martedì 6 maggio 2008

COME APPOGGIA QUALCUNO… SCONFITTA CERTA


Meno male che Romano Prodi ha deciso di fare il nonno, avranno pensato in tanti, non solo in Italia. Non si può dire, come molti avranno notato, che la sua presenza in campagna elettorale sia mai stata sollecitata da Walter Veltroni, anzi più volte avrebbe dovuto essere presente e alla fine veniva convinto a stare a casa. Ha dovuto rinunciare persino al tradizionale discorso di commiato, onde evitare che gli Italiani ricordassero troppo i suoi due anni di governo. Certamente l’eredità lasciata dal professore è stata la causa principale della sconfitta del Pd, tanto che Veltroni ha dovuto ammettere: ” Era una missione difficilissima, non era facile in 4 mesi invertire una una tendenza negativa, consolidata in 24 mesi”. Non contento di aver determinato la debacle della Sinistra alle politiche, Prodi ha ritenuto di fare gli auguri pure a Francesco Rutelli: nella trattativa Air France- Alitalia, il professore ha rotto con il sindacato, creando un notevole malcontento nella capitale che vedeva in pericolo lo scalo di Fiumicino. E anche Rutelli è uscito con le ossa rotte dalle elezioni per il Campidoglio.Non contento, Prodi si è dedicato anche alla “sfiga estera”: sapete qual e’ stato l’ultimo impegno internazionale dell’ex presidente del Consiglio? Il viaggio a Londra a fine aprile, poco prima delle elezioni inglesi, in cui ebbe anche lunghi colloqui con Gordon Brown: risultato, un crollo pazzesco dei labour nelle elezioni di un pochi giorni or sono. Mai i laburisti hanno toccato un livello più basso nella loro storia recente. Quei giorni, a Watford, nella campagna londinese, i leader progressisti si riunirono per discutere di globalizzazione, clima, lotta alla povertà e turbolenze finanziarie. A margine dei colloqui ufficiali, i leader discussero dell’attualità politica, a cominciare dalle scadenze elettorali italiani e inglesi. A Brown, per la verità, il professore non è mai piaciuto, si ricordano ancora gli scontri quando uno era cancelliere dello Scacchiere e l’altro Presidente della Commissione Europea : diversa era l’idea di Europa tra Londra e i superburocrati di Bruxelles. Probabilmente l’ottimismo e gli auguri del professore circa l’esito delle elezioni in Italia e a Londra, espressi a Gordon Brown a Watford, non sono stati compensati dalla corsa a “toccare ferro” da parte dei notabili del Labour Party.In effetti la maledizione di Romano aveva già colpito un anno prima a Parigi… A Ségolène Royal andò peggio: elezioni presidenziali francesi, vigilia del ballottaggio tra la candidata socialista e Sarkozy, entrambi sono a caccia del sostegno del terzo incomodo, il centrista Francois Bayrou. Nessuno glielo chiede, ma Prodi decide di scendere in campo per fare un favore alla Royal e auspica un patto tra socialisti e centristi. “E’ la mia speranza - spiega Prodi ai francesi - sarebbe un fatto di chiarezza, di ordine nello schema francese. Sarebbe anche una scelta in sintonia e simile a quella operata in Italia”. Ovviamente i francesi ascoltano le parole di Prodi e…votano Nicolas Sarkozy…Ségolène chiaramente ringrazia.In pratica chi ha ricevuto il sostegno del Professore ha registrato una sconfitta sicura, talvolta pure un disastro epico, sia in Italia che all’estero: pare che sia Hillary Clinton che Barack Osama abbiano minacciato di rifugiarsi in un bunker antiatomico, in caso di visita di Prodi a Washington nei prossimi mesi. Se non altro Romano incentiverà la vendita di “cornetti napoletani” antisfiga, risollevando le nostre esportazioni verso l’estero. Restiamo in attesa delle prossime dichiarazioni del Professore: vedremo chi sarà lo sfortunato destinatario dei suoi auguri…


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