venerdì 27 novembre 2009
UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: E GLI ARBITRII DEL PASSATO DOVE LI METTIAMO?
Leggiamo sul Tirreno di oggi – 27 novembre – a firma di Marta Quilici, le dichiarazioni del Sindaco di Quarrata circa le ‘novità’ in corso d’opera per il nuovo regolamento edilizio e le sue possibili interpretazioni, in caso di ambiguità. Dice il Sindaco che, grazie al principio dell’interpretazione autentica (per così dire) delle norme regolamentari, interpretazione fornita dagli stessi tecnici che hanno prodotto il regolamento – un principio, dunque, vecchio come il Tempo con la T maiuscola – abbiamo trovato il metodo che fa sparire il seppur minimo sospetto o dubbio che l’ufficio possa applicare un’interpretazione arbitraria. E tutto questo a costo zero, come sottolinea la Signora Sabrina:
QUARRATA. Trasparenza ed equità nell’interpretazione delle norme: i chiarimenti interpretativi delle norme urbanistiche saranno resi pubblici e faranno da riferimento in tutti i casi analoghi che si dovessero presentare successivamente. L’amministrazione di Quarrata compie un altro passo verso la trasparenza, l’equità e la certezza delle pratiche amministrative. Infatti, la giunta comunale ha approvato la prima delibera con la quale si forniscono chiarimenti interpretavi su alcune norme del regolamento urbanistico. Quando, cioè, un privato cittadino avanza un’istanza per la quale è necessario applicare il regolamento urbanistico e sorge un dubbio interpretativo su una norma tecnica, l’amministrazione chiede ai professionisti che hanno redatto il regolamento l’interpretazione tecnica, che verrà formalizzata in una delibera e resa di pubblico dominio. «In tal modo – afferma il sindaco Sabrina Sergio Gori (nella foto) – ogni cittadino avrà la certezza che, a parità di condizioni, quell’interpretazione si applicherà anche a lui quando avanzerà un’istanza dello stesso tipo e in tutti i casi assimilabili. Sarà così garantita la trasparenza e l’equità di trattamento. È un metodo che fa sparire il seppur minimo sospetto o dubbio che l’ufficio possa applicare un’interpretazione arbitraria. E tutto a costo zero».
A costo zero si fa per dire, perché, per ogni richiesta di interpretazione da parte dei tecnici, siamo convinti che scatteranno le parcelle dei medesimi: e le parcelle, fino a prova contraria, non saranno certo “a gratis” e neanche anodìne – aggettivo, caro a Andreotti, che significa indolori. Qualcuno dovrà pagarle queste parcelle, in un modo o nell’altro e – come al solito – toccherà in collettivo al popolo lavoratore, il più amato dalla Giunta SSG. Quindi: smettiamo di fare discorsi demagogici.
Quanto a eliminare i sospetti di arbitrarie interpretazioni di ufficio, siamo convinti che la Giunta dovrebbe farsi garante, anche e soprattutto, delle situazioni pregresse e particolarmente ambigue e documentate, di cui ci riserviamo di parlare in futuro: e non tanto ricorrendo al difensore civico, che – ci segnalano alcuni cittadini – non funziona affatto (e non poteva essere diversamente, date le premesse di cui ci siamo occupati più e più volte senza riscontri né risposte ossequiose dei princìpi della legalità e della trasparenza), ma semplicemente vagliando le istanze anche in sede politica di Giunta, senza lasciarle sempre, comunque e solo ai tecnici che – abituati a fare e disfare spesso senza controllo – finiscono per creare solo pasticci che un semplice esame di merito e di opportunità potrebbe portare a soluzione senza infliggere più problemi, di quelli che già hanno, ai cittadini che, se chiedono un qualcosa rivolgendosi al Sindaco (organo politico, quindi) hanno diritto a ricevere una risposta non da un tecnico (spesso asfittico burocrate che ragiona per norme, per prassi e per… accidia neghittosa), ma da chi è alla guida del bastimento per averne un brevetto di capitano di lungo corso.
Sarebbe intollerabile, infatti, mentre si è su una nave in crociera, chiedere di essere sposati dal comandante e sentirsi rispondere che non è possibile da un macchinista.
Pensi anche a questo, la Signora Sabrina. E invece di essere una latitante, perennemente in fuga come l’onda, scenda dal palco su cui si esibisce e recita, e guardi di risolvere i bisogni reali dei cittadini: non a parole come, ancora una volta, in questo caso.
Quarrata è piena di anomalie create dalle interpretazioni degli uffici tecnici: vogliamo vedere di affrontare anche il passato per non dividere i Quarratini in cittadini di serie A e figli di madre ignota?
Questa sarebbe vera trasparenza e soprattutto equità di trattamento.
È forse troppo?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
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4 commenti:
Questa è certamente un'illusione.
La trasparenza qui a Quarrata la troviamo solo attraverso dei vetri, anzi i vetri si possono appannare e quindi solo attraverso dei veri e propri Cristalli d.o.c.
Questa maggioranza ( si fa per dire ) se avesse del buon senso si dovrebbere solo dimettere e mandarci alle urne.........
lo penso anch'io. ma chi non capisce è in grado di capire?
Certamente non capisce, mancando di rispetto a la popolazione, purtroppo non si riesce a prenderli in castagna, vedi tutte le trasperenzeeeeeeee.
Peccato che chi fornisce i chiarimenti è stato arrestato con l'accusa di "Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione ed all'abusivismo edilizio".
Alla faccia della trasparenza!!!!!!
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