sabato 2 aprile 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FILOSOFIA DELLA SANTITÀ


Stamattina S(ua)abrina S(antità)ergio Gori ci insegna su La Nazione che il bilancio è lo specchio delle scelte politiche di una amministrazione.
Grazie, o straordinaria maestrina della Cgil, per averci così ben illuminato su ciò che non sapevamo o non sapevamo bene! E grazie di farlo, quando e come ti pare, e, soprattutto, se ti torna comodo e solo allora.
Preghiamo, fratelli! Ecco la parola del Vangelo Sergiogoriano:

Il sindaco risponde su bilancio e Piuss
«Polemiche senza conoscere i fatti»


«Il bilancio è lo specchio delle scelte politiche che un’amministrazione fa». A spiegarlo è il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori. Che aggiunge: «Nel merito di queste scelte ci sarebbero questioni su cui discutere e dividerci. Per farlo sarebbe necessario leggere il bilancio e approfondire le questioni». Il gruppo consiliare del Fli ha sottolineato i 250mila euro di incarichi e consulenze, che la nota illustra più dettagliatamente: «Il censimento dei numeri civici, costato 25mila euro è stato chiesto e pagato dall’Istat. Un dettaglio su questo punto: il comune di Quarrata ha fatto un bando per l’individuazione dei 7 rilevatori riservato ai soggetti che si trovano in condizioni di disoccupazione o di cassa integrazione, ma questo non si dice. Gli autisti del Comune: sono 4 di cui tre fanno il turno di mattina e uno di pomeriggio, ragione per cui si integra con personale esterno. Lo spreco sarebbe che l’autista del pomeriggio potrebbe venire anche la mattina. La nostra domanda: ma dovrebbe venire gratis, fare il doppio turno o come?». «Veniamo al Piuss — conclude il sindaco —: nel 2011 abbiamo 3 milioni di investimenti di cui 2 per tutte opere che non hanno niente a che vedere col Piuss. Dei 951mila euro destinati a progetti Piuss, 905 mila euro, pari al 95% sono di finanziamenti, 46mila euro, il 5%, di fondi comunali. E poi, si mette in dubbio che i revisori dei conti siano neutrali, quando ognuno di noi sa che sono organi di controllo e di garanzia eletti da tutti. E si mettono in dubbio le sentenze del Tar, solo quando danno ragione al Comune».

Parola della Sabrina.
Solo che la peggio Sindaca di Quarrata si scorda (o perché mai?) di dirci che davvero non possiamo leggere bene 700 pagine di bilancio quando siamo costretti a farlo discutendone un’ora appena (che può andar bene per due innamorati che si lasciano: Un’ora sola ti vorrei…) ma non per della gente che voglia, seriamente, impegnarsi nel tutelare i diritti dei cittadini.
Lo dica anche alla sua dama di compagnia Giovannetti, quella che adopera bene il pallottoliere per fare i conti dei tempi (degli altri, però).
E solo che la peggio Sindaca di Quarrata si scorda di dire a tutti che i finanziamenti e le opere finanziate non nascono come impollinazioni naturali, ma vengono dai prelievi delle tasche dei cittadini della Toscana, dalle quali questi quattrini sono stati sfilati, oltre che con l’Irpef, anche con le addizionali regionali e comunali che tutti – malgrado tutto – sono costretti a rilasciare a spreconi e sperperoni come Lei e la Sua Giunta, per il prelievo forzoso e forzato che c’è sulle buste paga.
La smetta, dunque, di smeleggiare con la suo pesudo-piagnisteo da piccola perseguitata dai nazisti. Non la dà a bere a nessuno.

La Sabrina non è Anna Frank. È solo una kapo.

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