domenica 31 luglio 2011

IL PUNTO (DOPPIO DELL’AMBIGUITÀ)


29. LEGALITÀ: STRANIERI E NON RISPETTATI IN PATRIA
Domenica 31 luglio 2011

Ci sono due cose che riempiono le cronache in questi giorni terminali di luglio, in attesa di un agosto che – stando sempre alle cronache – non promette bene per la crisi e per le tasche dei Quarratini.
Queste due cose sono due cavalli di battaglia della moribonda (pardon: già morta e defunta da tempo) Giunta Sergio Gori: quella Giunta che si decide ad ascoltare i cittadini – leggete cosa dice la Sabrina sul suo blog in bella calligrafia: http://sabrinasergiogori.wordpress.com/2011/07/02/idee-in-comune/ – solo a pochi mesi dalle elezioni, andandosene in tour per le frazioni, nelle quali, peraltro, gli assessori si incontrano con non più di qualche sparuto cittadino che chiede un lampione o un tombino. Negli anni in cui hanno chiesto di essere ascoltati per problemi seri, quei cittadini non sono stati mai ricevuti dal Sindaco, o almeno sono stati dissuasi da tempi di attesa medi di 17 giorni di anticamera, come dimostrò bene Marta Quilici.
Ma veniamo a noi e al doppio argomento del Punto.
1. Il primo aspetto riguarda la consegna dei medicinali di notte: una consegna effettuata dai volontari della Croce Rossa Italiana, indubbiamente dei benemeriti per questo loro mettersi a disposizione della gente che ha bisogno, ma pur sempre dei semplici cittadini in veste di volontari. Ora: lo sa anche il ciuco di Pipone – colorita espressione quarratina che né Sindaco né Giunta conoscono bene, troppo presi come sono dal recitare la parte della gente seria… – che la salute rientra tra i cosiddetti dati sensibili, quegli aspetti, cioè, che devono essere protetti e tutelati secondo le disposizioni della legge sulla privacy.
Evidentemente a Quarrata – terra della Legalità con «L» maiuscola e il cervello minuscolo – queste non sono le cose che contano. E allora si va avanti a refe nero – altra espressione più toscana però – sulla strada del costringere la gente a far vedere ai volontari (benemeriti, per carità!) che razza di farmaci assume, rivelando dati sensibili per mero odioso stato di bisogno e necessità.
Un teNpo (come scriverebbe il Vernacoliere: perché qui siamo dinanzi a fatti da Vernacoliere), quando il Segretario Comunale era un vero funzionario pubblico, sarebbero bastate due parole di parere del funzionario e lo scempio sarebbe finito sul nascere. Ma oggi che i Segretari sono dipendenti della Giunta che se li sceglie, anche questi aspetti di legalità vanno tranquillamente a farsi friggere, in nome della comodità del bisognoso e del servizio socialmente utile e lodevole. E pace. Ma non basta credere di fare bene per essere nel giusto.
2. La Legalità a Quarrata – e siamo al secondo aspetto del Punto – consiste in altro. E cioè nella retorica antimafia e pseudo-memorialista della Sindaca, che inonda sia le nostre strade che, ultimamente, le nostre piazze, di nomi stranieri di illustri martiri (non c’è che dire) della mafia e dell’Italia deviata, ma che con Quarrata e con i suoi uomini non hanno niente a che fare o a che dire. Per la nostra peggio Sindaca Sabrina, noi siamo semplicemente degli stranieri in casa nostra: tanto a Lei di noi non interessa un tubo: a Lei è bastato comandare odiosamente e senza ascoltare nessuno per… disfare Quarrata e la sua identità, morfologica, morfosintattica e morfoarchitettonica. Viva Nannucci e Buren!

Continuiamo così e buona domenica a tutti!

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