sabato 28 agosto 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: ENCOMIABILE COERENZA


Se appena appena leggiamo cosa scrive il Sindaco in ricordo di don Patrizio Guidi, non ci sfuggirà un ostentato senso di ammirazione per la figura di quel sacerdote di Valenzatico, promotore del riscatto degli umili, degli ultimi e della gente che non ha santi in paradiso.
La Sabrina, con tutta la sua sindacale retorica, finisce, quasi quasi, col farci credere che crede davvero in questa sua ammirazione per un uomo che – condivisibile o no – il suo minimo di coerenza e di martirio lo ha avuto.
Alla scuola di don Patrizio si è formato anche l’assessore Gaggioli e, in senso lato, perfino l’Anfitrione del Parco Verde, Stefano ex-Sindaco Marini.
Poi cambiamo a secco lo scenario e passiamo ad altro.
Scendiamo sulla terra e nel mondo dei vivi, dove la retorica viene ogni giorno usata ed abusata da amministratori oscillanti tra il cinico e l’incapace, lo stupido e la malafede: la terra, per essere più concreti, dove si scrivono paginate di necrologi coccodrillosi, con lacrime fasulle, su ex-vescovi che, ormai passati a vita migliore, divengono, solo per questo, dei santi sùbito – e anche oggi ce n’è, di questa retorica, una discarica intera sui giornali locali che parlano della scomparsa di Simone Scatizzi.
Questa, lettori fedeli, è la terra dei pezzi dello Zampini sulla Nazione. Dei pezzi inutili, sarebbe il caso di dire; dei pezzi che, pur dicendo sacrosante verità lapalissiane, nessuno prende in considerazione, nessuno ascolta: nessuno di tutta quella brava gente che fa l’amministratore e che, in ogni cosa che fa, va alla ricerca dei valori diametralmente opposti a quelli professati da coloro che hanno definito loro santi e loro idoli fino a cinque minuti prima.
Gaggioli, la Sabrina, il Marini si dimenticano, tout court, di aver frignato, col fazzoletto in mano, nell’apprezzare le virtù francescane dei loro maestri di vita; e pensano solo a quanti voti potranno portare al loro partito, facendo trasformare una piattaforma da ballo (lentamente, a passetti, ma in maniera progressiva e insidiosa) in un locale pubblico adatto alle quattro stagioni…
Non contano più né correttezza né rispetto della gente che la notte non dorme: perché quattro noci in un sacco non fanno rumore come 2000 persone che vanno a gozzovigliare al Parco Verde, facendo un casino bestiale di notte, buttando all’aria i sonni della gente che lavora, dando libero sfogo ai briachi, o semplicemente agli stronzi, per i loro piccoli atti di vandalismo opportunamente protetti dalla notte, ma pur sempre indici di una ribellione all’ordine costituito perché esso, anziché tranquillizzarli, con le piccole angherie di ogni girono, li disgusta e li irrita fino a far loro esternare dissenso sotto forma di gesti e comportamenti microcriminali.
Il Parco Verde può anche coprire tutti gli Olmi incrocio compreso, perché… è un circolo ecologico: infatti mette pannelli fotovoltaici e – tra l’altro – prende anche le sovvenzioni pubbliche per questo.
Gli altri Quarratini se devono aggiungere una stanza di 4 metriquadri alle loro abitazioni, possono andare a quel paese e ben va se ci riescono con grande sudore della fronte e mille vincoli di ogni genere.
Come si dice a Pistoia? C’è chi pòle e chi non pòle.

Chi nasce amministratore pubblico fa il bene collettivo così: con una assoluta, encomiabile coerenza nello stare dalla… parte dei più deboli – vero Sabrina?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sbaglio oppure mi sono sognato, che l'Art 17 del regolamento Urbanistico approvato in Luglio 2008, VIETA OGNI TIPO DI PUBBLICO SPETTACOLO, DISCOTECHE E SALE DA BALLO in centro abitato residenziale,
Il Parco verde l'avete spostato in BAVIGLIANO ? oppure è stato un articolo messo li appositamente per qualcuno ?
Povera Quarrata.............
S.S.

Anonimo ha detto...

Sì, per Baffino.