lunedì 31 agosto 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SCENE DA CHERNOBYL


Vi ricordate cosa successe il 26 aprile 1986? Alle ore 1:23:44 presso la centrale nucleare ‘Lenin’ di Cernobyl, in Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, allora repubbliche dell’Unione Sovietica, nel corso di un azzardato test di sicurezza, un brusco e incontrollato aumento della potenza (e quindi della temperatura) del nocciolo del reattore numero 4 della centrale, causò la scissione dell’acqua di refrigerazione e l’accumulo di idrogeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle strutture di contenimento, e il contatto dell’idrogeno e della grafite incandescente con l’aria, che a sua volta innescò l’esplosione e lo scoperchiamento del reattore. Una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336mila persone. Nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, toccando perfino l’Italia, la Francia, la Germania e altre nazioni.
Anche in quel caso – pur se la presenza di contaminanti radioattivi rendeva la fonte bene individuabile – il governo russo per un bel po’ negò (ripetiamo: negò) il suo coinvolgimento e le sue responsabilità: casti & puri come angioletti, volevano fare credere che non era niente; o che, magari, tutto dipendeva dalle oscure forze reazionarie del mondo capitalista. La Svezia mise i russi con le spalle al muro e alla fine furono costretti a confessare l’inconfessato.
E ora leggiamo – vero caso da Neo-Russia – i risultati dell’incontro avvenuto in provincia qualche giorno fa, auspice la signora F.F. (Federica Fratoni o… Facente Funzione di presidente?) e il signor Fragai (alla faccia dei non-nepotismi, fratello di Rino; ma tra qualche anno avremo un nuovo vicepresidente del Senato che si chiamerà Chiti, per caso figlio di Vannino – che belli questi splendidi DS! E di Lapenna e del figlio, che dire?), l’incontro avvenuto in Provincia, dicevamo, del Comitato Istituzionale per il termovalorizzatore di Montale. E, ancora miracolo, questi illustri signori hanno scoperto, dai loro scienziati, che nelle nostre aree c’è tutto un marciume di inquinamento, dalle povere matrici biologiche dei poveri animali, alle terre inerti che, però, ci restituiscono pan per focaccia in frutta, verdura e acqua del Fagioli, anche se – sempre in questi giorni – i vivaisti di Pistoia, in deroga alle norme regionali, potranno iniziare a usare anticrittogamici senza dover scrivere troppi rapporti e troppi documenti: all free for everybody.
Complimenti davvero a tutti i rispettosi dell’ambiente (e a sinistra ce n’è stata sempre una caterva, a cominciare dai Verdi che poi pericolosamente – come diceva Andreotti – crescendo diventano Rossi) che pretendono, per giungere a delle conclusioni certe, il rilascio di un certificato DOCG da parte degli inquinanti: insomma per essere sicuri che la colpa è dell’inceneritore, bisognerebbe, secondo i tecnici, che su ogni tuorlo d’uovo e su ogni foglia di insalata ci fosse il bollino blu Banana-Montalese e magari anche uno spot televisivo con… l’inceneritore di Montale ha detto sì. Allora come faremo? Ci penseranno Di Pietro e Donadi a togliere la diossina dalla politica come avevano già fatto (???) togliendole il grasso?
Noi non siamo molto fiduciosi. E tanto meno lo siamo nei confronti di questi politici che, con le partecipate e le altre diavolerie che hanno inventato negli ultimi 20 anni, pensano solo a una cosa: a far quattrini.
Tanto chi muore giace e chi vive (coi quattrini) si dà pace.

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