mercoledì 12 marzo 2008

Il balletto delle liste


Diciamoci la verità, queste liste non sono poi un granchè. Chi si aspettava volti e nomi nuovi a piene mani era soltanto un illuso. Le conferme sono assai più numerose delle novità. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, i soliti noti ed i capi-partito con tanto di fedelissimi subalterni al seguito dominano i vertici delle liste del PDL in quasi tutte le regioni. Ora, però, è tempo di tirare le fila e pensare solo a vincere le elezioni senza perdere di vista il traguardo lasciandosi coinvolgere da inutili polemiche. Eloquenti in tal senso sono le parole di Daniele Capezzone “Non sarò candidato alle elezioni politiche del 13-14 aprile. Sosterrò con convinzione ed entusiasmo, come ho più volte preannunciato, il progetto del Popolo delle Libertà, il programma che è stato reso noto nei giorni scorsi, e la campagna elettorale guidata da Silvio Berlusconi”. Questo insomma è lo spirito che regna tra coloro che comunque non hanno perso di vista il buon senso, seppur con un sorriso velatamente amaro. Lo conferma anche il “grazie” senza recriminazioni (a tutti coloro che lo hanno sostenuto) di Edoardo Colombo, al secolo “il Giulivo“, che ci ha dato l’entusiasmo e la voglia di credere, nonostante tutto, in un possibile rinnovamento della politica nel nostro paese. Certo, l’obbiettivo si presentava assai arduo, in particolare in un paese come il nostro dove la politica è fatta da sempre di gerarchie e consuetudini dure a morire, dove i giovani trovano difficilmente spazio, dove la rete per la maggioranza dei nostri politici si presenta ancora oggi come un terreno inesplorato. Ma al di là di tutte le possibili considerazioni, vale comunque la pena di andare avanti su questa strada. La lungimiranza alla lunga paga sempre…

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