domenica 2 ottobre 2011

IL PUNTO (SULLA FACCIA DI BRONZO)


36. Amministratori del danno pubblico.
Domenica 2 ottobre 2011

Il punto di stamattina si basa su considerazioni che nascono dalla lettura dei giornali di ieri e di oggi.
Ed è un punto drammatico: La Nazione ci parla della pavimentazione di piazza Risorgimento (un lavoro che salta già per la terza volta nell’ultimo quinquennio della Sabrina) e delle proteste della Giunta per i tagli del governo; e Il Tirreno strombazza la retorica della Sabrina con il tambureggiare l’apertura del Comune per protesta contro i tagli governativi, che hanno tolto 1milione e 600mila euro a Quarrata nel giro di due anni.
E meno male, va detto: sennò la Sabrina avrebbe trovato il modo di sciupare e sperperare anche quelli. Almeno un risparmio lo abbiamo realizzato, grazie a questi tagli: e vi spieghiamo perché. Quale quarratino (di destra, di cento o di sinistra) dopo essersi fatto costruire una casa da un’impresa, se ne starebbe buono e calmo se il primo anno gli saltassero i pavimenti; il secondo anno gli saltassero i pavimenti; il terzo anno gli saltassero i pavimenti in casa?
Ebbene, a Quarata piazza Risorgimento è saltata già tre volte e la peggio Sindaca sta ancora lì calma e serafica a piangere sui tagli del governo con la speranza di imbambolare la gente – che, se Dio vuole, non è così cogliona come lei crede.
Non farebbe forse meglio, la Sabrina – e soprattutto no farebbe il suo dovere –, se chiamasse ai danni la ditta che ha realizzato lavori imperfetti come la pavimentazione del centro-città, e i tecnici che hanno seguito queste sconcezze di opere pubbliche?
Quarrata si è data questo Sindaco e questa Giunta. Quarrata si è messa da sé, in testa, il sacchetto di plastica con cui asfissiarsi. Lo sappiamo bene ed è chiaro a tutti.
Non è ridicolo solo pensare che questi siano amministratori della cosa comune e del bene pubblico? Hanno forse fatto il bene di Quarrata con una serie di opere funzionali alla ripresa e allo sviluppo economico o si sono, invece, seduti a pensare a scritte di Nannucci e a fontane di Buren che non porteranno mai nessun beneficio alla nostra economia?
Riflettete bene. Con il suo comportamento neghittoso e superbo, questa Giunta ha di fatto favorito il lavoro nero dei cinesi e la concorrenza sleale, semplicemente non dando ai nostri concittadini e alle nostre imprese quell’attenzione, quei supporti e quelle infrastrutture che dovevano comunque venire prima di milioni spesi male in piste ciclabili e altre opere inutili – balene comprese.
E allora come non chiamarli amministratori del danno pubblico?

Provino a chiederselo, una buona volta, anche gli elettori che hanno votato la Sabrina e il suo staff: da cui non hanno avuto altro che silenzio e debiti.

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