mercoledì 17 ottobre 2007

Chi fomenta l'antipolitica? Riflessioni di Renzo Bardelli

Questa domanda richiede subito una premessa da esplicitare : cosa si intende per “politica”.La politica per me è insita anzitutto nel significato etimologico della parola e riparte dalla “vecchia” polis, dunque la politica è :
il bene comune, il disinteresse personale per affermare ideali sociali ed etici di altruismo, trasparenza, onestà, tutto quello che contribuisce al buon funzionamento della “res pubblica”, della cosa pubblica ;
l'attivazione di canali inesauribili di partecipazione e di trasparenza ;
il progetto di sviluppo e di crescita democratica di una comunità;
la solidarietà ed i buoni sentimenti tra gli individui ;
l'attivazione di “canali” comunicativi diffusi e policentrici tendenti a favorire il coinvolgimento ed il consenso democratico attorno ai meccanismi operativi della comunità o collettività che dir si voglia;
il pensare e agire in positivo “per”, cioè per dare impulso, forza ed energia a tutto quanto alimenta queste fondamenta basilari.

In Italia la politica è il riferimento ai dettati della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e quindi l'attività di crescita e di sviluppo della comunità con un sistema di ISTITUZIONI che poggiano sulla DEMOCRAZIA ELETTIVA, ovvero sul suffragio popolare e sulla pluralità dei partiti come organismi di dibattito, di confronto , di formazione delle classi dirigenti a livello locale, regionale e nazionale. La politica è quindi un sistema organico e diffuso di POTERI DEMOCRATICI anti-oligarchici che legittima e rende operativo il pluralismo ed il confronto aperto e leale delle idee e rispetta anche il credo religioso di ciascuno. Queste affermazioni che precedono evidenziano, già dalla semplice enunciazione, l'abisso e l'enorme distanza che separa questi SACROSANTI ED IRRINUNCIABILI PRINCIPI dalle pratiche quotidiane, da come operano i “Palazzi del potere”. I recenti richiami del Presidente Napolitano ai valori della politica non sono davvero casuali.
I “Palazzi del potere” pullulano di politici che si sono autonominati “di professione” ovvero una sorta di “unti dal Signore” che , a vita perpetua, si sono autocostituiti in CASTA e pretendono, di preferenza “BIPARTISAN” ( la parola-concetto evocata, blandita, adorata, venerata, proclamata a più non posso, rincorsa, ad onta delle apparenze nei corridoi parlamentari ) esercitare tra loro, pochi, le leve del potere, dei personali benefits a vita. ( Un esempio di cui di norma non si conosce molto: quando un deputato cessa dalle sue funzioni, ancorché possa fruire di lautissime pensioni, come noto, è “prassi” ( sic ! Sic ! SIIICCC !) che riceva anche un ulteriore e ben remunerato incarico di sottogoverno.
Lo stesso avviene SICURAMENTE anche in Toscana dove quand'uno cessa da consigliere regionale, con lauta pensione e vari benefit, riceve poi remunerati sottogoverni : informarsi intorno e poi valutare come nella CASTA scatti davvero la MUTUA SOLIDARIETA' BIPARTISAN...).
Questo è il primo potente tarlo della snaturata democrazia italiana, ovvero il virus che infetta i meccanismi operativi e dei poteri che sono stati resi :-antidemocratici, perché tendenzialmente non più ELETTIVI ma INDICATI dalle CASTE dei singoli partiti e quindi dalla GRANDE ( ma sempre piccolissima, ancorché dotatasi di poteri di auto riproduzione !) CASTA dei politici di professione, ingabbiati dal loro “bla-bla”, da un esercizio del potere quotidiano della cosa pubblica che ha prodotto tutti quei perversi fenomeni denunciati dal famoso libro “LA CASTA” di Stella e Rizzo, ma ormai denunciati quotidianamente anche dalla stampa più avvertita del nostro paese. Ed allora anche un piccolo “campionario” di denunce tratte dalle fonti solo negli ultimi giorni può meglio far capire l'abisso in cui siamo precipitati ovvero come la politica sia ESSA l'ANTIPOLITICA, e come quindi occorra CAMBIARE TOTALMENTE LA CLASSE DIRIGENTE, ATTINGENDO A NUOVE RISORSE di PLURIME GENERAZIONI capaci di farsi e di essere ALTERNATIVA ONESTA DI POTERE ETICO.
Per esempio, da “La Repubblica” di martedì 8 ottobre apprendiamo che ( pag. 27 e segg.):
-il vice presidente del Consiglio Rutelli si è dotato di 436 consulenti super pagati , fino a 143 .000 euro all'anno;
-il ministro Pecoraro Scanio avrebbe 344 consulenti ( c'è stata qualche precisazione o parziale smentita).
Tra i consulenti proliferano cognomi illustri, ovvero familiari stretti di politici noti con la tecnica dello scambio : io assumo tua figlia e tu assumi mio nipote; io assumo tuo nipote e tu assumi mio figlio.... E, scrive tra l'altro il giornale, i consulenti sono proliferati anche perché ( udite ! udite ! leggete ! leggete!!) ci sono stati ministri che “hanno preso l'abitudine, prima di lasciare la poltrona, di rinnovare i contratti ai loro consulenti per 4 o 5 anni, così ogni ministro si ritrova in eredità i consulenti del suo predecessore...”. Di recente, per esempio, ho personalmente conosciuto a Firenze una bravissima persona, di 35 anni, apartitica, nominata a Roma da un ministro del Governo Berlusconi, che per mesi, mi ha dichiarato, non sapeva nemmeno dove andare fisicamente a lavorare e che solo di recente era stato destinato ad una “funzione” dove non aveva nulla da fare per quelle che erano le sue capacità e quasi nessuno a cui rendere conto: una frustrazione professionale totale, dal costo di 50.000 euro l'anno, improduttivi. Un esempio, mi diceva, simile ad altre centinaia. Un Governo con 103 tra Ministri e Sottosegretari ha acquistato o preso in affitto a costi d'oro tutti i Palazzi del centro di Roma reperibili : ognuno dei sottosegretari si è dotato di uno staff e di costi di funzionamento di milioni e milioni di euro all'anno, incalcolati ed incalcolabili.
I contributi dei sottogoverni : sempre da “La Repubblica” di martedì 7 ottobre, alcuni scampoli. In Parlamento è stata varata BIPARTISAN (ovviamente!) la “Legge mancia” (cosi è stata denominata) con un solo voto contrario, del deputato verde Ripamonti e dell'ulivista Crisci.Tutti d'accordo, quindi, per erogare una lista di venti pagine di finanziamenti di cui il giornale riporta i principali, estratti da un totale di 18 milioni e 375.000 euro:
1)Fondazione Istituto Gramsci : 250.000 euro
2)Istituto Luigi Sturzo : 250.000 euro
3)Fondazione Nuova Italia (di Alemanno di AN) : 100.000 euro
4)Fondazione Magna Carta (di un deputato di Forza Italia) : 50.000 euro
5)AL comune di Merigliano (che interessa a Mastella e suoi amici) per Associazione “L'Altra Merigliano: 90.000 euro e poi 30.000 euro per un'altra associazione “Quasimodo” e 50.000 euro per ristrutturare una chiesa
6)Per i senatori dell'Alto Adige : 200.000 per lavori ad un campo di calcio
7)La Lega Nord ha spuntato una serie di finanziamenti per certe zone di Varese: 60.000 euro. Significativi alcuni stralci del dibattito : “Il metodo favorisce solo le clientele e l'inciucio: il 70% su segnalazione della maggioranza e il 30% dell'opposizione” - “ Tanto varrebbe prevedere l'assegnazione a ciascun deputato di una quota pro-capite, affinchè ognuno decida come utilizzarla nel proprio territorio”…Incredibile. Roba del Parlamento Italiano!
Non sarebbe finita qui : segnaliamo un altro articolo (sempre sul giornale di sinistra “La Repubblica” dall'emblematico titolo “Galoppini e commissioni canaglia nel limbo delle clientele”) ma se volessimo fare una più ampia rassegna stampa schizzerebbe fuori cose da piangere.
Questa sarebbe la politica ?
QUESTA NON E' NEPPURE SOLO LA DEGENERAZIONE DELLA POLITICA:
in effetti QUESTA E' LA VERA ANTIPOLITICA PRATICATA DAI POLITICI ATTUALI.
Chi critica, quindi NON FA ANTIPOLITICA, MA VUOLE PRATICARE LA POLITICA!
Chiaro? E con ciò ho risposto al primo interrogativo di cui all'inizio.

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