mercoledì 1 luglio 2009

PARTECIPAZIONE POPOLARE: TANTO RUMORE PER NULLA...


Quarrata è il primo comune della Toscana a dotarsi del “Regolamento per la partecipazione”. Costituito da 15 articoli suddivisi in quattro titoli il testo finale – a conclusione di un percorso, completamente realizzato attraverso la società Sociolab srl di Firenze che ha guidato ed organizzato tutti gli step necessari finalizzati alla stesura delle linee guida – è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale nella seduta di lunedì con i voti contrari di Udc-An e Forza Italia verso il Pdl. Il regolamento – per la stesura del quale il Comune si è avvalso di un finanziamento di 19.000 euro erogato dell’autorità regionale per la partecipazione – organismo appositamente costituito dalla Legge Regionale 69 del 2007– ha recepito le indicazioni raccolte durante l’incontro con la popolazione per la presentazione del progetto e dei suoi obiettivi, sul forum telematico, le interviste con i cittadini, con alcuni dipendenti nonché i focus group mirati e nella giornata di discussione a Villa La Magia di cui è stato redatto un rapporto finale con le indicazioni rispetto ai contenuti del regolamento. Questo è quanto scrive Andrea Balli sul suo blog nel post del 30 giugno (http://andreaballi.blogspot.com/).
Non c’era dubbio che Quarrata fosse il comune primo della classe, vista la sua ferrea organizzazione burocratico-sovieto-kolkozica; visti anche la nutrita segreteria socio-politica del Sindaco (tre segretarie personali) e lo staff pubblicistico di un ufficio stampa che, grazie al lavoro di due dipendenti (Cappellini e Giacomelli), sopravisionato dalla infusa scienza politica della commissaria del popolo compagna Vannelli, riesce perfino a produrre (pensate!) 10 pagine di inutilità obsolete e sviolinanti ogni 3 mesi per ben 4 volte all’anno. E sarebbe interessante leggere in concreto i costi di queste operazioni: ma ogni richiesta pubblica rivolta al sindaco di questa nostra città, pur se in nome della massima trasparenza e correttezza, cade assolutamente e sempre nel vuoto; non viene mai data nessuna risposta. È così, infatti, che SSG e il suo Politìchesckij Bjurò, vedono e interpretano, in nome del popolo, il bene supremo del popolo stesso: l’assoluto silenzio su tutto, la reticenza, la contumacia, la latitanza – e non sarà mai troppo ripetere questi semplici concetti che illustrano alla perfezione il muro di omertà che l’amministrazione di sinistra ha posto fra sé e i cittadini, una diga massiccia come la muraglia cinese.
A garanzia dell’imparzialità – si leggeva su Quarrata Informa del marzo scorso – il processo è affidato a una società terza, che ne gestisce l’attuazione in concreto, attraverso interviste, focus group e assemblee sul territorio. La società è la Sociolab srl di Firenze (per i curiosi: http://www.sociolab.it/), che ha seguito, come scrive Balli, tutti gli step (i passi) finalizzati alla stesura delle linee guida. Sarebbe importante che il tutto – integralmente – fosse pubblicato e diffuso.
Il costo di questa operazione finanziata dalla Regione Toscana – che è tuttavia un costo sociale, perché i nostri quattrini vanno a Firenze, non in Australia – è stato di… appena 19mila euro, 38 milioni delle vecchie lire: un’operazione che assomiglia assai da vicino alla favola del parto della montagna che, dopo le doglie feroci, invece di mettere al mondo una collina, partorisce un ridicolo topolino. La signora Sabrina che ama leggere – come afferma sul suo blog che assomiglia a un cimitero inglese: quattro tombe-articoli belle lustre in un bellissimo pratino all’inglese assolutamente parco del silenzio, perché nessuno ci va a passarci neppure un istante, vista la sua totale inconsistenza – dovrebbe conoscere questa favoletta famosissima, altrimenti può sempre chiedere un finanziamento alla Regione Toscana per farsi fare un corso apposito di cultura antica onde gustare la lettura del verso 139 dell’Arte poetica di Orazio: il suo amico Agostino (che non ha a niente che vedere con Aurelio Agostino, più noto come Sant’Agostino) Fragai troverà senz’altro uno storno di bilancio del suo inconsistente assessorato regionale per soddisfare la richiesta della signora Sabrina.
Abbiamo tagliato il grasso alla politica scriveva Di Pietro e la sua Italia dei Valori, per far credere ai gonzi che il problema dei quattrini sviati era stato risolto. Ma che errore! La politica – caro Di Pietro alleato dei PD – ha trovato mille altre vie per mantenere e ingrassare i suoi fiancheggiatori, la sua gente.
Ha inventato la partecipazione, le aziende compartecipate, le Spa come l’inceneritore di Montale e quelle dei trasporti, i CIS, i Consiag e i vari UCAS (Uffici Complicazione Affari Semplici) per sviare attraverso mille rivoli, come l’acqua negli orti in campagna, fiumi o fiumiciattoli di quattrini sotto forma di incarichi, consulenze, affidi, analisi, tesi, antitesi, sintesi, step, contributi, sostegni e diavolerie di ogni genere, insomma. Ed ecco nascere cooperative, attrezzini, ufficietti, baracchini, mostriciattoli socio-politico-indaganti, societucole di fornitura di consulenze e di servizi, che ingurgitano, inghiottono, trangugiano, puppano le migliaia di euro usciti dalle tasche del cittadino. In questo caso 19mila euro toscani per arrivare a scrivere 15 articoli e a eleggere 3 cittadini dopo una loro designazione da parte di 30 elettori: ma tre cittadini che saranno guardati a vista dal sindaco o da un suo delegato e da un tecnico del Comune.
Tìrati su le puppe, dicono a Pistoia, con buona pace dei puritani dell’espressione, sempre più fitti in casa PD a cominciare da Franceschini, perché sempre più cattolici hanno sbagliato quel partito per la loro Chiesa, visto che quella di Roma era enervata da secoli di inconcretezza umana e avulsione dalla realtà.
La partecipazione di Quarrata – città prima della classe, con il fiocchino rosa in quanto guidata dal gentil sesso – festeggiata dal Sindaco in compagnia di (nau)Fragai, è tutta qui. E onestamente sembra di assistere a una famosa scena di un famoso film di Mel Brooks, La pazza storia del mondo (Titolo originale History of the World - Part I, comico, durata 92 min., USA, 1981. Con Madeline Kahn, Mel Brooks, Dom De Luise).
La scena è quella in cui un senatore romano dice all’assemblea: «O colleghi membri del Senato Romano, uditemi: dovremo continuare a costruire un palazzo dopo l’altro per i ricchi, o dovremo aspirare al molto più nobile proposito di fare case decenti per i poveri? Qual è il vostro voto?». E il senato di Roma, in coro: «Fanculo i poveri!». E il senatore: «Approvo!».
Ci scusino, per la nostra popolare volgarità, il Sindaco con annessi & connessi, i ben-pe(n)santi, i puritani e il candido Alessandro Fortini…

E buon 1° luglio di Festa della partecipazione!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti scuso Mario, con tutto il mio candore!

Ciao,
Alessandro Fortini

Anonimo ha detto...

Caro Niccolai,
a mio vedere, certo assai poco significativo - dato che fra l'altro preferisco conservare l'anonimato -, Lei è senz'altro decisamente intelligente, acuto, capace e vivacemente polemico; le sue osservazioni sono generalmente assai giuste nel merito, ma pur tuttavia mi sembra che non sempre colga la giusta misura. E questo, mi creda, finisce con lo sciupare un po' il risultato. Specie a causa dell'eccessiva personalizzazione, laddove un po' più di "olimpico" distacco gioverebbe.
Però potrei anche sbagliare. Mi perdonerà.

Anonimo ha detto...

Non sono tanto d'accordo con questa visione "olimpica". In fondo Giove non era così politically correct, quando scendeva in terra a fare le corna ai mortali coi suoi intrallazzi donnaioli.
Il distacco? È dei filosofi. E i filosofi - da Platone in poi - non hanno trovato mai tanto spazio in politica: ce l'hanno trovato la gente come i vari Lapenna e mille altri di ogni schieramento, gente da passare per la ghigliottina.
È l'ora di dire pane al pane e vino al vino - e di chiamare, come diceva il comico ateniese Aristofane - "i fichi fichi", senza fare tanti fichi (né tanti "olimpismi").
"Tiremm innanz", disse Amatore Sciesa. Forza, Mario!

Vanni Fiuggi

Anonimo ha detto...

Per Vanni Fiuggi
Con la satira, gli attacchi personali esagerati, si fa poca strada. Ho assistito di persona ad anni ed anni in cui esponenti del MSI davano di ladro (documenti alla mano) a Mancini (antenato politico di La pena, ma il Msi (Bravi, bravi! E' vero!) restava sempre dov'era. E le ganasce socialiste & C. crescevano.
Per vincere si deve essere, apparire e risultare CREDIBILI, persone alle quali la gente affiderebbe senza problemi i propri figlioli di un anno, e di conseguenza anche l'amministrazione dei propri interessi. Dare del "bucaiolo" (esemplificando) a questo e a quello può certo essere divertente, può certo strappare un sorriso, ma non si va oltre quello, credimi. Non è questione di politically correct. Personalmente me ne sono sempre impipato: quando c'è da andare giù duro, si va giù duro, senza rispetto per nessuno. A cominciare da quelli del proprio partito. Anzi di più, se del caso. Anche a scuola, quando il ragazzo più vivace di testa e più simpatico e intelligente fa una battuta corrosiva, piace; quando insiste a rompere l'anima ad un compagno (anche se codesto è imbecille, noioso, antipatico e rompicoglioni), viene voglia spesso di tirargli uno scapaccione per farlo smettere. Ritengo quindi che si possa fare tutto, ma con "misura", come quando si sala.
Eppoi, non è mica necessario che si sia d'accordo con quello che penso io!
Cordialmente

Anonimo ha detto...

Appunto... non è necessario...

Anonimo ha detto...

E' bello e nobile "olimpionicamente" partecipare ma i tempi che corrono avrebbero necessità anche di incidere realmente nei processi amministrativi ed istituzionali. Forse ci accontentiamo perché non abbiamo, o non ci interessa avere, una percezione esatta della complessità che ci circonda.
Arrabbiarsi, indignarsi, logorarsi serve a poco, assomiglia alla vicenda di don Chisciotte che lancia in resta va contro i mulini a vento... E può essere funzionale a chi continua ad ergere muri di gomma. Mario, a te e a tutti quelli che ci mettono la faccia, con profondo rispetto per l'impegno profuso, un incoraggiamento ad approfondire temi che sul blog invitano a riflettere e...partecipare.

Anonimo ha detto...

Per chi vuole il cambiamento, per chi non sopporta più la vuotaggine dell'amministrazione di sinistra che è un insulto ai bisogni reali della popolazione: è questo il momento per mobilitarsi e fare quadrato intorno alle persone che hanno sempre avuto una sola faccia e hanno lavorato sempre e davvero per il bene e per l'interesse comune senza tanti strombazzamenti. Chi crede, si avvicini, partecipi e sostenga questo blog e questo gruppo in nome della buona amministrazione non a aprole, ma a fatti. sosteniamo Mario Niccolai insieme, compatti, uniti!