martedì 2 marzo 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CRISI DEL MOBILE, DALÍ PRESIDENTE DEL TAVOLO TECNICO (PART TWO)


Quando si toccano da vicino troppi “interessi”, succede sùbito il finimondo ed è un po’ come quando, seduti sul seggiolone del dentista, il medico arriva a toccare con il trapano le terminazioni nervose che sono rimaste scoperte: stelle, dolori e resie per tutti.
Così ieri ci siamo visti arrivare in casella questa mail proveniente dalla signora Barbara Agrestini dell’Assindustria, una mail che merita un’attenta lettura e un commento:

- Original Message - From: "Barbara Agrestini" To: marioniccolai3@virgilio.it; gianlucafantacci@libero.it; zampinigiornalista@gmail.com; info@giancarlozampini.com; pistoia.it@iltirreno.it
Sent: Monday, March 01, 2010 4:46 PM Subject: BLOG MARIO NICCOLAI – QUARRATA
Con riferimento alla nostra bozza di “Documento Programmatico Comparto Arredamento” che troviamo con stupore pubblicato, senza particolari specifiche, sul Blog del Sig. Mario Niccolai, precisiamo quanto segue: il testo costituisce una bozza assolutamente preliminare, che è tutt’oggi oggetto di discussione interna fra i nostri soci. Per questo motivo esso ha natura assolutamente interlocutoria e quindi riservata.
Assindustria Pistoia renderà pubbliche, questa volta come sempre, le proprie posizioni in merito, una volta che saranno state condivise con la propria base associativa.
Riteniamo doveroso, alla luce di quanto sopra, che chi ha pubblicato questo documento senza essersi preoccupato di verificarne la definitività, lo rimuova dal sito specificando in maniera inequivocabile, con gli eventuali lettori, i motivi per cui il documento non compare più sul blog. Aspettiamo quindi di leggere questa precisazione sulla stessa fonte che ha pubblicato la notizia.
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Barbara Agrestini – Assindustria Pistoia – Area internazionalizzazione – Piazza Garibaldi, 5 – 51100 Pistoia – Italia – Tel. +39 0573 991741 – Fax +39 0573 991740 – E-mail: b.agrestini@pistoiaindustria.it

Come vedete la signora Agrestini inizia sùbito definendo il documento dell’Assindustria, che abbiamo pubblicato ieri, con le parole nostra bozza di “Documento Programmatico Comparto Arredamento”: peccato che, nel documento stesso, non comparisse da nessuna parte una sua definizione di bozza; e peccato che l’intestazione “Documento Programmatico Comparto Arredamento” facesse al contrario pensare, di per sé, a tutt’altro che a una bozza, che in effetti non lo era e non lo è – e lo dimostreremo facilmente in due passaggi:
  • se fosse stata una vera bozza, l’intestazione sarebbe comparsa più propriamente sotto la forma “Bozza di Documento Programmatico Comparto Arredamento”;
  • Marta Quilici scrive oggi sul Tirreno: «In ogni caso, la figura di Giovanni Dalì come presidente del Consorzio per la promozione del mobile imbottito e successore dell’industriale Alberto Mantellassi, sarebbe indubbiamente destinata a rafforzare la collaborazione già esistente tra enti locali, imprenditori e sindacati per risollevare in maniera sinergica il settore del mobile», cosa che fa pensare e (sott)intendere – proprio dopo l’approfondimento della notizia da parte della giornalista – che più che una proposta da discutere, il tema Dalì for President fosse una vera e propria indicazione programmatica bene orientata da parte dell’Assoindustriali.
Quantomeno stupefacente è, d’altra parte, il modo di ragionare di Assindustria – un vero esempio di logica formale – quando scrive «Per questo motivo esso ha natura assolutamente interlocutoria e quindi riservata»: precisato unilateralmente che la natura del documento era interlocutoria (e si sottolinea unilateralmente), con quel quindi conclusivo, piantato a mezzo come un semaforo su un incrocio, si pretenderebbe di accreditare il nesso consecutivo di riservatezza. Complimenti alla signora Agrestini, ma quando un documento è interno e/o solo per pochi, di solito circola con la dicitura riservato o confidential. Ma nel nostro caso c’era forse una qualche traccia di tutto questo?
Assindustria Pistoia renderà pubbliche, questa volta come sempre, le proprie posizioni in merito, una volta che saranno state condivise con la propria base associativa: ma, gentile signora Agrestini, chi ha mai inteso negare al suo ente la piena libertà di pensare, dire ed esternare le proprie posizioni, scusi?
Stupefacente è anche la conclusione del finissimo ragionamento di Assindustria: Riteniamo doveroso, alla luce di quanto sopra, che chi ha pubblicato questo documento senza essersi preoccupato di verificarne la definitività, lo rimuova dal sito specificando in maniera inequivocabile, con gli eventuali lettori, i motivi per cui il documento non compare più sul blog.
Qui davvero Assindustria viaggia su lunghezze d’onda assolutamente anomale. Ritenere infatti doveroso che noi abbiamo l’obbligo di togliere dalla rete il documento di cui stiamo parlando, è quantomeno una pia opinione destituita di qualsiasi fondamento logico e giuridico: non sussiste alcun obbligo di legge che ci imponga di doverlo fare; se mai un principio etico – attenuatissimo, dunque – di pubblicare l’opinione di chi ci scrive: e nient’altro.
Sindacare, infine, il fatto che non ci saremmo preoccupati di verificare la definitività del documento, è davvero un’opera di ingegneria dell’insulso, se non comica o grottesca, perché equivale, in buona sostanza, all’affermare che non si deve parlare dei provvedimenti del Governo finché non sono definitivi. Ma questo o si capisce o non si capisce; e se non si capisce lo si fa per due motivi: o perché non si ha intelligenza per capire, oppure perché si cerca di arrampicarsi sugli specchi dopo che siamo stati messi a nudo senza che ce lo aspettassimo.
Abbiamo tolto – e i lettori lo sappiano bene – la lettera di Assindustria di nostra spontanea volontà e non perché costretti da alcun obbligo. E se partissimo da zero, ripubblicheremmo il documento con lo stesso commento che, come si può vedere, non solo non abbiamo tolto dal blog, ma anzi abbiamo riconfermato.
A margine di questo maldestro tentativo di Assindustria di lavare i propri panni in casa – e in maniera assai improvvida, a quanto si vede, dato che, per sconfessare noi, Assindustria ha passato la palla a Nazione e Tirreno – ieri pomeriggio abbiamo ricevuto anche una lettera da parte di un membro di Assindustria che scrive:

Buona sera, nella data odierna, avete pubblicato sul vs. blog, un documento ricevuto in modo non troppo corretto, in quanto trattasi di una ipotesi di proposta, non ancora ufficiale.
Le imprese di Quarrata, sono in difficoltà, non si schierano da nessuna parte politica perché i problemi non hanno un colore, ma si rivolgono a tutti coloro che vogliono contribuire a risolvere questa situazione e a dare un'opportunità alle attività produttive ed al territorio.
Pertanto se volete dare un contributo utile a risolvere i problemi che quotidianamente viviamo, sarete ben accolti, ma non siamo disposti a fare il gioco che la politica di solito è abituata a fare, per la prima volta essa deve essere al servizio delle imprese!!
Parlo anche a nome di molti altri imprenditori con i quali da mesi ho condiviso molte problematiche!

Non pubblichiamo il nome, perché non sappiamo se la persona gradisca, dato che non ha espresso alcuna opzione. Ma un paio di considerazioni le dobbiamo fare. In primo luogo non abbiamo ricevuto nessun documento in modo non troppo corretto: tutto ciò che circola, senza specificazioni di riservatezza, è comunque di pubblico dominio e, ad ogni modo, fosse stata anche una indiscrezione, che cosa avremmo dovuto fare o cosa dovrebbero fare i giornali quando, dalle cancellerie dei tribunali, ricevono notizie ancor sotto il segreto d’ufficio? La trasparenza, il sapere, l’informazione fa – piaccia o non piaccia – parte di questa nostra civiltà postindustriale ma, stando a quello che viene qui sostenuto, piuttosto primitiva e repressiva.
Quanto alla pretesa che la politica non entri in questa vicenda (non siamo disposti a fare il gioco che la politica di solito è abituata a fare), questo poteva essere ottenuto solo ad una condizione, quella di non chiamarla a immischiarsi in questi fatti: ma qui c’è stato un volantinaggio, pubblico, eclatante e chiaramente indirizzato contro il Sindaco.
Si pretende, quindi, di imbavagliare l’opinione di chi istituzionalmente ha il diritto e il dovere di esprimere le proprie opinioni politiche? Smettiamola!

E con questo consideriamo chiusa la vicenda.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Faccio innanzitutto i complimenti ad Assindustria che con un comunicato inviato alla stampa ha cercato di imbavagliare chi informa veramente la gente con dei motivi assurdi,tanto più che la storia del Dalì era già stata postata proprio su questo blog da un lettore addirittura sabato.Come mai così risentiti per una banalità del genere?Mica avranno avuto suggerimenti dai loro nuovi "capi"?La tecnica usata è la stessa dei nostri amministratori...non far sapere per poter fare quello che ci pare! Ma cari signori di Assindustria non è mica che pensate che il popolo non debba sapere niente di queste vicende,vero?Perchè se non lo ricordaste,nonostante la necessità di aiutare le nostre imprese,i soldi che prenderete sempre dalle tasche dei cittadini usciranno e se quei cittadini,che magari non hanno nemmeno l'acqua o il gas a casa,si accorgono che volete fare uno dei soliti barbottini affiancati dalla politica,magari si alterano un poco!Quindi ogni provvedimento ed ogni azione che verrà fatta da voi e dalla giunta dovrà essere resa nota a tutta la popolazione con la massima trasparenza;così magari ci spiegherete anche cosa ci incastra il Dalì con il PMI,che sono curioso!Concludo pregando ancora una volta la squadra del blog di ripristinare la libertà di commento,perchè così vi state avvicinando ai modi di fare di quella gente che tanto male sta facendo al nostro comune.F.B.

Anonimo ha detto...

Caro F.B.,
per ripristinare il libero accesso ai commenti, occorrerebbe che non esistessero seguaci della giunta e del sindaco fissi a scrivere idiozie per riempirci di spam e di inutilità.
Ieri l'altro abbiamo ricevuto 28 commenti con su scritto «Pio, pio pio, pio pio pio...», vale a dire espressioni di pura demenza senile o di Alzheimer galoppante; più il solito intellettuale che chiedeva ossessivamente quanti sono i parcheggi di Valenzatico, che ci ha gratificato dandoci dei «cialtoni» (così ha scritto).
Meglio perciò adottare il sistema purificatorio dei giornali, che cestinano direttamente le lettere, anche se firmate, quando sono figlie della più evidente grafomane paranoia.
Per continuare a dire quello che vediamo e sappiamo, non ci sono problemi, come i nostri lettori possono ben vedere anche dal post di oggi.
Grazie per l'attenzione rivoltaci.

La squadra del blog

Anonimo ha detto...

fate bene a bannare quelli che pur di rompere i coglioni mandano spam o scrivano cose da malato terminale imbottito di morfina!

Anonimo ha detto...

io mi domando e vorrei fare riflettere un pò tutti...ma quanto ci stanno costando quei maleddetti dossi in sanpetrini sul viale montalbano, ogni anno minimo vengono ristrutturati dalle 2-3 volte creando code infinite nell'ora di punta, non capisco perchè non fanno una bella gettata di cemento e via.

Anonimo ha detto...

Penso che non ci sia niente di strano se esistono seguaci della giunta che cercano di difendere goffamente l'operato dellla giunta stessa. Direi anzi che se tutti avessimo lo stesso pensiero sarebbe un ben misero mondo e che, per quanto non condivida le loro posizioni, hanno diritto anche loro al loro "pio pio pio", per quanto patetico. La moderazione dei commenti, a mio avviso, è deprimente. Non consente al blog di essere lo strumento libero che dovrebbe essere a detta degli autori, ma diventa un mezzo di propaganda. Non solo: diventa un mezzo per un unico pensiero, cioè quello del postatore. Spero che anche Niccolai legga questo post e confido che concorderà con me nel dire che, per quanto insistenti e stupidi, tutti hanno diritto al loro "pio pio pio" e che se questo blog vuole essere uno strumento "libero" e anche di contraddittorio tra i "pio pio" e proposte intelligenti, dovrà necessariamente tornare al libero commento. Giustamente, non vi è mai sembrato serio il blog del sindaco perchè impone la firma e la mail, ed adesso vi ponete in questo modo? Allora date ragione a chi sostiene che non c'è alcuna differenza tra nessuna parte politica. Non si può criticare e poi agire nello stesso modo, se si vuol dimostrare coerenza. Mi sia concesso dire che noto anche una certa arroganza da parte del postatore, sia nei post, sia nel modo di agire.

Anonimo ha detto...

Caro commentatore,
come vedi abbiamo subito immesso il tuo intervento di dissenso e siamo prontissimi a immetterne altri dieci, cento, mille come i tuoi.
E come puoi constatare, anche il tuo è un commento anonimo: né ti chiediamo di iscriverti, come fa il Sindaco, dichiarando le tue complete generalità...
Ma se tu ripetessi 28 volte a fila PIO PIO PIO (testuali parole) o se tu chiedessi 7, 8, 10 volte, ossessivamente «quanti sono i posti auto del parcheggio di Valenzatico», daresti segni di dibattito, di connessione ragionativa, di continenza o non piuttosto l'idea di aver bisogno di serie cure...?
Non c'è niente di antidemocratico nell'eliminare la spazzatura in via preventiva.
Molta meno libertà e democrazia noi la vediamo nelle non-risposte e nei silenzi del Sindaco e della Giunta su domande che andiamo facendo da mesi e mesi senza riscontro; e nell'idiozia che ci ha spinto a moderare gli interventi sul blog.
Grazie per aver espresso la tua opinione.

La squadra del blog

Anonimo ha detto...

"LA SQUADRA DEL BLOG"
Buon per voi che avete la verita' di tutto e tutti! Ma che squadra e altro e solo lei Niccolai che ancora non ha digerito la sconfitta. Si interessi davvero di Quarrata e dei Quarratini e non alla sua guerriglia di basso livello.

Anonimo ha detto...

NON è CERTO LEI SIG.NICCOLAI A VALUTARE COSA è SPAZZATURA E COSA NO! NON è DEMOCRAZIA NE ALTRO,COSI' è TROPPO FACILE!PRONTI AD ATTACCARE, TANTO SE CI CRITICANO O ALRTO NON LO PUBBLICHIAMO! STA' A CHI LEGGE VALUTARE COSA è MONNEZZA E COSA NO! NON A LEI NICCOLAI.PENSO CHE MOLTI CHE HANNO VISTO CHE FINE HA FATTO IL VOTO CHE LE HANNO DATO CI PENSEREBBERO DUE VOLTE! NON è UN ATTACCO NE A LEI NE A ALTRI è SOLO UN OPONIONE DI UN CITTADINO CHE è STANCO DI VEDERE TUTTI CONTRO TUTTI PER POI ARRIVARE AL NIENTE.

Anonimo ha detto...

Io credo che siano molti di più gli elettori che ci penserebbero non due,ma anche dieci volte,prima di dare ancora il voto a questa maggioranza!E' facile criticare?Perchè la maggioranza che governa il nostro comune ha mai dimostrato di accettare il dialogo con l'opposizione?Il problema,cari miei,è uno solo:questo sindaco con la sua giunta sta governando per il bene dei cittadini o solo per difendere i propri interessi?Visto che la prima ipotesi è assolutamente da scartare,deducete voi.Non mi pare che nessuno sia venuto a smentire le notizie date da questo blog o a dare giustificazioni sull'operato della giunta.E allora cosa dovrebbero fare le opposizioni se non vengono mai ascoltate o prese in considerazione fatta eccezione per qualche piccolezza?Cari signori della maggioranza e loro simpatizzanti,date delle risposte alle domande che vi vengono poste e dopo,semmai,criticate chi vi fa opposizione. F.B.