giovedì 15 maggio 2008

Berlusconi al senato: vogliamo cambiare l'Italia e lo faremo


'Siamo qui con uno scopo ben preciso: vogliamo cambiare l'Italia e lo faremo'. Queste parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, pronunciate nella sua replica ai senatori al termine del dibattito sulla fiducia al governo, attesta lo spirito con cui il premier vuole affrontare la sua quarta esperienza di governo: una volontà riformatrice dell'intero sistema-Paese per ridare slancio e fiducia ad un'Italia che si sente vecchia e frastornata.Ed il Berlusconi 'nuovo corso' non cerca il 'muro contro muro' con le opposizioni, ma vuole e cerca il dialogo, senza inciuci e senza commistione dei ruoli tra chi deve governare e chi deve controllare il governante. Quindi il 'cambiamento' dell'Italia sarà fatto 'pacificamente, nell'ordine, nel rispetto dei diritti civili'; 'lo faremo - ha aggiunto - nel rispetto dei poteri costituzionali dello Stato'.Allora, 'mano tesa' verso il Pd ed il riconoscimento del ruolo che la formazione guidata da Walter Veltroni e' chiamata a svolgere nel nuovo quadro politico, uscito semplificato dalle elezioni del 13 e 14 aprile scorsi. Ed il riconoscimento non e' solo platonico. Berlusconi ha annunciato che, accogliendo una proposta avanzata dal senatore Enrico Morando (Pd), intende scrivere uno 'statuto dell'opposizione' che sarà 'tanto più efficace se procederemo a modificare anche i regolamenti parlamentari'.Il premier definisce poi il 'governo-ombra' 'uno strumento utile per il buon funzionamento delle istituzioni'.E Berlusconi conferma per domani l'incontro con Veltroni.'Prove di dialogo in corso dunque, tra governo e Pd, a testimonianza di 'un clima parlamentare nuovo'.


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