Ieri, 9 marzo, Andrea Balli scriveva sul suo blog:
«È stata costituita con una delibera di giunta la “Consulta per la valorizzazione del territorio” come prevede il nuovo regolamento edilizio approvato nel novembre scorso. Il nuovo organismo consultivo sostituisce a tutti gli effetti la Commissione Comunale Edilizia nei casi previsti dall’articolo 40 del regolamento edilizio (piani attuativi, progetti unitari, interventi di ristrutturazione urbanistica, interventi di nuova costruzione o di sostituzione edilizia limitatamente a quelli di consistenza superiore a mq. 60, interventi nelle aree agricole della collina, ecc..) ed avrà una durata triennale.
I nominativi sono stati scelti direttamente dall’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli in seguito ad una selezione di nominativi con comprovata professionalità.
Ecco i componenti: Paola Battaglieri (Dirigente pro tempore dell’Area Valorizzazione e Sviluppo del Territorio) o suo delegato che assumerà la carica di presidente; Silvano Lotti (esperto in materia di architettura); Debora Agostini (esperta in materia di paesaggio); Rocco A. Iannella ( esperto in materia di sostenibilità degli interventi edilizi); Giovanni Palchetti (esperto in materia di ingegneria) e Raffaele Peruzzi (esperto in materia di geologia).
“Tutti i professionisti, in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 39 c. 6 – spiega Franco Fabbri (funzionario del servizio Edilizia Privata) nella relazione tecnica – non sono residenti nel Comune, non sono dipendenti dell’Amministrazione Comunale e non svolgono la propria attività professionale, quando questa abbia attinenza con le materie disciplinate nel Regolamento edilizio, nel territorio Comunale. Potranno essere inoltre rieleggibili non prima di sei anni dall’ultima seduta a cui hanno partecipato”.
Tale organo consultivo si esprimerà in particolare sulla conformità dei progetti al complesso normativo cui sono chiamati a rispondere con particolare riferimento alle disposizioni in materia di ornato pubblico, di sostenibilità ed estetica delle costruzioni e del loro equilibrato inserimento nel contesto».
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Dunque, se permettete, siamo a cavallo: fortunati da non credere. Ci viene quasi da piangere a vedere quanto e come siamo tutelati da tutta questa democrazia che ci circonda. Commissioni a destra, comitati a sinistra, tavoli tecnici di sopra, difensori civici di sotto – e chi più ne ha più ne metta.A guardar bene, ci sembra di essere finiti in una pellicola famosa uscita anni fa: Morti di salute, regia di Alan Parker, 1994, con attori di grande spicco. Nel nostro caso dovremmo dire Morti di democrazia, con tutti questi organismi che ci difendono da diritto e da rovescio.
Ovviamente senza servire a un bel niente, come dimostra in maniera inoppugnabile la storiellina che vi raccontiamo di nuovo.
Vi ricordate che Bianchi di An aveva chiesto un sopralluogo, tutti insieme, sugli argini dei fiumi del nostro territorio? Anche i fiumi fanno o no parte del territorio e dovrebbero o no essere valorizzati (e non termovalorizzati come di più interessa alla Signora Sabrina)?
Le promesse del francescanissimo Gaggioli furono dichiarate pubblicamente a Marta Quilici sul Tirreno del 30 gennaio scorso.
Leggiamo:
QUARRATA. Una convocazione congiunta delle commissioni urbanistica ed ambiente sulla situazione degli argini dello Stella e dell’Ombrone. Lo chiedono tutti i capigruppo di opposizione per capire se sono state commesse irregolarità sugli argini e se sono state rilasciate concessioni inopportune. A sollevare la questione degli abusi fu per primo il consigliere di An Massimo Bianchi nello scorso consiglio comunale.
L’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli afferma di considerare favorevolmente la possibilità di una ricognizione sugli argini principali per individuare eventuali abusi. (m.q.)
In séguito però cosa succede? Improvvisamente, in sede di commissioni congiunte, Gaggioli cambia rotta di colpo, con un guizzo da pesce: chi ha da dire degli argini – questa la tesi – lo vada a riferire in Procura a Pistoia o alla polizia provinciale.
Evidentemente la Signora Sabrina gli aveva posto l’aut-aut: o la pianti o sei fuori. E la Sabrina, si sa, non scherza: guardate come ha defenestrato il Burchietti! Molto più brava di Enrico VIII nel decapitare la gente.
Democrazia e trasparenza dei nostri stivali. E tutela degli interessi collettivi per modo di dire. Quindi: siamo davvero morti di democrazia a Quarrata.
Cosa volete consultare? Tutto deve cambiare perché tutto resti com’è, secondo il ben noto principio del trasformismo.
Che al vertice della piramide della consulta ci sia o no la Battaglieri – un vero mistero disceso dal cielo senza preavviso, una dirigente che ci serve solo a spendere ti più senza che se ne avverta sensibilmente la mano e la presenza – in che cosa può consolarci?
Gaggioli sarà ricordato come chi, pur amando il territorio, non ha voluto fare alcun sopralluogo sugli argini (troppi pericoli in vista, forse…); come chi ha dato 11 parcheggi in più a Valenzatico; come chi ha fatto costruire un ponte sulla Fermulla che mette al buio un’abitazione perché le passa sopra il giardino; come chi ha fatto realizzare un piano di edilizia stilato da gente quadra(ta) ma finita in manette; come chi ha declamato a chiare note, in pieno consiglio, un’esclamazione che resterà come il famoso «merde!» di Pierre Cambronne sul campo di battaglia: levatevi dai coglioni!
Davvero una splendida amministrazione, quella della Sabrina! Un’amministrazione che alla fine ci avrà fatto morire di democrazia.
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