mercoledì 20 luglio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TEORIA E TECNICA DELLE AMMINISTRAZIONI CIALTRONE


Ieri mattina, sul Tirreno, è comparso questo trafiletto che vi invitiamo a rileggere con attenzione.

A Quarrata i locali
non sono adatti


Oltre 200mila euro di nuovi strumenti senza sapere dove metterli. È la situazione del laboratorio Ceq di Quarrata che sorge in pieno centro cittadino nei locali comunali del Polo tecnologico. Un luogo troppo piccolo, dai soffitti troppo bassi e immerso in una zona pedonale dove i camion e i mezzi delle imprese non possono transitare.
«Gli spazi del Ceq di Quarrata – spiega l’ingegnere Giuseppe Gori, responsabile del laboratorio – sono inadeguati sia per le dimensioni, che per l’accessibilità. Le apparecchiature che a breve arriveranno non sapremo dove metterle. Non abbiamo gli spazi sufficienti. I soffitti inoltre sono troppo bassi sia per l’installazione di alcuni macchinari piuttosto alti sia per motivi di sicurezza, soprattutto rispetto ad alcune prove chimiche».
Altro problema è di tipo logistico: «Il laboratorio – continua Gori – si trova al piano del Polo tecnologico, nel bel mezzo della zona pedonale. I mezzi delle imprese che vengono da noi a fare i test, quindi, tutte le volte devono chiedere l’autorizzazione ai vigili per passare in centro e scaricare i prodotti davanti al laboratorio».
L’unica soluzione è il trasferimento. «Credo sia necessario – continua Gori – aprire un tavolo di discussione per trovare una soluzione che garantisca la possibilità di ampliamento del laboratorio, ma anche il suo corretto funzionamento».

Per chi non lo avesse capito, lo stravantato Polo Tecnologico di Quarrata non serve a un bel nulla e tutto quello che c’è stato speso è stato – in pratica – buttato via. Oggi, se vogliamo fare qualcosa di utile, occorre spostare in blocco il laboratorio del Ceq, o altrimenti è come impiccarsi con le proprie mani.
Un’altra bella dimostrazione, anche questa, della cialtroneria di un’amministrazione che a parole difende e propugna il suo attivismo a favore della vita produttiva di Quarrata, ma che, di fatto, non sa minimamente quello che fa, presa com’è da altre mire faraoniche.
Non possiamo dire che la Sabrina e la sua amministrazione non sappiano quello che vogliono fare, perché tutti siamo consapevoli che, per le inutilità del centro (cessi-balena, sampietrini etc.), della Màgia (installazioni e architettate inutili) o della periferia (Querciola e piste ciclabili!), hanno deciso di buttare dalla finestra (col beneplacito dei compagni della Regione Toscana) ben 20 milioni di euro. E ora tornano a parlare di via Montalbano, mentre la hanno fatta marcire e andare in pieno degrado dopo 20 anni di buona e virtuosa amministrazione i sinistra.
Anche con il tavolo tecnico per il rilancio del mobile, la Sabrina e i suoi nani hanno fatto qualcosa finora…?
Sono questi gli amministratori che, per bocca di Arianna Benigni e del Pd, rilanciano una nuova sfida politica per il prossimo mandato amministrativo e per le elezioni del 2012.
Ovviamente la sfida non è al futuro – di cui la sinistra non è assolutamente padrona, perché non lo è nemmeno di se stessa –, ma all’intelligenza (o inintelligenza) degli elettori quarratini…

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