martedì 31 maggio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL LUPO, LA FAME E LE CIABATTE


C’è un proverbio quarratino che dice “il lupo dalla fame mangiò una ciabatta”.

E su questo proverbio si sta adattando la nostra augusta amministrazione comunale che, presa dalla fame delle elezioni che si avvicinano sempre più a grandi passi, fa quello che non ha mai fatto finora: corre di qua e di là a mettere toppe e far vedere che, come sanno darsi da fare loro, non sa farlo nessun altro al mondo.

Di che cosa non hanno parlato, finora, i nostri amministratori? Il Mazzanti si è occupato perfino dei parassiti dei pini marittimi. Gli manca solo di parlare delle pulci dei cani dell’area di sgambatura e ha toccato tutti gli argomenti utili possibili, dopo quello di stamattina che annuncia 24 nuovi lampioni per dare risposte – come Marco ripete convinto – ai problemi delle frazioni.

Come questa amministrazione si sia interessata delle frazioni lo abbiamo visto negli anni scorsi. Per le frazioni, fino ad oggi, l’unica frase di moda è stata questa: “non ci sono soldi, non si può fare niente”. Pensate alla piazza della Ferruccia o alla via di Montemagno, o al ponte di Valenzatico, o alla via di Mezzo. E giù giù.

Ma per la storia dei lampioni (50mila euro più o meno) c’è dell’altro.

Fino all’altro giorno nessuno voleva mettere lampioni da nessuna parte.

Ve la ricordate qual era la posizione dell’assessore Mauro? Niente punti luce aggiuntivi per non rovinare l’ambiente e il mondo; per impedire l’aumento dell’inquinamento; per la salubrità dell’aria.

Il fatto è che i discorsi teorici sono belli, ma quando poi si passa ai fatti – e qui Mauro è colpevole, perché, se fosse convinto di quel che ha detto finora, dovrebbe smentire il suo vicecapo –, le cose cambiano: per rivincere il Comune si piazzerebbe perfino un lampione per ogni metro quadro di Quarrata e dintorni.

E per qualche voto in più l’ambiente può anche andare a farsi benedire, per non dire peggio…

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