sabato 10 novembre 2007

Protagonisti

La Fiorentina a oggi è imbattuta nel campionato di serie A e in Europa, i tifosi sono gasati al massimo e coltivano speranze di ulteriori progressi, ma la stampa nazionale non parla di questi risultati o li minimizza.
Noi continuiamo a crederci sempre di più…

Forza Viola!!!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Si è vero la stampa nazionale sembra ignorare il fenomeno FIORENTINA. Nella mia esperienza però questo non credo sia fondamentalmente un male; se mi posso permettere, Signor Sindaco, direi anzi che è un vantaggio. Mi spiego meglio. Il calcio è un mondo strano dove la memoria è sovente troppo corta e ci si dimentica facilmente delle cose buone alla prima sconfitta ed anche delle cose meno buone (vedi un certo Sig.Moggi che in breve tempo è stato riqualificato ai fini dell'audience e pretenderebbe pure di tornare nel mondo che lui ha mandato in frantumi circa due anni fa'!!).
Perciò meglio andare avanti così, nell'indifferenza totale e chissà mai che alla fine debbano riconoscere i meriti tutti assieme ed in un colpo solo!
Forza Fiorentina (che detto da un Milanista ha anche il suo bel peso specifico).

Anonimo ha detto...

Ucciso tifodo della Lazio

La vittima e' stata raggiunta da un colpo di pistola
Scontro con gli juventini: morto un laziale
Tutto è avvenuto nell'area di servizio di Badia al Pino, sull'A-1,
all'altezza di Arezzo

AREZZO - Una persona è morta dopo uno scontro tra tifosi in un'area di
servizio lungo l'A1, nel territorio di Arezzo. La vittima è un tifoso
laziale anche se non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto e le
responsabilità sulla morte del tifoso. secondo quanto è emerso, sembra che
la vittima sarebbe stata raggiunta da un colpo di pistola e tutto è avvenuto
nell'area di servizio di Badia al Pino, dove si sarebbero scontrati tifosi
della Lazio, diretti a Milano, e quelli bianconeri in viaggio verso Parma.

Anonimo ha detto...

12:37 del 11/11/2007
Questore Arezzo: "Chiunque sia stato sarà perseguito"
"Stiamo accertando la dinamica di quanto è avvenuto, cosa e come sia
successo". Lo ha detto il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe sulla morte
del tifoso della Lazio. "Siamo dispiaciuti", ha affermato. Ha poi spiegato:
"Una volta accertate le responsabilità chiunque sia stato sarà perseguito
rigorosamente".

Storie già viste.
E' infatti già chiaro che chi ha sparato è inciampato, la pistola si è
impennata, un piccione ha inavvertitamente tirato il grilletto,
il proiettile è rimbalzato su un meteorite e casualmente si è infilzato nel
collo del ragazzo.

Anonimo ha detto...

Caro Claudio, spero che con il tuo commento a caldo, di ieri, dopo la tragedia di Badia al Pino, non voglia estendere a tutti i poliziotti e alle forze dell'ordine in genere le eventuali responsabilita', se accertate gravissime, di un singolo agente. Una volta ricostruita la dinamica dell'accaduto, vanno perseguite duramente le responsabilita', che tra l'altro hanno portato nel pomeriggio e per tutta la sera a episodo di esasperata violenza in vari stadi e piazze d'Italia. Quello che non condivido e non posso accettare, e' quel coro che spesso negli stadi gli ultra' cantano e oggi cantavano con piu' convinzione di sempre: "la violenza negli stadi siete voi... siete voi..." rivolti alle forze di polizia, e no questo non possiamo accettarlo, l'errore tragico di un poliziotto non mi fa dimenticare l'operato quotidiano, spesso con mezzi insufficienti, di migliaia di poliziotti e carabinieri, per difendere la nostra sicurezza e garantire la legalita'. Oggi sono stati fatti molti errori, compreso quello di non aver sospeso tutte le partite, ma a questi non possiamo aggiungere quello di generalizzare.

Anonimo ha detto...

Come volevasi dimostrare!
Da www.corriere.it: "Mentre correvo, mi è partito un altro colpo. Non ho mirato a nessuno, accidenti a me". Così l'agente della polizia stradale che ieri ha sparato il colpo mortale che ha ucciso Gabriele Sandri, in lacrime, si è giustificato davanti al magistrato che lo interrogava. "Ho sparato un colpo in aria e poi, mentre correvo, mi è partito un altro colpo".

Tanto per cambiare, una storia già vista decine di volte.
Anche in questo caso, come in quello dell'Ispettore Raciti, è morto un innocente: non notate delle incongruenze palesi? Come mai non è stata sospesa TUTTA la giornata di serie A anche ieri?
Due pesi e due misure.

Anonimo ha detto...

Caro Claudio cerchiamo di procedere con ordine.
Sospendere un'intera giornata calcistica a poche ore dall'inizio non è cosa facile. Ti ricorderai che nel caso dell'Ispettore Raciti il fatto era avvenuto il venerdi con conseguenti possibilità di rinvio maggiori.
Credo anche io che per una questione di buon gusto si poteva sospendere ma le valutazioni devono essere oggettive altrimenti finiamo per perdere il senso delle cose.
Il fatto orribile accaduto ad Arezzo ha, secondo me, poco a che fare con il mondo del calcio e degli stadi; voglio dire che se a perdere la vita non fosse stato un tifoso calcistico ma un "comune cittadino" la risonanza sarebbe stata assai minore.
Va da se che il problema tifo e stadi nasconde un'entità maggiore che trova alibi nel mondo del calcio ma ad esso non appartiene affatto.
Ti posso garantire, poichè l'ho vissuto, che nessun appartenente alle forze dell'ordine si alza la mattina con l'idea di "divertirsi" allo stadio nè tantomeno di sparare a caso su persone e cose.
E' stato un ERRORE, un orribile errore e dispiace veramente che a farne le spese sia stato un ragazzo di 28anni.
A questo punto le possibilità sono due:
- alimentare l'odio cercando a tutti i costi il capro espiatorio da dare in pasto a folle di esagitati che altro non aspettano se non il pretesto per una rivolta;
OPPURE
- partire da questo fatto per risanare una volta e per sempre il mondo del tifo chiudendo all'occorrenza gli stadi ad oltranza finchè finalmente ci si liberi dal ricatto di pochi che purtroppo finiscono per inguaiare i molti.
Credo che per una volta potremo tutti liberarci dal colore politico alleandoci per combattere un problema che della politica francamente se ne infischia.
Tutte le parole passate e future non riporteranno certo in vita Gabriele ma forse, lottando, potremmo sperare che la sua morte non sia stata inutile.

Anonimo ha detto...

Caro Claudio, vorrei ricordarti che il fatto nel quale è cadutol'Ispettore Raciti è avvenuto in un contesto sportivo ( appena fuori dallo stadio ) mentre il tifoso della Lazio è stato ucciso in autostrada in un contesto nel quale il calcio non c'entrava niente perchè l'agente che ha sparato non poteva sapere che i tafferugli erano causati da dei tifosi.

Cmq questo non giustifica la resonsabilità individuale dell'agente che ha sparato il quale certamente pagherà duramente; ma con questo mi auguro che non si faccia di tutta l'erba un fascio andando a criminalizzare così tutte le Forze dell'Ordine.

Una cosa penso e la dico: dopo le disfunzioni ad opera di delinquenti come quelle di Domenica sera il campionato andrebbe sospeso e poi fatto ripartire dopo un bel numero di giornate a porte chiuse...perchè con individui come quelli altro non ci vuole che la tolleranza zero! Il poliziotto Domenica ha commesso uno sbaglio dovuto alla leggerezza di un attimo...i tifosi invece hanno agito premeditatamente consci di quello che stavano per causare e le Istituzioni a certa gente non possono e non devono più dare modo di agire liberamente