Siamo ormai davvero vicini alle urne. Siamo vicini – come sempre – al cambiamento o alla conservazione.
Se domani faremo la nostra croce su Mazzanti, possiamo stare certi che tutto continuerà come prima: come è durato per 70 anni a Pistoia e come durò per altrettanti anni nella gloriosa Unione Sovietica.
Se invece siamo stufi che tutto vada come al solito, fra promesse di partecipazione e decisioni prese dall’alto senza stare a sentire i bisogni della popolazione, non abbiamo che una via: cercare di cambiare, sul serio, votando Alessandro Cialdi.
E per sostenere questo, vi suggeriamo i quattro motivi che ci spingono in questa sola direzione:
- rompere con un passato che viene dagli anni 80 e che ha portato la città nelle condizioni in cui la vediamo
- farla finita con un clientelismo-nepotismo che ha incancrenito la macchina amministrativa fino al punto da renderla dispendiosa e inefficiente
- ricominciare a sperare e lavorare, duro e sodo, per correggere tutti gli errori di trent’anni di sinistra e di 10 infernali anni di Sergio Gori
- lavorare con un uomo che l’attuale amministrazione, con mossa furbesca, ha creduto di poter coprire di fango, facendo capire quanta paura subisse dalla sua presenza.
Chi può ambire a dirigere un Comune come questo, si comporta come Alessandro Cialdi: sereno e forte nelle avversità; pronto ad avanzare a testa alta e a rimboccarsi le maniche con l’idea di un vero servizio ai suoi concittadini.
È per questo che noi vi diciamo: votatelo! Merita assolutamente la vostra incondizionata fiducia.
La Squadra del Blog
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