Si definisce invece contenta, dopo la grande paura delle europee, Sabrina Sergio Gori. «Quando si tratta di votare per chi deve governare il territorio – afferma – si riconosce il buon lavoro svolto dagli amministratori del centrosinistra». Ma la perdita rispetto al 2004, facciamo notare, c’è. «Sono due periodi che secondo me non possono essere paragonati. Il mondo è cambiato in questi 5 anni, ma il risultato delle provinciali ci dà la voglia di continuare a lavorare, pensando al bene comune. Siamo noi l’alternativa al berlusconismo», così sul Tirreno del 9 giugno il Sindaco muto di Quarrata.
Ha ragione nel dire che in questi 5 anni il mondo è cambiato. È cambiato proprio grazie all’amministrazione dei suoi compagni di cordata e di area. Gli elettori hanno saputo così bene riconoscere il buon lavoro di amministratori come lei, che molte roccaforti comuniste sono passate al berlusconismo – come dice SSG – anche nella nostra provincia; e che lei stessa vive e regna nell’unità dello spirito santo di sinistra grazie ad appena 169 voti di scarto in ballottaggio, mentre a Quarrata il berlusconismo (così detto con aria di sufficienza e disprezzo forse ereditata da Rosybindi) supera di gran lunga lo sciagurato PD allo sbando.Sul concetto catto-integralista, infine, di bene comune, non mancheremo di illustrare nei fatti il profondo pensiero filosofico di questo sindaco-medico che avrebbe molto bisogno di curare se stesso prima ancora di venire a predicare ai suoi sciagurati concittadini.
Ha ragione nel dire che in questi 5 anni il mondo è cambiato. È cambiato proprio grazie all’amministrazione dei suoi compagni di cordata e di area. Gli elettori hanno saputo così bene riconoscere il buon lavoro di amministratori come lei, che molte roccaforti comuniste sono passate al berlusconismo – come dice SSG – anche nella nostra provincia; e che lei stessa vive e regna nell’unità dello spirito santo di sinistra grazie ad appena 169 voti di scarto in ballottaggio, mentre a Quarrata il berlusconismo (così detto con aria di sufficienza e disprezzo forse ereditata da Rosybindi) supera di gran lunga lo sciagurato PD allo sbando.Sul concetto catto-integralista, infine, di bene comune, non mancheremo di illustrare nei fatti il profondo pensiero filosofico di questo sindaco-medico che avrebbe molto bisogno di curare se stesso prima ancora di venire a predicare ai suoi sciagurati concittadini.
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1 commento:
No gente.... con confondiamo le carte quando si parla di bene comune! non è un concetto, come dite voi, catto-comunista. Il Bene Comune si riferisce a cose ben più serie, ed implica capacità di ricerca, ascolto, mediazione e sintesi su scelte di fondo del nostro vivere quotidiano, avendo come riferimento dei valori. Cose sconosciute, ahinoi, a questa classe dirigente che non fa poco a vivere alla giornata. Alla politica si deve chiedere di guardare un pò più in là del proprio naso, cercando di perseguire il Bene Comune che è bene di tutti, non di una sola parte. Anche stavolta ci sciacquiamo la bocca con parole di cui non si comprende il senso. Che povertà! A Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio...
Amaramente: abbiamo, comunque, la classe dirigente che ci siamo meritati.
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