giro la gente che paga di tasca propria e che, se sbaglia, è puro sterco di maleducazione concentrata, mentre i suoi dipendenti possono comunque farla franca.
Lo sappiamo che l’etica comunista è che lo Stato ha sempre ragione e il cittadino ha sempre torto. Ma non si illuda che noi staremo zitti come Vito Barbarani & C. dinanzi a queste emerite stronzate.

Falla finita, allora! Ci siamo capiti, Marco?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

venerdì 16 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SINDACO, MA FAI ACQUA DA OGNI PARTE!


Ieri, 15 luglio, Giancarlo Zampini scriveva dei disagi della gente di via del Pollaiolo. La strada si trasforma in un fossone ogni volta che cade una goccia dal cielo.
Evidentemente la Signora Sabrina è una vittima delle acque. Mancherebbe solo che, come Mosè o Romolo e Remo, fosse stata salvata dalle acque del Nilo o del Tevere, per poter dare un senso più compiuto alla sua ricca esistenza di velleità.
Pensate a quanto è legata alle acque e riflettete un po’.
Gli episodi più significativi restano:

  • l’alluvione del Natale-Capodanno scorso, con la storiella di Nicola Magazzini
  • la fuga dal Consiglio Comunale per non votare sull’acqua bene comune dell’umanità
  • il Consiglio aperto al pubblico con il presidente di Publiacqua pronto a raccontar frottole
  • le continue, inevase richieste di Daniele Manetti che bussa per l’estensione della rete idrica
  • la storia dei pesticidi al Falchereto (su cui però torneremo domani)

e così via.

Allora è vero, Sindaco: tu fai acqua da tutte le parti

  • anche se Vito Barbarani ti spalleggia senza vergogna con uno spudorato silenzio su di te e la tua insensata pericolosità amministrativa
  • anche se Musumeci e Mauro siedono, fidi cagnetti (levrieri sarebbe dir troppo), ai tuoi piedi come in un quadro rinascimentale in cui potresti apparire ritratta nelle autoritarie vesti di una Elisabetta la Grande
  • anche se nessuno osa dirti nulla, se non altro perché tu non sei mai da nessuna parte o, comunque, ti rendi irreperibile e introvabile serrandoti nelle tue stanze
  • anche se l’Idv, che prima ti ha assecondata e ti ha portata al trono, ora ti spara addosso (ma tardi), quasi ogni giorno, per le tue manie delle grandi e inutili opere, alle quali bislaccherie potresti aggiungere – perché no? – un ponte sulla Stella, a Valenzatico, magari con le stesse strutture con cui il Cavaliere prospetta quello sullo Stretto
  • anche se dici di amare la democrazia ateniese di Pericle, dimostrando nei fatti di non conoscere la storia, se non quella studiata a orecchio alla scuola media del Poluzzi
  • anche se…

molte altre cose.

Fai acqua, Sindaco, e a volte anche fuori dal vaso…
Tocchi, in ogni tua straordinaria manifestazione di probabile, fisica esistenza, il grottesco, il ridicolo e, ultimamente, il patetico.
Guarda, per esempio, il tuo grande progetto baleniero del Moderno, mentre via del Pollaiolo naviga ogni volta che piove.
Ma non si può dire che tu non sia coerente: perché, se al Pollaiolo hanno l’acqua, tu puoi sempre mandarci a nuotare la tua assurda balena.

Ogni più perfetto grand’uomo, ogni Signore degli anelli (nel tuo caso di totano), quando si approssima alla fine del suo percorso storico, appare provato, stanco e segnato in volto, nella sua maschera nuda, dalle ombre del patetico.

Proprio come te, Sabrina, se ti guardi allo specchio della realtà.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 15 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: «BEVETE DAL RUBINETTO (MA SOPRATTUTTO… BEVETE!)»


Se ben ricordate, poco più di un mese fa, durante un Consiglio Comunale dedicato all’acqua, il Presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis, aveva tessuto l’elogio dell’acqua distribuita dalla sua compartecipata: «Bevete tranquillamente dal rubinetto. La nostra acqua è analizzata tutti i giorni e presenta la massima garanzia di salubrità». Anzi, anche a Quarrata c’è addirittura il… rubinetto ecologico aperto a tutti per l’attingimento pubblico.
Si sta freschi a dare retta a questi caporioni. E si sta freschi a star dietro alle fantasie amministrative della Sabrina – come sostenne e sostiene il Bracalino, ex-Assessore delle giunte Marini. Se va bene, i nostri amministratori ci ammazzano con i furani delle macchine, le diossine dell’inceneritore di Montale e l’acquaccia di Publiacqua che però è migliore di quella altissima, purissima, levissima di Messner.
Del problema del bacino del Falchereto ne abbiamo parlato ieri, mentre il primo a portarlo all’attenzione della gente è stato Andrea Balli sul suo blog.
Ma quanto a cura dei nostri amabili amministratori nel pensare alla nostra salute e integrità fisica, è il caso di ritornare anche sul problema degli argini dei fiumi: proprio quelli su cui l’illuminato e cristallino Assessore Gaggioli promise (ci sono ancora i giornali dell’epoca, non facciamo i furbi, Gaggy!) di fare un tour insieme a Bianchi: tour poi sùbito smentito quando Gaggioli si accorse che forse alcuni dei suoi compagni di partito potevano aver costruito abusivamente lungo gli argini stessi (e non facciamo i furbi, Gaggy, perché ci sono le prove!).
Ecco cosa ha scritto Massimo Bianchi (An-Pdl) in un suo comunicato-stampa comparso sul Tirreno di oggi 15 luglio, dopo la notizia che i lavori sugli argini dei fiumi saranno effettuati:

«Noto con piacere che qualcosa si sta muovendo; prendo atto ed auspico che la sinergia di forza tra i vari enti possa mettere in sicurezza quanto prima i tratti più a rischio dell’Ombrone. Doveroso inoltre attivarsi e monitorare le varie situazioni dei cittadini i quali hanno subito danni e a quali le istituzioni devono fornire, con i fatti, il proprio supporto.
Ho letto l’intervento del consigliere regionale Udc Marco Carraresi, in larga parte condivisibile con spunti che invitano a riflettere.
Ho però sempre fatto presente un aspetto al quale non ho mai ricevuto risposta alcuna, cioè quello delle verifiche e dei controlli: insisto che deve essere effettuata da parte della Polizia Provinciale una verifica a tappeto e non a macchia di leopardo degli argini; il che significa partire dalla Caserana ed arrivare fino a Pistoia per accertare che non vi siano illeciti sugli argini da parte di privati e per appurare se eventuali concessioni edilizie o interventi in seno agli argini stessi siano stati rispettati alla perfezione e che non abbiano recato violenze tali da indebolirli o averne resa difficile la manutenzione.
Mi sembra che su questo si preferisca voltarsi dall’altra parte; spero di sbagliarmi e mi auguro, confidando fortemente nella Giustizia, che di fronte ad eventuali responsabilità siano presi i dovuti provvedimenti finalizzati a ribadire che la legge è uguale per tutti e che di fronte ad essa non vi è differenza tra deboli e potenti».
***
Conosciamo tutti Massimo Bianchi, un uomo limpido, un idealista. Vorremmo credere anche noi che la legge sia uguale per tutti, ma se così è perché il mistico Gaggy si rifiuta di fare una bella passeggiata sugli argini?
In fondo è un perfetto ecologista anche lui, visto che avalla una spesa Piuss di 3 milioni e 700mila euro per una pista ciclabile da Quarrata a Tavola di Prato…

Che ne dite?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 14 luglio 2010

Se il problema siamo noi, espelleteci tutti


Conoscete Mauro LaMantia? Io lo conosco da 16 anni. Lo ricordo adolescente, con il megafono, alla prima fiaccolata per Paolo Borsellino. Ne ho poi seguito le lotte studentesche e universitarie, la crescita politica fatta di sacrificio e militanza, fino al meritato riconoscimento del coordinamento dei nostri giovani in Sicilia, protagonista insieme a Carolina e tanti altri ragazzi siciliani di quella trama di lotte e memorie che ancora oggi ricorda ai palermitani che è meglio un giorno da Borsellino che cento da Ciancimino. Mauro non appartiene a Generazione Italia. Non e’…”finiano”…ma è bastata una parola di condanna e indignazione contro il nuovo processo di beatificazione del mafioso Mangano dal pulpito di una condanna a 7 anni per associazione mafiosa, a farlo mettere in croce.
Personalmente ero un po’ diffidente, lo confesso, verso Giulia Bongiorno. Per me, cresciuto nella temperie di quelle lotte e di quell’impegno, essere stata l’avvocato di Giulio Andreotti rappresentava elemento di perplessità. Poi via via ne ho apprezzato la straordinaria preparazione giuridica affiancata ad una sensibilità politica invidiabile.Giulia non era cresciuta certamente con qualche forma di sudditanza verso la magistratura ma una conduzione improntata alla legalità repubblicana della Commissione Giustizia della Camera è stato elemento sufficiente a farla etichettare come “una pericolosa giustizialista” da eliminare.
Italo Bocchino lo ricordo dalla stagione del Fuan. Ho sempre avuto molta simpatia nei suoi confronti anche, e forse, perché portatore di una antropologia e di una cultura politica molto diversa dalla mia. Italo ha sempre rappresentato una visione moderata e conservatrice della destra italiana, brillante braccio destro di Pinuccio Tatarella, ministro dell’armonia, ai nostri occhi di militanti della sinistra interna era quasi un democristiano. Da quando, con la sua sagacia comunicativa, reclama legalità e trasparenza ai vertici del Pdl, è diventato tout court un pericolosissimo megafono delle Procure.
Beppe Pisanu, grande allievo di Aldo Moro e straordinario Ministro degli Interni del precedente Governo Berlusconi, ha osato far ridiventare la Commissione parlamentare Antimafia, Commissione parlamentare Antimafia e cioè un organismo che si occupa e preoccupa del rapporto mafia politica e… apriti cielo.Quando poi temerariamente ha rilanciato la volontà politica di verità e giustizia sulle stragi del 92 e sulla trattativa Stato-mafia, è diventato seduta stante un torbido congiurato portatore di un progetto di ribaltamento della volontà popolare.
Angela Napoli, sapiente ed equilibrata parlamentare calabrese, era molto stimata per la sua competenza su scuola e pubblica istruzione, ma non appena si è schierata senza se e senza ma contro tutte le mafie e ha iniziato a denunciare l’infiltrazione mafiosa nella politica calabrese, è stata catalogata come pericolosa nemica del centrodestra.
Di Flavia Perina e dei miei amici siciliani Briguglio, Lo Presti e Scalia ho quasi pudore a parlarne, poiché oramai definitivamente ascritti alla categoria dei sovversivi o peggio.
Per il rispetto e l’affetto che ne ho, e per non offendere l’intelligenza di chi legge, ritengo inutile parlare di Gianfranco Fini e dei motivi che ne hanno causato la “caduta in disgrazia” agli occhi di Berlusconi e soprattutto dei berluschini e dei tanti che da lui hanno avuto tutto ma, sulla via di Damasco, hanno avuto un illuminazione e ne hanno finalmente scoperto la pericolosissima indole deviazionista e di sinistra, atea e forse massonica.
Allora visto che, per i vertici del Pdl la questione morale non esiste e il problema gravissimo e non più eludibile non è rappresentato da ciò che emerge, un quadro torbido di affari, logge, dossieraggi e associazioni a delinquere semplici, segrete o mafiose, il problema siamo noi.
Noi che parliamo delle inchieste e non chi delle inchieste è assoluto protagonista, in un girone dantesco che oscilla tra banda del buco e Romanzo Criminale.
Allora, se siamo a questo, provate ad espellerci.
Espelleteci tutti: per antimafia e difesa della Legalità.

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LEGALITÀ ‘REFUGIUM PECCATORUM’


Quando non sa quale altra arma utilizzare, la Sinistra – e più ancora la cattoSinistra – si rifugia fra le braccia di mamma legalità.
Vi invitiamo a leggere le dichiarazioni della Signora Federica rilasciate per giustificare il fatto che il Consiglio Provinciale ha votato no alla richiesta del made in Italy and/or Tuscany.
Povera Federica, non poteva dare il sostegno alla proposta Pdl, perché… la legge non consente istituzionalmente alla Provincia di sostenere iniziative come queste: «La mozione – ha dichiarato – chiede alla Provincia di attuare interventi che non rientrano nei compiti istituzionalmente riconosciuti all’ente. La Provincia, come la Camera di Commercio, non ha la facoltà di rilasciare certificazioni etiche di qualità di un prodotto, che rispondono a standard internazionali: queste possono essere concesse solo dagli organismi preposti. Nella sua funzione di ente pubblico non può elargire contributi a beneficio di singole aziende, anche se finalizzati alla promozione e allo sviluppo del settore. Queste operazioni possono essere portate avanti da altri soggetti (Camera di commercio, Toscana Promozione) e sono comunque subordinate al rispetto di determinate procedure e alla pubblicazioni di bandi ad hoc».
Ma di farsi portavoce delle istanze dei proponenti, la Provincia poteva eccome. Solo che non l’ha fatto. Eppure sarebbe bastata una semplice modifica al testo proposto – ma non si doveva per… solidarietà di razza.
Perché… perché per risolvere il problema della crisi del mobile c’è già il tavolo tecnico voluto dalla Signora Sabrina, stessa barca ex-margheritina e ora PD della Federica. E non si monta sui piedi a un Sindaco che – se Dio vuole – se ne sta per andare (e per essere dimenticato).
Allora la legalità torna a palla e a boccino.
Solo che questa legalità non corrisponde all’atteggiamento delle due Signore in relazione, per esempio, all’inceneritore di Montale, ai suoi sforamenti e ai suoi gravi problemi.
Due pesi e due misure? Ma tanto la sinistra e il popolo della sinistra non vedono e non sentono – nemmeno per la discarica del Cassero.
Fa impressione – sempre sul blog di Andrea Balli – anche la notizia dell’inquinamento da glifosate delle terre nei dintorni del bacino idrico del rio Falchereto. Eppure Publiacqua invita tutti a bere dal rubinetto!
Leggete cosa dice, a tal proposito, Renata Fabbri in un suo lungo intervento; poi cosa dice Francesco Giannoni (che pure a volte ci sembra piuttosto favorevole alla Signora Sabrina…) e infine cosa scrive un anonimo che ha solo il torto di mostrare idee di destra: «Perché affannarsi a lottare contro chi gestisce tutto ciò!? Facciamo comunque parte di un progetto dove dobbiamo ammalarci tutti di cancro semplicemente respirando la nostra aria (piena di veleni emessi a nostre spese), bevendo la nostra acqua (distribuita a nostre spese), mangiando i nostri prodotti (gravati da tasse). Lasciamo che i soldi pubblici vengano spesi per opere più importanti della salute: Màgie, balene, piste, sgambature... “...voglio vivere così, col sole in fronte, e felice canto, beatamente...” BAH – 14 luglio 2010 00.21». L’indirizzo è: http://andreaballi.blogspot.com/2010/07/il-wwf-denuncia-la-contaminazione-da.html.
E ora proviamo a chiedere un giudizio legalitario alla Fifi (Federica Fratoni) e alla SS(G), oltre che sul mobile, anche su tutto questo.

Oggi è il 14 luglio, presa della Bastiglia. Secondo voi, risponderanno….?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 13 luglio 2010

Ma quale garantismo, Verdini si dimetta. Per il bene del PDL


Per difendere e solidarizzare con Denis Verdini i suoi colleghi Sando Bondi e Ignazio Larussa hanno invocato il garantismo.

Si sbagliano e spiego il perché.

Confesso che Denis Verdini non mi é stato mai gran che simpatico. Questione di pelle. Per giunta, non ho mai trovato una sola ragione che giustificasse la sua carica di massimo responsabile del più grande partito italiano. Evidentemente vanta meriti, che i più ancora non conoscono.

Ciò non di meno, anche a favore dell’on. Verdini vale la costituzionale presunzione d’innocenza. Egli é anche il coordinatore nazionale del mio partito. C’é più di una ragione, quindi, per augurarmi che venga pienamente prosciolto da ogni accusa.

Ammesso che una qualche accusa possa essere formulata contro di lui, posto che, come ha acutamente osservato il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, i fatti che emergono allo stato difficilmente potrebbero concretizzare a suo carico il reato di corruzione. Queste cose almeno il mio collega Ignazio La Russa le conosce benissimo, solo che la questione che investe Verdini, e che riguarda il Pdl, non é una questione giudiziaria. Di quella si occuperanno i giudici e gli avvocati.Quella che riguarda noi é la questione politica.

Verdini é a capo del più grande partito italiano, che é composto, nella sua stragrande maggioranza, da persone per bene. In ogni parte d’Italia, in paesi piccoli e grandi, ci sono migliaia di militanti, di dirigenti e di eletti, che quotidianamente, con impegno e disinteressatamente, si spendono per affermare le idee e i programmi di questo partito, nel quale credono e nel quale hanno riposto le loro speranze. Almeno a costoro l’on. Verdini deve qualche spiegazione. Dovrebbe spiegare, senza alcuna zona d’ombra, quali rapporti egli abbia con uno dei personaggi più equivoci e controversi della storia italiana, quel Flavio Carboni, entrato e uscito da tante storie di sangue e di malaffare della prima repubblica e col quale nessuno di noi andrebbe a cena. Credo che queste spiegazioni siano un atto dovuto, nei confronti di tutta la classe dirigente del Pdl. Prima arrivano, meglio é. Il resto, poi, dipenderà dalla sua sensibilità.Personalmente gli consiglierei di dimettersi. Egli per primo, e proprio per la carica che riveste, dovrebbe avvertire il bisogno di tutelare il suo partito da ogni sospetto e da ogni illazione.

E lui per primo, che é un navigato uomo di mondo, converrà senz’altro che frequentare, e invitare a cena nella propria abitazione, un personaggio come Flavio Carboni di sospetti e illazioni ne fa sorgere a iosa.

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: «QUARRATA INFORMA», UNA SOMMA DI STUPIDAGGINI BUGIARDE


È arrivato in questi giorni l’ultimo numero di Quarrata. (dis)Informa, l’organo di informazione (???) dell’amministrazione SS(G).
In realtà, nelle sue stitiche notiziole, risulta essere una somma di stupidaggini depistanti: a iniziare dal punto sul metà-mandato della giunta, per finire all’informativa sui rischi idraulici e i danni dell’ultimo Natale-Capodanno.
L’amministrazione si premura di farci vedere quant’è brava e ci ripropone la solita bufalata sul Piuss, che sarà il nostro tormentone estivo fino al Settembre Quarratino.
Ma ciò che più ci indigna è la strombonata sui danni-alluvione e sui comportamenti della Giunta.
Rileggetevela su Quarrata. (dis)Informa e poi riflettete su questo intervento di Massimo Bianchi (An-Pdl) comparso sul blog di Andrea Balli:

Massimo Bianchi ha detto... – Io insisto: verificare A TAPPETO, non a macchia di leopardo... (Bianchi sta parlando della situazione dei fiumi, n.d.r.) il che significa partire dalla Caserana ed arrivare fino a Pistoia per controllare se tutti gli interventi effettuati vicino agli argini oppure sugli argini stessi (costruzioni di privati, di imprese e/o condotte e serre dei vivai) sono stati fatti lecitamente e nel caso lo sia se hanno rispettato alla perfezione quanto il permesso rilasciato ha concesso.
Si vuole fare, magari con il supporto della Procura della Repubblica, oppure si ha paura di qualche potere forte? – Massimo Bianchi – consigliere comunale An/Pdl Quarrata – 12 luglio 2010 11.29.

Ricordiamo a tutti che Gaggioli, ispirato dal suo alto sentire morale, disse che avrebbe fatto questo tour della disgrazia e dello sculo, ma, subito dopo, fece dietrofront di 180 gradi, probabilmente minacciato dalla sua caporala-Sindaca.
Noi insistiamo ancora nel ritenere che la moralità non è solo quella che deve comunque mostrare solo il Pdl, ma che essa riguarda tutti, indistintamente, anche gli Assessori che guidano (alla dissoluzione) la nostra città: a cominciare da Gaggioli e per finire a Mauro, che, come uomo della sinistra, non può limitarsi a parlare di anziani e di nozze d’oro alla Màgia, sperperando (o avallando lo sperpero della sua padrona Sabrina) di più di 3 milioni di euro per una pista ciclabile mentre fa destinare al sociale – e proprio in questo momento – solo qualche centinaio di migliaia di euro.

La logica, cari compagni ispirati, è soprattutto onestà e buonsenso: cosa che voi vi guardate bene dal mostrare.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 12 luglio 2010

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: COME GIOCARE CON LE PAROLE E CON I NUMERI



Mercoledì prossimo la Signora Sabrina prenderà – come si suol quasi dire – tre piccioni con una fava: in primo luogo intitolerà il giardino della palazzina Lenzi «Slargo vittime della strada»; in secondo pannellerà tutta piazza Risorgimento con le assurde proposte del Piuss, e spiegherà alla gente perché si devono spendere 40 miliardi delle vecchie lire nel famoso chilometro-quadro che comprende solo e unicamente il centro, mentre altrove il Comune fa acqua, per non dire schifo, dalle pendici del Montalbano fino alla piana; infine farà festa e baccanale con la «Clacson Street Band», appositamente chiamata per suonare tamburi, coperchi e i piatti, e imbambolare chi si lascia prendere per il naso dalla Sindaca che ha difeso un suo consigliere che aveva approfittato dell’alluvione per farsi i cosiddetti affari suoi. Si ricordi anche che questa Sindaca è trincerata nel suo palazzo dal quale non esce mai, quasi come un Dracula nella sua cassa: che Sindaca dei Quarratini è, dunque?
Tre piccioni con una fava, si diceva. Con una iniziativa multipla di dubbissimo gusto, occorre dire: perché, cittadini, unire le vittime della strada con una band che rumoreggia e sollazza la piazza, non è – crediamo – il modo migliore per essere seri, dato che anche la forma (di cui la Sindaca è perlopiù priva e digiuna) è sostanza.
Che squallore! Ma non è solo questo che volevamo mettere in risalto. Dato che “la peggio Sindaca di Quarrata”, sul suo blog, si era divertita a filosofare citando la democrazia ateniese attraverso le parole di Pericle, difensore di quella sua pseudissima democrazia, le vogliamo raccontare anche come andò a finire quella democrazia che a lei piace, per invitarla a tornare a fare la medica di base e a lasciare la storia a chi se ne intende davvero e non la cita a… hot dog.
Pericle, che la Sabrina sembra amare, non solo rubò e sperperò il tesoro della Lega di Delo per abbellire Atene facendosi i cavoli propri (l’Acropoli è infatti il risultato di un ladrocinio, non di una scelta politica onesta), come lei sta facendo con il chilometro-quadro di Quarrata: ma, in nome della democrazia che la Sabrina accosta al suo governo PD, attaccò Sparta per non dover rendere ragione del ladrocinio ai suoi alleati: se ha dubbi, la Sabrina si legga bene anche l’episodio dell’incontro del giovane Alcibiade con Pericle, riportàtoci da Cornelio Nepote. Quel grand’uomo democratico morì di peste durante la prima fase della guerra e, alla fine, Atene fu sopraffatta.
La città ebbe l’Acropoli, come Quarrata avrà il suo chilometro-quadro di balene assurde e piste ciclabili: ma arrivarono anche le guarnigioni spartane e i 30 tiranni; e tutto il resto come frutto di quella pseudissima democrazia. Se la ristudi bene, la storia, la Signora Sabrina, prima di scrivere a sproposito.
E mentre le guarnigioni spartane disfacevano le mura cittadine e confiscavano la flotta ateniese, eccetto 12 triremi; mentre interravano i porti del Pireo e del Falero, mettendo in ginocchio Atene; orchestre di suonatori di flauti – le allora «Clacson Street Band» – suonavano e tenevano allegri i cittadini che andavano verso il baratro della fame, delle spese e delle tasse di guerra. La Sabrina può leggere Senofonte, a questo proposito.
È simile a questo lo scenario che la Sabrina prospetta ai Quarratini, che fino a settembre potranno vedere, sui cartelloni di piazza, le sconcezze delle spese inutili che dovranno essere salatamente pagate.
Perché né la Regione né il suo personale amico Presidente Rossi regalano niente a nessuno: e i soldi che ci daranno sono soldi nostri e che comunque saremo chiamati a rimettere in termini di tasse regionali e locali. Sotto capestro, dunque.
Ma avesse voluto il cielo che si fossero progettate strade, acquedotti, fognature: e non cazzate di balene e piste inutili!
Ma evidentemente il comprendonio della Signora Sabrina funziona – come ebbe a dire l’ex-Assessore Bracali quando Montemagno si ribellò dopo l’ennesimo no alla riasfaltatura della sua strada – con molta «fantasia per il futuro» e molto poco realismo pragmatico.
Sì: con troppa fantasia, diciamo noi. E tanti debiti che cadranno anche sul groppone di Bracali. E dopo aver creato disagi a guai a non finire a lui, ma purtroppo anche a tutti i Quarratini che vivono – se così si può dire – fuori delle mura del chilometro-quadro.
Non lo diciamo solo noi Pdl. Lo dicono anche l’Udc, CittàPerTe e perfino l’Idv, che pure ha mandato la Sabrina al potere.
Quelli che tacciono e acconsentono, li conoscono molto bene Musumeci e Mauro…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.