giovedì 6 marzo 2008

Walter Veltroni: Il regista mancato prestato alla politica


C’è chi della politica fa il proprio motivo di vita, e chi nella vita non ha fatto altro che il politico… C’è chi per Amore della Cosa Pubblica trascura la propria famiglia ed il proprio lavoro, c’è chi invece nella propria esistenza non ha mai lavorato e della politica ha fatto un perpetuo mezzo di sostentamento. Queste semplici parole, che sembrano tratte dal più qualunquistico e scontato gergo comune, potrebbero in realtà racchiudere in toto la parabola cadreghistica di colui che , trasformatosi in un ventennio da comunista a democratico, si proporrebbe di guidare per i prossimi 5 anni il nostro Paese.
Chi è Walter Veltroni? Che studi ha fatto? Qual è il suo lavoro? Andiamolo a scoprire.
Walter Veltroni è figlio di Vittorio Veltroni dirigente della Rai degli anni cinquanta…. Si avvicinò, come il padre, al mondo del cinema e successivamente maturò le prime esperienze politiche.
Walter Veltroni si è diplomato all’Istituto di cinematografia di Roma. Ha poi iniziato a fare politica come segretario della cellula Fgci della scuola. Nel 1976, a ventun anni, fu eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del
PCI (Partito Comunista Italiano), mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 divenne per la prima volta deputato nazionale. Un anno dopo entrò nel comitato centrale del Partito Comunista Italiano. Veltroni fu scelto nel 1992 come direttore de L’Unità, sebbene non fosse ancora giornalista professionista, qualifica che conseguì però il 12 luglio 1995, già quarantenne.
Ma non temete, Veltroni mica vuole fare il Premier con in tasca il solo Diploma dell’Istituto della Cinematografia. Eh no.. Walter è laureato..
Nel maggio
2003 , infatti, gli viene assegnata la laurea honoris causa in “Public services” dalla John Cabot University di Roma.
Un intellettuale, insomma, diventato direttore dell’Unità senza neppure essere giornalista professionista. E che intellettuale ! Un uomo che ha studiato, che si è fatto il culo sui libri, che ha sudato come milioni di studenti italiani per conquistare l’ambito pezzo di carta..
Assolutamente vero è che non sono i titoli a fare l’Uomo, ma le capacità , il coraggio, la dedizione nel lavoro, la Fede nelle Idee in cui si crede… Ma allora che uomo è uno al quale i titoli sono stati regalati, che in vita sua il lavoro non l’ha mai visto neanche col binocolo, che ha tradito le sue idee trasformandosi da comunista in democratico ?
Semplice, un uomo del genere è un politico. Uno che potremmo ritrovarci Premier e che , se ci si basasse sul Merito ,invece, col suo curriculum vitae non potrebbe vincere neppure un concorso per il posto di spazzino al Comune di Roma.
Yes.. I Can.. dice il buon Walter. Ce la possiamo fare , insomma… Ed infatti Walter ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta ad imbrogliare tutti, a scavalcare col suo faccione da finto tonto molti che meritavano di andare avanti molto più di quanto lo meritasse lui. Ce l’ha fatta a vivere, a diventare celebre e ricco non facendo altro che : il consigliere comunale, il direttore “commissariale” di un giornale di partito, il Sindaco di Roma ed il numero 2 dei DS.
Regista di un imbroglio senza precedenti, l’uomo senza meriti, l’appassionato di cinema attaccato alla seggiola da ben 32 anni si propone ora di guidare gli italiani… Eh no caro Walter… permettimi di darti del tu e di propinarti un accorato consiglio.. Se vuoi proprio guidare un popolo laborioso come il nostro torna prima sui libri e poi va a lavorare. Tra 35 anni, quando avrai maturato i requisiti pensionistici per meriti lavorativi -come ogni altro comune cittadino- prova a riproporti agli elettori. Non riuscirai, magari, ad avere il voto di quanti, come me, stanno dall’altra parte della barricata, ma se non altro ( cosa ben più importante) ti meriterai il rispetto di tutti gli italiani…

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