VOGLIONO COLPIRE ANCHE L’ASSISTENZA: FORSE BOSSI NON AVRA’ BISOGNO DELL’ASSEGNO DI ACCOMPAGNAMENTO, CI PENSA GIA’ LA ROSY MAURO A NON FARLO CADERE DAL LETTO, MA LE FAMIGLIE NORMALI SI’.. L’IMPORTANTE E’ NON TASSARE I RICCHI E NON TAGLIARE LE PROVINCE
Un intervento sulle pensioni di reversibilità delle vedove e l´assegno di accompagnamento.
Roberto Calderoli si è presentato al meeting di Rimini con nuove palle mediatiche e vecchie chiusure.
Il ministro della Semplificazione, infatti, ribadisce che sulle pensioni non ci sono margini di manovra. «Direi proprio di no. Il punto di compromesso sull´età pensionabile, frutto di una mediazione lunga e laboriosa tra Lega e Pdl, è contenuto nella manovra bis».
Ma i soldi bisogna trovarli da qualche parte.
Non si esclude neanche il ritorno del condono. Sia pure legato alla delega in materia fiscale e all´avvio del nuovo regime.
E il ministro leghista porta ulteriore scompiglio nel già confuso dibattito sulla manovra con un´altra proposta choc: «Bisogna andare a interessarsi delle pensioni di chi non ha mai lavorato che forse è il caso di andare a rivedere».
Spiega meglio Calderoli che bisogna occuparsi di chi «ha pensioni di reversibilità eccessivamente alte o prende accompagnamenti che oggi vengono dati indistintamente a tutti».
Proposta che fa insorgere le opposizioni. «Calderoli chieda scusa ai disabili e alle vedove», intima subito il portavoce dell´Idv Leoluca Orlando.
«Si vuol colpire in questo modo una platea di persone a basso reddito e socialmente più deboli», commenta Cesare Damiano, ex ministro del Pd.
Calderoli però annuncia un´altra “novità“: «Ci siamo inventati una sorta di tassa patrimoniale sui patrimoni evasi».
Ci sta lavorando un gruppo di esperti della Lega ( e allora siamo a posto n.d.r.) per mettere a punto un meccanismo che, spiega il ministro « si applicherà soltanto a chi su quel patrimonio non ha pagato le tasse o le ha pagate in misura minore al dovuto».
Nel gruppo di esperti che lavora alla proposta ci sono lo stesso Calderoli, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, convinti che la loro proposta darà un incasso «significativo e superiore al gettito del contributo di solidarietà».
Tanto da renderlo inutile.
In pratica il terzetto sta studiando come e quanto tassare il patrimonio.
Una volta stabilità l´entità del prelievo chi ha dichiarato tutto il patrimonio può detrarre l´importo delle tassa dalla dichiarazione dei redditi.
Chi non ha rivelato al fisco il reale patrimonio dovrà versare la tassa.
Calderoli dice no anche alla totale abolizione delle province.
E ieri la commissione Bicamerale per gli affari regionali, su proposta del relatore di centrodestra e con il voto favorevole del Pdl, ha votato per lo stralcio dalla manovra di anche quella “scrematura” parziale prevista al momento.
Insomma restano tutte come prima.
Fioccano intanto le altre proposte.
Dai “frondisti” del Pdl, guidati dal sottosegretario Guido Crosetto, per esempio, arriva un emendamento che propone di tagliare dalle piante organiche, entro alcuni anni, un dipendente pubblico su quattro.
Anche Popolo e territorio ha le sue idee e Silvano Moffa chiede un vertice di maggioranza.
Si parla anche di un tetto agli stipendi dei manager pubblici che non potrebbero guadagnare più del presidente della Corte di Cassazione.
Tutti nodi che dovrebbero essere sciolti lunedì in vertice fra Bossi e Berlusconi.
1 commento:
Ah, perchè a voi sembra giusto che il coniuge rimasto prenda 2000 euro di pensione? Vi sembra giusto che una casalinga che non ha mai pagato una lira di contributi prenda 500 euro mensili? Un artigiano o un commerciante devono invece andare in pensione con 780 euro.Il coniuge di una di queste categorie ne prende con la reversibilità 850.Questo è regolare vero?Mi sembra che qualcuno cominci a spostarsi un pò a sinistra,sente forse odore di elezioni?
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