Io festeggio.
Davvero, io festeggio.
Avete tutto il diritto di non credermi, ma io festeggio veramente.
Faccio festa a un altro pezzetto di libertà conquistata con la fatica della battaglia.
Con l’orgoglio di stare dalla parte giusta.
Dalla parte opposta di chi declina la politica come se fosse proprietà privata, come se fosse questione d’interessi individuali e aziendali.
Di chi vuole salvare se stesso e non l’Italia.
Festeggio perché sto all’opposizione.
Perché sono altrove.Lontano.
Festeggio perché solo così può nascere una destra nuova che non sia più succube del potere berlusconiano.
Una destra che non si attardi più a cercare compromessi col vecchio ma cerchi l’avventura del nuovo, in mare aperto.
Una destra futurista, per nulla paurosa e per niente codarda.
Io festeggio perché la destra nuova o sarà “anti e post” berlusconiana o non sarà per niente.
Perché la destra nuova per venire finalmente alla luce non può attardarsi in compromessi con chi ancora crede nell’insostituibilità del pifferaio di Arcore.
Io festeggio perché da oggi siamo ancora un po’ più distanti da chi ancora pensa che si possa costruire un centrodestra europeo accettando di cantare “meno male che Silvio c’è”.
Da chi crede che una destra moderna possa permettersi di fare compromessi col peggiore dei populismi possibili.
Io festeggio perché abbiamo percorso un altro pezzo di strada verso un’Italia finalmente liberata da una politica che non si merita, da una politica che grida invece che pensare, che tifa invece di scegliere, che fa demagogia.
Io festeggio perché, nonostante quel che dicono i propagandisti di mestiere, ieri un altro pezzo di berlusconismo se l’è portato via il vento della storia.
Diceva Gaber: «Io non ho paura di Berlusconi in sé, ma di Berlusconi in me».
Ecco, io festeggio perché un altro pezzo di “Berlusconi in noi” se n’è andato.
Io festeggio perché la destra come la sogno, come la sogniamo, nascerà il giorno in cui non avrà nemmeno una scoria di berlusconismo in corpo.
Io festeggio perché da oggi questa destra “deberlusconizzata” è un po’ più forte.
Filippo Rossi http://www.ffwebmagazine.it/
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