«Voglio proporvi oggi un gioco. Un quiz, come quelli che si facevano un tempo.
Lo intitolerei “Chi l’ha detto?”E’ un quiz a tema, e questa volta il tema è la giustizia italiana.
Ma bando alle ciance. Vi spiego rapidamente in cosa consiste.
Qui sotto riporterò le dichiarazioni – letterali – sulla giustizia di due noti personaggi.A voi l’arduo compito di individuarli, di attribuire a ciascuno la propria dichiarazione.Per facilitare il compito, ogni dichiarazione sarà numerata.
Allora siete pronti?
Sigla iniziale: “Ta tata tatataa tatata tattattà. Chi l’ha detto?”
Dichiarazione 1: “In Italia la giustizia non è al di sopra delle parti e, d’altra parte non c’è più un’opposizione, che ora vuole vincere le elezioni tramite la magistratura”.
Dichiarazione 2: “Sono indignato perché vedo una democrazia in libertà vigilata sotto il tacco di giudici politicizzati” .
Dichiarazione 3: “Consegnarmi alla giustizia italiana significherebbe consegnarmi nelle mani dei miei avversari politici”
Dichiarazione 4: “Sono oggetto di una inaudita catena di inchieste giudiziarie segnate dal più ostile e prevenuto accanimento”
Dichiarazione 5: “Riaffermo la mia condizione di perseguitato politico”
Dichiarazione 6: “Sono l’uomo politico più perseguitato”
Dichiarazione 7: “Rimango molto triste pensando che la storia della mia vita sia raccontata con tante falsità”
Dichiarazione 8: “Debbo constatare con amarezza che la mia vita privata viene continuamente strumentalizzata e utilizzata mediaticamente a fini politici”
Allora avete indovinato chi sono i due personaggi misteriosi?
No? Ammetto che non sia facile, perché probabilmente ve ne viene in mente uno solo.
Sì, giusto, quello, quello lo avete indovinato: Silvio Berlusconi.
Ma l’altro? Come? Vi serve un aiutino?
Bè, visto che non si vince nulla, l’aiutino ve lo do io.
E’ Battisti. No, non Lucio. Cesare.
No, non il patriota dell’irredentismo italiano.
Cesare Battisti, il terrorista rosso, di cui il governo reclama a gran voce l’estradizione dal Brasile, in nome della giustizia, appunto.
Le dichiarazioni contrassegnate con numero dispari appartengono a lui.
Quelle con numero pari al presidente del Consiglio.
E’ ovvio, non sto facendo paragoni di sorta, ma una domanda sorge spontanea: come è possibile che le dichiarazioni siano così simili?
Non vincerò niente neppure io, perché la risposta non ce l’ho.
(tratto dal Libro di Vauro Senesi “Farabutto”)
(tratto dal Libro di Vauro Senesi “Farabutto”)
1 commento:
Questo giochino lo fece anche travaglio da santoro, si vede c'è una corrispondenza di amororsi sensi... :-)
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