mercoledì 25 marzo 2009

INTERNAZIONALI DI PROVINCIA





La giunta di Quarrata riserva una sorpresa al giorno. È di qualche giorno fa la notizia che studenti di ben tre città parteciperanno al ‘campus’ di scienze a Villa La Màgia. Benissimo! Gente di Pistoia, Prato e del circondario di Empoli-Vinci. Non c’è che dire: è un gran mondo e un’occasione eccezionale per dar lustro a Quarrata.
Vengono in mente – visto che siamo in presenza di una villa medicea – quei versi della Nencia da Barberino, scritta da Lorenzo dei Medici, in cui il povero giovanotto che parla della sua amata, illustra le sue ampie conoscenze del mondo. Vale la pena di citarli:

I’ sono stato a Empoli al mercato,
a Prato, a Monticelli, a San Casciano,
a Colle, a Poggibonzi, a San Donato,
et quindamonte insino a Decomano;
Feghine e Castelfranco ho visitato,
San Piero, e ’l Borgo e Mangone e Gagliano:
più bel mercato che nel mondo sia
è Barberino, dov’è la Nencia mia.

I paesi e le città citate sono tutti in un raggio di 50 chilometri, un orizzonte piuttosto modesto, si direbbe.
È un onore e un orgoglio avere a Quarrata nomi come quelli di Franco Pacini, direttore di Arcetri, e Telmo Pievani dell’UniMilano o di Ezio Menchi, eccellente fisco e matematico. Ma non è un segno di provincia profonda questo farsi grossi della presenza di gente che al massimo abita a 30 chilometri da Quarrata, mentre con il connubio Quarrata-UCLA Los Angeles non ci sarebbe stato solo un ‘campus’ di scienze all’anno, ma una sede stabile della più grande università d’America, con un viavai di gente che sarebbe venuta qua da 25mila chilometri di distanza, che avrebbe prodotto perfino vino da esportare e che avrebbe dato lustro e lavoro per tutto l’anno a molte persone, comprese quelle del luogo?
Le sinistre, nonostante l’apparente disinvoltura, non sono mai state dotate di grande intelligenza manageriale: dove lo Stato regola tutto, tutto finisce per imbolsirsi in sterili regole che guardano a un solo palmo dal naso; la storia lo insegna chiaramente – e non vengano a dirci di no, loro che, secondo una visione marxo-leninista, hanno sempre sostenuto l’importanza di conoscerla perché (che bischerata!) “chi conosce il passato è padrone del presente” (e forse è vero, ma solo se si tratta di un passato di pomodoro…).
Guardate le foto. La prima è l’edificio principale dell’UCLA a Los Angeles, la Royce Hall, progettata ispirandosi alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano; la seconda è la Powell Library, cioè la biblioteca dell’università.
Chi ha poco cervello preferisce un uovo oggi piuttosto che una gallina domani e fa come la mosca che, posàtasi sul culo del vitello che tirava il carro in salita, giunta in cima esclamò, asciugandosi il sudore: “Dio, che fatica che abbiamo fatto!”.
Provinciali si nasce – come certe giunte che credono, ospitando in casa i vicini della strada accanto, di averci portato il mondo intero come l’innamorato della Nencia.

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