giovedì 9 aprile 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: TORNA A FIORIR LA ROSA

PARCHEGGIO ROSA A FIANCO DEL PALAZZO COMUNALE



  • L’Italia – diceva qualcuno – è il paese dei santi, dei navigatori e dei poeti. Non basta, bisogna aggiungere: è anche il paese del diabete, quello che viene ad ascoltare, per esempio, la canzoncina che ha vinto a Sanremo, così zuccherosa da far peggio di una endovena di saccarosio puro. L’Italia è anche il paese dei romanzi rosa, di Liala e di tutte le sue invenzioni esaltanti. Gramsci si incazzava con Manzoni perché aveva scritto i “Promessi sposi”, un romanzetto consolatorio per bauloppi poco evoluti, ed ecco che – a cominciare da quell’illuminato ministro della pubblica istruzione che fu Luigi Berlinguer – abbiamo avuto, in nome della cavalleria (buonista, non già rusticana e proletaria, quella che tanto piaceva alla sinistra concreta e lavoratrice…), lo “statuto delle studentesse e degli studenti”: prima le donne, per carità (ma Benigni per un 8 marzo non si era presentato sul palco sparando un “buonasera, brutte maiale”, o è solo una leggenda metropolitana?); così si contentano Gramsci, la Livia Turco, la Rosyna e il resto.
    Sembra – volendo – di leggere quelli che una volta, a scuola, si chiamavano i “pensierini”: tutti buoni ed esaltanti, protesi a dare esempi di oblazione, di sacrificio di sé stessi, di impegno nel socio-religioso a mo’ di “Libro Cuore”. E un pensierino l’ha fatto anche l’amministrazione con un gestino che merita una carezzina e un bacino e una pacchettina sulla spalla: abbiamo i parcheggini rosa per le signore in stato interessante e per le mamme con pupo (non il cantante, eh).
    L’Italia è un paese Rosy… pardon, rosa. Parcheggi rosa, romanzi rosa, balletti rosa (anche, tanto siamo… in tinta), Gronchi rosa – la gente non lo ricorda, ma fu un francobollo famoso, sbagliato dall’istituto poligrafico, stampato in occasione della visita del presidente della repubblica in Perù, aprile 1961, 205 lire (bella cifra per l’epoca in cui la benzina costava 60-70 lire al litro).
    Ma parcheggi per chi deve portare un vecchio in giro l’amministrazione ne ha fatti? Eppure i vecchi sono molti di più delle mamme. Anche se non tutti hanno la legge 104, molti sono gli anziani con difficoltà di deambulazione. A loro niente? Che ne direbbe il comandante Billi, intervistato su “Noi di Qua” mentre filosofa sull’educazione o maleducazione degli automobilisti dinanzi alle striscine color gelato-fragola?Tre napoletani doc scherzando con i francobolli-tarocco pubblicarono un libro dal titolo “Granchi rosa”: un’immagine che ben s’adatta ai pensierini mielosi della giunta… (ma si potrà fare ironia o i giovani DS ci censureranno riesumando il veteromoralismo delle gloriose CCCP?).






3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa l'ignoranza Mario, ma cos'è il "veteromoralismo delle gloriose CCCP"? E' una supercazzula di Manfredi in amici miei?

Ciao,
Alessandro Fortini

Anonimo ha detto...

Caro Alessandro, evidentemente hai le idee un po' confuse: in "Amici miei", ideato da Pietro Germi e diretto da Mario Monicelli, non c'è mai stato Manfredi, né tantomeno la "supercazzula", come dici tu: se mai la "supercazzola" era la stravagante invenzione del conte Mascetti, interpretato da Ugo Tognazzi. E dato che hai le idee un po' confuse, dicevo, ti spiego volentieri il "veteromoralismo delle gloriose CCCP": mentre la chiesa condannava le coppie di fatto - e il vescovo di Prato, Fiordelli, le apostrofava col titolo di "pubblici concubini" causando un casino nazionale (erano gli anni 50-60) -, Palmiro Togliatti se ne andava a letto con Nilde Iotti nelle soffitte di Botteghe Oscure perché il moralismo sovietico delle Repubbliche Socialiste (CCCP è la sigla russa per: Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche) non permetteva che alcuno vivesse da adultero alla luce del giorno, ma solo di nascosto: perciò loro si nascondevano. In Russia, se non lo sai, espellevano i giornalisti occidentali dicendo che erano immorali a letto con le donne russe. Spero di avere chiarito i tuoi dubbi sul termine incompreso e sulle citazioni da film...

Davide da Quarrata

Anonimo ha detto...

Giusto! Ho avuto un lapsus sul nome...imperdonabile da parte mia per rispetto al Conte Mascetti. Tra l'altro sono anche un grande estimatore di Amici Miei(1,2 e 3, di cui l'ultimo diretto da Nanni Loy e non da Monicelli).Riguardo al termine incompreso, ero al corrente del significato storico (ho fatto anch'io le scuole superiori prima dell'università e ho avuto dei bravi insegnanti). Il mio intervento era solo per dire che mi sembra un pò esagerato collegare "i giovani DS", come li chiama Mario, al "veteromoralismo delle gloriose CCCP". Era un modo per rispondere a quella che penso fosse una battuta con un'altra battuta! Non prendiamoci troppo sul serio, per favore.

Ciao,
Alessandro