«ILREGOLAMENTO urbanistico è atto fondamentale per un'amministrazione comunale.
È normale che su esso si sviluppi un contraddittorio e si manifestino le visioni politiche diverse che ispirano maggioranza e opposizione». Lo scrive il Pd provinciale rispondendo ad Alessandro Capecchi che in veste di responsabile regionale degli eletti di An intervenne sulla vicenda Quarrata. «Questo
primo e centrale elemento è mancato nella polemica delle minoranze a Quarrata: un conto è il metodo, un altro il merito, su cui siamo d'accordo debba essere sempre ricercato il più ampio e aperto confronto possibile: in mancanza si può ingenerare la sensazione che si prendano a pretesto questioni metodologiche per camuffare lacune di proposte e idee sulla sostanza». Il Pd aggiunge che «proprio
perché il merito deve prevalere, sono inaccettabili gli attacchi personali a sindaco e giunta».
Annunciando di impegnarsi per ricondurre il dibattito «su un terreno di natura politica» il Pd auspica che non vi sia «il trasferimento dello scontro in altre aule che non siano quelle consiliari» e rileva che «a Quarrata e in altre realtà della provincia la polemica politica si è trasformata in conflittualità militante anche di natura personalistica». NEL MERITO del regolamento urbanistico, il Pd ritiene che il problema «non sia tanto il tempo impiegato, quanto il percorso scelto», che «dev’essere il più condiviso e il più partecipato possibile, non solo tra le forze politiche ma anche e soprattutto verso le articolazioni economiche, sociali e i singoli cittadini, ricorrendo a strumenti di partecipazione che consentano la massima comprensione e trasparenza, e mettendo a disposizione dei consiglieri comunali - che rappresentano l’intera comunità e sono chiamati a deliberare - tutte le informazioni utili e necessarie a decidere con piena cognizione di causa». «Anche a Pistoia, che pure ha bisogno di dotarsi rapidamente del regolamento urbanistico - si conclude la nota del partito - il Pd opererà affinché si affermi questa impostazione circa la necessità di promuovere l’iter più funzionale possibile a favorire intensi momenti di confronto sul merito delle scelte».
Dalla cronaca locale de "La Nazione" del 15/08/2008
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