giovedì 29 novembre 2007

Contrordine

Contrordine: Forza Italia non si scoglierà più per fondersi nel PdL.

Silvio Berlusconi ha riunito ieri molto presto parlamentari e vertici del partito ed ha annunciato - secondo quanto riferito da numerosi presenti - che il nuovo soggetto politico si strutturera' su un ''modello confederale''. In sostanza, ha aggiunto il Cavaliere, il PdL sara' ''un partito rete'' come il Partito Popolare Europeo a cui potranno aderire non solo formazioni politiche, ma anche associazioni e singoli cittadini.
"Io non avevo detto che avremmo sciolto Forza Italia. Me lo avevano chiesto e io avevo risposto: forse, potrebbe anche essere". Così Berlusconi, passeggiando per il centro di Roma, risponde ai cronisti che gli chiedono se il suo sia un 'passo indietro' rispetto al progetto iniziale del Pdl. "Non è detto che in futuro - ha aggiunto il Cavaliere - tutti quanti decidano di confluire nel nuovo partito. Ma per il momento - ha spiegato -, dato anche che ci sono partiti che hanno un'urgenza perché hanno dei crediti e dei debiti e sono in attesa di finanziamenti pubblici, non è assolutamente possibile scioglierli".

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Nasce il Partito del Popolo della Libertà. MA QUALE CONTRORDINE MARIO. Vedi di leggere meno i giornali e di chiarire le idee ai nostri elettori invece di divertirti con un blog a creare confusione. Crei solo disinformazione.

Riporto fedelmente le indicazioni al partito del Presidente Silvio Berlusconi:

"Il nuovo partito del popolo della Libertà, comprenderà Forza Italia, gli altri partiti (auspicabilmente) della Casa delle Librerà, circoli (vari), liste civiche locali, movimenti nazionali e locali (esterni a Forza Italia), spezzoni di partiti.

Si costituisce da subito un comitato costituente formato dagli organi dirigenti di ciascun partito, movimento, circolo, in misura proporzionale al loro peso, per definire la road-map del progetto di adesione e le relative regole.

I soggetti politici possono aderire al nuovo Partito-Rete fornendo gli elenchi aggiornati dei propri iscritti.

Si avvia in questo modo un processo costituente, con la formazione di un comitato, in cui sono presenti in misura proporzionale al loro peso gli organi dirigenti di ciascun partito o movimento o circolo.

Si convocano infine i congressi comunali ai quali hanno diritto di voto tutti gli iscritti dei movimenti e partiti, nonché tutti i nuovi iscritti al Partito del Popolo della Libertà.

Il numero dei delegati è commisurato alla popolazione residente; i delegati comunali danno vita al coordinamento provinciale, questi ultimi, a loro volta, eleggono il coordinatore regionale, e la "consulta nazionale".

Entro venerdì 30 novembre, prima dell'apertura dei gazebo, occorre lanciare il manifesto per l'adesione al nuovo partito.

alessandro cialdi ha detto...

Ma nemmeno i comunisti degli anni 60/70 obbedivano così ciecamente.....

Elisa ha detto...

Caro Daniele, dopo aver letto il tuo intervento sulla nazione e, ora, questo sul blog mi domando: ma tu pensi con la tua testa o con quella di Silvio? Possibile che non mostri mai un segno di autonomia rispetto al pensiero del Presidente? Possibile che, per te, Berlusconi abbia sempre ragione al100%? Mai un errore? Mai un ripensamento? Mai una sottovalutazione? O forse pensi che, come i faraoni egizi, Egli sia di discendenza divina? O forse, fai tutto questo per pura e semplice contrapposizione a Mario Niccolai che ha solo mostrato alcune perplessità, per altro legittime, su un progetto ancora piuttosto fumoso? Prima di pensare al partito unico, credo che tutti noi ci si debba educare ed abituare all'unità nella libertà.
Se non sei unito nemmeno al tuo capogruppo comunale, come puoi pensare di vivere fianco a fianco con tanti altri che vorresti coinvolgere in questa avventura?

Anonimo ha detto...

Ferrante ma chi ti conosce? Tutti gli altri del centro destra sono quarratini, nati e cresciuti a Quarrata...da Cialdi, Niccolai, Ciottoli, Bianchi, Mantellassi e tutti gli altri...quando parlano possono annoverarsi di poterlo fare perchè conoscono bene Quarrata ed i suoi cittadini; tu sei arrivato da un anno e vuoi dettare legge....e pretendi di avere ragione....sei una voce fuori dal coro, un servo della logica del potere interna al partito che non mira a fare il bene dei quarratini ma a fare carriera a spese di coloro che si impegnano con disinteresse in politica...

Cristina Nannini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Cristina Nannini ha detto...

Cari concittadini,
io lo posso dire, dato che fino a prova contraria sono quarratina DOC, come mi auguro tanti di voi che parlano.
Questo commento per precisare solo alcune cose: un iscritto di Forza Italia, quando aderisce al partito sottoscrive un regolamento che non tutti poi rispettano. Il rispetto del partito di cui una persona fa parte vuole che: se sei daccordo con le azioni del tuo partito ne parli e lo sostieni, se non sei daccordo eviti di sparare addosso al tuo partito sui giornali o sul blog. Il fatto che Daniele non si riconosca nel suo capogruppo ha delle ragioni di fondo che non tutti sanno: ad esempio: è normale che un capogruppo non riunisca i propri consiglieri per fare le preconsiliari? E vadano in consiglio senza nemmeno confrontarsi sugli atti passati dalle commissioni - nelle quali è presente solo un esponente di Forza Italia-? Oppure, è normale che un consigliere debba richiedere gli atti al segretario comunale perchè il suo capogruppo non glieli fa vedere? Signora Elisa, sicuramente lei non era a conoscenza di questi problemi che ci sono in consiglio e quindi ovviamente giudica solo per quello che legge sui giornali o sul blog.
Condivido con lei che l'idea di formare in consiglio comunale a Quarrata è prematura, dato che non si conoscono i futuri rapporti tra i partiti del centro destra. E credo che probabilmente se il partito di AN ad esempio non dovesse entrare in questo soggetto unico che si verrà a creare, non so se AN di Quarrata avrà la forza di opporsi al volere del nazionale. Dico AN per dire un partito qualsiasi... In questo momento non si sanno gli sviluppi quindi è meglio attendere in sordina. Anche se concordo pienamente anche io con l'idea di rinnovamento che ha avuto Berlusconi.
Al sig. Matteo dico: ma scusi come si permettere di usare questi toni? Forse non lo sa ma lui ha sposato una Nannini che è quarratina doc da una vita, e mio nonno materno era un Turi " il fienaiolo"- come tutti lo chiamavano, e forse non ci crederà ma mio marito amando me ama le mie origini e quindi Quarrata. E ritengo che lo dimostri quotidianamente presentando in consiglio comunale tante interpellanze! E poi volevo precisare che mio marito lascia il gettone del consiglio comunale a disposizione del partito comunale di forza italia. In tanti altri non lo fanno!
Mi auguro che le mie parole siano servite a far ricredere almeno parzialmente la sig. Elisa e il sig. Matteo sull'opinione di mio marito
Saluti!

Anonimo ha detto...

Il dato che conta è soltanto uno: vi siete mai chiesti come mai Udc e An a livello locale raccolgono un consenso che supera la media nazionale ed invece Forza Italia a Quarrata dimezza praticamente i voti rispetto al 30% del dato nazionale?

A voi la risposta....a mio avviso è mancanza di classe dirigente...

Contenti voi...

ps= riguardo la lezioni dell'uso dei toni ne ha bisogno qualcun'altro...anche questo atteggiamento deve farvi riflettere sul 30% aslle politiche vs 17% alle comunali.

Anonimo ha detto...

Ma la classe dirigente nel passato erano Mario (Consigliere Provinciale) e Benedetta (Coordinatrice)? Allora perchè accusate Daniele?

Alessio

Anonimo ha detto...

Il primo pensiero di tutta questa storia è stato : però quanti anni Forza Italia si è impegnata ed accalorata per proclamare sempre e comunque che era il Partito delle libertà, in tutti i sensi, in tutti i colori, in tutte le piazze, strade e vicoli, migliaia di persone che hanno creduto, e che (ahimè) credono ancora che quelli sono i valori politici che più si sente cucito a dosso e poi un bel giorno di novembre una persona - una - che dice : ok da adesso si cambia anno nuovo vita nuova.
Allora mi chiedo (e vi chiedo) ma gli uomini che fanno il partito, gli uomini che dedicano il loro tempo per il partito nelle sedi comunali, provinciali, regionali, che ci stanno a fare se nessuno e sottolineo nessuno chiede a loro un briciolo di consenso, un minimo di dibattito, uno spicciolo di democrazia, un frammento di libertà di pensiero, su una svolta importante come quella enunciata giorni addietro.
A loro viene concessa la libertà di sceglierne il nome. Accorrete gente tutta ci sono i gazebo.
Chi ha cervello lo usi, mi dispiace per quelli che ce l'hanno ma non hanno ancora trovato le istruzione per l'uso, cercate gente cercate ...............
Credo che l'unico pensiero calzante, serio e sintetico su tutta questa storia sia quello di Alessandro Cialdi - Condivido in pieno e sottoscrivo.
Marcello Pacini

Anonimo ha detto...

Ha parlato chi ha tradito il partito. Meno male che FI a Quarrata si è rinnovata con persone che credono di più nel Presidente. E sono contenta che anche Mario e Benedetta siano rimasti nel partito non condividendo la strada di Marcello.

Ciao
Elisabetta

Anonimo ha detto...

Caro Sig. Ale2008,
non ho il piacere di conoscerla - e Le è andata bene perché con l’aria che tira ha rischiato di sentirsi rispondere qualcosa tipo ALTOLA’-CHI-VA-LA’-FERMO-O-SPARO – ma mi tira in causa e, le dirò, mi ha tolto anche un incarico: sono stata, infatti, anche membro del Coordinamento Provinciale di Forza Italia.
Sarò breve.
Sono stata eletta Coordinatore Comunale di Forza Italia a Quarrata il 30 ottobre 2003. Mi sono dimessa nel marzo 2005, fornendo a chi di dovere le necessarie spiegazioni, che includevano il non scendere a patti con situazioni che non condividevo e che a tutti sono bene note, tant’è che portarono i nostri consiglieri di allora a certe scelte, discutibili o meno.
Ma sarò più esplicita: sono addirittura, sebbene parzialmente, d’accordo con Matteo quando afferma che il problema è la classe dirigente ( i risultati a livello nazionale li ritengo peraltro non paragonabili alla realtà locale di un comune toscano). Non avremo mai una classe dirigente valida ma, soprattutto, presente e vicina alla comunità se alcuni di coloro che operano scelte nel partito lavoreranno sopra o sotto le righe per allontanare o ostacolare l’operato di persone capaci e volenterose, in nome di chissà quali altri disegni o progetti.
E’ già successo a suo tempo, non vorrei che ci fosse chi lavora in tal senso anche ai giorni nostri.

Anonimo ha detto...

Carissima Elisabetta,
noto con piacere la sua passione politica nell'esprimere concetti signaficativi per controbattere al mio intervento, la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato .
Saluti