In questi giorni – ancor prima che sulla stampa, direttamente sul blog Quarrata/news – abbiamo letto che l’Idv pone, fra i dissidi con il democratico Pd, non solo la storia della estromissione dall’assessorato provinciale di Michele Parronchi, reo di avere raccolto firme per la soppressione delle Province a dispetto della Federica Fratoni, ma anche la proposizione di Marco Mazzanti come delfino e papabile a sindaco per il Comune di Quarrata.
Non è una fantasia, gente. La cosa è sufficientemente credibile.
Se infatti vi andate a leggere quello che l’Idv di Quarrata ha pubblicato sul sito di Andrea Balli (link), vi rendete conto che quanto si dice in provincia può corrispondere alla verità.
L’Idv di Quarrata ribatte, a ogni pié sospinto, sul concetto di vicinanza alla gente, ascolto di quel popolo che la Signora Sabrina, nella sua illuminata strada di governo, non ha mai – ripetiamo: mai – fatto in dieci anni di distacco dalle stesse persone che la avevano votata e alle quali doveva una spiegazione di tutto ciò che faceva.
Ora il buon Mazzanti è stato per cinque anni capogruppo Pd e per il resto vicesindaco e assessore a uno dei settori strategici della città: i lavori pubblici, quelli in cui si gioca il tutto per tutto, sia in investimenti economici, che in investimenti programmatici – le infrastrutture sono, infatti, il sangue e la linfa vitale di una città.
E che ha fatto di grande il buon Marco?
Niente. Assolutamente niente. Non ha rifatto né la piazza della Ferruccia, né la via di Montamegno, né acquedotti, né fognature, né gas.
Perfino stamattina sul Tirreno, il delfino della Sabry promette acqua in via Castel dei Biagini, ma nega che potrà intervenire sul gas, perché… non c’è soldi.
È una solfa che abbiamo sentito ripetere per anni. Mentre la Sabry si è dedicata a spendere e spandere a tutto campo, con il beneplacito anche del suo fido scudiero Mazzanti.
È dunque facile pensare che l’Idv, per allearsi col Pd, chieda il sacrificio di Mazzanti, il quale, fedele per com’è stato, non farebbe altro che garantire continuità alla sua Dea, permettendole – di fatto – di essere ancora, per altri cinque anni, prònuba e ispiratrice di chissà quali e quante altre scelte sbagliate: quattrini buttati in tutto piuttosto che nei bisogni reali della gente.
Bene, allora, Idv! Ma non lasciatevi prendere la mano dal cuore, alla fine. Ogni scelta di Va’ dove ti porta il cuore, vedete dove ha portato non solo Quarrata, ma l’Italia intera!
Anche grazie al vostro Tonino…
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