Nella foto della Nazione, evidentemente sbagliata nella didascalia, al centro dell’assemblea di Montemagno – epifanìa e rivelazione della peggio Sindaca Illuminata di Quarrata, che ha deciso di mostrarsi al suo popolo –, campeggia il buon Marcello Bracali, ex-politico ed ex-assessore della prima Giunta Marini: quella, per intenderci, del primo compromesso storico della storia, al tempo in cui DC & Comunisti si consociarono per dare vita a un esperimento che poi ha dato buoni frutti nel post-di-pietro di mani (niente affatto ri)pulite.
La prima Giunta di compromesso storico fu varata a Montemagno proprio a casa di Bracali. Ed ecco che, come potete vedere, la storia è ingrata: né Bracali né Marini (i due compromettenti di allora) hanno più voce in capitolo, come si dice, nella nuova marea di amministratori che, vissuti di rendita sulle precedenti Giunte, oggi ciucciano l’osso della gente e, se hanno la possibilità di mettere mano su 10milioni di euro, li buttano via, aggiungendocene altrettanti, per costruire
- cessi pubblici al posto di un cinema-teatro in centro (il Moderno)
- piste ciclabili che serviranno a 25 ciclisti maniaci dell’eco-pulizia-compatibile-sviluppo-sostenibile
- progetti assurdi come vivere l’arte e museo del design alla Màgia pozzo senza fondo
- oasi faunistiche con annessi musei degli aratri e delle zappe e ben 15-20 posti letto per turisti per caso che non verranno mai dal Giappone a vedere quattro aironi cinerini, che servono solo all’ex-vicesindaco Meoni per scrivere tre raccontini sul sito della Querciola
- piscine costruite non per dare un servizio alla collettività di una realtà di 25mila abitanti, ma solo per agevolare associazioni che sfrutteranno i milioni a pioggia di Regione e Comune per i loro scopi: e tra 25 anni renderanno al Comune un’area urbanistica degradata su cui i nostri figli e nipoti dovranno pagare altre paccate di tasse.
Come da copione – lo dicevamo nei post dei giorni scorsi –, dopo le proteste dei Montemagnesi suscitate da un servizio di Marta Quilici, la SS(G) ha deciso (forse spinta dalla sua segreteria politica) di presentarsi alla plebe per imbonirla e imbambolarla, seguendo il cliché della nomenklatura sovietica che si rivolgeva ai tovarish (= compagni) per tenerli calmi: e ha confessato la verità effettuale (niente soldi, niente lavori, niente impegni per Montemagno) senza vergognarsi e senza però dire l’altra parte che sarebbe stata quello che i comunisti seri di un tempo chiamavano autocritica: siamo dei parolai, dei cialtroni, della gente che non fa nessuna delle cose che dice e promette, dei disamministratori che “buttano il lardo ai cani” e non danno da mangiare ai propri figli.
Su questo devono riflettere tutti gli elettori della sinistra, ma in primo luogo devono iniziare a farlo sia il Romitino che il Musumeci, francescani di punta nella difesa della Signora Sabrina e difensori della fede e della moralità fino al punto di avallare spese per 20milioni di euro che non risolvono un solo problema della collettività quarratina. E per questo ci vuole davvero una bella faccia, non è vero Assessore Mauro?
A questa Giunta di inetti e cialtroni, di spendaccioni, di bugiardi incalliti e impuniti, di piagnucolose vittime della malvagità del Governo, si addicono alla perfezione alcune parole di una vecchia canzone – Balocchi e profumi – che la Sabrina non conosce, perché lei è sempre stata la prima della casa e della classe: tant’è che oggi soffre della sindrome di protagonismo.
La canzone di cui parliamo, tratta i temi del consumismo raccontando la vicenda di una donna che conduce una vita amorale e che, insieme alla figlia (piccola e ammalata e che alla fine morirà), si reca ogni giorno in un negozio di lusso la cui vetrina sfoggia, oltre ai prodotti cosmetici, diversi giocattoli.
La bambina – che in questo caso potrebbe essere perfettamente interpretata dalla gente di Montemagno come di qualsiasi altra frazione di Quarrata – si lamenta di non ricevere mai balocchi come regalo, mentre la madre compra sempre per sé cipria e cosmetici di marca Coty, trascurando invece la figlia.
Ogni ritornello si conclude con l’invocazione della piccola:
Per la tua piccolina
non compri mai balocchi:
mamma, tu compri soltanto
profumi per te!
Ed è quello che fa, con gli spèrperi di facciata, questa peggio Sindaca di Quarrata con la sua peggio Giunta di Quarrata dal dopoguerra ad oggi, senza che nessuno, indignato, ricorra a un forcone quando SS(G) scende in terra per deridere chi è costretto a pagare le sue follie.
E allora, inorriditi e schifati da questo modo di agire della sinistra in sella, noi vi ripresentiamo, per la quarta volta, le solite domande, o gentili alzamano della Sabrina.
Riproponétegliele voi:
… un commento, inviato al nostro blog, dice testualmente quanto segue:
Anonimo ha detto... – Poiché UISP Firenze non ha rispettato gli impegni già sottoscritti con contratto del 2007 il Comune e la BCC sono stati così bravi da concedergli:
- 5 anni in più di gestione gratuita (da 20 a 25);
- realizzazione a carico del Comune di un parcheggio da almeno 150 posti;
- anticipazione delle spese dei poveri progettisti (Quadra Srl);
- ulteriori €. 525.000 + IVA della BCC Vignole.
I nostri “vecchi” avrebbero detto: “... così vanno avanti anche i funai...” – 20 marzo 2010 16.06.
C’è un modo di dire quarratino che fa i discorsi stanno in poco posto.
Ci appelliamo ad esso e chiediamo, in maniera ufficiale, al Sindaco e all’Assessore Gaggioli:
- È vero quanto si dice nel commento? E a che spesa globale si arriverà, alla fine, dopo avere aggiunto, al resto, anche un parcheggio da almeno 150 posti? E su questo sarebbe interessante sentire anche il parere del Prof. Gaggioli, così solerte nel dare 23 parcheggi alla sua amata Valenzatico.
- Volete rendere pubblico sul sito del Comune, per trasparenza e rispetto della legalità, il contratto del 2007 a cui fa riferimento il commento?
Confrontiamoci, una buona volta, su questo e vediamo, infine, chi davvero fa per Quarrata e non contro Quarrata.
E vergognatevi!
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