Durante l’ultimo consiglio comunale del 20 dicembre, il gruppo PD aveva presentato una mozione (che riportiamo di séguito) a favore delle cooperative, chiedendo che il Comune operasse nella direzione di favorire quelle di tipo B quanto più estesamente possibile in merito all’affidamento di incarichi.
Data la stretta connessione tra la figura del vicepresidente del Consiglio Comunale di Quarrata e questa specifica tipologia di cooperative, la stessa Alessandra Migliorini era costretta ad abbandonare l’aula durante le operazione di discussione e di voto.
Le minoranze hanno proposto di rinviare di una settimana il voto e di procedere – nel frattempo – a tre emendamenti del documento del gruppo PD, non in termini di cancellazione, ma se mai di estensione dei benefici anche ad altre tipologie di cooperative, ponendo sullo steso piano sia le realtà più variegate, come quelle rappresentate dalla coop a cui fa capo la Migliorini, sia quelle, meno articolate e con offerta di servizi più limitata, ma non per questo meno degne di essere tenute in considerazione per eventuali affidamenti di lavori e incarichi.
Evidentemente il PD, proprio per la sua struttura mentale e partitica, non è portato alla reale salvaguardia delle minoranze, a meno che anch’esse non siano chiaramente targate PD.
Così le richieste dei gruppi di minoranza sono state ignorate e snobbate e – con un comportamento degno della memoria di chi usava dire noi tireremo diritto – si è andati al voto.
Le opposizioni non hanno abbandonato l’aula per puro senso di responsabilità: ma non possono esimersi dal censurare, nella maniera più dura possibile, il comportamento di una maggioranza autoritaria e sostanzialmente antidemocratica e discriminante.
Comportamento grazie al quale la cooperativa, a cui fa capo anche la signora Migliorini, potrà contare su un trattamento democraticamente privilegiato.
Alla faccia dell’uguaglianza, della moralità, della legalità e dei princìpi professati ogni giorno dalla peggio Sindaca di Quarrata!
Leggetevi i documenti e riflettete, anche se sono lunghi e, forse, noiosi. Ma vale la pena di considerare chi siano gli uomini alla guida di Quarrata, un posto dove si vive bene. Uomini su cui il miglior commento è quello con cui Alessandro Cialdi (Udc) ha concluso questo increscioso episodio: «Questa è la pagina più nera di questo consiglio comunale».
In mezzo, ovviamente, all’imbarazzo di un’amministrazione consapevole della propria colpevolezza.
GRUPPO CONSILIARE
PARTITO DEMOCRATICO
PARTITO DEMOCRATICO
OGGETTO: Valorizzazione della cooperazione sociale come strumento attraverso il quale sviluppare le potenzialità del territorio in termini di risorse umane, culturali ed economiche
Preso atto che tutti ci troviamo ad affrontare un momento di grave crisi economica com’è quello attuale, e che pertanto, a maggior ragione, è necessario e doveroso valorizzare tutte le risorse della società;
Considerato che le cooperative sociali sono state istituite sulla base della Legge 381/91 e si dividono in:
- Cooperative di tipo A, si occupano della gestione dei servizi educativi e socio sanitari.
- Cooperative di tipo B, si occupano dello svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all’inserimento lavorativo di persone “svantaggiate”.
Visto che all’art. 4 la legge individua le categorie delle persone svantaggiate: “gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazione di difficoltà familiari, condannati ammessi a misure alternative alla detenzione”.
Visto altresì che le cooperative sociali di tipo B devono avere al proprio interno una percentuale di lavoratori/soci svantaggiati pari ad almeno il 30% e che esistono apposite ispezioni ordinarie annuali relative alla qualifica di Cooperativa B;
Considerato che le cooperative sociali di tipo B si caratterizzano per due aspetti: essere aziende no profit, senza scopo di lucro, ed avere come finalità statutarie (art. l legge 381/91) l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate;
Visto che:
- La legge 381/91 e la legge regionale 87/’97 attribuiscono alle cooperative sociali la finalità di “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed alla integrazione dei cittadini”;
- Nel tentativo di coniugare l’aspetto lavorativo a quello del recupero, attraverso il lavoro come strumento idoneo al reinserimento nel normale tessuto sociale, le cooperative B si trovano a svolgere un duplice ruolo di impresa e di recupero socio-educativo inserendo persone che difficilmente troverebbero un’occupazione nel sistema produttivo normale;
- La cooperativa B così facendo svolge una azione di prevenzione e di salvaguardia riducendo anche costi sociali legati allo svantaggio e alla discriminazione fornendo così a queste persone risorse e dignità proprie guadagnate sul mercato del lavoro invece di sussidi pubblici pagati dalla collettività;
- Le cooperative B operano anche come aziende “ponte” al cui interno è possibile riacquisire alcune capacità manuali/lavorative, da spendere successivamente sul normale mercato del lavoro, e relazionali, utili nella costruzione di una rete di relazioni che riesca a dare una risposta complessiva ai diversi bisogni della persona;
- All’interno delle cooperative sociali sono coniugati i principi di democrazia e partecipazione al fine di realizzare strategie per la promozione e empowerment di comunità agendo sull’area della prevenzione, assistenza, riabilitazione e sull’inserimento sociale e lavorativo;
Considerato che la legge regionale 87/97 prevede solo per le Cooperative Sociali di tipo B la possibilità di stilare appositi “progetti sociali” che abbiano come fine l’inserimento di soggetti svantaggiati relativi alla legge 381/91 e di sottoscrivere quindi apposite convenzioni da parte della Pubblica Amministrazione in deroga ad una rigida applicazione delle regole previste dal codice degli appalti entro i limiti considerati;
Considerato che dal punto di vista dei Servizi Sociali si avrebbe una diminuzione dei costi di assistenza e un miglioramento della qualità di vita dei cittadini coinvolti, oltre a prospettarsi l’opportunità per i servizi sociali di “mettere alla prova” persone a carico dei servizi, con la possibilità di seguirle e sapere esattamente se riescono, e soprattutto se mostrano la volontà di sostenere i tempi e gli impegni del mercato del lavoro;
Visto che le cooperative possono inoltre essere una risorsa per attivare inserimenti lavorativi temporanei, inserimenti terapeutici e tirocini professionali della Provincia;
Visto altresì che la valorizzazione della cooperazione sociale nel territorio porta un relativo aumento delle reti informali di solidarietà, importantissime nello sviluppo del “benessere” del territorio;
Il Consiglio comunale
- chiede che, laddove possibile, si proceda con la stipulazione di convenzioni, almeno in parte e comunque entro i limiti previsti dalla legge, a cooperative sociali di tipo B, dei servizi per cui il Comune si avvale di soggetti terzi (servizi e forniture).
- Chiede che la scelta delle cooperative sociali venga effettuata nel rispetto dei generali principi di trasparenza, imparzialità e par condicio previo esame congiunto di progetti sociali presentati in modo da valorizzare comunque l’affidabilità e la professionalità delle cooperative, che dovranno essere adeguatamente attrezzate e multifunzionali per garantire lo svolgimento di più tipi di servizi anche con un unico affidamento;
- impegna l’Amministrazione a richiedere a tali cooperative sociali di tipo B la presentazione di un progetto sociale, come previsto dalla legge, dove venga specificato l’inserimento di un determinato numero di persone svantaggiate, garantendo che le persone inserite siano del territorio e individuate in accordo coi servizi sociali, attraverso un monitoraggio costante sia rispetto ai lavori affidati, che riguardo agli inserimenti lavorativi effettuati, con relazioni periodiche agli uffici tecnici e ai servizi sociali sull’andamento sia della gestione dei lavori, sia del comportamento dei soggetti inseriti.
Le opposizioni hanno proposto questi tre emendamenti:
Quarrata 20 dicembre 2010
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Quarrata
e p.c. al
Sig. Sindaco del Comune di Quarrata
Sig. Segretario comunale di Quarrata
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Quarrata
e p.c. al
Sig. Sindaco del Comune di Quarrata
Sig. Segretario comunale di Quarrata
OGGETTO: emendamento alla mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD presentata in data 13/12/2010 con prot. Nr. 57000, avente ad oggetto: “Valorizzazione della cooperazione sociale come strumento attraverso il quale sviluppare le potenzialità del territorio in termini di risorse umane, culturali ed economiche”.
I sottoscritti Consiglieri comunali della Lista Civica CittàPerTe, del PDL, del FLI e dell’UDC propongono il seguente
PRIMO EMENDAMENTO
ai sensi dell’art. 44 del vigente regolamento del Consiglio comunale.
Viene chiesto di modificare il primo punto il quale recita:
Chiede che, laddove sia possibile, si proceda con la stipulazione di convenzioni, almeno in parte e comunque entro i limiti previsti dalla legge, a cooperative sociali di tipo B, sei servizi per cui il Comune si avvale di soggetti terzi (servizi e forniture).
con il seguente:
Che il Comune si avvalga della disciplina delle convenzioni con le cooperative sociali di tipo B come disposto e regolamentato dalla legge R. 87/97 e L 381/91.
Tali convenzioni devono rientrare nei limiti il cui importo stimato annuale al netto dell’IVA sia inferiore agli importi stabiliti nel nostro Regolamento comunale per la disciplina delle gare e dei contratti (vedasi art. 25 e 34) e dall’ art. 125 ultimo periodo del D. Lgs. 163/2006.
Per ogni sevizio o fornitura deve essere stipulata apposita convenzione ed ogni cooperativa sociale di tipo B non potrà ottenere più di due convenzioni per anno.
Che non vengano stipulate convenzioni, non perché in contrasto alla legge vigente ma per puro spirito etico e morale volto alla trasparenza verso i cittadini, con cooperative nelle quali siano presenti persone e loro familiari fino al primo grado che, rivestendo incarichi politici nel Comune di Quarrata, ricoprano qualsiasi carica anche a titolo gratuito in dette cooperative.
***
OGGETTO: emendamento alla mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD presentata in data 13/12/2010 con prot. Nr.57000, avente ad oggetto: “Valorizzazione della cooperazione sociale come strumento attraverso il quale sviluppare le potenzialità del territorio in termini di risorse umane, culturali ed economiche”.
I sottoscritti Consiglieri comunali della Lista Civica CittàPerTe, del PDL, del FLI e dell’UDC propongono il seguente
SECONDO EMENDAMENTO
ai sensi dell’art. 44 del vigente regolamento del Consiglio comunale.
Viene chiesto di modificare il secondo punto il quale recita:
- Chiede che la scelta delle cooperative sociali venga effettuata nel rispetto dei generali principi di trasparenza, imparzialità e par condicio previo esame congiunto di progetti sociali presentati in modo da valorizzare comunque l’affidabilità e la professionalità delle cooperative, che dovranno essere adeguatamente attrezzate e multifunzionali per garantire lo svolgimento di più servizi anche con un unico affidamento.
con il seguente:
- Chiede che la scelta delle cooperative sociali venga effettuata fra le cooperative sociali di tipo B iscritte nell’Albo regionale di cui agli artt. 3, 4 e 5 della Legge 87/97 e nel rispetto e dei generali principi di trasparenza, imparzialità e par condicio.
***
OGGETTO: emendamento alla mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD presentata in data 13/12/2010 con prot. Nr. 57000, avente ad oggetto: “Valorizzazione della cooperazione sociale come strumento attraverso il quale sviluppare le potenzialità del territorio in termini di risorse umane, culturali ed economiche”.
I sottoscritti Consiglieri comunali della Lista Civica CittàPerTe, del PDL, del FLI e dell’UDC propongono il seguente
TERZO EMENDAMENTO
ai sensi dell’art. 44 del vigente regolamento del Consiglio comunale.
Viene chiesto di modificare il terzo punto il quale recita:
- Impegna l’Amministrazione comunale a richiedere a tali cooperative sociali di tipo B la presentazione di un progetto sociale, come previsto dalla legge, dove venga specificato l’inserimento di un determinato numero di persone svantaggiate, garantendo che le persone inserite siano del territorio e individuate in accordo con i servizi sociali , attraverso un monitoraggio costante sia rispetto ai lavori affidati, che riguardo agli inserimenti lavorativi effettuati, con relazioni periodiche agli uffici tecnici e ai servizi sociali sull’andamento sia della gestione dei lavori, sia del comportamento dei soggetti inseriti.
con il seguente:
- Impegna l’Amministrazione comunale a richiedere a tali cooperative sociali di tipo B:
- la presentazione di un progetto sociale, come previsto dalla legge, dove venga specificato l’inserimento di un determinato numero di persone svantaggiate;
- la presentazione di relazioni periodiche annuali agli uffici tecnici e ai servizi sociali sull’andamento sia della gestione dei lavori affidati in convenzione sia del comportamento dei soggetti inseriti.
Roberto Cartei
Consigliere comunale Lista Civica CittàPerTe
Massimo Bianchi
Consigliere comunale del FLI
Daniele Ferranti
Consigliere comunale capogruppo del PDL
Alessandro Cialdi
Consigliere comunale capogruppo dell’ UDC
Consigliere comunale Lista Civica CittàPerTe
Massimo Bianchi
Consigliere comunale del FLI
Daniele Ferranti
Consigliere comunale capogruppo del PDL
Alessandro Cialdi
Consigliere comunale capogruppo dell’ UDC
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