Non possiamo che definirla così la Signora Sabrina.
Ha fatto tutto da sé: ha richiamato in scena la Sociolab di Firenze e le ha affidato il compito di facilitare di nuovo i 1.200 scelti (da chi? Dal Comune o dalla Sociolab stessa?) che dovranno decidere di tagliare e cosa tagliare dopo i tagli governativi delle risorse.
Non ha avvertito nessuno. Niente ne abbiamo saputo in Consiglio Comunale. Niente ne hanno saputo neppure i tre rappresentanti della partecipazione istituzionale – Daniele Manetti, Simone Drovandi e Tommaso Pieragnoli – fino al momento in cui sono stati messi dinanzi al fatto compiuto.
Ed è un vero e proprio sconcio che il Sindaco si chiami difensore della legalità e si vanti di essere una punta avanzata in tal senso.
Vogliamo sapere – e lo faremo anche con una apposita interpellanza –:
- quale sia il debito che la Sabrina ha con la Sociolab al punto tale da doverla richiamare in onda dopo la precedente conclusa e costosa fase della partecipazione
- quanto verrà ancora a costare questa seconda chiamata ai cittadini di Quarrata per questa ulteriore prova di democrazia
- perché il Consiglio Comunale non è stato avvertito
- perché non sono stati ascoltati i tre rappresentanti istituzionali
- se l’amministrazione ha intenzione di riconoscere il ruolo istituzionale di Daniele Manetti, Simone Drovandi e Tommaso Pieragnoli oppure no
Il Comune di Quarrata, ancora una volta, si pone sul piano del disprezzo della correttezza, della buona amministrazione e della legge.
Siamo profondamente indignati e offesi – pur se tutto questo non interessa affatto al Sindaco che ha impostato le sue campagne elettorali bugiardamente appellandosi al senso cristiano-cattolico della politica e del rispetto degli altri.
E siamo convinti che debba vergognarsene!
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