domenica 16 novembre 2008

MISTIFICAZIONI


A parte l’erroraccio di battitura (“mainoranza”), vorrei far notare che Brunetta, come si evince dal contenuto dell’articolo - e diversamente da quanto riporta il titolo dello stesso -, non ha mai detto che i “fannulloni sono di sinistra”.

Tanto più che ha dichiarato:

“Io sono di sinistra sono socialista”.

Dunque se fosse vero ciò che è riportato nel titolo, avrebbe accusato anche se stesso di essere un fannullone. Ma così non è. Infatti ha affermato:

“Il Paese è con me, ma un pezzo del Paese no e me ne sono fatto una ragione. E’ il Paese delle rendite, dei poteri forti e quello dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra”.

Ha detto che “spesso stanno a sinistra“, non che sono fannulloni perché di sinistra, o che le persone di sinistra siano fannullone.

Il suo discorso, che Repubblica con quella stupida titolazione ha provato a banalizzare (non potendo fare di meglio, evidentemente), è il seguente: “I poteri forti e il blocco della conservazione sociale, coloro che, insomma, vogliono che il Paese non cambi, e che rimanga intatto lo status quo, sono schierati a sinistra”.

Il che è verissimo. Le contestazioni alla riforma della scuola, ad esempio, lo dimostrano a tutti.

Se avessimo, invece, una sinistra autenticamente riformista - una sinistra capace di affrontare i problemi strutturali della Nazione e, soprattutto, di avanzare proposte, e non soltanto di insultare l’avversario politico e di delegittimarne l’operato, facendo peraltro ricorso ad uno strumento assai logoro, qual è la menzogna -, la modernizzazione del Paese sarebbe anche un suo cavallo di battaglia (e non solo quello della destra), e la Nazione ne ricaverebbe enormi benefici.

Così, purtroppo, non è.

A parte qualche voce isolata, infatti, pare proprio che tra il Partito democratico e la Cgil, non esista differenza alcuna.

Peccato: avremmo bisogno di una sinistra progressista, e non di una sinistra regressista.

http://www.camelotdestraideale.it/

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Cgil non fa il bene del Paese e dei lavoratori, manderebbero allo sfascio tutto pur di non collaborare con un governo di centrodestra. Questo è fare l'interesse dei lavoratori secondo loro?
A confermare che la linea della Cgil è faziosa c'è la posizione assunta degli altri sindacati ( Cisl, Uil ) i quali pur nella criticità verso il Governo hanno capito, con senso di realismo, che la coperta è corta e tutti in un momento di crisi come questo devono fare un passo indietro.
Basta con la difesa dei corporativismi e dei priviliegi...è l'ora della responsabilità.
Se lo mettano in testa tanti vagabondi e parassiti che per anni hanno campato sulle spalle di tanti lavoratori onesti.