mercoledì 9 novembre 2011

Ma non fidarsi è meglio... .


Gli oppositori del Cavaliere è bene che tengano lo champagne in frigo ancora per un po’. Sì, è vero: la maggioranza non c’è più, la frana nel Pdl è iniziata, la Lega ha chiesto ufficialmente un passo indietro al premier, lo stesso Berlusconi - dopo il voto di oggi alla Camera - è salito al Quirinale per “promettere” le sue dimissioni non appena sarà varata la legge di stabilità. Se il Caimano non fosse il Caimano, si potrebbe stare tranquilli. Ma il personaggio è noto, i metodi che è solito usare anche, e il colpo di coda resta (purtroppo) nel novero delle cose possibili. Anche un anno fa quel “tempo supplementare” che fu concesso dalle opposizioni (appena arricchite dalla componente finiana) proprio per votare la legge finanziaria, permise a Berlusconi l’acquisto dei responsabili. Che si possa ripetere lo stesso modulo? Che davvero il presidente del Consiglio arrivi a rimangiarsi le parole pronunciate dinanzi a Giorgio Napolitano? Che stia preparando una trappola, un ultimo gioco di prestigio? Forse. Ecco perché i fuochi d’artificio possono attendere.

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