Ieri, sul Tirreno, il comandante dei vigili di Quarrata, Oliviero Billi, funzionario monolitico e pronto a sostenere da sempre la prevenzione piuttosto che la repressione delle infrazioni al codice, tornava sul problema degli aumenti di 40mila euro previsti per l’incasso proveniente da multe del codice della strada.
Evidentemente, sul problema affrontato (la cifra di 30mila euro previsti per la gestione sanzioni e contenzioso) Billi si stava riferendo alle nostre critiche: quelle che avevamo avanzato nel post precedente a questo.
Leggiamo:
«Quei 75mila euro non servono a coprire un’impennata del contenzioso, ma per il rinnovo del contratto di gestione dei semafori».
A fine 2011, il Comune prevede di incassare dalle multe ben 460mila euro, contro i 420mila dell’anno scorso. Sulla previsione di incasso interviene il comandate della Polizia municipale, Oliviero Billi, per precisare le motivazioni dell’aumento di oltre 30mila euro rispetto all’anno scorso delle risorse destinate alla “gestione sanzioni e contenzioso”. Nella previsione deliberata dalla giunta comunale nei giorni scorsi, infatti, quest’anno si prevedono 75mila euro per la gestione di infrazioni e contenzioso, contro i 43mila euro previsti nel 2010.
«L’aumento – precisa però Billi – non è assolutamente da leggersi come conseguenza di un’impennata delle spese per ricorsi o avvocati; per questo, infatti, la polizia municipale spende cifre molto basse. L’aumento è invece da attribuirsi al nuovo contratto triennale con l’azienda che gestisce gli impianti semaforici e le relative contravvenzioni: la nuova normativa, infatti, impedisce di rinnovare lo stesso contratto che era in vigore fino ad ora, che prevedeva che la ditta di gestione percepisse una quota per ciascuna sanzione effettuata. Questa formula contrattuale adesso non è però più ripetibile e abbiamo dovuto adottarne un’altra, che per il Comune è più onerosa. È per questo che la previsione di spesa è aumentata, non per un aumento del contenzioso».
Bene.
Prendiamo atto di quello che dice Billi. Ma al tempo stesso permetteteci di rimanere ugualmente scandalizzati di un paio di aspetti che si possono vedere solo in Paesi e civiltà di altri tempi e altre memorie:
- la Giunta vota una previsione di aumento di entrate utilizzando il democratico strumento della mannaia istituzionalizzata contro le infrazioni stradali
- la Giunta confonde – negli atti amministrativi – la voce gestione sanzioni e contenzioso con il rinnovo del contratto triennale con l’azienda che gestisce gli impianti semaforici.
Sul primo aspetto, viene da dire che votare maggiori entrate attraverso sanzioni, equivale a dire estorcere quattrini alla gente aumentando lo stato di polizia. Viva, quindi, l’Unione Sovietica, compagni davvero democratici!
Sul secondo aspetto viene in mente la famosa domanda: che differenza passa tra un piatto di pastasciutta e uno di cacca? E quando la persona dice non lo so, la risposta: c’è un po’ di confusione in casa tua…
Come c’è gran confusione nella testa di una Giunta e di un comandante dei vigili, che confondono concetti molto diversi appunto: le sanzioni e il contenzioso e i nuovi contratti di gestione.
Con amministratori e funzionari così, come si fa a non pensare che ci stanno prendendo per il culo?
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