venerdì 31 luglio 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN PAVONE, DUE BUOI E UNA MOSCA


È semplicemente impressionante vedere di quanta retorica si ammanta un’amministrazione per farsi bella dinanzi alla gente. E a questo proposito vengono in mente due famose novelle di Esopo: la prima è quella del corvo che si veste delle penne del pavone e l’altra è quella dei buoi che tirano il carro in salita, e della mosca che si intromette nel trapélo. Le novelle ve le raccontiamo dopo; ora, intanto, leggetevi con attenzione questo saggio di vuota retorica barocca di cui ha gongolato il nostro beneamato assessore ai lavori pubblici Marco Mazzanti (Il Tirreno, 31 luglio).
51mila euro per le scuole… In altri termini un puntino sulla «i» delle spese del Comune – o, come meglio direbbe il maresciallo (uno splendido Vittorio De Sica) al brigadiere che scrive a mano in un film di cui, purtroppo, non ricordiamo il titolo, comm’ ‘na cacatièll ‘e mosca rispetto agli 800mila euro per una pista ciclabile di 800 metri circa sull’argine della Fermulla: ve lo ricordate? 51mila euro che a malapena basteranno a cambiare 4 interruttori salvavita, uno scarico a terra, 5 metri di linea elettrica, due o tre tubi di scarico e/o docce o cose più o meno di questo genere. Essalutamassòreta!
Ma ascoltate – diavolo! – le serissime e sussiegose parole dell’assessore, perché sono un divino poema, un’ode al vuoto pneumatico della mente amministrativa, un salmo davidico all’acqua calda o alla pasta c’a pommaròla ‘ncoppa: «Abbiamo deciso – spiega il vicesindaco Marco Mazzanti – di provvedere alla realizzazione di questi piccoli, ma importanti, interventi durante il periodo estivo proprio per evitare che si verificasse una sovrapposizione dei lavori con l’attività didattica. L’importo complessivo, di 51 mila euro, è consistente, ma necessario perché riteniamo sia importante investire sulla scuola».
No, perché… quando si sarebbero dovuti fare questi lavori? Quando i ragazzi sono in aula con i loro insegnanti e devono magari affrontare un compito in classe? Va bene che certe amministrazioni sono capaci anche di questo!
C’è da mettersi le mani nei capelli anche per quanto riguarda la cifra di 51mila euro, definita consistente ma necessaria perché la giunta quarratina pensa che sia importante investire sulla scuola. Da stracciarsi i capelli di testa, da strapparsi le vesti, da battere la testa nel muro! Questa è la giunta che lo scorso anno ha dato 25mila euro a gratis all’associazione Il Cipresso per una fiera di animali durante il Settembre Quarratino; la giunta che butta via 60mila euro l’anno per tenere in piedi a rimessa la baracca del Nazionale e che getta non si sa quanto in quei buchi nell’acqua che sono Querciola e Màgia.
«È proprio vero che Cristo non c’è», disse il povero Mauro Brizzi, sindaco di Sambuca quando, a Pracchia, parcheggiando dinanzi alla farmacia, strusciò la fiancata della sua 124 Fiat nuova fiammante contro una fioriera.
Le parole del vicesindaco Mazzanti sono semplicemente scandalose e tutta la scena assomiglia alla novelletta dei buoi e della mosca. Eccola. Una coppia di buoi tirava un carro carico in salita e una mosca, vedendo che gli animali duravano fatica, si posò sul culo di uno di essi e cominciò a spingere anche lei: e si dava un gran da fare. In cima alla salita i buoi si fermarono un istante e tirarono un respiro di sollievo dopo tutto quel lavoro. Sbuffò anche la mosca: «Fiùùùùùùù – fece –! Ragazzi (rivolgendosi ai buoi), che faticaccia che abbiamo fatto a tirare il carro in cima, eh?».
I buoi, qui, spiace dirlo, sono i Quarratini che lavorano e pagano. La mosca… indovinatelo. Fiùùùùùùù, che fatica spendere 51mila euro per la sicurezza nella scuola! Gli sperperi ordinari non contano. Ma pensate un istante a cosa significa, per certe mosche, investire sulla scuola… Gli investimenti sarebbero questi, secondo loro… C’è da dormire tranquilli, guarda!
Una vera mentalità da nano, non c’è che dire.

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