venerdì 24 luglio 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LUCE… ALLA DIOSSINA?


E mentre scoppia la polemica sull’inceneritore di Montale e sulle sue disgrazie del 2007, ecco che il CIS si preoccupa di far sapere ai cittadini che, finalmente, può smaltire più rifiuti e può produrre più energia elettrica: è tutto a posto, perché stavolta il camino che disperderà i fumi in aria è supertecnologico e garantirà l’assoluta tranquillità del comprensorio – nonché, s’intende, dei territori limitrofi di Prato, Firenze e Pistoia.
Anzi: per la gioia della gente che abita nella piana (e per il sommo piacere degli ambientalisti) ecco anche la ciccha: presto ci saranno ulteriori sviluppi dell’impianto e – tra fumi, camini e altro – produrremo tanta di quella luce da fare invidia a qualche stella minore della galassia. Ma… sarà luce alla diossina?
Riflettiamo un istante sulle dichiarazioni del CIS. Nel 2007 l’azienda giurò che, nonostante l’incidente all’impianto, tutto era regolare e sotto controllo: e poi abbiamo visto e letto le polemiche ultime e gli esposti fatti partire verso la Procura Generale di Firenze.
Oggi il CIS assicura che di camini come questi non ne esistono altri, quanto a sicurezza: ma sarà vero? O saranno ancora… mozzarelle di bufala alla diossina?
Infine il CIS, a proposito del raggiungimento del 55% di raccolta differenziata entro il 2010, come previsto dal decreto Ronchi, afferma: «Proseguono le attività finalizzate al potenziamento della raccolta differenziata, per il quale è stato redatto un progetto, co-finanziato dalla Regione Toscana» (si veda l’ultimo capoverso del Tirreno).
Benissimo, diciamo noi. Ma guardiamo con attenzione la foto del cartellone-bombarda piazzato nella zona del vecchio macello comunale in via di San Biagio. Qualcuno di voi vede, dietro al cartello (che risale a una delibera del Consiglio Comunale di Quarrata dell’aprile 2007) qualcosa che abbia a che fare con un qualche centro di stoccaggio dei materiali della raccolta differenziata?
Se vedete qualcosa avvertiteci e chiederemo subito scusa. Nel frattempo sia chiaro che non solo la raccolta differenziata non funziona, ma che sarà anche difficile che, da qui a un anno e mezzo, con i tempi degli enti pubblici, si riesca a fare qualcosa di davvero decente in materia, tanto da rispettare la soglia del previsto 55% del decreto Ronchi. Ci siamo spiegati?
Si accettano scommesse.

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