Ognuno sta solo sul cuor di Quarrata
trafitto da un raggio di Sabry:
ed è subito spreco.
Se Quasimodo fosse venuto a Quarrata e avesse potuto conoscere la Sabrina e le sue opere, avrebbe riscritto così la sua famosissima e suggestiva lirica.
Si torna dalla ferie ed ecco la novità: un’altra abbinata perfetta tra politica e finanza sciupona, cioè Sabry e Fondazione Cassa di Risparmio.
È questo il tempo delle vacche grasse? O non è, piuttosto, quello delle vacche magre della Bibbia? Eppure non c’è requie: come si tratta di gettar via soldi, in Italia sono tutti d’accordo, dai politici più attenti al sociale e ai deboli (e la Sabrina si è professata tale, di recente, alla morte di don Patrizio Guidi, parroco di Valenzatico, di cui si è detta pubblicamente amica e allieva con il fazzoletto in mano e mentre si astergeva le lacrime) ai… manovratori di Mammona, il negativo simbolo biblico della ricchezza e della disattenzione ai bisogni e alle necessità della gente – specie in un momento di profonda crisi come questo.
E guardate la potenza del sottobosco politico-amministrativo italiano e locale: per la fontana della Màgia, il progetto, deliberato di Giunta solo il 22 giugno scorso – poco più di 60 giorni fa –, è già in fase di avanzata realizzazione; la faccenderia – viene da dire – non ha limiti e fa come l’acqua, trova tutte le fessure per farsi strada e diffondersi, anche con un Genio Civile in grado di rispondere con tempi da Speedy Gonzales, il topo più veloce del Messico.
Ma peggio ancora, cittadini ed elettori di Quarrata, è quanto ruota a monte di tutta questa operazione.
Dietro questo c’è una Giunta autoreferenziale che, di tutta l’operazione, non ha fatto un cenno né alle altre forze politiche cittadine né, tantomeno, al Consiglio Comunale, saltando, a piè pari e a secco, dal progetto alla fase operativa, e sputando in un occhio al signor Sauleo, presidente della massima assemblea, ma così fido compagno di cordata della maggioranza che, per fede o piaggeria, farà finta di niente, pur di restare indisturbato al suo posto.
Dalla riforma Bassanini in poi, come abbiamo detto più volte, in Italia non abbiamo Sindaci, ma perlopiù piccoli rais microcefali e megalomani come quel signore che ha voluto 500 donne mezze nude ad ascoltarlo parlare di Corano e di Allah; quel beduino che chiede minacciosamente 5 miliardi di euro l’anno per bloccare i clandestini dall’Africa.
A Quarrata è ancor peggio, perché abbiamo una Sindaca mistica che si ispira a princìpi evangelici, ma che si fa gli affari suoi in ogni senso: alla faccia di tutti i suoi amati fratelli.
È una vergogna assoluta.
Pensate che, anche quest’anno, con la sua piagnucolosa vocetta, ci spiegherà che non possiamo fare i fuochi del martedì della fiera perché la situazione è grave e non è giusto che si offendano i più umili con questi spettacoli che vanno in fumo.
Meglio far finire in fumo i soldi per le stupide scritte di Nannucci e per l’arte che immortalerà Quarrata e la sua peggio Sindaca, vero Sabrina?
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PS – Ma che originalità questi artisti moderni e visibili! Questa fontana non vi somiglia un po’ a Stonehenge…?
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