martedì 4 novembre 2008

LE LUCI DI OXFORD


Quest’anno i bambini di Oxford non festeggeranno il Natale. Il consiglio comunale della città famosa per la sua storica università ha stabilito che “Christmas” è una festa limitativa e poco inclusiva. Musulmani, ebrei, indù, buddisti, animisti oltre che gli atei non hanno niente da rallegrarsi nel giorno della nascita di Gesù. E, quindi, per consentire loro di festeggiare il 25 dicembre al pari degli altri, i brillanti componenti del consiglio comunale di Oxford hanno deciso di cambiare il nome del Natale e di chiamarlo “Winter Light Festival”, cioè la Festa della Luce d’Inverno.
Non si sa se per l’occasione gli amministratori della splendida cittadina universitaria vieteranno gli alberi che ricordano il limitativo Natale cristiano o se stabiliranno che negli addobbi dovranno obbligatoriamente comparire i riccioli da rabbino ortodosso, tante piccole mezzelune dorate, le riproduzioni di Budda e di Visnù, il triangolo con l’occhio massone e la riproduzione del big-bang in rappresentanza degli evoluzionisti senza Dio. Si sa, però, che sulle targhe poste all’ingresso della città, così come tanti paesi italiani presentano l’iscrizione “comune denuclearizzato”, campeggerà d’ora in poi la scritta “comune decerebralizzato”.

ARTURO DIACONALE

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