domenica 30 agosto 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN COMUNE DI DISCARICHE ABUSIVE





Quello che dicevamo nel nostro blog dedicato al vicesindaco Mazzanti in TVL, che Quarrata sarebbe stata, per i posteri, il Comune delle discariche abusive create dall’amministrazione stessa, non era che la nuda e cruda verità. Un mese fa – il 28 luglio – avevamo pubblicato un’altra notizia, ancor prima di quella relativa al degrado dell’area dell’Istituto d’arte: riguardava la ben peggiore discarica sorta a fianco della sede della Croce Rossa, nella zona degli ex macelli comunali. E la avevamo documentata con una ricca serie di foto inequivocabili.
Questa notizia è stata stranamente passata sotto silenzio, sia da parte dell’amministrazione che da parte della stampa e di TVL. Forse avrebbe fatto troppo scandalo dover ammettere che lo stesso ufficio Lavori Pubblici – il cui vertice, arch. Bellomo, è anche responsabile dell’ambiente e dell’ecologia – era responsabile anche di quello sconcio?
Il buon Mazzanti si è invece premurato di chiamare stampa e TV per fare vedere la solerzia da bravo bimbo dell’amministrazione, sempre pronta (eccome!) a dar séguito ai suggerimenti in primis di un consigliere comunale; e in secundis dei giornalisti. In tertiis – aveva pubblicamente detto Mazzanti – «interverremo sùbito quando un cittadino ci dirà che c’è una sconcezza lungo le nostre vie» (magari, diciamo noi, anche quelle più secondarie, come quella di San Biagio…).
Ecco, per rimuovere delle discariche abusive, create dall’ufficio Lavori Pubblici stesso, occorre che un cittadino si svegli e parli: è fantastico che il carcerato debba sorvegliare il carceriere. Ma questo cosa significa? Che l’amministrazione non sa? Che sa, ma tace? O che è tenuta all’oscuro dai suoi stessi dipendenti? E com’è possibile che nell’arco di ben 10-11 mesi (dalla fine dei lavori prevista per il settembre 2008, alle nostre foto di fine luglio 2009) nessuno abbia mai riferito e spiegato a Mazzanti che a fianco della CRI c’era perfino un’auto spiaccicata, così ridotta da un disastroso incidente stradale? Possibile che in tanto tempo nessun funzionario, nessun impiegato, nessun vigile urbano, nessun assessore, nessun consigliere fosse mai passato di lì se non di notte dopo le 3 e solo in notti o di pioggia o di luna nuova, nella tenebra più assoluta? Eppure il nome del funzionario responsabile del procedimento amministrativo si legge a chiare lettere nel cartello dei lavori.
E allora? No. Mazzanti non sapeva nulla, la giunta non sapeva nulla, l’arch. Bellomo non ha mai saputo nulla, nessuno ha mai saputo nulla (organi d’informazione compresi). Ma zitti zitti, cheti cheti, buoni buoni, tra un pissi-pissi e un bau-bau, la discarica ha preso il volo: un altro miracolo di SSG8, a quanto pare! E se SSG8 promuove incontri sulla legalità, tutto questo silenzio, questa omertà, questo nonvedo-nonsento-nonparlo, che sarebbero, trasparenza?
Troppo bello, Marco, farsi grattare il mento da Giancarlo Zampini e ottenere il plauso delle folle per l’opera di pulizia, eh? Ma quando si fa davvero pulizia, quando si crede in ciò che si dice, si deve partire dalla testa: e cominciare da quei funzionari di ufficio che, padroni dei lavori pubblici, dell’ambiente e dell’ecologia, devono dare per primi l’esempio e non permettere che si creino situazioni tali per le quali, se provocate da un semplice cittadino-suddito (perché così è considerato il quarratino che lavora), loro per primi si trasformano in tigri del Bengala, si arrotano le unghie con lime di acciaio e si trincerano sussiegosamente dietro una corazza di intransigenza manichea fatta di leggi, regolamenti e norme.
Sì, bisognerebbe partire da lì a sanzionare colpe, negligenze e cialtronate, se davvero vogliamo educare i cittadini al rispetto elementare della legalità e dell’ambiente in cui viviamo, non solo con le parole, ma con la fiducia nelle istituzioni.
Hai capito, Marco? E dillo anche al vostro Sindaco.

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