martedì 6 maggio 2008

Italia: l'ultima occasione per liberarsi dai parassiti


Berlusconi deve evitare di pretendere di accontentare tutti. Sarebbe un errore fatale, non solo per il prossimo premier e per il suo schieramento, ma per il Paese.La condizione economica e sociale dell'Italia, le malattie croniche che l'affliggono impongono cure drastiche. Per troppi anni abbiamo rimandato le necessarie terapie, illudendoci che la fortuna ci tirasse fuori dai guai senza dover far nulla o che bastasse qualche altisonante quanto vuota dichiarazione per realizzare il cambiamento. Un esempio clamoroso è stata l'introduzione dell'Euro: inizialmente salutato da tutti come una conquista, una leva per aumentare la ricchezza, la moneta unica ha messo in luce tutte le nostre debolezze: l'arretratezza nei confronti degli altri paesi europei, una zavorra che rallenta il passo di una nazione in cui la ricchezza prodotta da una persona è necessaria a mantenerne altre tre, che nella maggior parte dei casi non sono i suoi famigliari ... Con il loro voto gli italiani hanno consegnato allo schieramento che ritengono essere il più credibileuna un'ampia maggioranza, affidando al Partito Democratico ed ai suoi alleati il ruolo di opposizione unica, non certo marginale; determinato la fine dei tanti piccoli partiti che si erano presentati alle elezioni; lasciato fuori dal Parlamento la Sinistra Arcobaleno che hanno identificato come il partito del "No" nei confronti di qualsiasi decisione.
La responsabilità è ora nelle mani della classe politica che ha ricevuto dagli italiani l'incarico ed i numeri per governare, che significa decidere, scegliere di accontentare qualcuno e scontentare qualcun altro, consci del fatto che in Italia ci sono milioni di persone che vivono di privilegi, vecchie rendite di posizione, favoritismi e parassitismi; ed è da illusi solo poter immaginare che il paese possa rialzarsi con il consenso di questi “paria”. Questa è l'ultima occasione che ha il centrodestra, non deve fallire.


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