venerdì 25 marzo 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN FILOSOFO IN UN MARE DI LIQUAMI


Stamattina leggetevi bene quello che scrive Giancarlo Zampini su La Nazione a proposito di una traversa di via Ceccarelli. È particolarmente indicativo della politica del Comune di Quarrata in certe direzioni…

Cattivi odori, famiglie in rivolta
In un fosso vicino alle case finiscono scarichi di fognatura

Una ventina di famiglie residenti in Via Ceccarelli è costretta da anni a convivere con acque luride presenti al margine della strada, diventate stanziali. Un tempo l’acqua scorreva ed era limpida, un corso d’acqua che si riempiva durante i giorni di pioggia, che smaltiva quella di scolo che riceveva dai campi.
Dice Franco Vezzosi: «Una situazione diventata insopportabile, i cattivi odori la fanno da padrone, con l’arrivo della bella stagione la situazione si aggrava oltre che favorire la presenza di zanzare».
La zona è in Via Ceccarelli, ma queste venti famiglie abitano in una traversa che porta lo stesso nome della strada principale, è un’appendice lunga quasi duecento metri.
Dice ancora Franco Vezzosi: «Erano gli anni ottanta, noi residenti, raccogliendo soldi da ogni famiglia, provvedemmo a collegare tutte le abitazioni a due fognature che realizzammo noi privati, il comune ci fornì solo i tubi da posizionare: una fognatura a servizio delle acque chiare, l’altra per le acque scure. La fossa attuale, quella diventata lurida, non era interessata da nessun scarico, l’acqua risultava un habitat ideale per le ranocchie».
È la volta di Stefano Biancalani, anch’egli residente proprio di fronte la fossa: «La strada fu anche asfaltata, dimostrazione che ci siamo sempre interessati e preso cura della nostra zona. Da tempo protestiamo per la situazione che si è creata, il danno è notevole, sotto l’aspetto igienico sanitario ed ambientale. La risposta che ci viene data dagli uffici competenti è sempre la stessa, ci rimanda ad una prossima lottizzazione che dovrebbe partire ma non sappiamo ancora quando. Così comunque non si può andare avanti, il degrado la fa da padrone».
Se la fossa è una fogna a cielo aperto significa che dentro ci finiscono scarichi che dovrebbero terminare da altre parti, lottizzazione o no sono questi che devono essere eliminati, inoltre lo stallo dell’acqua è determinato dall’avere distrutto il reticolato di fosse piccole e grandi, oggi interrotte, alcune addirittura sparite nel nulla come è successo in altre zone del territorio.
«La zona della Ferruccia – dice Daniele Manetti della Commissione per la Partecipazione – è stata dotata negli anni scorsi di nuove condotte fognarie, mai entrate in funzione».

E ora fate il debito confronto con i sogni del nostro amato Assessore Gaggioli che, dopo avere scoperto di recente i piaceri del blog, ci sta raccontando la storia di Biancaneve e i sette nani o La bella addormentata nel bosco, scordando – come dice Manetti – che le fogne di Ferruccia ci sono, ma restano inutilizzate solo perché la Giunta ha da pensare alle speculazioni edilizie che hanno da nascere intorno alla piscina di Dugheri, dell’Uisp e della BCC di Vignole.
Un’amministrazione che non ha saputo dare – in venti anni – una risposta adeguata a una fogna a cielo aperto, ma che pretende di farci credere che ha progetti avveniristici ed eterni per Quarrata.
L’assessore-filosofo Gaggioli non ha capito nemmeno che il progetto platonico di mettere a capo della politica filosofi come lui, è destinato a fallire se, appunto, questi filosofi non sono filosofi, ma solo orecchianti della filosofia…

Che mente, perbacco!

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