Il Fondo Monetario Internazionale ha bocciato impietosamente la Finanziaria di Prodi, approvata faticosamente al Senato, con il solito aiuto dei Senatori a vita. L’ha definita “una finanziaria poco coraggiosa, che mantiene alta la spesa pubblica, mettendo in campo interventi “timidi e dagli scarsi risultati”. Ha aggiunto altresì che il protocollo sul welfare “non incide in maniera strutturale sui costi della pubblica amministrazione e adotta misure che non hanno carattere di riforma. La Finanziaria non riesce ad approfittare della positiva performance delle entrate, per adottare un giro di vite sulle spese pubbliche”. Il Governo, alla vigilia di Natale, aveva avuto la sfrontatezza di parlare di un imminente ” taglio delle aliquote IRPEF” e i giornali dei capitalisti amici del governo di Sinistra a fare titoloni ” A gennaio sgravi sui salari fino a 40.000 euro l’anno” (Repubblica), “Prodi, meno tasse sui redditi medi” (Messaggero), “Il piano di Prodi per ripartire” (la Stampa). Troppo bello per essere vero ovviamente… Passato Natale, ecco il sottosegretario Grandi che precisa: ” Vedremo a marzo, se ci saranno entrate superiori alle attese, vedremo se potremo tagliare qualcosina di tasse” e più chiaramente dice: ” Se ci fossero già state le risorse saremmo intervenuti con la Finanziaria appena approvata.” E’ la seconda “presa per il culo” dei lavoratori dipendenti, sottolineiamo, il promesso taglio dell’IRPEF (prima a gennaio, ora a marzo, forse) segue la riduzione del cuneo fiscale di cui nessuna azienda si è mai accorta.
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